Ma ciao!
Sto sfruttando queste ore di pace per lasciarti - finalmente - questa benedetta recensione. Come ti ho già detto, avevo già letto il capitolo, ero già rimasta wtf per il finale e avevo adorato i dialoghi tra L e Light, ma rileggere è stato bello ugualmente.
Mi dispiace per i tempi lunghissimi, ma so che sai. So che mi capisci. So che non devo chiederti scusa, so come mi risponderai... Quindi l'accendiamo e andiamo avanti (?).
Alluur.
Intanto, vorrei soffermarmi su una piccola riflessione - che magari avevo già fatto in altri capitoli (ma ho la memoria di un pesciolino rosso e ordunque mi ripeto!): tralasciando lo stile, il registro che talvolta diventa quasi aulico per via dei sinonimi (certe volte, credo che un termine più semplice sia più adatto al contesto), ho notato che i tuoi capitoli si focalizzano sulla psicologia dei personaggi.
La scena non cambia. Non molto.
I veri protagonisti sono i dialoghi, i pensieri. Si svolge quasi tutto nello stesso giorno (almeno per il momento), nello stesso ambiente e attraverso i dialoghi tra L e Light.
Soli. Insieme. Imprigionati. Era inevitabile che parlassero, e forse era ciò che voleva B fin dall'inizio.
B.
Il mio adorato B.
Perché L ha perfettamente ragione: B sarà un pazzo, uno psicopatico (teoria che non approvo), un ragazzo senza scrupoli, un assassino... ma B è anche geniale. Geniale quasi quanto L. Una persona che può seriamente dargli filo da torcere.
E, che bello!, anche B è perfettamente conscio del fatto che Light sia Kira. Adoro. Vomito caramelle (?) pensando a ciò che potrebbe fargli. Nel senso: se è vero che n'è certo, se è davvero sicuro della sua teoria, B è altrettanto consapevole di trovarsi di fronte a qualcuno che gli ha tolto una persona che gli piaceva. Dunque... si sta trattenendo. E la sua rabbia nei confronti di L non può che accrescere: Light è Kira. Kira ha ucciso Naomi. L si sta innamorando di Kira. L ha permesso che anche A morisse. Dunque, L non ha scuse. L deve soffrire, L è doppiamente colpevole.
Ecco... credo che questo sia il suo "processo".
Sai quanto io ami L, ma davvero non riesco a non empatizzare con B. Non voglio che finisca male, per lui. Anche se so che finirà male, perché è impossibile sperare in un lieto fine.
Un po' perché l'autrice sei tu, un po' perché stiamo parlando di Death Note... e un po' perché la situazione non lo prevede. Verranno al pettine molti nodi, questo è chiarissimo, dunque serve una situazione estrema (e quell'avvertimento a fine capitolo non promette nulla di buono, ma grazie a Dio non prevede manco robaccia loool).
ANYWAY.
Siamo sempre nella mente di Light. Light che è così intelligente - crede di essere così intelligente - eppure non riesce ad accettare i sentimenti che - OVVIAMENTE - inizia a provare per L.
Perché L è l'unico. E lo sa anche lui. E - in fondo, molto in profondità - sa di non volerlo morto. Non davvero. Lo vorrebbe fuori dalle scatole, questo è poco ma sicuro, eppure non morto.
E ti dirò, visto che siamo nella mente di Light, vorrei tanto abbracciarti.
Ci hai descritto L attraverso gli occhi del nostro Yagami: L non è bello - e spero che lo sappiamo tutti -, L non ha un fisico da paura e non ha una faccia attraente.
Light è attratto da L per com'è fatto. Per il suo carattere, per la sua intelligenza. POI arriva il resto. Solo quando ormai ci è cascato con tutte le scarpe riflette: L non è malaccio, è bello in un modo tutto suo. E questo quando succede? QUANDO TI INNAMORI.
L'altra persona può anche avere mille difetti, ma tu la guardi con occhi diversi. Anzi, tutte quelle cose che in uno sconosciuto ci fanno storcere il naso (vedi le occhiaie pronunciate, la schiena ricurva, il pessimo gusto in fatto di vestiti, il colorito cadaverico), diventano dei tratti caratteristici della persona che adoriamo. E allora amiamo anche quelli, li accettiamo. Diventano la persona stessa: L non sarebbe più L senza le occhiaie, senza quella schiena ricurva, senza quei vestiti un po' meh, senza il suo fisico da "mangia a nonna, ti vedo sciupato".
Insomma, ci siamo intese.
Ma adesso basta, torniamo a noi.
Bando alle ciance: il siparietto marito-marito.
Light sta rodendo, vuole sapere tutto su B. Odia sapere L legato e interessato a qualcun altro. L che addirittura OSA elogiare, fare complimenti a un assassino. E a lui niente. Lui non ne ha bisogno.
Eheheheheh.
Brutta cosa la gelosia, eh Light?
Te la meriti. Soffri.
Anyway.
Light non sa un cavolo di L, mentre L sa tutti i ***** della vita di Light. Possibilmente, sa pure fargli l'oroscopo.
Qui, invece, L decide di aprirsi. Pochissimo, ma è tantissimo. Lo sta comunque facendo con Kira, e sappiamo che nessun altro ha questo onore: L non parla mai con nessuno e, se lo fa, non parla certo di se stesso.
E Light apprende lati del detective inediti: è umano, ha avuto un passato come ogni altra persona... ed è un orfano. Di due criminali, per giunta. L.
Insomma... ho apprezzato tantissimo quel passaggio.
E ogni singolo pensiero di Light, così come ogni singola reazione di L, erano maledettamente IC.
MA IL FINALE.
ALLORA.
COS-
No, allora. Non credo si tratti del fratello di Raye. Non so, non credo. Il tipo è americano, certo. L'agente dell' FBI poteva avere questo come scheletro nell'armadio: un fratello in prigione (?)
AH, GIUSTO: credo che B si servirà dei criminali. O almeno, quelli che conosce. Non so, questo cattivone con le ciotole orientali mi sembra un cattivone criminale xD
NON LO SO, E NON MI PIACE NON SAPERE.
Le mie teorie si rivelano sempre inesatte, quindi STO ZITTA.
Ma... domani è sabato e - se va tutto bene - saprò!
Non vedo l'ora!
Piccolissimi appunti per la grammatica:
- ed imperscrutabili --> la d eufonica non credo vada bene in questo caso.
- di 1irritazione ---> semplicissimo refuso.
Nient'altro da aggiungere, se non che questa storia mi ha preso. Tra quelle che ho letto con B è la mia fav. Dunque, GO SISTAH! |