Era una soulmate e, sebbene di questa trilogia (quadrilogia, nonsologia) ho visto soltanto il primo film, mi sono innamorata all'istante di questa coppia e vuoi per curiosità, vuoi perché - di nuovo - è una soulmate(!), non ho resistito e mi sono precipitata a leggere tutto d’un fiato.
E che dire se non che l’ho amata? Che è perfetta, che ho adorato semplicemente la costruzione della storia, la narrazione dal POV di Poe, il suo chara building e il modo in cui lentamente – pur partendo alla lontana, da quando era bambino e ancora non aveva il suo Anàgrafo – tutto si incastra alla perfezione con il canon. Non solo i personaggi sono meravigliosamente IC, ma anche tutta l’atmosfera e la storia… è stato come vedermi scorrere davanti agli occhi un’edizione diversa (migliore!) di SW e per tutto il tempo non ho fatto altro che gongolare.
Il tuo stile di narrazione mordace e l’ironia vivace con cui porti avanti le vicende mi ha tenuto incollata al pc dall’inizio alla fine. È perfetto per POE, e poi non annoia mai, non ci sono momenti di tedio, tutto fila alla perfezione e l’unica cosa che mi sia spiaciuta è che sia finita.
Mi dispiace anche di non essere una fan decente di SW e quindi, magari, di non essere stata capace di cogliere alcuni easter eggs che magari per altri saranno lampanti. Però mi sono lo stesso estasiata nel ritrovare quello che ricordo/so, nel ritrovare il primo incontro tra Poe e Finn (Ti serve un pilota, vero? Mi serve un pilota. LOL XD) e di ritrovare l’amicizia profonda che lega Finn e a Rey e che fa nascere anche scenette adorabili, come quando imita la sua espressione.
La mia parte preferita (TUTTO! SEMPLICEMENTE TUTTO!) è il momento di dialogo tra Rey e Poe, in cui questa alla fine se ne esce tranquillamente con quel “Finn è un uomo fortunato”. Ma awww! E mi è piaciuto anche perché ho apprezzato vedere i due punti di vista.
Tra l’altro il titolo è perfettamente azzeccato e amo – amo amo amo – come hai sviluppato il concetto del nome della soulmate, già solo frasi come [Si chiese quanto potere avesse un nome sulla percezione che uno ha di sé, e si chiese se un nome era qualcosa che esistava solo sulle labbra o anche più in profondità – se si trattava solo un'etichetta fatta di lettere o se invece fosse capace di definirti come persona. Dopotutto, quando aveva guardato nell’abisso nero negli occhi di quello che un tempo era stato Ben Solo, aveva compreso che sì, si poteva diventare una persona diversa con un nome diverso.] mi hanno lasciata pigolante. E anche il fatto che Finn non potesse sapere chi fosse la sua soulmate perché agli Stormtroopers viene bruciato via il nome appena compare. Bella, bella, bella.
Grazie per averla scritta!
Oh, p.s. ma la parola anàgrafo è geniale. Non l’avevo mai sentita per riferirsi al tatuaggio che compare sulla soulmate *__*
(Scusa sono un'idiota, per la fretta di postare il commento dall'ufficio, l'avevo messo sotto quella di Ben e Rey) |