Recensioni per
Cesenatico Ponente
di alessandroago_94

Questa storia ha ottenuto 15 recensioni.
Positive : 15
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
03/01/22, ore 11:52

Restera' uno dei miei buoni propositi annuali quello di affrontare la tua gigantesca bibliografia :D Mi piace come ci trascini dentro e fuori lo stato onirico/febbrile del protagonista, navigando una realta' che esiste fra le crepe dell'incubo (e viceversa). C'e' un distinto senso di lutto per l'innocenza che mi ha lasciato una magone addosso non da ridere. Lo stile e' impeccabile come sempre. Amazing work :)

Recensore Master
05/05/21, ore 19:57

bè, quasi non credo a quello che ho letto.
due storie, in pratica. La prima già mi piaceva, era architettata benissimo. Alex - anche se ancora non si sapeva il suo nome - era così VERO. L'uomo normale, standard, non il protagonista di un fantasy - perchè non è il caso, altrimenti dovrebbe essere diversamente - nè di un fandom, lui è l'Italiano Medio. Attratto fisicamente dalla ragazza tanto da pensare a ciò più o meno come un sentimento - ma non innamorato col colpo di fulmine. Che vuole fare colpo,- ma è felicissimo di non comprare davvero le costose scarpe. Più eccitato perchè lei è straniera, - e non hai usato la banalità di farla bionda con occhi azzurri. E poi...scoprire che lei è un prostituta e lui sta tradendo la moglie è stata una doccia fredda terribile. E che emula l'orrendo padre, cosa purtroppo più probabile di un percorso di crescita dove eviterà per sempre gli stessi errori. La scena violenta nell'albergo fa più effetto di un colpo di pistola, perchè saremmo approdati in un giallo, e per fortuna non è così comune che qualcuno ti uccida, ma il resto è più probabile.
e quando Alex muore, bè, ho tirato un sospio di sollievo
complimenti, Alessandro, per questa sorpresa doppia. Amara, ma davvero intensa
baci,
Setsy

Recensore Master
09/02/21, ore 00:24

Ah, ecco.
Stavo leggendo tranquillamente chiedendomi: ' Ma è quell'Alex? ', perché era più umano e normale... solo che non è durato, infatti nell'ultima parte torna a essere il pazzo squinternato che ho visto nell'altra storia.
Un po' meno invasato, ma è lì lì.
Poi dovrai spiegarmi come ti è venuto questo personaggio e come funziona.
Cioè... ha una storia che va seguita con una cronologia o sono solo momenti, avanti e indietro nel tempo?

Mamma mia, che tipaccio.
Sembra aver avuto problemi sin da bambino, ma chi è che non ha avuto problemi in famiglia, i genitori sono tutt'altro che perfetti, anche i miei erano un incubo quando ci si mettevano...

Quindi qui Alex è sposato, ma mette allegramente le corna alla moglie perché la trova troppo spenta.
Non mi piace il suo modo di fare, però è molto realistico e credibile, anche se finora mi pare che non abbia uno che uno che si possa definire ' lato positivo '.
C'è una particolare ragione perché scrivi di questo personaggio o lo usi solo come sfogo o semplicemente t'incuriosisce e vuoi vedere fin quanto in basso lo puoi portare?
Ha un qualcosa che ti cattura o lo usi solo come esercizio di scrittura?
Non ho mai portato un personaggio mio su EFP e questo tuo lavoro incuriosisce anche me...
Parlami di lui.

Recensore Master
14/03/20, ore 01:54

Hai recensito le mie modeste poesie e ho voluto dare un'occhiata a qualcosa di tuo. Molto forte questo pezzo. Alex ha subìto molti traumi. Come spesso accade anziché allontarci dal modus operandi del nostro carnefice lo facciamo nostro, diventando carnefici noi stessi, reiterando all'infinito gli errori commessi, che odiamo ma che fanno parte di noi, come una terribile punizione infernale. Bravo bel lavoro.

Recensore Master
14/03/20, ore 00:23

Ciao Alessandro. L'ho letta adesso, tutta d'un fiato.
Devo ammettere che non è esattamente il mio genere, però ho voluto leggerla tutta perchè inchiodi il lettore alla pagina e perchè ero curiosa di leggere come andava a finire.
Sei bravo, hai stile, ricercatezza. Mi piace come descrivi il sesso.
Sei brutale e spietato, ma il racconto lo richiedeva. Alex è arrivato da questa parte, molto forte, con la sua disperazione per una vita non sua. Fugge, usando ogni mezzo possibile, e non sa che è impossibile fuggire da se stessi.
Ti faccio i miei complimenti.
Davvero.

Recensore Master
22/02/20, ore 19:38

QUARTA CLASSIFICATA: "Cesenatico ponente" – Alessandroago94



GRAMMATICA E STILE: 10/10

Ciao Alessandro! E benvenuto! ^^
Cominciamo e lasciamoci subito alle spalle questo parametro, che è quello che mi piace meno da sviscerare... anche se, nel tuo caso, come avrai notato, non ho molto da dire XD Ho trovato il tuo testo estremamente curato, da tutti i punti di vista: nella scelta del registro, nello stile, nelle scelte lessicali e quant'altro.
Ho riscontrato un paio di errori di battitura ma non ho voluto penalizzarli perché si vede chiaramente quanto tempo e quanto impegno hai dedicato allo studio e alla correzione di questo testo.
Quindi davvero complimenti! ^^


TRAMA E PERSONAGGI: 9/10
La tua storia, oggettivamente, è molto lunga e in alcune occasioni (soprattutto anche per le tematiche trattate) può risultare un po' pesante, ma, allo stesso tempo ogni singola parola è importante: non potresti in alcun modo cancellare un paragrafo, una parola o anche solo una virgola perché si incrinerebbe la struttura portante della storia. Da questo punto di vista, secondo me, hai fatto davvero un ottimo lavoro. Anche tutta la parte iniziale della storia, che forse può apparire un po' lenta, ha una sua funzionalità e, se venisse a mancare, sarebbe manchevole anche la caratterizzazione dei personaggi. 4/5
Per quanto riguarda questi ultimi... io boh, non so bene cosa dire: credo che tu abbia scandagliato in modo davvero perfetto la mente del tuo protagonista. Trovo inoltre un'ottima scelta quella di averlo reso anche la voce narrante della storia: sfruttando la prima persona sei riuscito a farlo parlare a ruota libera, esprimendo tutto quello che gli passa per la testa, facendoci scoprire ogni sfaccettatura del suo carattere.
Anche Patricia, a parer mio, nonostante venga descritta sempre dalla prospettiva di Alex, viene raccontata in modo praticamente perfetto.
Forse sarò stata un po' stringata, ma davvero non mi viene in mente altro da dire se non complimenti! 5/5


ORIGINALITA': 9/10
Una cosa che ho estremamente apprezzato di questa storia è il modo in cui ci hai “ingannato” all'inizio facendoci credere in uno scenario quasi romantico che poi si spezza e crolla in un attimo.
Ho trovato originale anche la scelta della località, cosa che mi ha colpito fin dal titolo e che – anche se non fosse stata una storia partecipante ad un mio (nostro in questo caso) contest – probabilmente mi avrebbe incuriosito tanto da spingermi a cliccare per saperne di più. Non so: dopotutto non è la solita meta turistica scontata di cui si possono leggere tante storie che più o meno si assomigliano fra loro.
Tramite questo e tanti altri dettagli sei riuscito a creare una storia che fosse unica nel suo genere.
Per cui anche se non sarà forse originale vedere un marito che va in vacanza senza la moglie per approfittarne, allo stesso tempo tutto il resto concorre a farti ottenere un voto molto alto! :)


ATTINENZA AL PACCHETTO/CONTEST: 5.5/6
Il tuo pacchetto era composto dalla macro-categoria “vacanze” e dall'elemento segreto “mezzogiorno”.
Trovo che tu abbia sviluppato molto bene entrambi gli elementi, dando la giusta importanza a ciascuno.
Il “mezzogiorno” non è sempre presente nella storia ma gli hai conferito un'importanza tale da renderlo, se non il fulcro della trama, comunque un elemento vitale ai fini della comprensione delle azioni del tuo personaggio.
Per quanto riguarda le vacanze, idem e, inoltre, ho apprezzato tantissimo la cura dei dettagli, il lavoro che hai fatto per cercare di descrivere nel migliore dei modi e nel modo più originale possibile l'ambientazione da te scelta. Non tutti gli scrittori si preoccupano della veridicità delle loro storie: tu invece sì e non posso che premiare questo dettaglio.
Quell'orrendo -0.1 (sì, mi faccio un po' schifo per non aver messo il punteggio pieno... ti chiedo perdono) è dovuto al fatto che forse, nonostante i rimandi non manchino frequentemente, soprattutto in determinati punti della storia, avrei calcato un pelo di più la mano sul “Natale”. Trovo che tu abbia analizzato davvero molto bene la situazione, mettendola in relazione al protagonista, ma forse si poteva... non so, respirare un po' più d'aria natalizia... che forse sarebbe andata a creare una contrapposizione maggiore con i sentimenti di Alex.


GRADIMENTO PERSONALE: 5/6
Come ho già avuto modo di dirti, trovo che tu abbia fatto un lavoro incredibile per quanto riguarda... beh, tutto, dalla cura grammaticale, lessicale e stilistica all'ambientazione, all'analisi psicologica dei personaggi: hai creato una storia coerente e terribilmente plausibile. E forse è proprio per questo, per questa sua cruda realtà, ho fatto un pochino fatica a “buttarla giù”. Apprezzo molto l'angst e questa storia non ha fatto eccezione, solo mi aspettavo qualcosina di leggermente più “leggero”.


TOTALE: 38.5/42

Recensore Master
22/02/20, ore 19:19

QUARTA CLASSIFICATA
“Cesenatico ponente” di alessandroago_94




Grammatica e stile: 9/10


Dal punto di vista grammaticale non ho trovato grandi difetti, ma solo una serie di piccole imprecisioni (alcuni sono errori di battitura in realtà, altri sono sviste, altri ancora sono frasi formulate in maniera non del tutto convincente) che, se fossero state poche, non avrei tenuto in considerazione, ma ne ho notate diverse durante la lettura – ovviamente, come ogni volta, le ho copiate da una parte e te le passerò nel caso le vorraI visionare e correggere ^^
A parte questi casi isolati, ho notato un piccolo difettuccio che invece compare spesso nel tuo testo:
“E’ questo che tanto ho desiderato”
La ‘e’ maiuscola con l’apostrofo è un errore vero e proprio, dovrebbe avere l’accento (È). Purtroppo è un problema ricorrente in molti autori, lo noto spesso e non posso fare a meno che segnalarlo, sono dettagli piccoli ma importanti!
Per il resto, il testo scorre in maniera fluida, piacevole e corretta, si nota la tua cura quando scrivi e il risultato è sempre qualcosa di molto buono e che si legge con piacere, quindi complimenti!
Se posso permettermi un piccolo appunto (ma questa penso sia una scelta tua dettata dalla struttura della storia e dai personaggi), soprattutto nella prima parte ho notato uno squilibrio dei dialoghi riguardo a tutto il resto, che sono quasi assenti o comunque molto radi e questo ha tolto alla prima parte del testo un po’ di dinamicità.
A parte ciò – che, ripeto, potrebbe essere una scelta fatta con consapevolezza, ma ho comunque voluto fartelo presente – sei stato davvero molto bravo come al solito, in ogni tuo scritto si riconosce il tuo stile e il tuo approccio alla scrittura e questa è una cosa che apprezzo molto ^^


Trama e personaggi: 8,5/10

Mi piace il modo in cui hai strutturato la trama, il lasso di tempo in cui l’hai sviluppata, gli eventi che hai raccontato e la padronanza di tutto ciò che succede; non hai lasciato dei buchi di trama e tutto mi è risultato chiaro e curato, sia grazie alla parte narrata nel presente e sia grazie all’introspezione di Alex e i suoi ricordi, dai quali sono riuscita a evincere come mai ha scelto proprio Cesenatico per trascorrere le vacanze di Natale.
Tuttavia, come ti ho accennato anche nell’altro parametro, ho avuto come l’impressione che la storia ci abbia messo un po’ a ingranare e che quindi ci fosse un dislivello tra la prima e la seconda parte della trama: dalla metà è come se avesse avuto una marcia in più, mi ci sono immersa completamente, mentre all’inizio ho fatto un pochino più di fatica. Forse questo riguarda più il mio gusto personale, non so, ma questo fattore dipende dal fatto che la prima parte fosse molto descrittiva e introspettiva, meno dinamica.
Stesso discorso vale per i personaggi: all’inizio non riuscivo benissimo a inquadrarli e a capire i loro caratteri, anche se hai inserito dei dettagli che mi sono stati molto utili per farmi un’idea; le personalità vere e proprie però sono emerse con potenza soltanto dopo. Lungi dall’affermare che tu non sia riuscito a caratterizzare i personaggi, anzi, trovo i personaggi uno dei tuoi punti forti nelle storie, solo che magari stavolta non è stato immediato.
Questo aspetto, da un certo punto di vista, potrebbe andare a tuo vantaggio: prima l’atmosfera era soffusa e vaga, mentre andando avanti con la narrazione hai inserito sempre più elementi, sempre più ‘vivacità’ e feels, fino ad arrivare al climax emotivo che poi coincide col finale. Quindi, a prescindere da tutto ciò che ho notato durante il corso della lettura, sono arrivata alla fine con una bella sensazione, generata da una lettura soddisfacente e coinvolgente. È stato un processo lento, ma non per questo meno efficace o peggiore di una storia che ti catapulta già dall’inizio nell’occhio del ciclone!


Originalità: 9/10

Non è la prima volta che si legge o si sente parlare di mariti che scappano in vacanza con l’amante o comunque con un’altra donna, motivo per cui non mi sento di darti il punteggio pienissimo in questo parametro: la situazione di partenza era un pochino un cliché.
Ma hai inserito, durante la narrazione, talmente tanti particolari originali e interessanti che è impossibile non notare lo sforzo che hai fatto per rendere tua questa vicenda.
Innanzitutto mi è piaciuto il dettaglio di Patricia, che non è un’amante ma una semplice prostituta trovata per strada, con cui comunque Alex decide di trascorrere tutti e tre i giorni e non solo facendo ciò per cui lei è pagata, ma anche andando in giro come due turisti.
Poi mi è piaciuta la meta scelta e il motivo che ha portato il protagonista a scegliere proprio Cesenatico: in genere si tende ad allontanarsi da un luogo quando questo riporta alla luce ricordi scomodi, invece Alex ha fatto esattamente l’opposto. È come se fosse fuggito dal presente per andare a rintanarsi nel passato.
Poi sono rimasta molto colpita anche dal dettaglio della mamma in ospedale… insomma, tutta una piccola serie di cose che hanno davvero risollevato il punteggio di questo parametro. Fino ad arrivare al dettaglio del mezzogiorno di Natale disastroso, che ho trovato davvero ben sviluppato, ma di questo parleremo meglio nel prossimo parametro ^^
Insomma, complimenti davvero, si vede che ci hai messo impegno e ingegno a costruire la vicenda!


Attinenza al contest/utilizzo del pacchetto: 5,5/6

Per quanto riguarda l’attinenza al contest, ho trovato il tema del Natale centrale soprattutto all’inizio (il momento in cui i due guardano le bancarelle e Patricia compra la palla di Natale) e alla fine (tutta la storia del pranzo e le lasagne), ma mi è un pochino mancata la sua centralità nella parte centrale. Io stessa, quando mi hai chiesto se il personaggio dovesse per forza amare il Natale, ti ho detto che non sarebbe stato necessario e rimango ancora ferma in questa convinzione, ma avrei voluto respirare un pelino più di atmosfera, anche se questa fosse servita a infastidire e irritare il tuo protagonista. Magari sarebbe bastata giusto qualche frase in più, qualche minuscolo dettaglio in più: una canzone natalizia nell’aria, una famiglia riunita che si accinge a fare il pranzo o un’escursione tutti assieme, qualche decorazione sparsa qua e là, l’odore dei caminetti accesi/dei dolci natalizi… insomma, questo tipo di dettaglio che mi potesse far capire che è Natale, non solo dirlo e accennarlo. Spero di essere riuscita a rendere l’idea :)
Per quanto riguarda il pacchetto invece, mi piace tantissimo come hai sviluppato i due elementi: le vacanze sono senza dubbio centrali nella trama, mi piace come l’hai sviluppato, anche in maniera originale e per nulla scontata!
Il dettaglio del mezzogiorno invece non è presente in tutta la storia, ma non per questo è stato inserito in maniera meno presente: penso che ricopra un punto veramente centrale e importante, alla fine l’apice emotivo del protagonista si concentra tutto in quell’ora e viene pure fuori che il suo mezzogiorno natalizio è sempre stato un disastro, quindi teme particolarmente quel momento e ha paura che possa succedere qualsiasi cosa.
Ottimo utilizzo del pacchetto, davvero!


Gradimento personale: 5,5/6

Ho deciso di non assegnarti il punteggio pieno solo ed esclusivamente per quella prima parte che, rispetto al resto della storia, mi ha tenuto leggermente più distaccata e non mi ha permesso da subito un coinvolgimento totale.
Per il resto devo dire che ho davvero apprezzato tutta la vicenda, è stato un piacere leggere la tua storia nella sua imprevedibilità. Perché se c’è una cosa che apprezzo tantissimo delle tue storie è che non si sa mai cosa potrebbe succedere, cosa hai previsto per i tuoi personaggi e come potrebbero reagire.
Grazie per la piacevole lettura, è stato un piacere averti anche a questo contest!


Tot: 37,5/42

Recensore Master
26/01/20, ore 19:56

Ciao :-)
Devo ammettere che questa storia mi ha lasciato senza parole non aspettandomi minimamente nulla di quello che sarebbe accaduto. Diciamo che fin dall'inizio non ho fatto altro che farmi delle idee che venivano smentite poche righe più giù. Il che direi che è positivo perché la storia mi ha tenuta attaccata allo schermo fino alla fine e risulta originale.
Sono contenta di leggere che non condividi le azioni del protagonista perché devo ammettere che mi ha lasciato man mano più perplessa e, in generale, non è il tipo di racconti che di solito leggo.
Ho apprezzato che tu abbia lasciato intendere tutto man mano in modo che il lettore potesse scoprirlo ma allo stesso tempo dando degli 'indizi': per esempio all'inizio pensavo che Alex e Patricia fossero una coppietta in vacanza, però lui la guarda in modo "famelico", poi Alex insiste a ordinare.
Certo la storia non suscitato un grande spirito natalizio!
Scrivi molto bene, complimenti!
La citazione posta all'inizio del capitolo è molto bella ed è perfetta per i sentimenti contrastanti di Alex.
In bocca a lupo per il contest ;-)
A presto,
Carme93

Recensore Master
24/01/20, ore 11:20

Ciao Alessandro :D
partecipo anche io al contest di Carmaux e Soul, e piano piano sto andando a recuperare le altre storie :)
Accipicchia, sono davvero colpita! Non avevo mai letto un racconto così duro: non conosco il tuo personaggio, ma ho apprezzato moltissimo la sua caratterizzazione e il suo tormento, reso ancora più intenso dalla narrazione in prima persona che secondo me è perfetta in questo contesto.
Le parte in cui accenni alle colonie mi ha fatta commuovere perché mia mamma ci andava e spesso ci racconta a riguardo ^^.

In bocca al lupo per il contest! Alla prossima!

Leila

Recensore Master
09/01/20, ore 15:27

Ciao, eccomi qui^^
questa tua descrizione di una Cesenatico trister, invernale, ormai quasi disabitata, mi ricorda Fellini quando voleva essere malinconico (e ci riusciva benissimo).
Le scene di Alex con la prostituta oscillano tra l'ingenuo e il malinconico, sembra l'illusione di una fidanzata, dietro la quale ci sono ricordi di un'infanzia disastrata, col padre puttaniere e la madre succube.
Alex prova disperatamente a crearsi un'aura di "normalità", di feste, di tradizione natalizia, ma la realtà viene a cercarlo dove si era rifiugiato, con la notizia della madre, e l'incanto compare: Cesenatico diventa un luogo trsite, popolato di zoccole e ragazzotti inutili, Patricia smette di essere una bellissima creatura esotica per tonare ad essere una prostituta volgare, il passato bussa alla porta e chiede il conto e nemmeno la buona Maria, per usare la felice metafora di Alex, risolve la situazione. Anzi, forse la peggiora.
Un racconto amaro e crudo, molto bello. Complimenti!

Recensore Master
26/12/19, ore 21:17

Ave Ale e buon Natale, pur se passato, incipit magnifico,, Alex, i ricordi e la sua ganza in quel di Cesenatico.. regali, parole e scappatelle. Vetri sporchi, insegne logore, come la vita di Alex nonostante le sue affabulazioni .. momenti perduti che cerca e mai più torneranno. Canne e lasagne, che accoppiata.. per non tacer del resto. Fino all’incidente. L’inizio della fine.. I bow to You a la prochaine JQ

Recensore Master
23/12/19, ore 19:36

Ciao Ale, eccomi!
Essendo che anche io partecipo a questo contest, volevo assolutamente leggere la tua storia!
Anche perché poi ritroviamo Alex, il nostro dinosauro preferito XD
Anche stavolta ci ha dato dentro, e se penso alla storia che segue questa in fatto cronologico e al modo in cui ha picchiato la madre… oddio, mi vengono i brividi, credimi.
Qui pare pure interessato, in qualche modo, alla salute pericolante della donna che l'ha messo al mondo, e invece poi si scoprirà ben presto che l'unica cosa che gli importa è la droga.
All'inizio della storia sembrava anche normale e già mi chiedevo dove fosse l'inghippo… XD
In realtà inizialmente avevo pensato che lui stesse facendo una vacanza romantica con una fidanzata, magari precedente a Marta, e invece poi si è venuto a scoprire che si trattava di una prostituta che ha pescato a caso dalla statale… che squallore, Alex è veramente un dinosauro di quelli patologici!!!!
Uff, che piaga… poi quando ha criticato il padre e si è comportato esattamente come lui, beh, non ha fatto che contribuire al suo fare schifo assoluto.
Ha preparato proprio tutto nei minimi dettagli… che """furbo""", eh? -.-
Sono MORTA dal ridere quando hai scritto quella frase a proposito dei "chilometri di cazzo", CHE RIDERE, è stata veramente esilarante e mi ha ucciso completamente i neuroni! L'ho trovata perfetta per stemperare un bel po' l'atmosfera, ma in fondo la caratterizzazione dei personaggi è stata incredibile e magistrale, ho riconosciuto fin troppo bene l'atteggiamento schizofrenico di Alex e mi è anche dispiaciuto per Patricia, perché lei stava solo facendo il suo lavoro e si è ritrovata in mezzo ai deliri di un pazzo schizoide che tenta in tutti i modi di rivivere ricordi e momenti ormai andati per sempre… che delirio e che disagio!
Complimenti per la storia, come sempre mi hai regalato una piacevole lettura e mi hai permesso di immergermi nei tuoi personaggi, rendendoli reali e disgustosi, ma nel senso buono del termine: come ti dico sempre, odiare un personaggio è positivo, dimostra che non è piatto e che tu sei riuscito a caratterizzarlo come si deve!
Ottimo!
Buona fortuna per il contest e alla prossima :)

Recensore Master
20/12/19, ore 18:10

Buongiorno, Alessandro, e che dire? Ogni volta penso di aver letto la tua storia migliore, ogni volta torni a sorprendermi con un nuovo scritto che rivela ancor più maturità e una sempre maggiore capacità di prendere il lettore - questa volta per il naso - e condurlo dove vuoi. Dico "per il naso" non a caso, perché se all'inizio pare di essere immersi nella realtà di una qualsiasi coppia felice, baciata in fronte dal vero amore, con l'unica note dolente di un protagonista non troppo in pace con se stesso e con il suo passato, ecco che lentamente la situazione si ribalta, si sgretola, appare quel che c'è sotto. All'inizio, l'unica nota triste pareva quel mare d'inverno immerso nel gelo e nei rami spogli, quella parte di Cesenatico ormai trasformata in città fantasma (sulla precisione con cui hai delineato questi scorci, mi soffermerò poi). Piano piano, s'insinuano dapprima i ricordi di un tempo tanto più infelice in quanto da giovanissimi è assai difficile dare un senso e trovare una via di fuga a certe situazioni. Si assiste quindi, e si subisce. Dal passato che riaffiora, squallido, si torna poi a un presente che non è da meno. E qui capiamo che in ciò che abbiamo appena letto e vissuto insieme ai due protagonisti non c'è in realtà nessun vero amore. C'è la foto della "morosa" stesa sugli scogli in una mattina d'inverno, ci sono proprio quegli scogli che abbiamo visto spesso in Riviera, su cui più o meno ci siamo arrampicati tutti. Ci sono i negozietti illuminati e le palle di Natale a poco prezzo, c'è il tempo di desiderarne una e l'occasione di regalarla, ma poi ci si allontana da Cesenatico la Bella e si entra nella città dei fantasmi, dove il passato torna, si ripete, e la recita volge al peggio. C'è tutto lo squallore di quegli alberghetti con quattro gatti d'inverno, c'è la desolazione delle colonie abbandonate, simili a vecchi dinosauri spiaggiati. Reperti archeologici di un'epoca infelice che torna, con prepotenza.
Io l'ho sempre pensato, che il mare d'inverno è triste. Sembra che manchi sempre qualcosa, sembra fatto apposta per accogliere i pensieri più neri. E qui i pensieri, le ossessioni, il desiderio di fuga frustrato diventano enormi, e paiono inghiottire tutto.
Se non fosse che tu nelle note hai ben chiarito che Alex si salverà (perché l'erba cattiva non muore mai) avrei pensato che in quello schianto risolutivo c'era quasi un guadagno per il mondo: come a dire che si può cadere così in basso da riuscire a cancellare persino la compassione. Di compassione se ne riesce a cavare un po' forse pensando che essere in un modo o in un altro spesso è determinato da talmente tanti elementi e fattori, che afferrarli tutti è impossibile. E allora un po' di riesce addirittura a comprendere.
Fa tristezza la situazione della madre di Alex: là percossa dal figlio, qua in ospedale in condizioni che s'intuiscono gravi. Lo dice i fatto che i medici hanno premura di parlare a questo figlio perso in altri mondi. Si fa così, di solito, quando ormai c'è ben poco da fare e occorre prendere una decisione che sia il più possibile condivisa.
Fa tristezza anche Patricia, che ora sembra una divinità, la ragazza dei sogni, corteggiata e adorata, ma quando vien comodo ad Alex torna a essere quella che è, anzi rotola in fondo alla scala del disprezzo peggiore. Come se fosse solo lei a prostituirsi, come se le prostitute potessero esistere senza i clienti. Questo scorcio di Natale sull'Adriatica fa davvero tristezza, perché è la solitudine che corre lungo tutti i chilometri della statale.
E' triste anche Cesenatico Ponente, quella parte della città che segue il sole morente. Ho sempre amato più il tramonto dell'alba, ma questo occidente è come una discesa ripida che conduce a un buio senza scampo. Perfette le descrizioni, che trovo calzanti anche ad altri luoghi della Riviera romagnola, a me carissimi per avervi trascorso lunghi anni di vacanza estive nei giorni migliori. Il porto canale con lo zatterone che fa la spola mi ha ricordato quello di Cervia: anche lì c'è lo zatterone, anche lì il tragitto dura meno di un minuto. Ed è pur sempre bello salirci, perché sotto ai piedi si sente il mare. Ci sono le bancarelle, ci sono le vecchie strutture rose qua e là dalla salsedine, c'è quella sabbia fine che scivola tra le dita, fredda di sera e rovente nelle ore più calde del giorno. Personalmente, non conosco Cesenatico, per cui ho trovato molto interessante questa suddivisione non solo topografica tra le due parti della città: sono come due diversi stati dell'animo.
Leggo che questa storia partecipa a un contest, ebbene, per me hai già vinto con questa storia matura, ambientata dalle nostre parti (questo per me è sempre un valore aggiunto), stupendamente realistica e che nulla concede alle illusioni. Qui c'è una realtà che non appartiene neppure alla cronaca nera, ma si potrebbe dire a una sorta di "cronaca della mediocrità". Che tristezza trascorrere un Natale così. Vuol dire non avere davvero più nessuno al mondo, neppure noi stessi.
Complimenti vivissimi per questa storia che oserei definire di cronaca, piccola cronaca dei nostri giorni, dei nostri tempi, di persone usate come oggetti, di cattivi ricordi che diventano un indicativo presente, di ottime lasagne (ciò che vi è di più sublime al mondo) usate per vendicarsi di ciò che noi stessi abbiano creato e ricreato.
Una storia "che fa male" e che forse per questo è così necessaria.
Con viva ammirazione, davvero.

Recensore Master
19/12/19, ore 16:57

Buon pomeriggio Ale!
Cavoli, anche stavolta mi hai colpita molto nel profondo. Avevo già apprezzato il personaggio di Alex e la sua complessità, la sua dipendenza, nel racconto precedente, e qui l'ho ritrovato a buon punto del processo.
Sai cosa mi ha colpito maggiormente, del racconto? Il senso di decadenza che pervade ogni cosa: da quella Cesenatico Ponente (già il fatto di essere a ponente, dove il giorno muore, è già emblematico di per sé) fatta di ville e colonie estive abbandonate, alla vita di Alex, che vive di ricordi tristi e odiosi. Lui, che dice di odiare il padre e che poi si ritrova a fare esattamente gli stessi gesti, in una sorta di ruota che gira senza pietà e senza via di scampo.
E quella decadenza si percepisce anche nel rapporto sessuale consumato in albergo (gestito alla perfezione, intendiamoci, hai saputo dosare parole e descrizioni in modo adeguatissimo) con una prostituta raccolta ai bordi della strada. E se non è decadenza per un uomo, questa, cos'altro può esserlo?
Sei stato davvero bravissimo!
Tra l'altro, anche se non centra moltissimo con il tuo racconto, l'immagine delle colonie in abbandono mi ha ricordato moltissimo una località delle mie parti (Marina di Massa/Carrara) dove appunto si trovano anche lì delle colonie anni '50 abbandonate da tempo. Ho avuto delle immagini molto vivide, al riguardo.
Ottimo lavoro!
A presto!

Recensore Master
19/12/19, ore 14:31

Buongiorno!
In questa storia hai delineato il profilo di un ragazzo che abbiamo già conosciuto, Alex, dominato dalla dipendenza e dall'inquietudine interiore che lo porta ad assumere comportamenti impulsivi e guidati dalla lussuria.
Eppure, egli percepisce la gravità della situazione che deve affrontare, aggiungendo dolore al dolore.
Testo carico di coinvolgimento emotivo.

Complimenti e auguri per il Contest!

-Bigin