Recensioni per
Doppelgänger with a single scar
di Lost In Donbass

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
08/01/20, ore 23:38

AIUTO
Gli ultimi due capitoli hanno cambiato parecchie cose nel nostro scenario, e la trama inizia a farsi un po' più intrecciata. Ho adorato come hai descritto Yurij, triste e solo; un po' me lo sono immaginato, con il volto serio e trasparente, che esprime tutti i suoi stati d'animo. La cosa che apprezzo molto di questa storia, come ti ho già scritto in privato, è che tratta di temi e contesti non facili da descrivere; in primis, perché in generale "assorbiamo" molto di più tramite i film il modo di vivere americano, o comunque anglofono; secondariamente, perché tratti di un contesto sociale che è di base degradato, parlando non di comuni studenti di una qualche prestigiosa scuola superiore, bensì di reietti, di quelli che stanno ai margini della società. In un certo senso, i tuoi personaggi mi fanno venire in mente Joaquin Phoenix in "Joker", per questo loro modo di essere. Sono persone che stanno male, persone invisibili ai più e per questo costrette a lottare contro i propri demoni con i pochi strumenti che hanno. Si aggrappano gli uni agli altri, nel tentativo di trovare un equilibrio - per quanto precario - che sanno benissimo non ci sarà mai. Mi intriga questo tipo di personaggio, davvero, il modo in cui questa storia è quasi distrubante.
Per esempio qui:
"Lei e i suoi demoni avrebbero riportato in vita la marionetta che tanto la dannava, lei, il Re dei Topi, avrebbe sparso il suo mortifero incantesimo sulla sala e se ne sarebbe andata in mezzo a rose e a sangue fresco. Avrebbe ballato fino a cadere morta per terra e avrebbe lasciato che Denis e Demian raccogliessero il suo cadavere e lo bruciassero come incenso mentre erano impegnati in un amplesso perverso."
Questo rappresenta alla perfezione ciò che ho scritto sopra, è una frase che mi ha colpita molto. Adesso sono curiosa di vedere cosa succederà :D
Continua così!
Sara

Recensore Master
07/01/20, ore 17:41
Cap. 4:

Ciao!
Ieri bazzicavo su EFP e mi sono imbattuta casualmente in questa storia. Devo dire che è davvero interessante; naturalmente non è la solita storia "leggera", e questo si avverte fin da subito. La prima cosa che mi ha incuriosita è l'ambientazione: vuoi perché sto studiando il russo, vuoi perché mi sto appassionando ai paesi baltici in generale, il contesto mi ha subito catturata e - sebbene io non abbia mai visitato l'Est - con le tue parole sono riuscita a vedere tutto. Le fabbriche, le scale dell'università di Denis, il cielo scuro della Serbia e soprattutto l'aspetto fisico dei protagonisti. Elya, in particolare, è un personaggio che mi intriga: viene descritta come imperfetta, una specie di bambola rotta, ma ancora non si sa nulla di lei, né del perché si ritrovi in questa situazione. In tal senso, per esempio, è molto più chiaro Damien: il suo tormento interiore traspare da ogni parola di questo capitolo, quel senso di colpa che lo sta mangiando vivo. Elya, invece, è così... misteriosa. E' ufficialmente la mia preferita: trovo, inoltre, che partire col capitolo su di lei sia stata un'ottima apertura, un incipit davvero curioso e intrigante. Mi sembra anche che, nel primo capitolo, ci sia una citazione a "Memorie del sottosuolo", che ho apprezzato davvero tanto.
Onestamente, sebbene io stia cercando di fare "pronostici", non so dire se possa esserci un triangolo amoroso Elya-Denis-Damien, ma decisamente non vedo l'ora di scoprirlo. Il tuo stile, poi, oltre a rendere benissimo le immagini, è anche molto poetico, scorrevole ma al tempo stesso quasi da classico della letteratura russa.
Insomma, nel complesso questa storia mi attira molto, e mi sembrava giusto in qualche modo lasciare un parere. Ci vediamo ai prossimi capitoli, e complimenti!
Stella cadente