Recensioni per
Il Mostro Bianco
di Sabriel Schermann

Questa storia ha ottenuto 10 recensioni.
Positive : 10
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
20/09/20, ore 20:20

Sabriel, in questo capitolo hai svelato le dinamiche che hanno portato Rickard all'ospedale!
Non mi sarei aspettata che quel mostro dell'infanzia di Sindy fosse il responsabile! Caspita, è riuscito a trovarla dopo tutti quegli anni, deve avere una vera ossessione per lei!
Mi si è spezzato il cuore vederla soffrire alla vista di Rickard in quelle condizioni!! Loro erano in giro per festeggiare il suo compleanno e questo pezzo di... mi devo controllare perché non voglio mettere insulti nella recensione, magari non li apprezzi! XD
Comunque, il primo caso vero di Sindy era sempre collegato a lui, queste coincidenze mettono i brividi!!
Come sempre hai un talento che fa immergere il lettore a vivere le esperienze dei protagonisti, come se fosse in grado di vedere le scene con i propri occhi! Sei stata bravissima, tanti tanti complimenti!! ^^
Appena possibile, tornerò a leggere altre storie di questa stupenda serie che mi ha colpita e incuriosisce molto!
Alla prossima :3

Recensore Master
16/01/20, ore 11:10

Settima classificata al contest "My beloved villain"

Grammatica e stile:
8,6/10 (4,1 grammatica + 4,5 stile)

Di seguito, riporto i refusi e gli errori grammaticali riscontrati, con il relativo punteggio detratto.

Hai la tendenza a inserire il punto fermo dopo un discorso diretto anche quando questo viene chiuso da un altro segno d’interpunzione (punto di domanda, punto esclamativo); in questo caso, non è necessario inserire il punto fermo fuori dal discorso diretto, in quanto c’è già un altro segno d’interpunzione a chiusura della frase all’interno. (-0,5, per il fatto che l’errore sia ripetuto lungo tutto il testo).

”Arrendendosi ai pesanti anelli che le brandivano i polsi, poggiò la testa contro la parete bagnata” ---> ”brandire” ha il significato molto specifico di “impugnare con forza ed energia un’arma o altro oggetto alzandolo o agitandolo in atto di minaccia o di offesa” o, in senso figurato, di “vibrare, tremare, scuotersi”: non è, quindi, adeguato al contesto in cui è utilizzato. Sarebbe stato più corretto usare ”ghermivano”, o un sinonimo. (-0,1)

”Temeva che le persone che amava avessero spirato dinanzi ai suoi occhi, senza che lei potesse impedirlo.” ---> ”avrebbero spirato”. (-0,2)

”Doveva essere ormai giorno quando un fragoroso frastuono la svegliò, simile al rumore di una porta che viene improvvisamente sprangata.” ---> ”sprangare” ha il significato di “chiudere”, mentre qui si voleva esprimere il concetto opposto, quindi sarebbe stato più corretto utilizzare “spalancata”. (-0,1)

”Pianse come, da bambina, lo stesso uomo la spinse a terra e abusò delle sue viscere, con tutta la veemenza che possedeva.” ---> come quando, refuso.

Dal punto di vista stilistico, hai un modo di scrivere pulito e lineare, con frasi brevi e scorrevoli. Prediligi periodi corti, senza troppe subordinate e hai un modo di scrivere asciutto e immediato che ben s’addice ai toni della storia che hai deciso di presentare. Hai una buona padronanza del lessico: utilizzi termini ricercati e variegati, e il loro sapiente accostamento con gli aggettivi crea delle immagini d’impatto e incisive; tuttavia, non sempre quest’utilizzo del lessico è appropriato: come segnalato sopra, alcune volte usi dei termini che non sono corretti per il contesto in cui li inserisci, e questo tende a rendere la lettura un po’ confusa. Queste imprecisioni, tuttavia, sono molto rare, quindi in linea generale hai un modo di scrivere pulito ed elegante, che risulta, nell’insieme, molto piacevole. Hai un buon uso della punteggiatura, che predilige punto fermo e virgole, mentre rari sono gli altri segni d’interpunzione, che tuttavia sono utilizzati in maniera corretta, dimostrando che padroneggi bene la punteggiatura e ne conosci l’utilizzo. La scelta di prediligere frasi brevi e punto fermo ha donato alla narrazione un ritmo serrato che ben s’addice alla tensione e al senso d’oppressione che la vicenda crea. L’equilibrio tra discorso diretto e parte narrata è ottimo e gestito molto bene, con dialoghi realistici e ben costruiti.
Per quanto riguarda le descrizioni, esse sono approfondite quanto basta per avere un’immagine chiara dei luoghi e degli avvenimenti. Il lettore riesce a immaginare senza alcuna fatica ciò che sta accadendo, grazie alle scelte lessicali e all’immediatezza del tuo stile di scrittura. Le descrizioni sono poche, rapide, veloci, e questo contribuisce a non rallentare il ritmo della narrazione, ma anzi a sostenerlo, mantenendo alta la tensione, senza far perdere l’attenzione sugli eventi principali.

IC/Caratterizzazione personaggi: 8,5/10

Nella tua vicenda ci sono vari personaggi, più o meno importanti: Sindy, la protagonista assoluta, Rickard, il Mostro Bianco e Derek.
Per quanto riguarda Sindy, lei è certamente il personaggio più caratterizzato dell’intero racconto. Come mi hai fatto notare, questa storia s’inserisce in una serie, pertanto poteva essere difficile inquadrare bene tutti gli avvenimenti e il lettore poteva rischiare di rimanere confuso. Non ho riscontrato questo problema: sei stata brava a contestualizzare e a presentare quelli che sono gli eventi significativi della vita di Sindy, per far comprendere a chi legge cosa sta accadendo e perché. Chiaramente, si sente che dietro c’è dell’altro, del non detto, tuttavia ciò che hai spiegato è sufficiente per avere una comprensione chiara e completa della vicenda che si sta leggendo e lascia anche la curiosità di voler approfondire quello che sembra un personaggio molto interessante. Sindy ha avuto una vita difficile: orfana, abusata, ha dovuto rinunciare al suo sogno di diventare una pattinatrice professionista, ha infine deciso di diventare poliziotta, proprio per combattere tutte quelle ingiustizie che l’hanno sempre vista protagonista. L’inserimento del flashback, in cui ci viene descritto il suo primo intervento sul campo, è significativo a tal proposito: Sindy da una parte rigetta il suo ruolo, perché il pensiero di dover sparare la disgusta, d’altro canto però la sua sete di giustizia, di aiutare il prossimo a non subire come lei ha dovuto fare è talmente forte da spingerla ad accettare la promozione. Quello di Sindy è un personaggio estremamente complesso, sfaccettato e dinamico: è una donna forte, determinata, con salde convinzioni che cerca a tutti i costi di portare avanti, ma è anche una creatura fragile, martoriata da tutto ciò che ha dovuto subire durante la sua dura e difficile infanzia, e questa sua fragilità emerge prepotentemente a tratti, anche se lei cerca in tutti i modi di seppellirla, di vincerla. Questo l’ha resa un personaggio umano, realistico e soprattutto credibile: con i traumi subiti nel passato, sarebbe stato inverosimile che lei avesse un carattere duro e inattaccabile, senza considerare che nessuno di noi è esente da punti deboli. Trovarsi faccia a faccia con l’uomo che ha abusato di lei l’ha resa fragile, ha fatto uscire fuori quei demoni con cui cerca sempre di combattere e l’ha fatta sragionare. L’ha resa, insomma, umana e di spessore. La sua introspezione è davvero ben fatta e ben gestita: si entra con facilità nella sua mente tormentata e altrettanto facilmente si riesce a provare empatia per un personaggio che si sente vicino, perché non è stereotipato né caricaturale.
Anche Derek è ben caratterizzato e ci mostri lui e il suo rapporto con Sindy attraverso un flashback che ha anche il compito di mostrarci dove, quando e come la donna abbia già incontrato il suo rapitore, nonché rappresentare un momento importante per la sua crescita personale e professionale. Hai delineato molto bene il rapporto tra Derek e Sindy, il loro volersi bene e prendersi in giro in maniera ironica e scherzosa (mi hanno ricordato un po’ Penelope e Derek di Criminal Minds). Derek è un poliziotto con più esperienza di Sindy e si pone un po’ come la sua guida, il suo maestro, seppure a volte dimostra dei modi “scorretti” di agire, come quando la manda sola nella foresta. L’uomo ha preso la donna sotto la sua ala protettrice e questo aspetto, unitamente all’affetto per lei, emerge quando le mente sulle condizioni di Rickard e quando le dice di andare via da quel luogo che per lei è carico di ricordi dolorosi.
Per quanto riguarda Rickard, lo delinei quel tanto che basta per farsi un’idea superficiale del suo carattere. Sembra un ragazzo normale, che ha reazioni altrettanto normali e naturali a una situazione di pericolo. Di lui, tuttavia, non ci viene detto abbastanza per renderlo un personaggio di spicco nella vicenda: è più funzionale alle riflessioni di Sindy e alla sua rabbia e dolore successivi, piuttosto che avere una propria autonomia.
Per quanto riguarda il Mostro Bianco, anche qui lo hai delineato quel tanto che basta per far comprendere in linea di massima la sua personalità, ma non hai scavato a fondo nella sua personalità e rimane un personaggio piuttosto di sfondo. Si comprende che abbia un legame molto profondo con Sindy e che sia stato e continui a essere la sua persecuzione più grande, ma non si pone una grande attenzione su di lui. Essendo il contest incentrato sui villain, avrei preferito leggere qualcosa di più su di lui, sui suoi pensieri nei riguardi di Sindy, sulle ragioni che lo hanno spinto ad agire, sulle sue sensazioni. L’introspezione, per quanto riguarda questo personaggio, è praticamente assente, mentre avrei preferito che ti concentrassi di più anche su di lui, proprio perché è il villain e doveva, dunque, essere centrale nella narrazione. Con questo, non voglio assolutamente dire che dovevi sacrificare il punto di vista di Sindy, o la sua centralità, ma solo che avresti dovuto rivestire di maggiore importanza anche il Mostro Bianco, che invece così rimane piuttosto piatto e sfumato.

Trama e originalità: 9,5/10

Per quanto riguarda la trama, hai creato una storia davvero interessante e avvincente, che senza dubbio riesce a tenere il lettore incollato alle righe della tua storia, smanioso di conoscere come si evolveranno i fatti, come si concluderà la vicenda. Non ho riscontrato incoerenze o “buchi di trama” e la storia si sviluppa in maniera lineare e fluida. A rompere in maniera apprezzabile questa linearità c’è il flashback: esso è inserito nel momento opportuno, interrompendo la narrazione dove ha senso farlo, e lasciando il lettore con molte domande e la curiosità di continuare a leggere, mantenendo alta la sua attenzione. Il salto temporale non ha solo il compito, come già detto, di spiegare un momento cardine della vita di Sindy, ma anche di mostrare dove lei abbia già visto il suo aggressore, pur senza disvelare troppi dettagli, lasciando quel doveroso alone di mistero necessario per non far calare la tensione e per donare dinamicità al racconto. Altro momento di tensione si ha quando il Mostro Bianco spara a Rickard e Sindy scappa: il lettore è a chiedersi con lei quali siano le sorti del suo amico, se riuscirà a salvarlo oppure no, se il Mostro Bianco ha nel frattempo infierito su di lui. Sei riuscita a creare una vicenda carica di tensione dalla prima all’ultima riga e che si conclude con un finale dolceamaro: Sindy si è salvata, ma il suo migliore amico probabilmente no, e il Mostro Bianco è riuscito a fuggire. L’unico appunto che ho da fare è che alcune parti sono risultate piuttosto sbrigative o poco approfondite (come l’introspezione del Mostro Bianco, come già detto): alcuni passaggi, se trattati maggiormente, avrebbero contribuito a rendere più completa la vicenda, mentre così alcune parti e taluni accadimenti risultano trattati troppo rapidamente, lasciando un senso di “non detto”.
Per quanto riguarda l’originalità, la tua storia è particolare, sia per via delle tematiche trattate, che per il modo in cui sono state sviluppate. Un rapimento, in sé per sé, è un cliché dei polizieschi, ma il modo in cui lo hai gestito non lo ha reso per nulla scontato, soprattutto per via del fatto che una delle vittime sia una poliziotta e il rapitore una persona che ha con lei un legame molto stretto: il Mostro Bianco è una persecuzione, qualcosa che risveglia la fragilità della protagonista ed è capace di farla crollare, di renderla debole, in netto contrasto con ciò che di solito è e che il suo lavoro le impone. Questo, unitamente a una trama ben costruita e adrenalinica, ha contribuito a rendere la vicenda davvero molto interessante.

Sviluppo del pacchetto: 4,5/5

Nel pacchetto da te scelto, il villain deve avere una malattia psichiatrica e nella tua storia è stata rispettata questa condizione, dato che il rapitore ha chiaramente una psicosi di qualche tipo. Egli ha una chiara ossessione per Sindy, un’ossessione che lo porta a compiere delle azioni efferate nel corso della vita. È, inoltre, un pedofilo, e il disturbo pedofilico rientra nelle parafilie ed è, dunque, un disturbo psichiatrico. (+2)
L’oggetto da utilizzare era l’accetta: tu l’hai inserita nella tua storia, ma essa non ha rivestito alcun ruolo centrale o particolare. All’inizio, la prima volta che Sindy e Rickard vedono il loro rapitore, egli ha con sé un’accetta e, in seguito, Sindy immagina di voler usare quello stesso oggetto per uccidere il suo rapitore, ma l’accetta in sé non ha un ruolo attivo nella narrazione, quindi il suo utilizzo è parziale. (+0,5)
La stagione da utilizzare era l’Inverno, e tu lo hai fatto in maniera ottimale. L’intera vicenda è ambientata in questa stagione, a eccezione del flashback, e in chiusura della storia l’Inverno diviene anche allegoria dello stato d’animo di Sindy, che si congela e raffredda a seguito dell’esperienza vissuta, che le ha fatto probabilmente perdere il suo migliore amico e ha risvegliato in lei dolorosi ricordi del passato. (+1)
La frase è stata inserita in maniera ottimale nella storia ed è stata integrata perfettamente. Essa si adatta molto bene alla personalità della persona che la pronuncia, che nella sua ottica malata non farebbe mai del male a Sindy, ma anzi cercherebbe di aiutarla. (+1)

Gradimento personale: 4,5/5

Ho trovato la tua storia molto gradevole e piacevole. Ho una grande passione per le malattie psichiatriche, quindi il fatto che uno dei protagonisti della vicenda da te presentata fosse proprio uno psichiatrico ti ha certamente avvantaggiata. Hai inoltre creato una vicenda davvero interessante e accattivante dal punto di vista della trama: ero mossa dalla curiosità di sapere cosa fosse accaduto a Sindy e Rickard, chi li avesse rapiti e come (e se) sarebbero riusciti a tirarsi fuori dalla spinosa situazione in cui si trovavano. Ho molto apprezzato anche il finale non del tutto positivo (e anche qui, sono un’amante dei finali negativi o non totalmente positivi, quindi hai incontrato in pieno i miei gusti), in cui Rickard presumibilmente perderà la vita e il rapitore è scappato: ha contribuito a donare realismo alla vicenda e a renderla drammatica, nonostante Sindy sia riuscita a dormire. Realistico e apprezzabile anche il fatto che la poliziotta, vinta dai demoni del suo passato, abbia accantonato la sua professionalità e sia fuggita, come avrebbe fatto qualsiasi persona “normale” al suo posto. Come già detto, avrei preferito leggere qualcosa di più del villain e avrei preferito che alcune parti fossero più approfondite, ma tolto questo hai fatto davvero un ottimo lavoro.

Punteggio totale: 35,6/40

Recensore Master
08/01/20, ore 00:13

Cara!
Tu non hai idea di quanto io abbia amato questa storia, e una delle motivazioni principali è lo sviluppo della trama che mi ha davvero sorpresa, è la caratterizzazione di Sindy e dei personaggi che fanno da contorno a lei. Un personaggio complesso, che pare avere una corteccia dura, ma che non la catalogo affatto a quei personaggi privi di sentimenti che non sanno condensarsi con la realtà che li circonda. È pragmatica e di certo razionale, ma sa scherzare e pensare velocemente. Un'ex pattinatrice che ha abbracciato un altro destino, sicuramente più insidioso e meno magnanimo. Ho amato come il suo pensiero ricada sempre su Rickard, perché più debole, di sicuro innocente sotto a ogni fronte, trovatosi in una situazione che mai avrebbero immaginato, in cui pero Sindy è più "abituata" anche se non proprio nel viverle, certe cose, ma dovendole risolvere. Inizi la storia a fatti già compiuti, diciamo e poi ci racconti una storia, che più si va avanti più si vuole sviscerare, più si vogliono conoscere i pensieri più reconditi di questa protagonista carismatica e umana. Ha un ruolo nella vita: difendere e combattere il crimine, accettando cattiva e buona sorte. Una vocazione, a mio parere.

Il flashback con Derek ci mostra un lato della ragazza più impulsivo, che non per questo la rende una macchina che non prova paura. Alla vista dell'uomo nel bosco agisce, ma la paura non sparisce, viene solo accantonata, perché è questo che fa parte del suo mestiere. Il mostro bianco – il cui nome non incute solo un certo timore, ma quasi lo erge a un demone, a qualcosa di immortale, incontrastabile – che nella scena dove Rickard e Sindy sono prigionieri, riesce a incutere quel timore silente che è peggio di un assassino rumoroso e illogico; li guarda, con quell'accetta in mano... come se giocasse a scoprire chi dei due ha più paura di lui.
Come ti dicevo,ho amato Sindy, perché anche nel finale, malgrado una battaglia interiore veramente ben gestita, fatta d lacrime e di senso di impotenza, non abbandona Rickard... non può farlo. Perché lui non lo merita, e questo senso di colpa descritto quasi come se fosse un fantasma perenne sulle spalle della nostra protagonista, l'ho amato immensamente.
La frase finale, poi, con l'inverno nel cuore, ha finito di conquistarmi; condensata ad una storia a cui non manca niente, che non dimentica di incuriosire, di stupire, di coinvolgere e di emozionare, con la sua resa realistica che intacca l'animo umano del lettore.
Complimenti davvero, spero di leggerti ancora,
Miry

Recensore Master
06/01/20, ore 22:59

ciao,
se il tuo intento era quello di tenere il lettore inchiodato allo schermo devo dire che ci sei riuscita perfettamente!
ho letto il racconto tutto di un fiato con la paura che finisse male, troppo male. e in effetti...
hai descritto molto bene i sentimenti e l'angoscia della ragazza, la confusione di quei momenti bui, la prigionia e la preoccupazione per l'amico.
l'unica pecca - a mio avviso e non è una critica - la fuga è stata un po' troppo precipitosa, però credo sia voluto. in fondo il rapitore ammette che non vuole farle troppo male (certo nella sua visione bacata della vita)
io trovo che si possa leggere tranquillamente anche separatamente dalle altre storie segnalate - ma io non faccio testo :) - e, a parte richard che parla poco e giustamente si lamenta solo, tutto il resto è ben caratterizzato.
complimenti vivissimi e in bocca al lupo per il contest. buon anno, kiss with <3

Recensore Master
06/01/20, ore 15:36

Ma ciao Sabriel!

Come ti dicevo ero molto curiosa di leggerti e questa tua shot mi ha messo ancora più curiosità addosso. Appartenendo a una serie si percepisce molto bene la presenza di un sostrato di riferimento cui fanno capo i personaggi di Theodoric, Sindy e ovviamente anche Rickard. Giunti alla fine della shot che si regge in piedi molto bene anche da sola, sviene voglia di scoprire qualcos’altro rispetto a questi personaggi, di indagare all'interno di quegli indizi sparsi che sono presenti nel testo e che permetterebbero di approfondire, ma non si ha l'impressione di aver letto qualcosa di tronco, anzi ^^.

Sindy appare come un personaggio credibile per moltissimi versi. È una ragazza che ha rinunciato a una carriera agonistica nel pattinaggio artistico per fare la poliziotta. Presumibilmente ciò è dovuto a una brutta caduta. Non trovo strano che la seconda opzione di Sindy sia la polizia. Ce la presenti come orfana e con un passato di abusi, quindi un personaggio che non ha una vera famiglia e che cerca di trovarne una in ambiente lavorativo. Inoltre, la ferrea disciplina di chi serve la giustizia si adatta molto bene a un’ex-sportiva, perché raggiungere un qualsivoglia obiettivo sportivo è impensabile senza la determinazione necessaria. Il suo essere una giovane poliziotta l’ha portata a delle riflessioni molto interessanti e sempre altamente verosimili che ho spesso ritrovato in film e serie tv con i poliziotti: il fatto di essere i tutori della legge e di sentire questa vocazione che vede spesso stipendi bassi e poco tempo libero non vuol dire che i poliziotti siano disposti a estrarre le armi e a sparare, anzi.

Essendo l’eroina di una storia con delle sfumature drammatiche e da thriller le sue riflessioni, le sue paure e anche il fatto di sbagliare, come quando si dice che avrebbe dovuto sparare al mostro bianco per impedirgli di fuggire, rappresentano dei momenti di realismo e di umanità di un personaggio cui ti sei data la pena di costruire un background. Una cosa mi ha colpito: non hai mai usato il termine morte o il verbo morire. Ci sono tutti i suoi sinonimi più alti, ma manca proprio quell’esatto termine, sebbene nella storia Sindy e il suo amico-quasi-fratello rischino seriamente la vita. Un’interessante scelta stilistica – all’interno di una scrittura sempre piacevolissima e curatissima – che mi ha incuriosita ancora di più circa le tue storie. A rileggerci presto!
Shilyss ^^

Recensore Master
06/01/20, ore 12:35

Ciao carissima Sabriel, quando ho visto che questa storia partecipava al contest di Dark Sider mi sono sentita subito in colpa, perchè l'avevo già notata e mi ero ripromessa di leggerla, purtroppo mancando al mio prossimo. Per fortuna, grazie al tuo suggerimento, ho potuto recuperare! In questa storia, che nuovamente si inserisce nella tua serie, vedo la pattinatrice Sindy tramutata in poliziotta, nel bel mezzo di un rapimento. Lei e il suo amico Rickard sono stati sorpresi e catturati da un uomo decisamente inquietante dagli occhi vuoti che è proprio un "mostro bianco", qualcuno che però non sembra esattamente una persona "nuova". Il flashback, infatti, chiarisce meglio la situazione e ci dice qualcosa in più sul cattivo, oltre che presentarci il rapporto tra Sindy e il suo collega Derek. Ho trovato il racconto molto adrenalico, soprattutto nella parte in cui Rickard viene colpito e Sindy sente tutto il peso della responsabilità. L'introspezione di Sindy è ben trattata e aggiunge altro su ciò che avevo conosciuto su di lei. Un plauso poi per il modo in cui hai usato tutti gli elementi del pacchetto scelto per il contest, soprattutto la frase, che usata nel contesto scritto mi ha messo un po' I brividi ahahh Adoro poi che molte storie sono tra loro connesse e che utilizzi gli stessi personaggi, in modo che alla fine, unendo le varie letture, viene fuori un quadro ben preciso di tutti e di un mondo tuo. Bravissima insomma e in bocca al lupo per il contest:)

Recensore Master
29/12/19, ore 13:19

Eccomi, finalmente! <3 Nella speranza che la connessione non mi abbandoni anche questa volta...
Questo capitolo mi è piaciuto molto, sono successe davvero tante cose e l'ho trovato molto dinamico e super interessante. L'inizio è subito devastante, l'immagine di Sindy e di Rickard in catene mi ha messo un'ansia HAHAH, non ti smentisci mai! La figura del mostro bianco poi è davvero troppo inquietante, le sue descrizioni mi sono piaciute molto (tipo gli occhi chiari, quasi bianchi, e quando ce lo fai 'vedere' con l'accetta in mano, lì ho temuto proprio il peggio porca paletta). Ho adorato poi il flashback di Sindy poliziotta, mi piace scoprire cosa le sia successo, cosa abbia fatto, e quando ho capito che la ragazza sepolta era Anja ho fatto tipo 'AAAAAAAh!!' perchè l'ho ricollegato all'ultima storia che avevo letto, con tutte quelle teorie che avevo tirato fuori! XD
Comunque, è stato un colpo di scena, non mi aspettavo fosse lei! La parte in cui Rickard viene sparato mi ha proprio straziato l'anima, e il terrore di Sindy mi sembrava di percepirlo da qui. Povera comunque, sei davvero sadica AHHAHA, non gliene va bene una! XD
Insomma, mi è piaciuto moltissimo come capitolo, è stato ricco sia dal punto di vista emotivo (pure troppo) e in generale dal punto di vista della trama, hai anche approfondito il personaggio di Derek! Okay, forse sono innamorata di lui, non so perchè ma mi ha conquistato!
Scritto benissimo, molto scorrevole e non vedo l'ora che la storia sia ancor più approfondita! Chissà se lo prenderanno mai, il cattivo! (e chissà se Sindy riuscirà a vivere una vita serena HAHAH).
Un bacione Sabriel, lots of love <3<3<3

Recensore Master
27/12/19, ore 13:04

Sabriel, ce l'ho fattaaaaa, ci sono riuscitaaaa, alla fine eccomi a recensire questa storia! Dopo averla letta in varie "puntate" e aver rimandato la recensione causa feste, eccomi qui a lasciare il mio commento a questo bellissimo capolavoro!
E sì, lo chiamo capolavoro perché mi è piaciuto davvero tantissimo, ho AMATO profondamente come hai gestito la trama, il modo in cui hai intrecciato i flashback alla narrazione per spiegare tante cose e finalmente ho avuto un sacco di risposte a diverse domande che mi vorticavano nella mente da un po'! Davvero, sei stata splendida e penso che stavolta, nonostante faccia parte di una serie, non ci siano problemi di chiarezza, perché secondo me hai spiegato tutto alla perfezione. E ci sta che la storia sia uscita così lunga, va benissimo, perché il risultato è davvero fantastico *-*
Ma parliamo della trama!
Ooooh, non sapevo che Sindy fosse in poliziaaa! Non ci posso credere, è proprio come l'Emilio di Carmaux, ci sono davvero un sacco di parallelismi e questa cosa mi lascia senza parole, avete avuto la stessa idea pur non conoscendovi *-* fantastico!
Inoltre Sindy come poliziotta ce la vedo proprio, secondo me è un po' come Olivia Benson di Law & Order SVU, non so se hai presente :3
La figura del cattivo, del "mostro bianco" di questa storia, che poi risulta essere il maestro (me l'ero immaginato, anche se non ne avevo la certezza, e quando hai rivelato che era lui mi sono sentita come se avessi risolto un grande mistero XD), mi è piaciuta un sacco per come l'hai delineata. Ovviamente lo odio per come si è comportato e avrei voluto ucciderlo con le mie stesse mani quando ha sparato a Rickard (IL MIO RICK, NON SI TOCCA T.T), ma tutto ciò dimostra come tu sia stata brava a descriverlo e farmelo odiare, appunto! Inoltre ha dei modi davvero ambigui, come se in qualche modo "volesse bene" a Sindy, tenesse al fatto che lei sia soddisfatta, ma facendole del male e soprattutto facendo del male a chi la circonda. È una cosa molto complessa, ma che sei riuscita a rendere molto bene in questa os.
Un personaggio che mi ha particolarmente colpito è quello di Derek, che mi pare fosse apparso in altri contesti o che l'avessi nominato ma in maniera molto marginale. Anche lui, a modo suo, è un punto di riferimento per Sindy, diciamo che è un punto di riferimento poliziesco (o poliziottesco?) XD e mi piace un sacco la sua personalità, lo trovo forte ed è ciò che serve a Sindy ^^
Oooh, e si scopre anche un altro retroscena: è stato il mostro bianco a far del male ad Anja! Ok, non che quella tipa mi stesse particolarmente simpatica, aveva un atteggiamento decisamente antisportivo, ma questa mi sembra una punizione un po' esagerata!
Il finale mi ha profondamente commosso, quando Sindy resta lì, a sperare che Rick si salvi, a incolparsi per quello che gli è successo, e Derek la affianca e cerca di rassicurarla sul fatto che Rickard ce la farà, anche se la sua situazione in realtà è davvero incerta e nessuno lo può dire con certezza. Mi ha orofondamente emozionato e l'ho trovata una scena davvero vivida e carica di sentimento, avevo quasi l'impressione di essere lì con loro e starla vivendo sulla mia pelle. Complimenti davvero, bravissima, hai fatto un ottimo lavoro!
Sai, con questa storia mi sembra quasi che si sia chiusa un certo: la prima (o la seconda, ora non ricordo) storia che ho letto di questa serie parlava proprio di Sindy che si domandava come sarebbe andata a finire per Rickard, che si disperava perché gli avevano appena sparato. E ora ritroviamo la stessa situazione, come se dopo un lungo viaggio fossimo ritornati a casa più ricchi di prima, con un sacco di spiegazioni in più, con una maggiore conoscenza dei personaggio e tutte le tessere del puzzle al loro posto. A dir poco stupendo, mi ha dato una bellissima sensazione *-*
Che dire? Ho amato questa storia dalla prima all'ultima riga, come avrai potuto notare, e penso che tu abbia fatto un grandissimo salto in avanti, sia dal punto di vista della chiarezza di trama che dalla chiarezza di scene, la dinamicità, i dialoghi… ora è tutto più vivido e intenso, più scrivi e più migliori e io non posso che essere orgogliosa di te :3
Ti rinnovo i miei complimenti e corro a leggere la tua nuova drabble!!! *____*

Recensore Master
24/12/19, ore 22:38

Ciao cara! 😘

A Natale mi sembra giusto più del solito regalare qualche piccola gioia agli autori che lo meritano e tu, a mio modesto parere, sei senza dubbio tra questi😊
Sono davvero molto fortunata oggi ad avere avuto la possibilità di leggere autori così bravi e soprattutto abilissimi nella descrizione delle emozioni e sensazioni😍

Non ho avuto alcuna difficoltà a comprendere la trama di questa Os, non perché io sia particolarmente perspicace, ma perché tu mi hai presentato in modo lodevole ogni caratteristica dei personaggi, soprattutto della protagonista, di cui ci hai raccontato attraverso i suoi occhi e ricordi il suo passato drammatico. Molto probabilmente leggerò i prequel di questa storia (ti inserisco tra i miei autori preferiti❤), ma sarà solo per il piacere della lettura di storie tue e di altro su questi personaggi, non perché abbia dei buchi nella trama. Un'altra tua caratteristica è quella di far entrare fin da subito nel cuore i personaggi, tutto grazie al tuo stile narrativo estremamente profondo!

Mi è piaciuto tanto anche il modo in cui hai descritto il rapporto tra la protagonista e il collega, come anche l'affetto fraterno di lei verso Richard. Non è facile sviluppare più tipi di rapporto in una storia, specie una Os dove lo spazio a disposizione è relativamente concentrato. Hai usato le parole giuste per riassumere questo aspetto😊

Hai tenuto estremamente fede sia al genere drammatico sia a quello dell'angst, quest'ultimo soprattutto attraverso la ricostruzione dell'identità dell'uomo. La trama intorno a questa misteriosa figura è stata chiara e lineare, ce l'hai svelata a tasselli concludendo con l'effetto sorpresa, sopratutto per me che non conosco la serie.

Ora però non puoi lasciarmi così, Rickard si risveglierà, vero?😅

Sei davvero bravissima, tornerò molto volentieri sul tuo profilo!❤

Spero a presto, nel frattempo ti auguro un sereno Natale!😘
Baci
-Vale

Recensore Master
23/12/19, ore 13:19

Eccomi!!!!
Ecco perché Rickard era finito in ospedale, ora è tutto molto più chiaro!
Ma non è colpa di Sindy, poveretta, già si sente in colpa per quello che è successo a Rickard, figuriamoci se poi Den la accusasse di averlo messo in pericolo… del resto sono stati rapiti, cosa c'entra Sindy? Non sono cose che ci si cerca!!!!
Scusa Sabriel se mi ricollego alla tua storia di Rickard&Den, ma è stato inevitabile XD
Oddio… poveri Rick e Sindy, ma possibile che succedono tutte a loro??? Insomma! Sei un'autrice proprio sadica eh, ahahahahahah!
#mainagioia PROPRIO!!
Insomma, il poliziotto Derek mi fa proprio ridere, mi fa pensare a un certo agente dinoPatty di nostra conoscenza… XDDD
Che fa tanto il duro e a volte inquieta, ma alla fin fine anche lui ce l'avrà un cuore… AHAHAHAHAHAHAH!
Okay, so che non c'entrava nulla, stavo solo cercando di sdrammatizzare un pochino, cerca di capirmi XD
Tornando seria sulla storia, volevo dirti che personalmente l'ho trovata ben strutturata, ma forse avrei dato più spazio all'azione. Sai, a volte con tutta l'introspezione, si perde un pochino il climax, non so se riesco a spiegarmi. Si perde quel senso di ansia che poi porta a delle azioni concrete, come quelle in cui Sindy cerca di scappare e di salvarsi la vita.
Poi è solo un gusto personale, però secondo me ci sarebbe stata bene un po' più di dinamicità nel narrare le cose, visto e considerato che parliamo di un rapimento e di momenti clou anche in cui serve proprio agire, non stare a riflettere.
Forse anche certi termini molto ricercati hanno tolto quel qualcosa di dinamico che non sarebbe guastato, ma ripeto, questo è solo il mio parere e spero non ti dia fastidio saperlo!
Ciò non toglie che le vicende di Sindy mi appassionano sempre più ed è veramente importante per me scoprire meglio ogni aspetto della storia, dandomi così modo di capire meglio anche tutte le altre storie della serie e facendomi amare ancora una volta questa coppia di amici!
Amo sempre più il rapporto tra Rickard&Sindy, quindi tu sai perfettamente quanto io sia impaziente di leggere ancora su di loro!
Grazie a questa storia ho inquadrato meglio anche la terza drabble della raccolta "Il Futuro Siamo Noi", eheheheheheh ^^
Amo questi personaggi, voglio sapere ogni cosa di loro *____*
In bocca al lupo per il contest e ci sentiamo prestooo <3