Recensioni per
Un posto dove accadono i miracoli
di LadyPalma

Questa storia ha ottenuto 8 recensioni.
Positive : 8
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
02/01/20, ore 23:38

Recensione per essere Prima classificata nel contest Do you want to build a snowman?

Grammatica e coesione del testo: 14/15
"È una paziente del Quiet Mercy" constato
Scommetto si tratti di un errore di battitura, ma segnalo qui un ‘constato’ al presente in una narrazione al passato.
passare sopra il fino di luci
Altro errore di battitura, è ‘filo’, non fino.
“più In nulla”
Errore di battitura, ‘in’ va con la lettera minuscola.

Gli errori sono soprattutto di battitura, ma trovandomi nei panni di un giudice oggettivo ho dovuto segnalarli e devo decurtare un punto (anche perché io deduco che siano errori di battitura, ma soprattutto il primo potrebbe essere un errore di coniugazione dei tempi verbali e sono costretta a segnalarlo). In ogni caso tolgo un solo punto -1
Pacchetto base: 9/10
L’universo è quello di Riverdale, ma l’inizio è settato nel mondo del trono di spade, parzialmente rivisitato. Il tutto avviene per far quadrare la situazione del pacchetto centrale, quindi è fattibile. Inoltre è stato un breve paragrafo. L’atmosfera alla Riverdale si sente tantissimo quando parli di Melisandre al Quiet Mercy, un po’ meno lungo la storia, anche se hai messo riferimenti qua e là con la casa di Fred Andrews e Pembroke. Torna a farsi sentire con il nostro amato Pop’s. tolgo un punto perché manca questa parte di atmosfera. Non tolgo di più perché i riferimenti ci sono, ma non ci sono cenni dell’atmosfera che proviamo guardando un episodio di Riverdale, la cupezza, il mistero, descrizioni dei luoghi che vengono solo nominati.
Pacchetto centrale: 10/10
Più di così non potevo chiedere. Insomma, abbiamo più situazioni di Ouat combinate insieme, come quella della maledizione, dei ricordi spariti, del bacio del vero amore, un bambino che ricorda leggendo un libro dato da un insegnante. Tutto è stato progettato alla perfezione e quadra perfettamente. Inoltre si capisce subito che si parla di Once, non è possibile sbagliarsi, ma ovviamente la storia un che di suo, un che del trono che non fa confondere la tua storia con quella di Adam e Eddie. Dunque, punteggio pieno!
Pacchetto volto: 9/10
Tuttavia troviamo un Davos protettivo verso Shireen, tutto d’un pezzo, marinaio e cavaliere delle cipolle, che preferisce la ragione… quindi IC. Anche Melisandre lo è, con il vacillare della fede che la rende sempre meno speranzosa, ma sempre combattiva. Shireen entusiasta, che vuole risposte, vuole conoscere, vuole vivere (povera bestia). Persino Arya che c’è poco è IC, fredda, distaccata e con il suo ‘Non oggi’. Tolgo un punto per il fatto del bacio tra Beric e Thoros. Tu fai spesso quadrare cose OOC rimanendo IC, tuttavia qui non hai potuto spiegare nulla sul perché e come si siano innamorati i due, e messo lì così il fatto appare Out of character, cosa non prevista per questo contest. Non tolgo di più perché è comunque una scena piccolissima, un accenno, e non un paragrafo o parte integrante della storia.
Pacchetto dettagli: 3/3
Tre punti pieni qui, perché le luci non sono solo presenti o ricorrenti, sono importanti per la storia e vengono utilizzate nello stesso modo che nella serie originale, ovvero come mezzo di comunicazione alternativo.
Trama e originalità: 10/10
La trama è ampiamente strutturata, è stata macchinata appositamente per far combaciare elementi del trono, di Riverdale e Ouat senza stridii. Ti sei operata per dare delle sensazioni di famigliarità ma introducendo novità. Chi si immaginerebbe mai una sacerdotessa comunicare con un Dio con le lucine di Natale? È una cosa originale per una qualsiasi storia.
Titolo: 2 / 2
Apprezzo il titolo, il fatto che sia collegata a più storie, sia a quella del trono (Melisandre che fa miracoli resuscitando John), quella di Ouat (per Shireen che la nomina come faceva Henry, invece di racconti o magie si parla di miracoli, ma siamo lì), e persino Lost. Mi piace questa scelta della citazione da un quinto fandom.
Totale: 57/60

Recensore Veterano
02/01/20, ore 18:35

Ciao mia cara!
Scusa se arrivo a recensirti così in ritardo, ma, come puoi immaginare, i giorni di festa sono sempre indaffarati e caotici e una storia che univa il mondo di Games of Thrones con quello di Once Upon A Time meritava di vedersi dedicato per sé qualche momento di tranquillità.
Ho apprezzato molto che tu abbia scritto la prima parte della storia utilizzando il corsivo, così che il lettore si renda subito conto al primo sguardo che si tratta dell’antefatto della storia; qualcosa che è avvenuto prima della storia narrata. Ho apprezzato molto anche tu abbia utilizzato dei segni grafici per dividere i vari spezzoni del testo, cosa che preferisco sempre al lasciare solamente del semplice spazio bianco.
Come penso di averti già detto, trovo geniale l’idea di utilizzare la trama della prima stagione di OUAT per i personaggi di GOT. Alla fine il Re della Notte voleva uccidere Bran Stark per cancellare per sempre la memoria del mondo, quindi, se ne avesse avuto la possibilità, avrebbe potuto benissimo anche lui cancellare la memoria di tutti i cittadini di Westeros e inviarli in un altro mondo. Trovo molto IC che Ser Davos si rechi dalla Donna Rossa per esortarla a trovare una soluzione, così come la risposta che lei gli dà. Devo ammettere di aver provato una stretta al cuore nel leggere il nome di Shireen, perché penso che la sua morte sia una delle scene che più mi ha emotivamente distrutta di tutta la serie.
Trovo azzeccatissima che Melisandre si trovi chiusa in una stanza di questa specie di manicomio e che abbia riacquistato la memoria grazie alle luci di Natale che ha trovato sotto al letto. Sono sì elementi che rimandano a OUAT, ma tu sei stata bravissima a rendere originale utilizzando riferimenti a Stranger Things e Riverdale.
Ho apprezzato molto che, oltre alla Donna Rossa, gli unici due che sembrano ricordare tutto – per giunta grazie a un bacio del vero amore – siano Beric e Thoros, che come lei nella serie sono seguaci del Signore della Luce.
Ho adorato vedere Shireen nella parte del “Henry della situazione”: il suo maestro le ha regalato un libro dal nome “Le cronache del ghiaccio e del fuoco” e, a mano a mano che andava avanti nella lettura, si rende conto che i fatti narrati in quelle pagine sono tutte vere. Ovviamente prova a parlare con Davos, il maestro che le ha donato quel volume, che ovviamente non le crede. Trovo perfetto questo ruolo per Shireen visto ha sempre amato le antiche storie riguardanti i Sette Regni.
Una piccola parentesi voglio aprirla su Brienne, perché anch’io la troverei perfetta come coach di qualche squadra di un liceo.
Davos mi fa quasi tenerezza; va bene se una bambina ti viene a dire che il libro che le hai donato racconta la loro storia, che sono abitanti di un altro mondo e si trovano lì a causa di un incantesimo perché si può liquidare il tutto cerco di farla ragionare, ma quando si trova per strada una donna vestita con un camice da ospedale psichiatrico e che stringe in mano delle luci di Natale che si illuminato che dice le identiche cosa della bambina, inizia ad essere veramente una situazione un po’ più difficile da affrontare. Infatti ha proprio un bello sfogo quando, dopo aver trascorso un’ora ha fissare le luci colorate appesa alla parete, queste non sembrano proprio volersi accendere e rivelare il nome del Azor Ahai e dice appunto che, se Melisandre vuole convincerlo che quello che sta dicendo è tutto vero, allora di fare un miracolo. Mi è piaciuto che è bastato un semplice dito posato sulle labbra di Davos per fargli tornare la memoria e far accendere le luci, che, ovviamente, indicano il nome di Arya Stark.
Devo ammettere che, nelle poche righe in cui è comparsa, ho davvero adorato quest’ultima e la trovo davvero IC. Ovviamente non poteva essere semplice il primo tentativo di approccio che Melisandre ha con lei e ce la vedo proprio andar via dal locale dicendo “Non oggi”.
Hai ragione che un contest che chiedeva di unire insieme quattro fandom era ambizioso, ma tu sei riuscita a portarlo a termine alla grande. Di Stranget Things ho visto le prime puntate mentre di Riverdale ancora nulla (devo rimediare soprattutto per Luke :’( ), ma posso dire che hai fatto un lavoro eccezionale per quello che riguarda i fandom di Once e Got perché sono entrambi ben riconoscibili nella storia. Devo ammettere che ha tutte le carte in regola per diventare una long perché è davvero interessante e coinvolgente, oltre al fatto che sono curiosissima di sapere che cosa dovrà fare Melisandre per convincere Arya a credere. Conoscendola, penso che sarà un’impresa più ardua di quella che ha dovuto fare Henry per convincere Emma.
La storia è scritta veramente molto bene, senza nessun errore nemmeno di svista o punteggiatura.
Spero di leggere prestissimo qualcos’altro di tuo perché hai delle idee geniali che sai raccontare alla perfezione, quindi alla prossima.
Jodie

Recensore Master
02/01/20, ore 16:01

Ciao... Bellissima storia senza ombra di dubbio...ben scritta e curata... In bocca al lupo per il contest
A presto

Recensore Master
02/01/20, ore 11:58

Ciao!

Ma cosa ho appena letto?! Certo che l'atmosfera natalizia ne fa di strani scherzi eh? AHAHAHAH! Scherzi a parte, molto originale questo cross-over a partire dalla maledizione del Re del Notte per continuare nella mitica Riverdale dove a quanto pare i personaggi del trono si sono sostituiti alle loro controparti della cittadina con i segreti più assurdi di America! E se fosse avvenuto anche il contrario? Spero di non averti dato un suggerimento! XD Mi chiedo, saranno tornati in vita anche i morti di GOT oppure solo coloro che sono sopravvissuti? Sarebbe bello veder tornare un Joffrey ovviamente straricco e strapotente voler tornare a tormentare Sansa. Vabbé, la smetto! Mi hai fatto proprio divertire!
Un saluto e a presto
Will D.

Recensore Master
31/12/19, ore 15:42

Ciao <3
Sappi che questa storia mi è piaciuta un sacco. Ed inoltre complimenti per l’originalità. Devi sapere che ho un debole per i crossover e che l’idea di un tra GOT e OUAT mi ha sempre affascinato (anche io una volta ho provato a scriverne uno, ma è stato tanto tempo fa XD). Mi ha fatto super piacere vedere come protagonisti Melisandre e Davos, oramai ho imparato ad amarli grazie a te e li shippo un sacco anche io. Adoro un sacco l’idea del sortilegio lanciato dal Re della notte, con l’obiettivo di cancellare la memoria degli abitanti di Westeros. Davos all’inizio pare disperato, Melisandre la prende invece con più “filosofia”. Subito dopo ci spostiamo sempre su di lei, che si trova questa volta in un manicomio, ma con la sua memoria ancora intatta. A proposito, sappi che ho amato come hai usato i vari elementi, secondo me li hai messi insieme in maniera molto intelligente (tipo il dettaglio delle lucine, preso da Stranger Things). Poi se mi prendi pure le citazioni di Lost (mia seria preferita in assoluto), io non posso non piangere.
Per fortuna di Melisandre, non è né impazzita né tanto meno è l’unica a ricordare, dal momento che anche Thoros e Beric hanno riacquistato la memoria grazie al bacio del vero amore (che cosa tenera, non si sbaglia mai con quello). Ma come dice giustamente Melisandre, il bacio del vero amore è cosa assai rara. Altro personaggio che mi è piaciuto tantissimo qui è quello di Shireen, che è un po’ l’Henry della situazione, che se ne va in giro col suo libro “Le cronache del ghiaccio e del fuoco” (adoro) e giustamente nessuno le crede quando si mette a parlare di sortilegi, perdite di memoria e compagni bella xD
Nemmeno Davos pare crederle. E inoltre amo l’idea di Brienne coach di una squadra di cheerleader (tipo la coach Sylvester di Glee AHAHAH). E giustamente Shireen non può fare a meno di pensare che Melisandre le crederebbe senza pensarci due volte…
E le preghiere della ragazzina vengono ben presto esaudite, perché Melisandre non tarda ad arrivare. Ammetto che Davos mi ha fatto un sacco tenerezza, considerando che non ricorda un tubo, mentre Shireen parla delle lucine che non si illuminano a caso, bensì pare vogliano dare un segnale, un avvertimento. Certo, Davos non lo si può biasimare se non crede a Melisandre, considerando che è scappata da un manicomio, forse quello che ci vuole è proprio… UN BACIO. Sono felicissima che ci sia stato, anche perché poi si è rivelato utile. In quel momento tutto si schiarisce, tutto diventa chiaro e concreto. Fin ora Davos ha dormito e adesso ha potuto svegliarsi.
Poi sappi che ho amato un sacco l’incontro tra Melisandre e Arya, mele sono immaginate troppo bene. Ovviamente la più giovane non è molto disposta a parlare, OUAT ci insegna che non è facile convincere la gente di star vivendo in un mondo che non è il loro, ma Melisandre SA, SA che è solo questione di tempo. Sono molto contenta perché hai creato un bel mix, tra cui sono presenti due delle mie serie tv preferite e il risultato è credibilissimo e davvero figo. Mi ha fatto molto piacere leggerla, l’ho trovata davvero tanto originale. Come sempre è bello leggerti, ti faccio gli auguri di un buon anno e ci risentiamo presto <3

Nao

Recensore Master
31/12/19, ore 00:42

Cara **
Che bella è questa storia?? Cioè, a parte che l'idea di base è meravigliosa, ma devi spiegarmi se hai semplicemente avuto l'idea e ti sei messa a scrivere o se te la sei studiata a tavolino, perché sul serio... è geniale, e ogni cosa, ogni attenenza al canone, ogni riferimento a Riverdale e Stranger Things, hanno fatto il loro corso, senza stonare mai, senza far storcere il naso.
L'inizio racconta una fine che non è altro che un inizio, ma che va ricostruito. La cosa però che ho apprezzato di più è il ruolo fondamentale di Shireen, il legame tra Davos e Melisandre, che si lasciano con un bacio che sa di speranza, nella loro realtà, e che solo Shireen sa quanto ci sia tra i due, che legame profondo, quasi... due anime gemelle sempre destinate a incontrarsi ancora. L'idea poi del Re della Notte che cancella la memoria a tutti quanti, portando comunque il caos anche in questo universo è un ingranaggio che inizia a girare e rende possibile questa storia intricata, ma incredibilmente incantevole

Davos è sempre lui, diffidente, schietto, che però è genuino e non riesce ad alzare muri veri e propri. Con Melisandre più che mai, specie perché l'eco di un ricordo lontano lo avvolge e in fondo sa... ha sempre saputo chi è quella donna, per lui ♥ Quanto me li fai shippare, lo sai??
Le lucine, poi, simbolo ormai classico di Stranger Things, che portano ad un messaggio che stavolta non è "Corri", ma un nome. Il nome di qualcuno che, in un altro universo, non era poiù nessuno.Arya,e per quanto sia comparsa davvero poco, è lei: dura, forte, solitaria, e la sua iconica frase "Non oggi".
Infine, un plauso al riferimento delle cipolle, che dal cavaliere di quest'ultime, diventa la semplice preparazione abituale di frittate alla cipolla XDDD stupenda, davvero. Come sempre hai fatto poker, specie con la tua inventiva inesauribile che ti rende, come sempre, una delle autrici più piacevoli da leggere che io conosca!
A presto mia cara e se non ci sentiamo, buon anno ♥
Miry

Recensore Master
30/12/19, ore 12:44

Carissima LadyPalma, che idea carinissima!

Ma anche molto, molto angst. Unire assieme tre fandom e mezzo come hai fatto tu in una shot che basta a se stessa e che non chiede di leggerne ancora, non lascia a bocca asciutta, è un mezzo miracolo essa stessa. Significa dosare battute e scene per creare un ritmo che non appaia né troppo veloce né troppo pacato, contestualizzare e ri-raccontare personaggi già noti, sì, ma in un contesto che non è solamente alternativo, ma proprio di un multiverso vero e proprio. Che il re della notte voglia cancellare la memoria e che Melisandre e Ser Davos si bacino mentre tutto scompare è qualcosa di incredibilmente bello.

I libri si fanno poi mezzo e veicolo affinché Shireen (ho amato che tu l’abbia fatta sopravvivere, sigh) ricordi e cerchi di convincere Davos a ricordare. Qui devo essere sincera, l’idea di sostituire Storybrook a Riverdale mi ha intrigata molto di più sia per il riferimento a Fred che ai Serpents e poi, diciamolo: Arya qui si inserisce perfettamente senza snaturarsi mai. Colei che non risulta mai snaturata, ma è sempre descritta e raccontata benissimo è tuttavia la tua meravigliosa Melisandre. Amo come la descrivi (amo come descrivi il suo amore con Davos, maturo, tormentato, che passa per un confine sottile che unisce due ossimori – lo scettico pragmatico e la devota sacerdotessa). Proprio l’amore è il miracolo effettivamente più potente capace di riportare Davos alla memoria perduta e il fatto che non creda e non ricordi è terribilmente in linea col suo personaggio, come dicevo anche prima. Sono rimasta incantata anche da questa tua storia, lo ammetto. È ragionata e bellissima e mi ha fatto piacere leggerla. Trovo che i crossover siano difficilissimi, che raramente davvero vengano bene, ma questo mixa tutto talmente bene senza mai strafare che boh, mi ha lasciata incantata!

Ti auguro un felice e prolifico 2020 mia cara! E un grosso in bocca al lupo per questa storia veramente intrigante e piacevolissima da leggere! A presto,
Shilyss

Recensore Master
29/12/19, ore 14:00

Giuro che non ho idea da dove ti vengano in mente queste idee.
Sei completamente fuori di testa... in senso buono ovviamente. Riesci a mischiare le carte in modi che risultano sempre nuovi e originali... e incredibilmente non stridenti. Non è affatto facile.
Gli AU sono complessi, ancor più difficili i Crossover. Come tu possa destreggiarti in un AU-Crossover di TRE cose diverse non ho davvero idea. Eppure... eccoci qui.

Dunque, partiamo con ordine.
E' già subito interessante il fatto che la memoria degli abitanti di Westeros sia stata cancellata o modificata, invece che essere distrutti da una guerra... l'unico dubbio che mi rimane è il perchè! Ma conoscendoti sono sicura che darai un senso anche a questo punto che per ora rimane dubbio.

Comunque Melisandre che si trova al convento delle sorelle del Quiet Mercy, prima cosa geniale. Non poteva essere da nessun'altra parte. Soprattutto il fatto che lei e Thoros ricordino tutto della loro vita precedente li mette subito su di un piano mistico, che richiama la loro vita da sacerdoti. Idem mi piace che Shireen abbia riavuto i suoi ricordi tramite un libro (!!), come se la verità premesse per uscire in ogni modo.

E' tenero che Davos sia l'insegnate/tutore di Shireen, anche se si ribalta il ruolo in qualche modo rimane questo bel rapporto padre putativo/figlia adottiva che è uno dei loro punti di forza. Ed è altrettanto molto da lui il fatto che, da uomo semplice qual è, non abbia ancora alcuna memoria, se non dopo il bacio di Melisandre. Come se la sua conoscenza si potesse trasferire dalle sue labbra.

Sono stata iper felice quando ho visto nominare Arya. E' il mio personaggio preferito e non l'avevo ancora letta descritta da te quindi sono davvero contenta... Ovviamente una Serpent. Amo. Spero di vederla presto all'azione. Come Davos Arya non è un personaggio "mentale" ma molto più pratico, concentrato sull'ora e sull'adesso, quindi anche in questo caso credo che tu ne abbia rispettato il carattere generale.

Che dirti, una storia assurda ma incredibilmente ben congegnata, che mi ha messo addosso una grossa curiosità del seguito.

P.S. amo che tu ogni volta metta dei riferimenti alle caratteristiche dei personaggi originali anche nei tuoi AU. Le cipolle, per esempio. La menzione alla frase "not today" che Arya dice alla morte. Sono piccole perle da assaporare e gustare all'interno della tua prosa sempre affascinante :)

*EDIT aspetta aspetta come sarebbe a dire completa???????? NO dai devi risolvermi gli enigmi. Perchè Arya? Perchè cancellare la memoria? Perchè? TI PREGO non lasciarmi così.
(Recensione modificata il 29/12/2019 - 02:01 pm)