Recensioni per
E arrivò col canto della neve d'inverno
di Fuuma

Questa storia ha ottenuto 15 recensioni.
Positive : 15
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
17/01/23, ore 20:22

Ciao!
Sono qui per l'iniziativa Quattro recensioni e un dado e inizio con il dirti che ho scelto di leggere questa storia tra quelle proposte per due motivi: il titolo con quella "E" iniziale l'ho trovato davvero molto catchy, e poi la struttura grafica – anche senza leggere, prima di leggere – è potente.
Sono amante delle drabbles, e in particolare delle raccolte di drabbles che compongono una singola oneshot: è un esperimento che trovo estremamente difficile, che ruba tanto tempo (sicuramente più di una OS del doppio di lunghezza), dove a mio avviso l'abilità di un autore emerge particolarmente. La scelta di scrivere 26 drabbles che però sono da leggere l'una dopo l'altra mi è piaciuta, è come se ogni drabble racchiudesse un momento determinato, emozioni precise legate a quel momento, e poi ci fosse la pausa necessaria (appunto lo stacco tra una drabble e l'altra) prima di procedere. In questo effetto globale ho visto proprio una cura e attenzione notevoli, che emerge ancor di più vedendo poi nel dettaglio le singole drabbles. Nella brevità, è essenziale studiare ogni singola parola, fare caso alla punteggiatura, e capire come risaltare determinati elementi: tutto questo tu lo hai fatto utilizzando espressioni niente affatto banali e anzi evocative (a ingoiarli la notte e il silenzio mi è piaciuta tantissimo), coniugandole però a frasi brevi, secche e frequenti andare a capo, in modo da rendere la lettura scorrevole seppure piena di significato. Il tutto, poi, è contornato da un sapiente uso dei corsivi, del barrato, dei trattini indipendenti e soprattutto delle parentesi, che ho trovato perfette per inserire pensieri impliciti o non sempre leciti – come ad esempio (Dillo ancora, mi ecciti quando mi dai ordini). Ecco, ogni parola, ogni scelta stilistica grafica aveva un suo senso, una sua ragione, e questo mi è piaciuto molto!
Non conosco i personaggi né il fadom, quindi non posso esprimermi su elementi come l'IC o la trama, ma credo fermamente che una buona storia possa essere apprezzata anche leggendola in completa ignoranza... e di fatti posso dirti che ho proprio apprezzato questo lavoro, ho sentito Steve e Bucky, l'emozione del bacio, delle reticenze, del tempo "avverso" per così dire e, appunto, pur non sapendo nulla, ho letto queste drabbles senza interruzioni come 26 caramelle, che però non mi hanno fatto venire affatto la nausea lol
Mi ha fatto davvero piacere leggere questa storia, stilisticamente è davvero davvero stupenda.
Un bacio!

Recensore Master
20/05/20, ore 18:52

Ciao! E' davvero incredibile cosa tu riesca a immaginare e a scrivere con questa coppia! Non avrei mai pensato a un incidente con un Chitauro che fa sballare i piani di Tony e Steve rimandandoli nel 1936 invece che nel 1970... E così lo Steve supereroe ritrova il suo Bucky, che però non è "ancora" il suo Bucky, è un ragazzo di diciannove anni che non ha ancora conosciuto la guerra e il dolore, che non ha sopportato le torture dell'Hydra, che non sa nemmeno cosa sia il Soldato d'Inverno, mi ha straziato il cuore questa frase su Bucky "Sorride delicato (la guerra non l’ha ancora sfiorato)." In una semplice frase hai detto tutto su Bucky, un Bucky che comunque riconosce Steve anche nel ragazzo grande e grosso che trova in mezzo alla neve, non ha difficoltà a credere alla sua storia incredibile (pensiamo bene che siamo nel 1936 e di certo non esistevano film e serie TV come Doctor Who o Ritorno al Futuro...) e a portarlo a casa dei Rogers dove... incontra lo Steve diciottenne e ancora fragile e mingherlino. Uno Steve giovanissimo, anche lui ancora lontano dalle sofferenze future, geloso di quell'uomo sconosciuto che potrebbe portargli via il "suo" Bucky e che non se lo merita, perché lo ha lasciato cadere nel burrone, perché non lo ha salvato da Thanos. Ma è commovente e meraviglioso come i due Steve trovino subito un accordo quando lo Steve ragazzino chiede all'adulto di raccontargli tutto, di dirgli tutto quello che dovrà fare per evitare di perdere Bucky. E viene davvero da pensare che tutto quello che il giovane Stevie sceglierà di fare (sottoporsi al siero di Erskine, diventare Captain America...) nasca come reazione a ciò che lo Steve del futuro gli racconta: lui cambierà tutto, non lascerà che Bucky sia trasformato nel Soldato d'Inverno, non lo perderà. Verrebbe da chiedersi se sarà davvero così nel futuro dei due ragazzi, o se comunque le cose saranno destinate a ripetersi allo stesso modo...
Dolcissimo il giovane Stevie che, quando lo Steve adulto se ne va, teme che Bucky potrebbe preferire quella versione di lui, più grande, forte, affascinante, invece del ragazzo malato e debole di cui deve sempre prendersi cura. Ma Bucky non ha dubbi: non importa come sia il corpo, dentro c'è sempre lo Steve che lui ama e anche lui sarebbe pronto a sfidare le leggi del tempo e dello spazio per ritrovarlo se ne fosse separato.
E il finale, il ritorno bellissimo di Bucky nel bel mezzo della battaglia, Bucky che con la sua mira da cecchino colpisce la creatura che poteva ferire Steve (e, in fondo, è quello che ha sempre fatto, in qualsiasi versione dello spazio e del tempo), Bucky che torna dopo cinque anni come se niente fosse, come se riprendesse un discorso interrotto cinque minuti prima: "Bucky posa labbra sulle sue, raccoglie tempo (e sangue e paura e morte) in punta di lingua e sana ferite che il siero non ha saputo guarire.
«Scusa per il ritardo, Stevie.»
Oh Buck, ben tornato a casa." Questo ho dovuto proprio citarlo perché non ce la faccio a commentarlo, ho le lacrime agli occhi e mi si stringe la gola, è una scena bellissima che dice già tutto da sola. Insieme per sempre, veramente "till the end of the line". Nel passato, nel presente, nel futuro, in universi paralleli, Steve e Bucky trovano sempre il modo di ritrovarsi. E questo è un messaggio che tira un sacrosanto calcio nel sedere al finale idiotissimo di Endgame, perché non importa che uno creda o meno nella Stucky (noi ci crediamo, ma io accetto anche chi vede Steve e Bucky solo come grandissimi amici): non esiste in nessun universo che Steve abbandoni Bucky per andarsene da Peggy nel 1948. Non esiste. Steve non avrebbe MAI abbandonato Bucky, perché Bucky non ha mai abbandonato Steve finn da quando erano ragazzini. Il finale di Endgame non è solo un'eresia per chi ama questa OTP, ma è anche un travisamento totale del personaggio di Steve, che in ogni modo farebbe qualsiasi sacrificio pur di non lasciare solo Bucky, che sia amico o compagno di vita. E la tua storia lo dimostra ad ogni riga, ad ogni parola. Steve non lascerebbe mai Bucky da solo in un mondo a cui non appartiene.
Voglio anche sottolineare tutti gli accenni che mi hanno straziato il cuore durante la storia, la tenerezza di Bucky per Stevie, le sue premure, i loro sguardi ancora innocenti e inconsapevoli del male che li attende, il particolare che loro si sono persi l'allunaggio... e sembra una cretinata ma io mi sono sempre tormentata pensando che Steve e Bucky non siano tornati a casa dopo la guerra, che non abbiano potuto vivere la ricostruzione e le speranze entusiastiche degli anni Cinquanta e Sessanta.
Insomma, questa storia mi ha travolto di emozioni e mi ha ricordato ancora una volta perché amo tanto questa coppia.
Grazie per avermi regalato un altro finale alternativo di Endgame, non saranno mai abbastanza per esorcizzare quello così OOC e stupido del film!
A presto!
Abby

Recensore Veterano
17/05/20, ore 01:17

Ciao!
Arrivo qui direttamente dalla storia che hai scritto per il compleanno di Bucky, e wow! complimenti un'altra volta per aver scritto qualcosa di stupendo!
Questa storia è particolare e accattivante sotto tanti punti di vista: innanzitutto questa scelta di scriverla come una raccolta di 26 drabble è un'idea azzeccatissima, rischiosa ma che funziona alla perfezione! Riesci ad affrontare vari momenti diversi collegandoli e scollegandoli allo stesso tempo, con un focus specifico su tanti piccoli attimi che però ci permettono di comprendere perfettamente il tutto. Un po' come il pointillisme nell'arte, anche qui questi sprazzi di colore ed emozione sono ognuno il centro dell'opera e al tempo stesso una parte del tutto. Immagino non sia stato semplice pennellare ogni singolo momento affinché potesse funzionare anche singolarmente, eppure ci sei riuscita egregiamente: brava!
La divisione in varie sezioni - ognuna col suo titolo perfettamente calzante, con un diverso numero di scene e di contesti diversi - funziona alla grande anch'essa, ed è un'altra scelta di stile perfettamente azzeccata e originale.
E poi, la storia in sé è magnifica. L'idea mi è piaciuta molto: mi piace come hai integrato Endgame col passato di Steve in una maniera nuova, così come hai gestito il suo incontrare di nuovo sé stesso (stavolta prima della nascita di Cap). Bella anche la difficoltà di avere a che fare con due Bucky oltre che con due Steve, uno realmente presente e l'altro che vive solo dentro al cuore di Cap; e poi l'arrivo di Tony, l'altro uomo importante nella vita di Cap, e la gelosia del piccolo Stevie, anche quella perfetta.
Hai tratteggiato perfettamente i vari personaggi, e mi hai fatto sciogliere con le loro interazioni e i loro dialoghi: in particolare con quel «Se i ruoli fossero invertiti, abbatterei anche io i muri del tempo per tornare da te.» e quell'anello. Tutta quella parte, in realtà, è davvero potente, e mi ha fatto emozionare moltissimo! Grazie di cuore!
Anche se ho letto questa storia a maggio inoltrato, mi hai riportato appieno lo spirito del Natale, così come la sensazione di essere a casa: anche in questo sei stata impeccabile!
Complimenti vivissimi ancora una volta, spero di leggere molte altre tue storie a breve. Ti auguro tante belle cose! :)

- Asmodeus

Recensore Veterano
27/04/20, ore 18:14

Prima di tutto: IL TITOLO. O meglio, i titoli, di ogni singolo paragrafo, perchè sono tutti perfetti, dal primo all'ultimo, l'ultimo soprattutto perchè va a richiamare LA frase che si potrebbe dire descriva a perfezione il rapporto che c'è tra questi due; non importa se lo si vede in chiave romantica o meno, è un dato di fatto che tra Steve e Bucky esista un legame così forte da superare persino le barriere della morte e del tempo. Voglio dire, sono entrambi sopravvissuti ad eventi che avrebbero a tutti gli effetti ammazzato chiunque altro e si sono ritrovati decenni nel futuro, ancora insieme, uno a fianco all'altro, fino alla fine, till the end of the line. Quindi sì, ho apprezzato tantissimo questo riferimento. 
Poi c'è la struttura di questa shot che è davvero molto particolare. L'ho amata. Mi ha davvero dato l'impressione di star assistendo ad un piccolo spaccato della vita di tre persone, fatto di tanti piccoli momenti, alcuni dolci, tranquilli, domestici, altri che invece sono più intensi e rappresentano un vero e proprio punto di svolta, come la notte in cui il rapporto tra Stevie e Bucky cambia, o meglio si afferma, perchè è sempre stato lì, andando così a creare un universo diverso, ma allo stesso tempo uguale, perchè in entrambi Steve e Bucky finiscono insieme, inseparabili, anche se chi prima e chi dopo. 
La descrizione del piccolo Stevie è sinceramente una delle cose che preferisco, perchè lo hai reso così adorabile, questo fagotto di carne e ossa che però tiene sempre la testa alta e non si fa intimorire da niente e nessuno; poi c'è anche quel piccolo particolare che appena vede Steve si preoccupa per il suo benessere, ma quando poi viene a sapere chi è cambia totalmente attitudine, perchè appunto ha un cuore enorme per gli altri, ma è sempre stato fin troppo duro con se stesso. Insomma, una caratterizzazione perfettamente IC che mi ha fatto molto molto piacere. E anche quella di Bucky è perfetta. Non ricordo se si è mai accennato al suo avere una sorella, ma nel caso fosse tutto frutto della tua testa, è un altro piccolo dettaglio che ho amato tantissimo. 
Lo stile di scrittura poi è impeccabile come sempre e ancora una volta mi sono totalmente innamorata delle tue metafore, del mondo in cui riesci a descrivere sentimenti e situazioni in maniera così poetica eppure così reale, perchè le cose che provano i personaggi le senti benissimo sulla tua pelle. 
Ci sono sicuramente un paio di cose che mi sarò dimenticata di dirti, ma sappi comunque che la shot, nonostante la coppia in realtà mi è abbastanza indifferente, mi è piaciuta tantissimo e ti faccio quindi i miei più sinceri complimenti! Alla prossima, Baci.

Recensore Master
14/04/20, ore 19:13

Ciao!
Eccomi finalmente da te, perdona l'attesa.
Questa storia articolata in frammenti è veramente meravigliosa, ed estramente emotiva.
Sono riuscita a percepire su di me tutta la sofferenza dello Steve del futuro, che non vuole andare via, che si illude per un istante di poter appartenere a quel tempo, che quasi invidia se stesso e un legame ancora tutto da vivere.
È uno Steve che ha perso tutto, orfano, sbiadito nel ricordo di Bucky, nel timore di averlo perso per sempre, in anni di assenza insostenibile e intollerabile, che ha vissuto a fatica e ne è uscito a pezzi. Mi è parso di avere dinanzi tutti i brandelli in cui s'è spaccato: la frammentarietà del testo mi è parsa specchio di quella del protagonista – un dettaglio che mi è piaciuto tantissimo.
Vederlo assieme a un Bucky più giovane, che lo guarda con occhioni increduli, è stato bellissimo ma doloroso, in un moto di empatia totale con il tuo protagonista – è stato come averli dinanzi, l'uno scioccato di felicità e l'altro in balia di domande senza risposta. In questo contesto, il ruolo di Stevie (a riguardo, ho apprezzato questa nota lessicale per differenziare l'uno e l'altro – che usa anche Bucky, tra l'altro, come se avesse bisogno di porre un confine per non crollare e cedere a entrambi) è molto interessante, perché è chiaramente uno specchio in cui Steve si guarda, terrorizzato di ripetere troppi errori e di compremettere di nuovo la felicità.
Mi piace immaginare che in quel passato che il Capitano si è lasciato alle spalle sia andato tutto in un altro modo, che l'essersi scoperti prima abbia cambiato tutto e li abbia ancorati l'uno all'altro nonostante la guerra. Però, insomma, non so se si possa essere così ottimisti.
Bellissima il momento dell'arrivo di Tony con il ritorno alla realtà «Mi assicurerò di passare il messaggio a Barnes.», una battuta e una speranza.
E poi, ovviamente, la conclusione è fantastica con quello Stevie che chiude il cerchio. Posso solo dire: Oh Buck, ben tornato a casa.
Complimenti, una lettura molto bella!

Rosmary

Recensore Master
20/02/20, ore 09:45

ciaooo cara, eccomi col mio consueto ritardo negli scambi.
Sono stata attratta da questa per il titolo, così poetico (ma poi, è tutto una poesia, anche all'interno, tra l'angst, il romantico, il malinconico, il fluff, ce n'è per tutti i gusti, a seconda dei momenti che hai descritto).. e poi vabbè, è una Stucky, no meglio.. a qanto pare sono due.. uelli del presente, quelli del passato, entrambi meravigliosamente meravigliosi <3

* Bucky, troppo giovane per temere i tamburi di battaglie future, *
ehmm sbaglio ad averci visto un richiamo a DW? ;)

amo queso modo volutamente sconclusionato con cui hai critto questa shot, che poi, come hai già precisato tu, non è una shot, è una raccolta di immagini, l'immagine è di qualcuno con una reflex che si aggira nei vari spazio tempo di questa storia e ne ha scattato tante immagini veloci, messe a fuoco, dei momenti più salienti.

Un ottimo lavoro, davvero, io non saprei da che parte si comincia.

Mi sono sciolta di tenerezza con Steve malatino e Bucky che fa il brodo e insiste che lo mangi awww h/c quello fluffoso <3

e questa?
* Un bacio perché t’ammiro. Un bacio perché ti voglio. Un bacio perché t’amo. *

concludo con un lungo aawwwwww
bravissima, alla prossima <3

Recensore Master
17/02/20, ore 17:43

Ciao Fuuma, innanzitutto perdonami per l'imperdonabile ritardo della mia recensione per lo scambio, ma sono state giornata molto incasinate.
Ti ringrazio per avermi suggerito, tra le altre, questa storia perché ha saputo emozionarmi in maniera davvero indescrivibile; ho trovato la tua scelta di proporci uno stile frammentario veramente perfetta per i vari momenti che hai scelto di descrivere. Lo smarrimento di Steve, la veemenza di Stevie e la ferrea volontà di Buck erano lampanti in ogni dettaglio che hai condiviso con noi.
Hai la capacità di farci entrare in sintonia con i tuoi personaggi, condividendo con loro gioie e dolori e facendoci sentire parte integrante del loro vissuto.
Ho amato il tuo Bucky in maniera viscerale - già mi ero prefissata di rivedermi i film che li riguardano per via di un contest che ho indetto, ma ora lo farò il prima possibile - e ho anche trovato molto IC e meravigliosa l'apparizione di Tony.
La fine è stata veramente un toccasana, dopo tutte le peripezie che questi due hanno vissuto, e la battuta di Buck mi ha strappato un enorme sorriso.
Scusami per la recensione sconclusionata, ma temo sia colpa di tutte le sensazioni che questa storia mi ha lasciato...
Complimenti davvero, hai un dono!
A presto,
Francy

Recensore Master
23/01/20, ore 16:00

Ciao fuuma!
Sono rimasta molto colpita da questa shot che non è una shot perché proponi qualcosa che raramente viene mostrata nella vulgata dei viaggi nel tempo. Complice anche la spiegazione di Ritorno al futuro, siamo portati a pensare che incontrare una versione passata di noi stessi genererebbe un paradosso terribile. In Endgame ci hanno “spiegato” che non è così (bah!), e giustamente hai colto la palla al balzo per creare un insieme eterogeneo eppure coeso di drabble che formano un tutt’uno. Steve è al confronto con Stevie e non sai quanta tenerezza mi ha fatto Rogers da adolescente. La cosa che ho apprezzato di più è stata come tu abbia sottolineato un elemento particolare. Stevie non si perdona ed è un giudice severo: qui potrei aprire una parentesi lunga chilometri, lo so, ma eviterò per decenza di toccare mille argomenti limitandomi a dire quanto, effettivamente, siamo spesso più severi con noi stessi che con altri. Questo ragionamento mi pare particolarmente adeguato al carattere di Steve, che rappresenta emblematicamente i valori liberarti (e a volte contraddittori) degli Stati Uniti.
Se Steve col suo cercare Bucky attraverso il tempo come un novello conte Dracula (la versione Coppola, però, ché l’ultima mi ha scontentata infinitamente) commuove soprattutto nella parte finale in cui ci riallacciamo alla battaglia di Endgame, Stevie cattura la pagina. Lo avevo notato anche in altre tue opere, ma davvero, lo adoro. Mi piace come lo rendi perché c’è questa dicotomia che a volte va in cortocircuito tra questo ragazzino malaticcio ed emaciato che prende freddo al primo soffio di gelido vento newyorchese e la sua mente fierissima d’eroe. Perché Stevie è già un eroe ben prima di prendere il siero, segno che non sono i muscoli a fare di Rogers un eroe e un simbolo, ma la sua lealtà e la sua fede nell’umanità. Di Bucky potrei dire molte cose: lo ami e si vede. Cerchi di salvarlo ogni volta, e si vede. Gli regali un animo da seduttore che ammalia indistintamente ragazze e ragazzi, ma lasci che il suo cuore e la sua anima appartengano a uno solo. Tutto questo emerge nelle tue righe con forza e rende sempre molto piacevole leggerti – leggerli e cogliere l’headcanon che hai scelto per loro. Poi quando scegli queste ambientazioni retrò io vado in un brodo di giuggiole, te lo confesso. Lieta come sempre di averti letta ti mando un caro saluto e mi scuso per l’imperdonabile ritardo! Bravissima!
Shilyss

P.s.
Buon anno! ^^

Recensore Master
11/01/20, ore 14:50

Premetto che ho riletto tutto un paio di volte, prima di riuscire a raccogliere un poco i pensieri per fare una recensione.

Mi piace la scelta di scrivere una serie di drabble, come piccoli, brevi capitoli legati da un filo conduttore. Non credo sia una scelta facile, perchè scrivere una drabble mi fa pensare allo stile degli impressionisti per la pittura di un quadro. Servono poche pennellate, a colori sovrapposti, per creare una scena credibile, d'impatto, vera. Non serve essere precisi, perchè appunto, quello che conta è l'impressione. Mi capita di fare paragoni tra pittura e scrittura perchè si descrivono scene, e nel caso di questa serie di drabble l'idea era esattamente questa: dei quadri che si susseguono a raccontare una storia più grande, che va avanti ed indietro, supera le maree del tempo e va a chiudere buchi, rafforzare legami, risolvere momenti.

Fare una recensione pezzo per pezzo sarebbe impossibile, ma l'impressione generale è che ci sia in ognuna delle 25 drabble una sorta di immagine guida, come un fotogramma, su cui tu abbia poi sviluppato meglio il contesto. A volte è una descrizione "bagnato di neve e ammantato di notte" o "fiero come un fiore sbocciato dal cemento", o alcuni frammenti di dialoghi "A parlare due voci di uno stesso uomo".
Sono come fotogrammi, un'attimo sospeso che funge da base per la costruzione di qualcosa, come fosse un pilastro in qualche modo.

Hai uno stile interessante, ricco e molto diretto. Una cosa che decisamente ammiro, perchè non è sognante o etereo, ma molto realistico e allo stesso tempo ha un fondo romantico. Davvero, congratulazioni.

Recensore Master
30/12/19, ore 21:23

Chiedo scusa: hai appena scritto due stucky in una storia sola?! Ti si adora. Due universi, due stucky. Questo è il mondo giusto che voglio!
OK, venendo ora alla recensione vera e seria. Il confronto fra pre siero Steve (Stevie) e post serum Steve è di una genialità, bellezza, originalità... Sono ancora senza parole. Ho bisogno di altre tremila fanfic con Steve pre e post. Complimenti. Idea sublime! E resa in modo unico e incredibile e meraviglioso! Cercando di andare con ordine ho adorato lo stile e le descrizioni, così accurate e vive. Ho adorato Bucky che subito si preoccupa anche per questo nuovo Steve (Barnes al 100%!!!). Ho amato quando fra le righe Bucky dice che così però no può essergli utile, non ha bisogno di lui, quasi avesse paura così di perdere il suo ruolo di amico. Ho adorato come in una sola riga, tu sia riuscita a chiudere davvero tutto regalando anche un sacco di emozioni: perché la frase scusa per il ritardo mi è piaciuta da morire. E ho adorato anche quando hai fatto parlare i due Steve all'unisono. Sì, credo questo confronto fra i due Steve sia la cosa che mi è piaciuta di più, è un'idea così potente e perfetta e bellissima, complimenti. Tutta la storia è bellissima e sono davvero felice tu ti sia imbarcata in questo esperomento: da parte mia sembra riuscitissimo!!

Recensore Veterano
29/12/19, ore 18:24

Io come dovrei commentare questa storia? Tu mi lasci ogni volta senza parole e riesci a farmi leggere stucky non solo senza quasi remore, ma senza nemmeno volere che finisca! Com’è possibile, dimmelo?

Va bene, te lo dico io: è perché SEI UNA SCRITTRICE COI CONTRO FIOCCHI. Sul serio, da dove vogliamo cominciare? Dallo stile che mi sbatte in faccia l’IC dei personaggi come a volermi sfidare a contraddire quello che dice? O dall’idea di un semplice what if che diventa un’immersione nell’introspezione di tre personaggi – di cui due sono lo stesso in due versioni e anni differenti?
Amo da morire il modo in cui riesci a muovere e gestire Steve e Bucky, è il motivo principale per cui non mi viene voglia di chiudere immediatamente la storia ad ogni accenno di romance perché come è possibile farlo se quelli sono i miei Steve e Bucky, gli stessi di cui il grande schermo mi ha fatta innamorare?

Devo confessarti che all’inizio non avevo minimamento capito cosa stesse succedendo e dove volesse andare a parare le fic, pensavo fosse ambientata a fine Endgame e quando ho capito e ho continuato la lettura, l’unico commento che sono riuscita ad elaborare è stato WOW. Perché, ragazza, davvero cosa vuoi che ti dica davanti a una serie di drabble (DRABBLE) che riescono a formare una storia più coinvolgente, coerente, consistente e bella della maggior parte di One-Shots/Long che pullulano in giro?

Il confronto fra i due Steve, poi… che cosa magnifica è stata? Il fatto che Steve sia empatico e flessibile con tutti tranne che con se stesso, che non (si) perdoni mai, in qualunque tempo e versione, di aver permesso che fosse fatto del male a Bucky – di aver permesso che morisse – che lo Steve del 2023 si senta smarrito e non riesca più a vedere in se stesso quel ragazzino spezzato nel corpo quanto saldo nell’animo – mentre Bucky ci riesca sempre?

(Lo so che sto passando la recensione a fare domande retoriche, ma come si dice “si raccoglie quello che si semina”.)

Mi hai completamente messa K.O. mettendoci in mezzo Tony e facendolo pure sbucare fuori alla fine – ci ho letto intenti omicidi in quelle righe, sappilo – e anche lui È STATO PERFETTO.
Per l’impaginazione stavolta ti sei superata: ho sempre ammirato e invidiato la tua capacità e bravura nello strutturare il testo, ma in questa fic ti sei voluta proprio incoronare regina. Mi inchino.
E ora se permetti me ne torno a rileggere la storia e a morirci di nuovo sopra, tanti saluti.

Alla prossima,

Ale

(Recensione modificata il 29/12/2019 - 08:22 pm)
(Recensione modificata il 08/05/2020 - 11:37 am)

Recensore Master
29/12/19, ore 13:29

Ciao! Questa vola tra le preferite prima di subito! Devo ammettere che inizialmente ero un po’ confusa...poi i miei due neuroni si sono attivati e sbam! La miglior storia letta negli ultimi mesi!
Per poco non mi sono commossa, cuore di ghiaccio odiatore del Natale scalfito da tre paia di occhi azzurri e cuori palpitanti. Il finale che tutti avremmo voluto, da alzarsi in piedi ed applaudire. Applausi a te quindi! Inoltre, vorrei aggiungere che mi piace davvero molto come scrivi. Continua così!

Recensore Junior
29/12/19, ore 04:35

Dopo una serata passata sui libri fino alle 4 del mattino l' aver trovato una nuova stucky scritta da te mi ha fatto scivolare di dosso la stanchezza. Oh, come avrei voluto una situazione di questo genere in endgame (non pretendevo il mondo, ma dopo Civil War il rapporto di amicizia tra steve e bucky è stato troppo accantonato). Un cercare di rimediare al passato. Molto originale e forte il confronto tra Cap e steve pre siero, di come il primo teme il giudizio di se stesso, di come si sente in difetto se paragonato alla sua "forma primordiale" . Toccante il fatto che Bucky non abbia rinfacciato nulla a Cap, conscio di quello che gli accadrà. Ti ringrazio per aver pubblicato questa ff. Aspetterò paziente la prossima

Recensore Master
28/12/19, ore 18:30

Tu, santa donna!
Il protagonista che torna indietro e incontra il se stesso del passato per metterlo in guardia/avvisarlo di qualcosa/correggere un proprio grave errore è un tema che mi piace immensamente, e dirlo cosìè riduttivo.
Mi è salito il magone mentre leggevo, ma per la contentezza, eh!
Perché poter mettere in contatto il proprio io presente con quello passato farebbe così tanto bene a tutti... e nella tua storia è reso un modo egregio.
Come sempre quello che scrivi riesce a emozionarmi e non so se essere più felice per i due giovani del 1936 o per lo Steve e il Bucky che si ritrovano nel 2023.
In realtà mi è piaciuto un sacco anche il riferimento/fraintendimento che riguarda Tony. XD
È una storia stupenda. Potrei commentare ogni dettaglio, dal modo in cui Bucky "riconosce" Steve nell'uomo grande e forte che incontra per caso (e che gli ruba un bacio rivelandogli già così più di quanto potesse sperare), al piccolo Steve che affronta il se stesso del futuro come un pinscher che non vede differenza tra sé e il dobermann che ha di fronte, ma mentre scrivo continuo solo a pensare che è bellissima. Perfetta. E mette a posto un sacco di cose.
Grazie di averla scritta. ^^

Recensore Master
28/12/19, ore 17:43

Ciao cara!
Questa storia non sarà stata in programma, ma io sono contentissima che tu l’abbia scritta, perché mi è piaciuta veramente tanto tanto.
Innanzitutto per la sua struttura, una serie di drabble unite però da un filo conduttore solidissimo: io, da profana, non ho fatto alcuna fatica a seguire il senso del racconto, e devo farti i complimenti per il modo oserei dire quasi chirurgico con il quale hai cucito una parte con l’altra. Il tuo stile è sempre impeccabile e raffinato, inoltre la tua prosa possiede una forza e un’originalità che, francamente, ammetto di aver trovato soltanto in te. L’introspezione è sempre rigorosa e da essa traspare tutto il tuo amore per Bucky e Steve – credimi, è una cosa che si sente e ogni volta che questo piccolo miracolo si compie ogni parola si accende di calore e meraviglia. Altro che la magia del Natale!
Ho scoperto da poco il termine fix-it (sostanzialmente perché sono una vecchia tardona XD), ma in realtà credo che più o meno tutte prima o poi ci siamo trovate a fare i conti con un canone da strapparsi i capelli in testa e allora perché non cercare di mettere a posto le cose? In questo what if Steve, a causa di un chitauro che maledetto lui (o forse no?) ci mette la zampaccia, non torna nel passato insieme a Tony ma si ritrova nella New York del ’36, dove vivono un Bucky diciannovenne e uno Stevie – debole di salute quanto forte nello spirito – non ancora trasformato dal siero. Hai gestito benissimo il rapporto che si viene a instaurare fra i tre, non è mai facile quando in scena si trovano a interagire due “attori” che sono in pratica la versione sdoppiata del medesimo personaggio! Sei riuscita a rimarcare le differenze tra lo Steve giovane lo Steve adulto esattamente come hai saputo tratteggiare ciò che invece non cambia mai nell’animo del nostro Cap – ovvero l’amore per Bucky. In questa storia i due giovani scoprono di amarsi (e anche molto altro riguardo al loro futuro) prima ancora di partire per la guerra, e questo già inevitabilmente cambia il corso delle cose almeno in quell’universo.
Eeeeehhhh ci vedo un pizzico di Frances Ford Coppola in questo finale! Ho attraversato gli oceani del tempo per trovarti dice Dracula a Mina, e io ogni volta mi sciolgo davanti a questa frase.
E ora ho il cuore ridotto ad una noce di burro anche a causa tua, che mi fai sempre emozionare e commuovere T.T
Complimenti come sempre, ormai sei una garanzia ma dirtelo una volta di più non credo che guasti 😉
A presto e a questo punto buon anno! Che sia pieno di ispirazione e di storie altrettanto meravigliose!
Un bacio :*

padme