Recensioni per
A Wonderful Idea
di Menade Danzante

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
25/11/21, ore 10:03

Buongiorno, cara **!

Finalmente ce la faccio, riesco a passare a lasciare due righe a questa tua bellissima storia su Good Omens particolarmente adatta poi a questo momento dell'anno.

Vedere Azi addormentato in effetti è un evento bello raro. Il fatto che lui si svegli sempre prima di Cro e che il demone quindi non abbia la possibilità di ammirarlo al mattino mi ha sciolta tantissimo per l'implicazione che comporta, ossia che i due ormai vivano insieme e dormano insieme ♥
C'è una tenerezza assurda nel modo in cui Cro ammira il suo angelo addormentato, ti giuro che mi veniva da miagolare, e per fortuna la mascherina nascondeva il mio sorriso ebete durante la lettura. Peccato che in realtà Azi stesse solo facendo finta ahahah, o meglio, forse inizialmente stava davvero dormendo, ma poi si è svegliato e ha fatto finta di nulla per mettere nel sacco l'altro: tipico di questo bastardello angelico, uno dei tanti motivi, ci scommetto, per cui Cro lo ama.
Aaaaw, che bel pensiero la crema per le mani. Deve avere un profumo assolutamente delizioso, io finirei per mangiarmela, ahahahaah. E sì, ci scommetto assolutamente che Crowley alla fine l'abbia scelta come doppio regalo, perfetta per il suo angelo, ma pure per lui in quanto destinatario delle coccole ♥

Insomma, complimenti e grazie per tutta questa dolcezza, che fa bene al cuore, specialmente in questo periodo ^^
ci sentiamo presto, ché mi sono accorta di una tua bagginshield spaccacuore çç che mi era sfuggita finora!

un caro saluto,

Benni

Recensore Master
05/05/21, ore 20:17

Cara, buonasera. E' da parecchio che ho letto questa storia e poi l'ho messa da parte per una giornata buia. Infatti non so come hai fatto a dare così tanto in una confezione piccina come questa. Penso che il regalo di Natale sia stato doppio: Azi ha trovato la crema, noi lettori la storia. Breve e dolcissima, un marron glacè per restare nella stagione!
Sarebbe caratteristico del nostro angelo mettersi in contemplazione del profumo così avvolgente, soave (la adoro anche io!) della mandorla, che per quanto in forma di cosmetico ha lo stesso effetto di un buon dolcetto.
E altrettanto è IC da parte ci Crowley di realizzare la sua controparte, cioè osservare Azi che "dorme" come un bambino di Dickens davanti alla vetrina del fornaio. Lo mangerebbe, ma qui non è una cosa sessuale, solo sensuale. Sogna una carezza sul viso data da quelle mani candide e vellutate, ed è di una tenerezza che stringe il cuore. Io amo le rosse di GO, ma questo è più canon, è la vera necessità di Cro: essere accettato. Figurati se non faceva un regalo natalizio, mica gli importa della festa in sè (Cro, fratello, ti capisco) ma della gioia dell'angelo nel festeggiare. Il suo è l'avvicinarsi del gatto che ti vuole saltare in braccio ma senza svegliarti, che magari lo mandi via...
perfetta
un bacio dolce, bella
Setsy

Recensore Master
30/12/19, ore 10:45

Eccomi, Menade!

Le risposte arriveranno in un secondo momento, prima devo concentrarmi su questo zuccherino post-natalizio! *.*
Intanto hai presentato già dalla primissima scena quello che poi sarà lo scenario principale della shot e l'atmosfera che caratterizzerà tutto il tuo scritto. La descrizione di Aziraphale immerso nel sonno (solo in apparenza, ma questo lo scopriremo dopo) con la testa appoggiata alle nocche mi ha subito colmata di un senso di pace e distensione. Una serena tranquillità che solo momenti tanto piccoli, intimi e quotidiani possono creare. Momenti che, oltretutto, costituiscono un substrato imprescindibile nella relazione degli Ineffable Husbands e che sono sempre felicissima di ritrovare nei tuoi lavori.
Ormai abbiamo capito che ci piace tanto pensarli osservarsi a vicenda mentre fanno cose, ma abbiamo una predilezione per quando si guardano dormire; in più, come hai sottolineato attraverso il PoV di Crowley, per lui è davvero un evento eccezionale poter assistere allo spettacolo di Aziraphale dedito a quell'occupazione e il demone è intenzionato a godere di questa visione il più a lungo possibile e di preservare l'incantesimo al meglio delle sue possibilità.
Inutile dirti quanto abbia amato la frase che hai messo anche nell'intro: “allontanarsi da lui non sembrava rientrare nei suoi programmi per l'immediato futuro.”
Si tratta di un passaggio il cui significato si può tranquillamente estendere ben oltre la circostanza che hai definito nella storia e ampliare alla sua vita in generale, che ormai è indissolubilmente legata a quella dell'angelo. C'è un'idea di progettualità futura in queste parole; il sogno di una casa nel senso più affettivo e psichico del termine, di una famiglia, un microcosmo nel quale essere completamente se stesso e sentirsi accettato e amato incondizionatamente.
Mi è piaciuto molto il modo in cui hai fatto gradatamente avvicinare Crowley ad Aziraphale per osservarlo meglio, pagando anche il prezzo di una posizione decisamente poco confortevole per il suo involucro corporeo. Ho trattenuto il fiato insieme a lui quando gli sono schioccate le giunture. Figurarmelo lì piegato sulle ginocchia per ottenere il miglior punto di osservazione del volto dell'angelo mi ha riempita di tenerezza ma è stato anche divertente leggere i suoi pensieri che si soffermano proprio sulla poca dignità che avrebbe dimostrato agli occhi di Aziraphale se si fosse destato in quell'istante e l'avesse trovato così.
Ho adorato anche il paragrafo seguente, dove parli del piacere che il demone prova da sempre nello studiare l'angelo mentre è assorto in qualche attività, soprattutto quelle più tipiche degli umani. La frase sulla contemplazione più sacra per un Rinnegato è stata una lieve punta di amaro in questo mare di dolcezza che ci ha ricordato come la sua condizione abbia sempre rappresentato un fardello per Crowley, creando così una corrispondenza con le storie precedenti della tua serie, molte delle quali proprio incentrare sul graduale superamento di questa visione essenzialmente negativa che il demone ha di se stesso.
Lo sfioramento dei capelli mi ha uccisa! Hai presentato un gesto così semplice, così dolce, così amorevole, così umano! Il bisogno di Crowley di toccare Aziraphale, l'atto quasi inconsapevole che ne deriva e il conseguente allargarsi del suo sorriso sono qualcosa di bellissimo che esprime alla perfezione tutta la delicatezza del loro rapporto. Qui hai usato però anche quel tocco di ironia che stempera un pochettino la dominante componente del fluff, e ho apprezzato molto questa scelta perché bilancia il tutto pur senza interferire e stridere con la tenerezza della scena che stai dipingendo.
Ma ecco il colpo di scena che fa quasi discorporare Crowley: Aziraphale è tutt'altro che addormentato e lo coglie in fallo facendogli notare scherzosamente la scortesia del suo comportamento.
Ahahaha! Dalle scuse al sottolineare l'ovvio con un banalissimo “Sei sveglio” ne passa di acqua! :') Crowley diventa un idiota totale quando ha a che fare con Aziraphale e viene preso in contropiede dall'angelo, come in questo caso. Crowley.exe ha smesso di funzionare. ;)
La rivelazione del regalo è stata davvero una sorpresa. Non me l'aspettavo, ma in effetti la posa che Aziraphale aveva assunto e che poteva richiamare l'immagine di una persona che dorme, assume tutto un altro senso alla luce del tipo di regalo che egli si stava godendo.
Mi ha fatto ridere che l'angelo ci abbia impiegato del tempo prima di scoprire il dono sotto il bonsai. Non credo sia abituato a ricevere regali per Natale e dunque mi sembra più che logico che non abbia pensato subito di guardare se ci fosse qualcosa per lui sotto l'alberello addobbato.
Ma in questi scambi verbali tra i due, sono i gesti ad avermi coinvolto ancora più delle parole. Crowley che non interrompe il contatto ora che sa che l'altro è sveglio e continua ad accarezzargli lievemente il capo e il viso mentre si parlano mi ha scaldato il cuore. Anche se il demone ha usato un modo un po' risentito per far notare ad Aziraphale la sua lentezza nell'accorgersi del dono, questo è annullato dall'atteggiamento con cui la sua mano continua imperterrita a sfiorare dolcemente l'angelo.
Sei stata brava di nuovo ad inserire un altro paragrafo dai toni più leggeri e vagamente comici, con Crowley che istintivamente cerca, come al solito, di rigettare il giudizio di Aziraphale sulla sua tendenza a fare “cose carine”, ma stavolta è del tutto consapevole di non avere giustificazioni plausibili dalla sua che possano far passare il suo gesto come qualcosa di diverso da quello che è: un piccolo atto d'amore verso colui che ama. Meglio rinunciare subito piuttosto che inoltrarsi su un strada senza uscita.
Credevo di essere morta allo sfioramento dei capelli, ma vedere Crowley che si accoccola accanto ad Aziraphale sulla poltrona e si gusta la carezza profumata della mano dell'angelo per poi baciargli il palmo... Che te lo dico a fare? Splendida immagine, tesoro! Satura di quella magia che solo loro riescono a trasmettermi e che tu riesci sempre a riversare con grande maestria nei tuoi scritti. E ciò che apprezzo ogni volta è anche quella maniera attenta, rispettosa e cauta di avvicinarsi l'uno all'altro, che qui hai esplicitato con la silente richiesta di permesso da parte di Crowley nel momento in cui prova il desiderio di portarsi al viso la mano dell'angelo. Permesso che ovviamente gli viene concesso, ma che era importante fosse chiesto.
Bellissima l'idea che il regalo per Aziraphale si trasformi anche in un regalo per Crowley! Effettivamente, cosa c'è di meglio che ricevere carezze da una mano morbida e profumata di mandorle?
Golosone com'è Aziraphale, posso solo essere d'accordo con Crowley sul fatto che quello sia stato davvero un regalo perfetto per lui. Sarà una preferenza personale, ma trovo che quel genere di profumazione sia molto più adatto all'angelo che neanche un aroma floreale o muschiato.
La scena conclusiva mi ha stesa un'altra volta. Mandata a tappeto tre volte in una lettura di qualche minuto: ottimo risultato! Lo senti il gong che decreta la fine dell'incontro? :'D
Se dovessi paragonare questa storia a un dolce, senza dubbio sarebbe uno zucchero filato: leggera, soffice, quasi impalpabile, vaporosa e dolcissima.
Vederli coccolarsi è sempre una gioia per il mio cuoricino, inoltre hai sviluppato molto bene e con grande originalità l'idea di partenza della crema per le mani. Che bello quando l'ispirazione arriva dalla nostra quotidianità! *.*
Non posso dirti di più se non che sto nuotando nei feels e ho gli occhi a cuore da mezz'ora. Anzi no, una cosa te la dico: da lettrice che non ha mai letto una serie prima della tua, vorrei dirti che in ogni storia che scegli di aggiungere a questo insieme dell'Apoca-Nope, io ritrovo sempre anche tutte quelle che l'hanno preceduta. È come se il filo non si interrompesse mai e ogni volta aggiungessi un tassello nuovo che porta gli Ineffable Husbands un po' più in là nella scoperta di se stessi e della propria vita in comune. A volte si tratta di cambiamenti importanti e radicali come la decisione di Crowley di abbandonare la protezione simbolica degli occhiali, altre, come in questo caso, abbiamo meno il sentore che qualcosa di significativo sia accaduto, ma comunque lo spostamento in avanti è percepibile. Le coccole non sono da sottovalutare e può essere difficile sia elargirle che, forse ancora di più, riceverle. Il fatto che qui tu abbia calato Crowley e Aziraphale prima in un ruolo attivo e viceversa, e poi in uno passivo e viceversa, facendoli sentire a proprio agio e appagati in entrambi, è qualcosa che dice molto su quanto il loro rapporto stia evolvendo, su quanto loro stessi stiano cambiando.
Fenomenale come sempre, Tam. Ti abbraccio forte e ancora complimentissimi per questa caramellina!