Recensioni per
Ma ci conosciamo, noi?
di blackjessamine

Questa storia ha ottenuto 13 recensioni.
Positive : 13
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
10/01/21, ore 19:56

Ho letto le drabble, che sì, mi hanno fatto adorare questi due personaggi insieme...
ma questa storia... oddio, non riesco a spiegartelo davvero.
posso soltanto dirti che mi è piaciuta tantissimo e che adesso vorrei davvero che a Gilderoy tornasse la memoria e i ricordi che ha con Kignsley tutti insieme...

Recensore Master
07/07/20, ore 21:06

PRIMA CLASSIFICATA

“Ma ci conosciamo, noi?” di blackjessamine





Grammatica e stile: 9,5/10

Ciao cara, e benvenuta a un mio contest per la prima volta! Magari, dato che ultimamente accetto tutti i fandom, in futuro potranno esserci anche altre occasioni *-*
Ma bando alle ciance!
La storia è scritta in maniera pressoché perfetta: non ho trovato errori grammaticali di alcun tipo, né a livello stilistico: le frasi sono formulate in maniera fluida, scorrevole e perfetta, il lessico è ben calibrato e omogeneo per tutta la storia, la punteggiatura è variegata e ben gestita, inserita sempre al momento giusto. Forse in alcuni casi per evidenziare alcuni incisi avrei utilizzati i trattini al posto delle virgole – vabbè che io abuso di trattini XD –, ma questa è più una questione di gusto personale e non penalizza affatto la storia!
Il tuo stile, curato sotto ogni aspetto, risulta scorrevole e super coinvolgente; la storia mi è sembrata molto più breve di quanto fosse in realtà, proprio perché le frasi mi sono scivolate sotto gli occhi con una facilità impressionante, tenendomi incollata allo schermo e concentratissima nella lettura. Sei riuscita a calibrare perfettamente ogni aspetto della narrazioni: introspezione, descrizioni, azioni e perfino ricordi, senza mai risultare pesante. L’unica carenza che ho trovato riguarda i dialoghi – che quando ci sono stati però era gestiti perfettamente – ma anche questo forse è un mio “capriccio” e comunque, nonostante la loro quasi totale assenza, sei riuscita a mantenere un ritmo dinamico e fresco, che a conti fatti non me ne ha fatto sentire la mancanza. Questa è una grandissima qualità secondo me, perché non la ritrovo in tutti gli autori – io per prima, se mi accorgo che una mia storia è povera di dialoghi, mi faccio un sacco di paranoie e ho paura che risulti noiosa :D
L’unico motivo per cui sono costretta a sottrarti mezzo punto è perché diverse volte, soprattutto nell’ultimo blocco (la seconda parte del 2009, per intenderci), hai sbagliato nello scrivere ‘Kingsley’, che è diventato ‘Kinglsey’. L’avessi trovato solo una volta ci sarei passata sopra, ma purtroppo è stato un lapsus ricorrente.
Per il resto non posso che farti i complimenti, leggere questa storia è stato un enorme piacere anche e soprattutto grazie al tuo stile meraviglioso!


Trama e personaggi: 10/10

Dal tuo scritto emerge una trama enorme, si percepisce che dietro questa shot c’è un tuo grande lavoro di fantasia (anche perché, non essendo una coppia canon, hai praticamente dovuto costruire il background del loro rapporto). Nonostante ciò, non ti sei affatto persa nei meandri della tua stessa idea: hai gestito il corso degli eventi con naturalezza, facendoli conoscere al lettore pian piano, ma senza perderti in paragrafi di spiegazioni barbose; hai inserito dettagli man mano che la narrazione procedeva, rendendola ricca e completa senza appesantirla. Insomma, il lettore è consapevole che dietro le scene che ha letto c’è una trama molto ampia e complessa, ma riesce a entrarci senza nessuna difficoltà; grazie alla tua perfetta gestione, non ho trovato buchi e lacune di alcun genere, alla fine della lettura ogni mio dubbio era stato chiarito e avevo capito tutto.
Non ho trovato nemmeno incoerenze, tutto è collegato ed esplicato in maniera perfetta; altro punto a tuo vantaggio.
Inoltre ho adorato il modo in cui hai gestito il salto temporale, il flashback: sei riuscita a mischiare in maniera perfetta elementi del passato e del presente, rendendo palese quel filo che lega gli eventi dell’85 al 2009, primo tra tutto il ritorno del carillon che è stato un colpo di classe, ma anche il costante ritorno della domanda “Ma ci conosciamo, noi?”… è tutto talmente coerente e naturale che non si fa fatica a immaginare questi eventi nella realtà.
Per quanto riguarda i personaggi, tu sai che non conosco il fandom (a proposito, anche se è off-topic: la cura che ci hai messo nelle notine è spettacolare, mi hai spiegato tutto talmente bene che non ho trovato alcuna difficoltà a capire la storia, grazie *-*) e di conseguenza non conoscevo nemmeno i personaggi, ma tu hai fatto un lavoro magistrale anche in quest’ambito e sono riuscita perfettamente a inquadrarli tramite le tue parole!
Come ti dicevo anche nel parametro di grammatica e stile, sono una grande sostenitrice dei dialoghi e sono sempre dell’idea che grazie a essi possa emergere al meglio il carattere di un personaggio; infatti, anche se sono stati pochi in questa storia, li hai curati e gestiti talmente bene che ho subito capito il modo in cui Kingsley e Gilderoy si esprimono, agiscono e reagiscono.
E, allo stesso modo, anche le loro azioni e le loro scelte di vita mi hanno permesso di conoscerli, forse in maniera ancora più efficace che tramite l’introspezione.
Kingsley è chiaramente un uomo composto, che non si lascia andare facilmente e anche nei dialoghi e nei rapporti con gli altri cerca di mantenersi distaccato, ma dentro di sé c’è un mondo intero da scoprire: un mondo di emozioni, di desideri inespressi, di sogni e di bontà. Si capisce che è una persona con la testa sulle spalle perché si dedica con serietà alla carriera, prima come Auror e poi come Ministro, ma si percepisce anche il suo gran cuore e la sua buona volontà perché è sempre stato pronto a sacrificare tutto per gli altri e ha dedicato il suo tempo alle persone che lo circondavano.
Gilderoy invece è il suo esatto opposto: talmente egoista da ricorrere a dei trucchi e degli inganni pur di raggiungere il successo, tremendamente narcisista ma incapace di capire che la fama e il successo non gli permetteranno di colmare il vuoto che sente dentro. È una persona triste che si nasconde dietro una facciata di frivolezze e rapporti finti, forse perché lui per primo non ha imparato ad amarsi per quello che è. Il modo in cui sei riuscita a delinearlo sotto ogni punto di vista – l’atteggiamento, il modo di parlare, l’aspetto fisico, la malinconia che si cela dietro – è davvero impressionante, sicuramente tra i due è il personaggio meglio riuscito e più vivido. Sei riuscita a dipingere alla perfezione anche la sua decadenza, che mantiene comunque una certa dignità: per quanto abbia perso la memoria, Gilderoy non rinuncia alle sue creme, ai suoi abiti di lusso e alla sua vanità nemmeno all’interno dell’ospedale.
Ha giocato un importante ruolo di caratterizzazione anche il loro rapporto, il modo in cui si sono approcciati, con urgenza e con una strana delicatezza, come se entrambi avessero bisogno di sentirsi importanti per qualcuno almeno per una notte, come se avessero bisogno di amarsi.
Anche se alla fine non si conosceranno mai, proprio perché sono due opposti – e questi loro caratteri così contrastanti fa emergere ancora di più le loro differenze e di conseguenza le loro caratteristiche.
Ottimo lavoro, davvero!


Gradimento personale: 5/5

La storia mi è piaciuta da morire! Innanzitutto perché mi ha coinvolto ed emozionato tantissimo, l’ho letteralmente divorata e quando sono arrivata alla fine ho pensato “no, di già?” XD
Il tuo stile è affine ai miei gusti, l’ho trovato fantastico, e sono impressionata dal modo in cui sei riuscita a farmi entrare nella vita di questi personaggi come se ci fossi sempre stata, dal modo in cui sei riuscita a farmi affezionare a loro e a farmeli amare sia singolarmente che come coppia.
Poi, beh, sarà che ho un debole per questi rapporti non definiti, molto angst, che scoppiano nella passione di una notte ma che lasciano un segno ben più profondo nel cuore di chi li vive; ho amato davvero questo finale così triste, senza speranza, in cui Kingsley è l’unico a serbare ancora i ricordi di quella vigilia di Natale ma è costretto ad andare avanti, perché Gilderoy in ogni caso è rimasto indietro e non si può più far niente.
Insomma, ho amato questa storia dalla prima all’ultima parola: la trama, i personaggi, lo stile, le emozioni che sei riuscita a trasmetterni… grazie per aver partecipato, è stato un vero piacere leggere e valutare questa storia *-*


Totale: 24,5/25

Recensore Master
01/05/20, ore 03:44

Ciao, Jess!
 
Eccomi approdare a questa meraviglia, che credo di aver adocchiato qualche tempo fa, ma a cui non ero ancora riuscita a dedicare tutto il tempo che merita – perché ne merita, d tempo, e davvero tantissimo, per cui come al solito io mi avvicino un po’ in punta di piedi, sperando davvero di riuscire a scrivere qualcosa che ne sia all’altezza.
 
Ma prima spero tu possa concedermi un piccolo angolino sfogo/sclero: come sarebbe a dire che questa è una coppia crack? Non sono canonicissimi Allock e Kingsley insieme per una notte in un punto imprecisato del passato? Sono quasi del tutto certa che la Rowling lo abbia rivelato in qualche articolo su Pottermore, deve averlo fatto!
Niente, tutto questo per dire che credo tu sia riuscita a prendere quel poco che sappiamo di entrambi, dargli corpo e tridimensionalità (o quattro dimensioni, se aggiungiamo il profumo inebriante di Gilderoy), e rendere credibili i loro incontri e i loro approcci, tanto che davvero paiono inserirsi nei buchi temporali lasciati vuoti dalla saga madre. Leggendoti negli ultimi tempi mi pare ormai di aver compreso come tu sia prevalentemente affezionata a coppie canon (era dicembre o novembre, mi sa, eppure mi sembra un sacco di tempo), però anche le altre volte che ti ho “vista” avventurarti in ambiti fanon mi hai sempre convinta, proprio per la tua abilità nel rispettare il canon e inserire la coppia nel modo più coerente possibile. E qui, con questi due personaggi che insieme parrebbero non azzeccarci nulla, proprio perché la coppia era tanto “fuori dagli schemi” hai creato qualcosa che si regge perfettamente in piedi (l’ho già detto, vero, che sono ormai canon? Che la Rowling si adatti!). Non ho avuto la minima esitazione ad aprire la storia e lasciarmi intrigare dalla coppia, nonostante non sia una grandissima fan di coppie così crack (per quanto sia ben poco familiare col lessico, credo di sguazzare al massimo nel fanon), perché… beh, era una storia tua, devo aggiungere spiegazioni? Era palese che non me ne sarei mai potuta pentire.
Venendo ai personaggi, ho davvero apprezzato tantissimo il modo in cui hai saputo dare una caratterizzazione a tutto tondo dei due, soprattutto di Allock che, per esigenze di trama, nella saga era relegato al ruolo di macchietta. Ma, più di tutto, ho amato come tu sia andata a indagare oltre le apparenze, a scavare nei due, e toccare con le loro caratterizzazioni un tema ben più grande e ben oltre i personaggi. Da un lato abbiamo un Kingsley Ministro, che per quanto non approvi del tutto la situazione, si presta per il suo grandissimo senso del dovere a partecipare ad eventi di beneficenza, visite a ospedali e strette di mani: si rende ben conto di come la sua presenza sia ben meno utile di quella di nuovi infermieri assunti, per esempio, ma allo stesso tempo sa bene come il suo ruolo imponga certi doveri e come l’esibizione di questi sulle pagine dei giornali possa avere un ritorno benefico, per l’ospedale o altro. Mi è piaciuto come rifletta quasi cinicamente sulla situazione, con questa bellissima infermiera che lo accompagna, scelta per fare colpo sulla gente, gli scatti continui, gli articoli gonfiati. E allo stesso tempo non ho potuto non percepire la totale mancanza di tatto nell’esporre una persona e gettarla in pasto ai giornali ogni momento – so benissimo che siano compiti che il ricoprire una posizione impone, ma tutto questo circolo “vizioso” mi lascia sempre una sorta di tristezza addosso, e volevo solo che dessero qualche attimo lontano dalle fole anche a Kingsley. Dall’altro lato invece abbiamo Allock, e qui si vede sempre il risvolto più scomodo della popolarità: la sua solitudine, da cui deriva quel continuo bisogno di elemosinare in ogni modo attenzioni e fama, in qualsiasi modo – anche Obliviando persone e rubando i loro ricordi. E, insomma, fa malissimo da leggere, forse perché Allock non è un personaggio su cui mi sono mai soffermata troppo a riflettere, leggendo la saga, e qui mi sono sentita chiamata in causa a vedere a mia volta oltre il sorriso smagliante, ad ascoltarlo, sentendomi un po’ in colpa per averlo sempre liquidato senza troppe attenzioni e con qualche giudizio di troppo. La visione di Allock abbandonato ubriaco alla festa, perché una volta che tutto finisce e cala il sipario non serve più, è stata straziante. Ed ecco, sono due filoni paralleli, già ben innestati nei personaggi o desumibili dalle loro azioni (di uno sappiamo il senso del dovere, dell’altro la fama ostentata), che hanno contribuito a rendere questa storia interessante anche sotto punti di vista che vanno oltre la semplice lettura.
A livello di trama, come già dicevo sei riuscita a intrecciare gli eventi in modo coerente e intrigante, fondendo numerosi richiami e riflessioni acutissimi (tipo il discorso sulle madeleines di Proust e la memoria – tema d’obbligo con Allock), e rendendo il tutto credibile: mi ci sono affezionata, a questa conoscenza-non conoscenza/attrazione-passione di una notte. E ovviamente mi ha fatto il cuore a pezzi, perché è straziante Gilderoy che ripete quelle parole, e per un momento ho seriamente sperato che ricordasse, sapesse… E a questo proposito non credo tu potessi trovare titolo più terribile e perfetto insieme, è stata una pugnalata rileggerlo al termine della lettura. Avrei solo voluto abbracciarli, alla fine, tutti e due. Allo stesso tempo mi rendo anche ben conto che un Allock in grado di ricordare non cambierebbe nulla: quello che Kinglsey dice è tragicamente vero: non si conoscono, sono incompatibili quanto a caratteri, non avrebbero nulla di cui parlare né da condividere. Però, insomma, meritavano qualche notte in più, tempo in più, non lo so nemmeno io cosa vorrei per loro XD! So però che ho amato ogni parola di questa storia, anche per lo stile sempre accattivante e coinvolgente con cui sai narrare.
 
Concludo qui, prima che tu mi bandisca dal tuo profilo e l’ora inizi a darmi alla testa, rinnovandoti ancora una volta i miei complimenti: sei sempre bravissima, davvero, e questa storia ne è l’ennesima dimostrazione.
 
Un abbraccio e a presto,
Maqry

Recensore Master
13/02/20, ore 09:15

Ciao Greta, eccomi qui con la valutazione del contest; grazie ancora di aver partecipato.

3. (Parimerito) blackjessamine

Titolo e introduzione: 5/5 Il titolo può sembrare semplice, se ti ci soffermi prima di leggere la storia, ma una volta che sei arrivata alla sua conclusione ti rendi conto che è assolutamente calzante: arriverei a definirlo l’intero filo conduttore del racconto — senza contare poi che è la stessa frase che Gilderoy rivolge a Harry e gli altri quando finiscono a fargli visita per Natale nel quinto libro. La sinossi riesce ad essere intrigante, senza svelare la storia, e permette al lettore di avere un’anticipazione del tuo stile — facendo nascere la voglia di scoprire su cosa si possa soffermare la memoria del Ministro Schacklebolt nel momento più festoso dell’anno.

Stile e Lessico: 10/10 Ormai conosco bene il tuo stile eppure riesco ad adorarlo ogni volta di più. Riesci ad alternare frasi brevi e dirette a periodi più lunghi e complessi, donando al testo una sorta di musicalità: un ritmo che fa entrare il lettore davvero in sintonia con i personaggi di cui stai tratteggiando le storie. Hai scelto di raccontare utilizzando la terza persona, ma questo non ha impedito all’emotività dei personaggi di emergere e a te di mostrarci soprattutto le loro debolezze e i loro lati più nascosti. Ci tengo inoltre a sottolineare quanto la scelta di ripetere il particolare insieme di parole i sentieri della memoria abbia aggiunto una sorta di struttura circolare alla storia, collegando ogni momento che hai condiviso con noi.

Il lessico è variegato, ricco di aggettivi, di descrizioni così vivide che mi pare davvero di poterle intravedere davanti ai miei occhi e di splendide figure retoriche; non posso che complimentarmi con te, perché l’ho trovato davvero perfetto!

IC/ Caratterizzazione dei personaggi: 15/15 Adoro la capacità che hai di raccontarci dettagli solo apparentemente insignificanti e slegati tra loro, che una volta finito di leggere la storia si uniscono creando il ritratto del personaggio in questione. La storia è incentrata sulle emozioni di Kingsley: il tuffo nel passato del, solo in apparenza, integerrimo Primo Ministro è un viaggio che ci permette di entrare davvero in sintonia con lui. Ho trovato che questa frase, in particolare, fosse l’emblema del personaggio creato dalla Rowling: “Ma Kingsley, quella sera, non era un uomo: era un Ministro, un Capo di Stato, un’istituzione, e non c’era più spazio per i suoi sentimenti.” Mi ha ricordato incredibilmente l’Auror che non ha esitato a fare la scorta del Primo Ministro babbano, pur essendo conscio che ci sarebbe stato bisogno di lui anche sul campo — in prima linea. Conosciamo Gilderoy più che altro di riflesso, ma anche in questo caso trovo in lui lo stesso personaggio con la smania di apparire che abbiamo incontrato nel secondo libro; sono sempre stata convinta anch’io che ci fosse di più sotto quello strato di egocentrismo estremo con cui Harry e gli altri si trovano ad avere a che fare.

Utilizzo del prompt: 5/5 Quando ho scritto questo prompt non avrei, davvero, mai immaginato che avrebbe potuto essere utilizzato in questo modo. Tu sei riuscita a sorprendermi: Kingsley e Gilderoy sono forse due tra i personaggi più agli antipodi che ci siano nel fandom potteriano, eppure i personaggi di cui tu ci hai parlato nella storia, sfruttando il mio prompt, filano benissimo. Kingsley ha spasimato per anni di poter scoprire la solitudine che attanagliava il cuore di Gilderoy e, pur non riuscendoci, non ha potuto evitare di essere vittima del fascino del Sorriso Più Affascinante d’Inghilterra — e forse dell’intero mondo magico.

Gradimento personale: 5/5 Se non si fosse già capito dall’entusiasmo con cui ho parlato della storia nei parametri precedenti, ho davvero adorato il racconto; soprattutto perché hai scelto una coppia veramente inusuale, so per questo devo ringraziare anche Giunia. Essendo una persona che tende sempre a vedere il bicchiere mezzo pieno, che ama le feste e la gioia che il Natale è solito portare con sé, sono felice che tu abbia scritto una storia in cui sono invece i ricordi malinconici a farla da padrone — mi ricorda che il mondo è fatto di sfumature, che non tutto può essere bianco o nero, e che dovremmo sfruttare ogni attimo.

Punti bonus: 3/6 In questo parametro ti ho assegnato la metà dei punti in palio, visto che non hai nemmeno accennato al luogo; ti ho dato la metà dei punti per quanto riguarda il bonus, visto che anche Kingsley non aveva alcun interesse al riportare alla memoria di Gilderoy quanto successo. Il carillon invece è stato utilizzato in maniera meravigliosa e decisamente originale; non posso negarti che vederlo riapparire nell’ultimissima scena e scoprire quanto Gilderoy vi sia ancora affezionato, mi ha emozionata indescrivibilmente.

Totale 43/46

Recensore Master
13/02/20, ore 00:24

ciaoo, eccomi qui per lo scambio a catena.
Ti dirò, in materia di HP sono più ferrata sui personaggi principali, ma nonostante tutto ho tovato questa shot e il pacchetto a rispettare assolutamente deliziosa, per quanto crack, un pairing che sei iuscia a rendere convincnte.
In particolar modo ho adorato l'inizio con quelle citazioni sulla memoria.. il babbano Proust e le sue Madeliene (genialeee) ... il ringhioso Moody che obbliga Kinglsley a vigilare su quella festa e poi l'incontro con Gilderoy e tutto quello a cui porta.. ho amato tantissimo come hai eso tutto hot senza andare nelle descrizioni grafiche e rimanendo sul rating giallo, non era facile.
E la frase ricorrente, che poi dà anche il titolo alla storia? l'ho già dett genio? ;)
il finale dolce amaro ci sta tutto, è stata una piacevolissima lettura ^^

Recensore Master
07/02/20, ore 15:52

Ciao! Sono Evelyn e anch'io partecipo al contest di Inzaghina, perciò ho deciso di passare dalla tua storia, incuriosita sia dal fandom (che adoro) che dalla coppia, decisamente molto particolare.
Posso dirti che, a mio modesto parere, hai scritto un piccolo capolavoro. Hai uno stile poetico, che ti accompagna durante tutto lo scritto con una nota di malinconia per questi ricordi smarriti. Davvero, ho adorato tutto quanto in questa storia!
Ti faccio i miei più sinceri complimenti, e in bocca al lupo per il contest!
Evelyn

Recensore Junior
25/01/20, ore 12:59

Ciao. Sono qui per lo scambio.
Devo dire che è la prima volta che leggo una tua storia e che leggo qualcosa su Harry Potter in generale, nonostante sia una delle mie saghe preferite.
Sono pienamente d'accordo con le tue idee. Il tuo stile di scrittura mi piace un casino e questa mi ha preso tantissimo a tal punto che la metto nei preferiti. Durante la lettura non ho trovato errori. Che altro aggiungere?
La adoro tantissimo, davvero. Complimenti sinceri.
A presto.
AlekHiwatari14

Recensore Master
23/01/20, ore 21:13

Ma ci conosciamo noi, signorina Blackjessamine? Perchè secondo me no, e ho paura di aver contribuito a creare un mostro ahahah secondo me hai una strada per il crack, lasciatelo dire, hai usato un'accoppiata davvero imprevista (perfino per me, pensa tu!) e hai saputo trovarci un senso, una chiave di lettura e di avvicinamento davvero funzionale. Sono rimasta catturata dalle vicende narrate - sia nel passato che nel presente - dove sei stata bravissima a giocare con tutta l'ambientazione di Harry Potter e alle rispettive storie per creare un punto di incontro, e soprattutto incantata dallo stile, in particolare da quel richiamo costante ai "sentieri della memoria" che scandisce ogni paragrafo ma ogni volta con una sfumatura diversa. La casualità dell'incontro e della passione tra i due si sposa benissimo secondo me con la malinconia che pervade invece il rivedersi nel 2009, quando la memoria di Gilderoy è compromessa definitivamente e senza possibilità di recupero. Creare angst con Allock non è mica facile, sei stata proprio brava! Il titolo, poi, è davvero perfetto: è la cifra del primo incontro, della perdita della memoria e proprio di quell'angst finale. Ah, ho adorato questa storia e mi hai convinta con questa coppia. Tu pensaci a una carriera come crack writer perchè vedo grandissime potenzialità... Ahahha Scherzi a parte, ribadisco davvero quanto questo tuo scritto mi sia piaciuto! Bravissima e in bocca al lupo per il contest!

Recensore Master
23/01/20, ore 20:33

Ciao :-)
Devo ammettere che questa storia mi ha spiazziato, decisamente è ben lontano dal canon. Nonostante ciò è come sempre ben scritta e dettagliata, il che rende sicuramente piacevole la lettura.
Beh, per quanto riguarda la coppia è sicuramente sui generis: in nessun modo riesco a pensare che Kingsley possa provare il minimo interesse per uno come Allock.
Per quanto riguarda l'età, sinceramente ho sempre immaginato Kingsley un po' più piccolo dei Malandrini (questo spiegherebbe perché non ha fatto parte dei Malandrini).
Mi piace molto come hai descritto Kingsley primo Ministro: riflessivo e attento a ciò che è veramente importante e non alle apparenze.
In effetti è triste pensare alle condizioni di Allock, per quanto mi abbia sempre infastidito come personaggio.
In bocca a lupo per il contest!
A presto,
Carme93

Recensore Junior
13/01/20, ore 15:25

Ciao!
Per cominciare, ho letto la storia subito dopo Natale, quindi vergogna a me per lasciare una recensione solo ora…
L’atmosfera è perfetta: il periodo natalizio per me si presta molto bene a storie malinconiche e il fatto che tu sia riuscita a scrivere un crack pairing in maniera così straziante mi lascia senza parole!XD
Davvero, ho amato tutto: dalle considerazioni sulla memoria, alle varie immagini di Kingsley che si sovrappongono nei corridoi del San Mungo nelle diverse fasi della sua vita e nei suoi diversi ruoli, all’entrata in scena tragico-comica di Allock.
È molto particolare come hai creato un passato per lui, per molti versi diverso da quello che ci si potrebbe aspettare: ci si aspetta di vederlo sempre uguale a se stesso, incrollabile nella sua arroganza e sicumera, sia da studente che da giovane uomo, un po’ forse perché così non dovremmo sentirci male per lui, non meriterebbe davvero la nostra empatia, e potremmo limitarci a ridere di lui.
Lo vediamo attraverso gli occhi di Kingsley e appare evidente che la solitudine di uno è anche quella dell’altro, però apprezzo che non ci sia un lieto fine, che tutto sommato entrambi sappiano che non ci sarà un seguito o un vissero felici e contenti che non avrebbe probabilmente senso.
Mi piace un sacco che Kingsley si faccia sedurre senza farsi pregareXD
E poi il finale: appunto, niente lieto fine da favola, ma almeno un pizzico di rispetto e dignità per Allock. Mi immagino l’improvvisa ondata di emozione di Kingsley, che questa volta ha ceduto all’impulso di azionare il carillon, a sentirsi chiamare Grifondoro, a sentirsi associare alla carriera di Auror, a sentire che quel breve incontro di tanti anni prima in fin dei conti non è davvero dimenticato. Però rimane al di fuori della narrazione e affari nostri immaginarci se ci sarà un seguito o solo qualche altra parola malinconica:)
Considerazione random: sto seguendo un micro corso sul racconto breve online e una delle caratteristiche cardine è che il racconto breve (oltre ad avere un protagonista con pochi personaggi di contorno e una trama) si chiuda con un momento di apertura che lasci al lettore la possibilità di intravedere quello che verrà dopo e direi che questa storia ci riesce in pieno. Di solito le fanfiction non si ‘reggono da sole’, ma questa invece sì, e credo che questa struttura la renda particolarmente incisiva. Quindi, complimenti!:)
A presto!
P.S. Benvenuta al lato oscuro/slashXD

Recensore Master
09/01/20, ore 01:28

Cara!
Io ormai sono succube del tuo stile, ma con questa storia sono succube anche delle tue idee. È la seconda volta che ti leggo e tutto ciò che ho provato è stata meraviglia pura. Non importa i crack pairing, non importa chi sono, scritti così mi piacciono tutti coloro di cui vuoi parlare. Hai un dono preciso, che è quello di psicanalizzare dannatamente bene i tuoi personaggi, e quello che mi ha colpito di più e che di certo non avevo mai immaginato da giovane, è proprio Gilderoy. Un uomo che mente, che smania, che si sbraccia pur di avere n po' di fama e dagli occhi che tornando indietro di Kingsley, scopriamo che è sempre stato così, che la sua unica ambizione era essere popolare, avere la fame che forse nemmeno credeva di meritare, ma che bramava con tutto se stesso. Ha avuto la sua occasione, si è preso i suoi meriti, e alla fine si è guadagnato il titolo di Sorriso più Affascinante... che ha lui ha dato la gloria e a Kingsley modo di conoscerlo, di vederlo non solo ammassato dalle sue bugie e solo quel personaggio finto che deve perennemente interpretare, ma anche un uomo spaventosamente solo, ora disinibito dall'alcol, che rispetta la regola del vischio, quando vi ci trova sotto, e finiscono per lasciar andare troppe cose, che normalmente non avrebbero liberato... quella frase che ritorna "Ma noi due ci conosciamo?", fa male su più livelli: quello di un giovane Auror che è stato solo la magia di una notte, quello di un ricordo rimasto appeso negli anni e quello di un Ministro che con malinconia li fa riaffiorare. E Gilderoy è diventato quello che è diventato, e sembra essere rimasto solo quel personaggio finto, a rappresentarlo: che vuole far foto, autografi, che ha fama e se la gode... ma che dentro, in un angolino remoto della sua psiche ormai danneggiata, quella musica è carburante di un qualcosa che è rimasto anche in lui, forse per anni, forse non ha mai davvero dimenticato e lo ha sempre saputo chi è Kingsley... e alla fine, con il ritorno della frase che è il senso della fic stessa, scopriamo che in fondo, in fondo, non hanno mai smesso davvero di pensarsi.
La cosa più dolorosa è che fingere che non fosse così è stata una grossa occasione persa nella vita, ed è questo a fare più male.
Reso tutto con uno stile meraviglioso, che entra dentro, maturo, che sprigiona malinconia e umanità e per questo, sicuramente, intensissimo.
Sono felice di aver avuto modo di leggerla e spero di poter tornare su questi lidi molto presto,
Miry ♥

Recensore Master
19/12/19, ore 19:37

Eccomi qui!
L'ho letta ieri e l'ho subito inserita nella preferite, questa storia è fantastica!
So che non sei un'amante dei pairing ai confini della realtà, né lo sono io in verità (salvo qualche eccezione, tipo Hermione/Tom O. Riddle che tu potresti tanto scrivere!), e credo che questo sia stato paradossalmente il punto a tuo favore. Il fatto che prediliga coppie e situazioni canon, credibili e ben strutturate suppongo ti abbia portata a cercare e trovare per una coppia assurda una chiave di interpretazione che non è assurda per niente.
Ho tantissime cose da dire, sono convinta sarà una recensione sconclusionata, ma spero tu riesca a seguirmi in qualche modo XD.
Allora, iniziamo da un dettaglio che con la coppia non c'entra niente: Landmann. Tu sai quanto amo questo personaggio e quanto sia curiosa di conoscere qualcosa in più su di lui e su un certo rapporto con un certo collega (!), quindi potrai immaginare quanto sia stata contenta di ritrovarlo qui, lui e il suo reparto, a un certo punto ho creduto che spuntasse Leda. Mi piace che un'autrice intrecci i suoi universi narrativi e dia vita ai suoi personaggi originali, è come se il tuo Homer vivesse al di là del racconto per cui è stato creato, ed è una cosa fantastica. Ovviamente, qui non c'è grande spazio per lui e io forse non dovrei dedicargli così tante righe, ma non è colpa mia se mi hai fatta innamorare di questo eccezionale medimago dal sorriso rassicurante e le maniere gentili.
Arriviamo ora alla struttura del racconto. L'alternarsi di passato e presente è stata una scelta più che indovinata, ho avuto proprio la sensazione di essere catapultata nelle tue pagine, nella storia di questi due uomini, nei ricordi stessi di Kingsley, il Ministro cui non piacciono le formalità, l'Auror per scelta sino alla fine, un uomo che d'improvviso si è ritrovato dinanzi un frammento del proprio passato – un passato da cui tenta di fuggire, ma non può, né il ruolo ricoperto né la memoria gli consentono un simile lusso. Anche lo stile, come sempre, è fantastico e trasporta nel racconto, leggerti è sempre un piacere, lo è veramente.
Il titolo, poi, a fine lettura lascia un'amarezza unica addosso. So bene ormai che hai un rapporto di odio-amore con i titoli, ma questo qui l'ho trovato veramente perfetto. Quella frase racchiude tutto, compresa la drammaticità di un rapporto mai sbocciato, mai vissuto, senza alcuna possibilità di futuro – dopottutto, non può essere futuro dove è stato cancellato il passato, e la mente di Gilderoy è ormai questo.
Arrivando alla coppia, dire che l'ho trovata ben strutturata è dire poco. Sei riuscita a sfruttare le poche informazioni sulle biografie e le caratteristiche dei due personaggi per rendere credibile un loro incontro, una loro possibile relazione. In particolare, ho amato il lavoro introspettivo fatto su entrambi, che va oltre le maschere e crea una sorta di filo rosso tra i due nutritosi sin dai tempi di Hogwarts. Gilderoy, poi, pur non essendo il protagonista, è un vero e proprio capolavoro, sei riuscita a dargli uno spessore che nella saga non ha mai avuto, in un certo senso hai strutturato il personaggio dietro la maschera, la persona oltre il burattino. Al pari, le riflessioni di Kingsley, il suo senso del dovere, la sua sensibilità istintiva, il suo giudizio comunque impietoso su un uomo così diverso da sé nelle scelte di vita, sono fantastiche e rendono non solo solida la caratterizzazione, ma anche vivo il personaggio.
Il dettaglio musicale, che rievoca ricordi sopiti, è stato l'elemento più toccante del racconto. La conclusione, poi, con Gilderoy che pur nella sua follia raccatta parole che il se stesso del passato aveva detto, è quasi straziante. Non so, avrei tanto voluto che il mio Landmann sbucasse fuori con una cura miracolosa e desse un lieto fine a questi due uomini troppo sbagliati per viversi, ma legati l'uno all'altro da, chissà, forse un sentimento mai vissuto né compreso.
Menzione di merito alle riflessioni sulla memoria, ho rivisto qui alcuni stralci della long e non ho potuto che gongolare. Le riflessioni che inserisci tra una riga e l'altra, sia sulla memoria che sulla società, sono sempre interessanti da leggere, è uno dei tuoi tratti distintivi.
Insomma, so di aver detto la metà di quello che avrei voluto dire, però confido sia chiaro quanto mi sia piaciuta questa storia, che è la conferma di una delle mie convinzioni in ambito di scrittura: un bravo autore può rendere credibile tutto!
Complimenti, jess!
A presto! :3

Recensore Master
18/12/19, ore 20:24

Non leggo molto spesso le crack (anche perché ultimamente quando faccio per cercarne una mi escono sempre le Severus/Hermione e altre cose che mi fanno ritornare su la grigliata di ferragosto perché io il Principe non lo posso vedere) e mai nemmeno nei miei deliri da esame più folli mi sarebbe mai venuto in mente di accostare questi due ma, con il senno di poi ho trovato questa storia interessante.
Devo confessarti che dubito fortemente diventeranno la mia nuova OTP, però la storia tragicomica e assurda aveva un suo senso, la narrazione mi è davvero piaciuta, forse perché era dal punto di vista di Kingsley e io lo amo alla follia, aveva un bel ritmo con molta introspezione ma anche delle note di ironica rassegnazione che a me come sentimento non dispiace affatto.
Mi piace la descrizione che hai dato di entrambi i personaggi, trovo sia molto calzante; solitamente di Allock di parla poco nelle storie (un po' perché insomma, è Allock, un po' perché più di tanto, dopo che gli hai fatto mettere i bigodini e firmare gli autografi sembra che non si sappia più cosa farne di lui) e anche se io non l'ho mai amato devo dire che mi ha fatto piacere vederlo descritto più come una persona e meno come un pavone un po' suonato.

Complimenti davvero perché per gestire una coppia assurda e improbabile come questa riuscendo a rendere il tutto piacevole ci vuole davvero molto talento.
Sappi che se ti venissero altre coppie folli del genere in mente sarei lietissima di leggerle. Tranne se c'è Piton di mezzo: anche io che leggo qualunque cosa ho dei limiti.

A presto,
Em