Le storie ambientate dopo l'episodio 6 sono il mio punto debole.
C'è angst per tutti quanti, innanzitutto, quella bella sensazione di colpa per Geralt che si è giocato il suo unico amico, e la sofferenza per Jaskier che si rende conto di aver sacrificato vent'anni di vita per qualcuno che sembra averlo considerato solo un fastidio
E poi vedere come reagiscono, le scuse, le fughe per non incontrarsi...
L'introspezione mi è piaciuta davvero molto, soprattutto il punto in cui Geralt si ritrova a gestire quella soddisfazione provata nel lasciare, per una volta, che a soffrire della sua rabbia fosse qualcun altro, salvo trovarsi danneggiato a sua volta dalle sue stesse azioni.
Geralt che interviene per salvare Jaskier è un grande classico, ma non per questo meno adatto alla storia e a mostrare il vero carattere di Geralt.
L'idea che Jaskier continui, nonostante tutto, a cantare le gesta di Geralt (l'unica persona a cui sia mai rimasto fedele, a ben vedere) spezza un po' il cuore, nella parte, sottintesa, in cui ha dovuto comunque spendere ore e ore a cercare informazioni, creare il testo e la musica, per una persona che al loro ultimo incontro l'ha trattato terribilmente.
Ho adorato come alla fine siano scivolati nel loro solito bisticciare, come se nulla fosse cambiato, anche se lo è.
Complimenti!
A. |