Cara Dakota,
i tuoi tentativi sono sempre incantevoli e travolgenti, qualsiasi sia il fandom in cui ti cimenti: amo le brotp, amo le serie TV e, se non si era capito, amo le brotp complicate e quale migliore brotp complicata potevano essere Devon e Conrad!? Hai ragione, ne avevamo decisamente bisogno! Una delle cose più azzeccate della shot è il parallelo esistente tra le corsie del Chastain e un campo di battaglia: in entrambi i luoghi si lotta contro la morte, ma nel primo occorre anche contrastare le direttive economiche dell’ospedale ed evitare che si pensi unicamente al lucro, al tornaconto personale o a mantenere il maledetto stipendio. Il senso di responsabilità messo a punto della squadra di Conrad rivive nelle tue righe in maniera molto netta assieme ai ricordi dolorosi dovuti ai sensi di colpa per le morti causate accidentalmente in sala operatoria per errori di valutazione o di somministrazione; oltre a ciò hai reso benissimo la naturale competizione esistente tra il dottore dal carattere difficile e lo specializzando desideroso di affermarsi, tra il mentore che deve tenere tutto sotto controllo e l’allievo che vuole il rispetto e che gli venga riconosciuto qualche merito sul campo.
L’evento centrale in cui cristallizzi i due è certamente il momento in cui è Devon ad avere tra le proprie mani il destino del maestro, con una tragica ironia della sorte: “l’affaire Spiro” pone dubbi di questione etica e morale – alla fine ciò che fa Conrad è sostanzialmente una tortura, sebbene nei confronti di un delinquente. La voglia di proteggerlo – la necessità di proteggerlo, oserei dire – di Devon cementifica il rapporto proprio in quel “non può farlo nonostante l’abbia odiato” – parafraso a braccio. La risposta mentale di Devon è altresì assolutamente logica e sempre ben messa tra le parentesi che non stonano mai nel tuo stile limpido, chiaro, personale e, francamente, tra i più belli che mi capita di leggere qui su Efp. Perché il punto di contatto tra questi due “fratelli di corsia” in cui il grado sbilancia e rende meno paritario il rapporto è proprio il fatto di anteporre il bene dei pazienti a qualsiasi altra cosa, in barba a direttive, bilanci e conti ed è per questo motivo che i due sono una squadra: hanno lo stesso obiettivo – la medesima missione. Un altro viaggio veramente ricco d’intensità e di emozioni <3
Felicissima di averti letta anche questa settimana **
Shilyss |