Recensioni per
Vittime... non lo siamo tutti?
di Red Saintia
Eccomi qui approdata su un'originale!! Avevo già letto questa storia ieri, ma essendosi fatto tardi non avevo avuto tempo per scrivere qualcosa. Ci tengo perché ho notato che la scrittura originale ti viene veramente molto bene e in questa One-shot hai saputo creare un mondo. Ti voglio fare i complimenti perché, in uno spazio di parole limitato, sei riuscita a scrivere un episodio che racconta una storia intera. Non mi è difficile immaginare Anna nel contesto, disillusa, talvolta brutale nel suo essere diretta e, al tempo stesso, consapevolmente distrutta da abusi non solo fisici, ma anche psicologici, che ne hanno condizionato l'esistenza decisamente più di quanto abbia fatto l'omicidio, né Stuart lì a condurre un'intervista con un candore che lo oppone decisamente alla figura della parricida. Hai scelto un tema in effetti molto delicato e difficile, ma al tempo stesso, radicato. Non è affatto difficile trovare ancora oggi, per si più negli ambienti bene, mentalità patriarcali tanto radicate. D'altronde, il vivere in una società maschilista fa e vedo che in questa storia il tema emerge, paradossalmente anche nella stessa figura di Stuart, che si fa bello (professionale, dice lui. La vedo più come piano implicito, tanto più che è la stessa Anna a rimetterlo a posto). Le sue domande sono dirette al conoscere le motivazioni per cui una ragazza di buona famiglia è finita dietro le sbarre così, ma non le chiede come si sente, anzi, arriva a cercare un'alternativa a qualcosa di inevitabile, purtroppo. Nel racconto di Anna traspare la sua impotenza: non ha potuto sottrarsi agli abusi, non è stata compresa, ha sofferto e ha maturato da sola la sola via di fuga possibile: c'è un'amara disillusione nei suoi discorsi, per quanto si faccia scudo dietro al suo atteggiamento duro. Ha salvato la vita di sua sorella e si fa forte di questo, ma al tempo stesso, espia quel peccato nel solo modo possibile. Io non credo che non abbia mai provato rimorso, in fondo. Ma è pur vero che l'aver ucciso colui che avrebbe dovuto proteggerla e amarla incondizionatamente e che invece, le ha distrutto innocenza e vita, è stato probabilmente catartico. Certo, servirà tempo per elaborare correttamente il tutto, perché alla fine, ciò che Stuart lascia intendere e che si avverte, è che lei ha ancora bisogno di tempo per venire a patti, prima di tutto, con la sua anima ferita. Hai scritto veramente qualcosa di forte, ma molto interessante, avvalorata, come sempre, da uno stile accurato e immediato! Davvero complimenti, mi è piaciuta molto!! |
Ciao Red Saintia. Amo leggere storie di ogni genere e questo tuo scritto è dai contenuti molto forti, ma del tutto realistico. Mi è piaciuta l'idea di raccontare il dramma di questa ragazza attraverso un'intervista dove man mano si scavare sempre di più nel suo profondo personale. La malsana figura del padre ha purtroppo determinato la sua vita, facendole perdere la libertà donandola alla sorella. Un gesto che colpisce molto. Ma soprattutto quello che mi ha colpita di più è che la ragazza si senta libera in prigione. Per la sua anima martoriata può essere davvero così. E speriamo che piano piano possa rinascere. Un saluto. |
eccomi qui... pian piano... |
Ciao! È la prima volta che leggo qualcosa di tuo e devo dire che come primo impatto è sicuramente oltre il positivo. Hai trattato un argomento non facile, ma davvero in punta di piedi e con un rispetto che ho apprezzato. Di fronte al giornalista, che rappresenta un po' la parte di chi vuole capire ma non capirà mai fino in fondo e per questo fa domande banali e commenti un po' ingenui, la protagonista emerge con grande forza. L'hai caratterizzata molto bene, già attraverso il dialogo, in cui emerge la sua lucidità e quella rabbia che non sarà mai del tutto sopita. La sua storia è molto toccante, ma ancora di più ho apprezzato il modo in cui hai parlato del tema della libertà. Assenza di libertà non è una costrizione fisica, ma un tormento interiore che non ti fa guardare alla vitta con serenità. È quel tipo di libertà che il padre le ha tolto ed è quel tipo di libertà che, uccidendolo, si riprende. La libertà intesa in senso più largo la dona invece alla sorella (passaggio bellissimo): mi ha colpito come l'omicidio sia avvenuto proprio in virtù di questo grande legame, per salvare non se stessa ma una persona che amava. Insomma è veramente una bella storia, scritta molto bene e, a proposito, ho apprezzato il lessico usato nei dialoghi che li ha resi molto realistici. La inserisco tra le ricordate. Spero di leggere presto altro di tuo! Alla prossima dunque! |
Buonasera cara <3 |
AUGURI TESOROOOO ❤ sono qui per il tuo compleanno e non potevo non passare da questa os, perché ho riconosciuto la citazione da Il corvo ancor prima di leggerla nella nota finale. Victims, aren't we all? E ti amore questo, ma già lo sapevo. È stato un film che ho visto almeno 15 volte e ogni volta mi fa male come la prima. |
Carissima ho scelto di divagare un po' dalla long che, per quanto tratti tematiche importanti, qui raggiungi altri vertici di profondita'. Affronti una tematica scomoda e particolare ma con il tuo tocco Unico e deciso, delicato ma mai banale. Hai scavato nella psiche di un personaggio complesso senza scadere in tutte quelle sfumature che potrebbero essere gia' viste. Questa tua protagonista femminile e' lucida, sfaccettata. Ha affrontato la differenza e la violenza senza cedere. Ammetto di avere amato la sua dignita' Ed il suo orgoglio personale. In un mondo di personaggi indecisi ed insicuri, hai creator una donna di spessore, dotata della sua interiorita', che lascia in segno nonostante tutto. Ho amato la sua visione di liberta', che anche la galera e' meglio dell'inferno la fuori. Grande perche' riesce a dare in significato positivo alla brutalita' della sua azione, sacrificandosi per la sorella. Eppure, e' un sacrificio che non le pesa. Semplicemente un personaggio favoloso, travolgente anche verso il giovane inesperto ed all'inizio un po' forse ipocrita (solo all'inizio pero', devo ammetterlo), tanto da farlo crescere di botto, col racconto freddo e netto del suo trascorso. Bravissima, davvero. Sia per la tematica sia per il modo magistrale in cui dei riuscita a trattarla. Alla prossima e grazie di aver alleggerito tanto la mia fila interminabile per uffici. Alla prossima |
Potevano esserci mille ragioni per mettere un "coltello alla gola" e di certo non hai scelto un tema facile su cui concentrarti. |
Eccomi per lo scambio del giardinodi EFP. |
Ciao, cara! |
Ciao tesoro. |