Ciao!
Ieri bazzicavo su EFP e mi sono imbattuta casualmente in questa storia. Devo dire che è davvero interessante; naturalmente non è la solita storia "leggera", e questo si avverte fin da subito. La prima cosa che mi ha incuriosita è l'ambientazione: vuoi perché sto studiando il russo, vuoi perché mi sto appassionando ai paesi baltici in generale, il contesto mi ha subito catturata e - sebbene io non abbia mai visitato l'Est - con le tue parole sono riuscita a vedere tutto. Le fabbriche, le scale dell'università di Denis, il cielo scuro della Serbia e soprattutto l'aspetto fisico dei protagonisti. Elya, in particolare, è un personaggio che mi intriga: viene descritta come imperfetta, una specie di bambola rotta, ma ancora non si sa nulla di lei, né del perché si ritrovi in questa situazione. In tal senso, per esempio, è molto più chiaro Damien: il suo tormento interiore traspare da ogni parola di questo capitolo, quel senso di colpa che lo sta mangiando vivo. Elya, invece, è così... misteriosa. E' ufficialmente la mia preferita: trovo, inoltre, che partire col capitolo su di lei sia stata un'ottima apertura, un incipit davvero curioso e intrigante. Mi sembra anche che, nel primo capitolo, ci sia una citazione a "Memorie del sottosuolo", che ho apprezzato davvero tanto.
Onestamente, sebbene io stia cercando di fare "pronostici", non so dire se possa esserci un triangolo amoroso Elya-Denis-Damien, ma decisamente non vedo l'ora di scoprirlo. Il tuo stile, poi, oltre a rendere benissimo le immagini, è anche molto poetico, scorrevole ma al tempo stesso quasi da classico della letteratura russa.
Insomma, nel complesso questa storia mi attira molto, e mi sembrava giusto in qualche modo lasciare un parere. Ci vediamo ai prossimi capitoli, e complimenti!
Stella cadente |