E dopo giorni dalla pubblicazione, ben satolla dei pasti di Natale, eccomi giungere qui! Isaac, altresì chiamato "il senso di colpa più devastante di Camus", il suo fallimento, il suo rimpianto più grande. Adoro ovviamente l'Hurt/comfort, a maggior ragione se si tratta di Camus, questa fic, pur nella sua brevità, riesce ad inchiodare molto bene questo momento nella vita di Camus, questo suo incubo, coniato poi dalle parole finali "perdonami se non sono stato il maestro che meritavi"... STRAZIANTE! Non smetterei mai di leggere di questo particolare della sua vita... hai ragione, il rapporto tra Camus e gli allievi è trattato assai poco nel manga originale... ma, in fondo, meglio, no?! Questo permette a noi appassionate scrittrice di sbizzarrirci ancora di più!
Alla prossima!

Finalmente dopo tanto, troppo tempo, leggo un tuo scritto, quanta attesa! Ma ne è valsa la pena!
Anche io credo che Isaac sua il più grande tormento e rimorso di Camus, il suo incubo. Il suo fallimento. E niente come ciò che hai scritto lo descrive così verosimilmente.
Condivido ogni parola. E lo vedo lì davanti, il povero Camus che rivive ancora una volta l'incubo.
Sai dare vita a ciò che di nasconde tra le pieghe dell'inconscio. È sempre un gran piacere leggere. Peccato sua sempre troppo breve! A presto. :)