QUINTA CLASSIFICATA – "Cuoca e domestica" di AcquaSaponePaperella
Titolo: 1/2
Sostanzialmente si limita a elencare le protagoniste della storia, ovvero appunto la cuoca, Mrs. Brill, e la domestica, Ellen. Descrive ma al contempo non dice niente: non lo trovo intrigante, probabilmente scorrendo la pagina di EFP in cerca di una lettura non mi ci sarei soffermata. Come titolo – e te lo dice una che a sua volta combatte molto con i titoli – non funziona molto, a mio parere.
Grammatica e stile: 6,2/10
“Winifred si era accorta del cambiamento tra quelle due, e aveva anche cercato di spiegare al marito”
Non sottraggo, ma la virgola (o la congiunzione se vuoi) in questo caso mi sembra superflua. Parlando in generale mi piace l’utilizzo della “e” preceduta dalla virgola, ma trovo che ci sia caso e caso: qui spezza troppo, senza virgola filerebbe meglio. In ogni caso, la considero una scelta stilistica e non un errore.
“da quando in casa c'era Mary Poppins l'atmosfera in Viale dei Ciliegi era diventata improvvisamente magica.”
Anche qui, non sottraggo – non è errore –, ma ti segnalo per completezza che trovo quell’”improvvisamente” superfluo, quasi ridondante: l’atmosfera cambia da quando c’è Mary, l’avverbio appesantisce solo il tutto, mi sembra.
“usciva di casa e veniva congedata da Mrs. Ellen e Mrs. Brill.” (-0,2)
Citando dalla Treccani, congedare significa “lasciare libero di andare via”: in che senso la signora Banks verrebbe congedata dalle sue dipendenti?
Ciò che intendi è chiaro, ma qualcosa sulla linea di un banale “salutata” sarebbe più corretto. Congedare assume sfumature diverse e inadatte a questo contesto.
“prenda un pò di biscotti” (-0,5)
Si scrive po’, con l’apostrofo e non con l’accento. Va usato l’apostrofo perché è un troncamento di “poco”.
“-e ce ne misero di tempo per scendere!-” (-0,5)
Qui ci sono due errori: prima di tutto, per le frasi incidentali va utilizzata la lineetta e non il trattino (– e non -, per intenderci); poi tra lineetta e parola che precede/segue va lasciato uno spazio. In pratica, avrebbe dovuto essere così:
“– e ce ne misero di tempo per scendere! –”
È un errore molto comune (un po’ entrambi, ma la confusione trattino/lineetta particolarmente), se sei interessata ad approfondire posso indicarti una pagina della Treccani in cui le differenze fra gli usi di questi segni sono spiegate molto bene. Qualcosa la trovi anche sulla mia pagina giudice.
“tenerlo come segreto solo per loro due”
Non ho tolto niente, non credo sia un errore, ma mi suona un po’ strano e volevo dirtelo. Mi suonerebbe più naturale “tra loro due”, piuttosto che “per”, ma questo commento effettivamente puoi anche ignorarlo, riconosco sia molto soggettivo.
“Sia mai che fossero state scambiate per pazze!” (-1,1)
Prima di tutto, serve un “non”. Non sia mai che…
Poi, è sbagliata la consecutio. Tutta la narrazione è al passato, ma qui usi il congiuntivo presente e ci sta, è una sorta di frase gnomica, “Non fosse mai” suonerebbe assai strano. Quindi benissimo per il sia, ma allora non puoi accompagnarlo con un trapassato. Forse andrebbe bene anche un imperfetto, ma secondo me la cosa migliore sarebbe utilizzare un presente, restando nella dimensione atemporale dell’ottativa. Opterei per “Non sia mai che le scambiassero per pazze”, quindi.
Per quanto riguarda lo stile, non mi ha entusiasmata; il registro che adotti resta coerente per tutta la narrazione e si sposa abbastanza bene con l’ambientazione, ma in alcune frasi inserisci elementi che personalmente trovo ridondanti. Qualcosa te l’ho segnalato all’inizio di questo parametro, ma l’esempio migliore è certamente il seguente:
“Eccole lì, la cuoca e la domestica, un tempo cane e gatto, che adesso se ne stavano approfittando della loro ora di riposo per prendere il thè, tutte e due insieme appassionatamente.”
Questa frase, perdonami, mi sembra aggiungere poco o niente al discorso, la trovo molto ridondante, anche in sé stessa (quel “tutte e due insieme appassionatamente” appesantisce molto). Un po’ mi confonde anche la struttura: inizi indicando i soggetti, poi apri una relativa e la principale resta lì appesa. Tra l’altro, “se ne stavano approfittando” suona molto colloquiale.
IC/Trama: 7/10
Hai scelto di rappresentare uno spaccato quotidiano, concentrandoti su due personaggi minori del film, personaggi che vediamo “risentire” dei particolari cambiamenti suscitati dall’arrivo di Mary Poppins in casa Barks.
Ci presenti allora la cuoca e la cameriera, non molto più che macchiette nel film, intente a prendere un tè ridendo e scherzando (e addirittura fluttuando verso il soffitto, alla fine).
Non le definirei OOC, quello che descrivi va bene, ma non approfondisci molto la caratterizzazione. Dai loro più spazio rispetto al film, ma ti limiti a riportare qualche dialogo e a illustrare i loro gesti, non arriviamo a conoscere davvero i loro pensieri, chi sono loro interiormente: le tue protagoniste vengono caratterizzate più in rapporto a come sono cambiate per l’influenza di Mary Poppins in casa Barks (“un tempo cane e gatto”, ora prendono insieme il tè) che non prese a sé.
Quindi, l’IC c’è ma non è approfondito, penso avresti potuto osare di più, anche perché pur trattandosi di una flash – e quindi avendo le parole contate – ti rimanevano più di 100 parole ancora da poter inserire, questa breve storia non raggiunge neanche le 400.
È una scena carina, che rievoca senz’altro l’atmosfera dell’originale, ma non fa molto di più, non aggiunge. È simpatica, ma – personalmente almeno – non sazia, lascia un po’ la voglia di avere altro, di andare più a fondo.
Per quanto riguarda Winifred Banks, è uguale a quella del film, va benissimo.
Prompt: 1/1
Il prompt da te scelto è “tè”, ed effettivamente ciò che le tue protagoniste fanno ha come sfondo proprio questa bevanda calda: messi da parte i battibecchi del passato, si siedono a prendere un tè. Proprio su quest’atto verte la prima parte della conversazione, il sorseggiare il tè accompagna tutta la storia, diventa quasi il simbolo della nuova unione tra le due domestiche di casa Barks.
Totale: 15,2/22+1 |