Recensioni per
Posso dirvi che vi amo
di Red Drago

Questa storia ha ottenuto 13 recensioni.
Positive : 13
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
21/01/20, ore 00:45

Complimenti Red Drago hai scritto una bellissima oneshot sul Conte di Fersen. Emergono tutte le sue emozioni relative al suo amore per Maria Antonietta e al ricordo di Oscar. Hai ben descritto il fatto che Fersen ritiene fortunati Oscar e Andrè perchè sempre insieme nella vita come nella morte metre per lui e la Regina di Francia non sarà così. Bravo

Recensore Veterano
09/01/20, ore 15:19

Il povero Fersen è quasi sempre bistrattato nel mondo delle fanfiction, la maggior parte delle estimatrici dell'opera originale non prova affetto o interesse per questo personaggio, "colpevole" di non aver corrisposto l'amore di Oscar, ma soprattutto, di aver per molto tempo adombrato la figura di André. A me invece piace, in particolare nella sua realtà storica. I carteggi tra Maria Antonietta e Fersen restano a testimonianza di un grande amore, forse mai consumato fisicamente ma solo platonico, checché se ne dica. Di sicuro Fersen rinunciò al matrimonio per lei, infatti scrisse: "Non posso appartenere alla sola persona alla quale voglio appartenere, quella che mi ama davvero, perciò non voglio appartenere a nessuna". E quando Maria Antonietta morì: "Colei per la quale vivevo, poiché non ho mai smesso di amarla, colei che amavo così tanto, per la quale avrei dato mille vite, non c'è più. Oh, mio Dio! Perché distruggermi così, cosa ho fatto per meritare la Tua ira? Lei non c'è più. Sono in un'agonia di dolore e non so come faccia a sopportare la mia sofferenza. È tanto profonda e nulla la cancellerà mai. Lei sarà sempre presente nella mia memoria e non smetterò mai di rimpiangerla".
Nella storia ikediana Fersen è legato a Oscar da un sentimento di amicizia e di stima, pertanto mi sarebbe piaciuto che i pensieri di Fersen non fossero stati di invidia per la sorte comune di Oscar e André (anche se capisco il significato che hai voluto dare), quanto piuttosto il ricordo di una donna straordinaria e valorosa.
A presto

Rose

Recensore Junior
06/01/20, ore 17:15

Ciao Red Drago, grazie tantissimo per avermi invitata a leggere questo tuo racconto.
Come già espresso in privato confermo che non sono mai stata una gran fan della coppia Maria Antonietta/Fersen, il loro amore non mi ha mai fatto emozionare, non mi è mai davvero entrato nel cuore e resterà, almeno per me, sempre un pallido sole a confronto di quello eccezionale fra Oscar ed André.
Amore che forse inizialmente, nell’idea della sensei, sarebbe dovuto essere marginale o di contorno a quello tra la prima donna di Francia ed il bel conte svedese ma che in definitiva lo ha surclassato.

Forse non so collocare i due nella “cornice” e nell’ottica giusta perchè di Storia, quella vera, so poco ma ti confesso che da bambina speravo che la mia beniamina riuscisse a spuntarla sulla Regina e che alla fine ottenesse per sé l’amore di Fersen.
Davvero non mi capacitavo di come lui, che ammettiamolo era un vero figo, potesse amare una donna capricciosa come la Regina di Francia.
Ti confesso anche che non mi piace quando gli autori scrivono di un Fersen bello e nostalgico della sua “migliore amica” ma sempre nell’ottica del rimpianto e non per Oscar in sé e per non essere riuscito ad amarla come lei avrebbe meritato, ma in virtù di quello che lei avrebbe potuto fare per salvare la regale amica.
Il ricordo, il pensiero di Fersen per Oscar in un giorno speciale, mi sarebbe arrivato più sentito e struggente se rivolto, per una volta nella vita, solo a lei, alla mia beniamina.

Speravo riuscissi a farmi cambiare idea, ma la storia non ha acceso nessuna scintilla, non ha tolto nulla ai personaggi ma non vi ha neanche aggiunto nulla.

Fiammetta1372

Recensore Veterano
03/01/20, ore 12:28

Ciao, buon anno in ritardo. Con questa storia mi hai fatto "vivere" i sentimenti di Fersen,il suo vuoto, il rimpianto per non essere riuscito ad essere accanto alla persona amata nel momento più importante, lo struggimento di averla perduta per sempre senza possibilità di riscatto. Molto amara la considerazione che prova addirittura invidia per due persone che sono morte. Ma morte insieme, impossibili da dividere neppure dalla nera signora. Bel pezzo, bravo.

Recensore Master
03/01/20, ore 06:21

Ben triste Natale per il Conte di Fersen, il primo senza la donna amata, morta in circostanze tali (un processo farsa e un'esecuzione sommaria che cavalcarono l'onda del pregiudizio, dell'odio e dell'opportunismo politico) che gli fanno giustamente pensare a un omicidio.
Oscar gli manca molto e quasi le invidia un amore condiviso che poté vivere alla luce del sole sebbene per poche ore.
Una possibilità ai familiari, però, avrebbe pure potuto darla! Magari, si sarebbe stupito di potere passare, ugualmente, un sereno Natale in famiglia.

Complimenti e buon anno!

Recensore Master
02/01/20, ore 16:58

Hai descritto la disperazione di Fersen per aver perso il suo amore in maniera tanto tragica.
Hai rievocato alcuni momenti salienti accaduti tra Oscar, Andrè e lo svedese.
Infine hai raccontato anche la morte dei due personaggi tanto amati a molti di noi.
👍

Recensore Veterano
02/01/20, ore 16:22

Davvero struggente e piena di sensibilità, la tua storia di un missing-moment molto ermetico nelle scene dell'anime, ma da te raccontato in maniera commovente.

Fersen è totalmente sopraffatto dalla perdita della sua amata, da dimenticare il resto del mondo che continua ignaro ad avanzare senza di lui.
La sua famiglia che continua a celebrare l'ennesimo Natale che si sussegue ogni anno, tra il nulla da festeggiare, nel frattempo lo spargimento di sangue della Rivoluzione, e l'ossessione di Fersen per il suo passato con tutte quelle domande "se solo fossi stato lì con lei... se solo avessi potuto salvarla... "ecc che lo tormentano senza tregua.

Un momento di memoria verso "il suo migliore amico" Oscar, che ci fa pensare alla preghiera di Fersen sotto la pioggia battente nell'ep. 40, quando invoca la sua amica nella speranza di ricevere un nuovo coraggio ormai abbandonato.

Molto bella, i miei complimenti e auguri di buon anno nuovo!

Recensore Master
02/01/20, ore 14:11

Caro Red Drago, innanzitutto auguri di Buon Anno. In questo scritto hai messo in evidenza quelle poche righe lette e rilette a rimarcare un dolore che diventa sempre più cocente e che lascia nel conte di Fersen un vuoto sempre più incolmabile. Il suo amore per lei non è potuto essere abbastanza, non era stato sufficiente a salvarla dalla sua orribile fine, e nel rileggere le sue lettere Fersen pensa con amarezza che, forse se Oscar fosse stata ancora viva, non avrebbe permesso che la sua regina, la sua amica per tanti anni, facesse la fine oltraggiosa che ha fatto. Rammenta con disperazione che dal suo primo incontro con Maria Antonietta il suo cuore avrebbe potuto vivere solo a metà perché Maria Antonietta era una regina alla quale non era consentito scegliere chi voler amare, e lui quella scelta aveva voluto seguirla condividendo i pochi momenti che essa riservava loro. Solo dopo aver saputo della morte di Oscar e André, conprende quanto loro due invece siano stati uniti in vita, tanto che morto André, Oscar non ha potuto che seguirlo subito dopo per cominciare il loro viaggio nell’eternità del loro sentimento. Con amarezza e dolore riflette su di loro rammaricandosi del fatto di essere rimasto da solo a vivere una vita che di fatto non lo è più perché gli manca la parte più importante della sua anima. Pensiero profondo e bella rappresentazione della solitudine di un uomo che ha riversato tutto se stesso in quell’amore unico. Un caro saluto e a risentirci presto!

Recensore Master
02/01/20, ore 12:31

Bello questo mescolare realtà e fantasia.
Ancora più bello che i pensieri di Fersen ricorrano ad Oscar.
Il suo cuore spezzato lo porta a vivere a metà e rileggere la lettera lo riporta a ricordi lontani.
Buon pomeriggio Red.

Recensore Master
02/01/20, ore 09:45

Ciao Red Drago. É bello quando si fonde realtà storica e fantasia,viaggiando nel cuore disperato di Fersen. Mi ha fatto piacere ritrovare la reale lettera scritta da Maria Antonietta a Fersen,sulla quale hai costruito una storia mediante il Conte. Mi è piaciuto il riferimento,oltre alla donna che ama disperatamente,alla sua amica Oscar. Le riflessioni malinconiche di Fersen mostrano come l'amore di Oscar ed André sia eterno,mentre lui,un morto vivente nell'anima,continuerà a soffrire. Tutto trattato in modo delicato. Un saluto e Buon Anno. :)

Recensore Master
02/01/20, ore 00:33

Ciao Red, buon 2020!
Personalmente trovo che questa sia la migliore delle tue storie.
Le rose di Versailles della Ikeda sono proprio Fersen, M.Antonietta ed Oscar, che qui hai riunito nei ricordi e nei rimpianti dell'unico sopravvissuto (qualche anno prima che anche lui faccia una fine orrenda, per mano del "popolo"). Natale è una festa di gioia, qualcosa a cui partecipa per dovere, col cuore ancora rivolto al suo amore impossibile ed ad un'amica nata proprio il 25 dicembre, a quello che sarebbe potuto succedere se Oscar non fosse morta.
Anch'io penso che se lei ed Andrè fossero sopravvissuti forse si sarebbero allontanati dal movimento rivoluzionario, che raggiunse livelli di ingiustizia e barbarie davvero notevoli (basti vedere le accuse alla regina durante il processo che le fecero…).
Ma il suo dolore rimane composto, celato, e in questo hai mantenuto molto bene il carattere del personaggio, almeno per come ce lo consegna la Storia.
Complimenti e alla prossima!

Recensore Master
01/01/20, ore 21:25

Fiction davvero straordinaria. I miei più sentiti complimenti.
E non sembra nemmeno una finzione, è proprio Axel che parla,ricordando Oscar quattro anni dopo la sua morte,il suo pensiero vola naturalmente a Maria Antonietta, rammentando la corrispondenza segreta e la prigionia nonché la fine tragica del suo grande amore,non può non rimpiangere il momento in cui dovette lasciarla sola al suo destino.
Anche io come lui sono convinta che con Oscar viva il corso della storia sarebbe mutato.
Forse uno dei motivi fondamentali che detto' agli autori la scelta cruenta riguardo la fine della protagonista, fu proprio il legame fra le due rose in qualche modo imprescindibile ,vincolante che non poteva dissolversi.
Oscar non avrebbe mai voltato le spalle alla sua Regina non avrebbe lasciato che perisse in modo così devastante, doloroso e ingiusto.
Lei si era battuta per la libertà e l' uguaglianza non certo per l' orrore di ciò che ne conseguì .
Davvero bravissimo ad avermi accompagnato nel 1793 e avermi fatto sentire ,attraverso la figura del conte Fersen, sapientemente descritto come chatacter, anche la presenza di Oscar e sua maestà.
P.S. la lettera! Dio ma come hai fatto? Dove hai trovato quello scritto?Ho letto parecchio sulla biografia della regina di Francia ma non ho mai avuto piacere di leggere la sua ultima lettera al conte!
P.S. L' ooc lo puoi anche cancellare ma perché?????
Ciao buona serata e auguri
(Recensione modificata il 01/01/2020 - 09:30 pm)

Recensore Master
01/01/20, ore 20:36

Molto toccante.
Hans è rimasto solo. Almeno Oscar e André sono uniti nella morte.
Maria Antonietta è perduta e lui le è sopravvissuto. Una vita vuota, una vita a metà.
La lettera della regina indirizzata a lui è commovente così come il loro amore eterno mai vissuto alla luce del sole. Forse la più terribile delle condanne.
Qui ti sei superato. Preciso e perfetto.
E struggente, almeno per me.
Bravo. 😉