Recensioni per
Le leggi dello spazio e del tempo
di GladiaDelmarre
Ciao mia cara! |
Cara Gladia, |
Cara Gladia, |
Cara Gladia, |
tesoro, credo che purtroppo - pur avendo appena letto cos'è un nastro di Mobius e avendolo vagamente capito - non comprenderò fino in fondo il valore e speciale bellezza di questa storia, come chi non ha la mia ignoranza in materia... |
Un po' me lo aspettavo come poteva essere questo capitolo, ma non così denso di significato. Di nuovo, la mia ignoranza regna sovrana... |
Sei tu che sei lieve e piumosa, lo sai, vero? le lasci le ormette se cammini sulla neve? |
Eccomi qua per lo scambio! Allora, devo dire che il mio rapporto con la Fisica è ai ferri corti, dato che sono negata in materia, ma devo farti i complimenti per aver realizzato una scrittura di questo tipo! |
Ciao! |
Lo confermo, lo stra - confermo: questo è il tuo lavoro migliore, perchè in definitiva è un capolavoro. La conclusione alle due precedenti parti, non poteva che essere una visione che poneva Aziraphale e Crowley sullo stesso piano. Hai sottolineato le loro differenze, ma anche i punti di incontro, a volte fugaci e casuali, ma sempre costanti e sicuri. Parli di legge di gravità per esprimere il senso di caduta di entrambi sulla Terra, parli della legge dell'attrazione per spiegare come questi due opposti non possono fare altro che cercarsi: "Un eterno rincorrersi, un eterno seguirsi e trovarsi e lasciarsi ed incontrarsi ancora, per poi capire infine che la strada è la stessa". Pura poesia - oltre la fisica. E la conclusione è perfetta: l'amore è ciò che dà senso all'eternità di Aziraphale e che funge da collante ai momenti separati di crolwey e riempie il suo vuoto. L'amore davvero è allorail "senso" di ogni cosa. |
Ciao carissima, ero molto curiosa di proseguire questa lettura, incentrata su introspezione e riflessione. Mi avevi chiesto di essere severa il più possibile, ma davvero, su questo tuo lavoro in particolare, non riesco a trovare se non parole di lode. Mentre il primo capitolo era incentrato su Aziraphale e la sua percezione del tempo, a metà tra la visione dell'eternità e il flusso continuo degli uomini - per cui il tempo risultava "relativo" -, in questo secondo aggiornamento ti concentri su Crowley, la cui percezione del tempo è opposta, per certi versi più immediata ed elementare, curiosamente fatta di momenti e attimi. Dico curiosamente, perchè stiamo pur sempre parlando di un essere eterno e la visione di un'eternità composta di attimi è inusuale, e per questo più affascinante. Il suo tempo, fatto da ore "mancanti" e "dimenticate", è allora quantizzato perchè spezzettato, non continuo, il cui momento di unità è costituito inevitabilmente da Aziraphale e dalla sua visione costante seppur relativa. |
Io rimango sempre dannatamente spiazzata da come affronti certi argomenti e poi mi ritrovo a renderli parte di spunti d riflessione che poi mi uccidono, e sono dannatamente di ispirazione. |
Ciao tesoro <3 |
Ciao! |
Che cosa posso dire se non WOW?! |