Ciao!
Spero di non causarti un fastidio, scegliendo questa poesia a discapito di altre storie; anch'io mi diletto a comporre, dunque i lavori degli altri mi incuriosiscono sempre.
Da brava nostalgica, confesso che più di una volta la neve è stata, per me, oggetto di ispirazione; trovo sia un fenomeno atmosferico affascinante, intriso di malinconia e delicatezza – che ti costringe a racchiuderti in te stesso e guardarti dentro.
Nel tuo scritto, la cosa che più mi ha colpito è il modo in cui, nella prima quartina, metti in risalto il brillare soffuso di ogni singolo fiocco; come in una fotografia che separi la parte dal tutto, ingrandendone le "iridescenze bluastre" – molto bella, questa immagine.
Dopo lo zoom iniziale, ecco che dai altresì una visione corale dell'insieme, senza tuttavia disperdere la singola identità di quanto analizzato – quasi che la meraviglia di un unico fiocco andasse a unirsi alle altre, moltiplicandosi in maniera esponenziale.
Mi scuso per la confusione di questa mia riflessione; sappi, comunque, che ho apprezzato il tuo componimento!
A presto,
Irene |