Recensioni per
Where all the lies lie
di LadyPalma

Questa storia ha ottenuto 20 recensioni.
Positive : 20
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
15/06/20, ore 23:52

Ciao,
Finalmente sono arrivata!
Allora, che dire? Uhm... La prima volta che lessi della tua ship Dolores/Moody mi prendesti impreparata. É forse una delle poche ship che non mi siano mai passate per la mente, forse perché non leggo molto su nessuno dei due.
Peró ero davvero curiosa.
Harry Potter è stato il primo fandom che mi abbia davvero accettato e di cui abbia letto fanfiction così dette.
Quindi ho letto molto in esso e mi sempre piacere leggerne.
Ora, venendo alla storia, mi ha sorpreso (e siamo a due) leggere di Dolores e Alastor nei tempi di Hogwarts che fossero amici, che lui l'amasse anche e... La mia reazione finale é stata: "...e che cazzo Dolores!" il fatto che fossi in mezzo alla strada e che mi abbiano guardato tutti é solo un dettaglio! (Sì, ho la pessima abitudine di leggere camminando)
L'unica volta in cui la Umbridge abbia mentito con consapevolezza di causa le ha rovinato la vita! Se questo non si chiama sfiga...
Moody è dolcissimo nella descrizione del ragazzino, un cuore spezzato che non ha mai davvero riunito, una ferita fra le tante alla fine, ma forse la più intima e dolorosa. É andato avanti creando un muro fra sé e gli altri. Fa male vederlo tentare di riprendersela, ma senza riuscirci, senza sapere come muoversi.
Mi ha lasciato il magone e il desiderio di leggerne altro, magari con la speranza che questa volta sia più gioioso (ma puó davvero esserci un ipotetico futuro fra di loro? Forse sono troppo diversi per averlo.)
Ti ringrazio per questa storia, mi ha fatto sospirare per una coppia che non avrei mai creduto possibile, ma che descritta in questa maniera perfetta é stato stupendo scoprire.
Un saluto,
Miss Loki_Rddle Gold

P.s. Chissa, Doll, magari dall'aldilà Moddy ti vede, ma non credo ti giudichi. Starà piangendo per te.

Recensore Master
13/02/20, ore 09:12

Eccomi qui con la valutazione del contest, grazie ancora di aver partecipato.

2. (Parimerito) GiuniaPalma

Titolo e introduzione: 4,5/5 Il titolo mi è piaciuto molto, soprattutto considerando quanto Dolores abbia insistito sul non dire bugie durante il suo terribile anno di insegnamento a Hogwarts; ammetto che sulle prime non avevo riflettuto sull’omonimia tra to lie e lie, ma dopo aver letto quanto hai scritto nelle note non ho potuto che apprezzare ancor di più la tua scelta. L’introduzione riesce a mettere a fuoco la storia che hai intenzione di narrare, senza però svelare troppo; lascia un alone di mistero riguardo ai due personaggi di cui vuoi narrarci, un enigma che riusciamo a risolvere solo leggendo la storia.

Stile e Lessico: 9/10 Lo stile che hai scelto per questa storia è molto diretto; se dovessi paragonarlo a uno dei tuoi personaggi sarebbe sicuramente Moody, più che Dolores. Sono convinta che questa fosse la scelta migliore per narrare una storia simile, temo che eccedendo con il sentimentalismo e l’emotività non saresti riuscita a narrarci nello stesso modo convincente l’amore che Dolores ha scelto di ignorare e finto di dimenticare — il sentimento che, forse, avrebbe potuto salvarla.

Hai fatto un ottimo lavoro con il lessico: ho apprezzato le scelte che hai fatto e la varietà di termini che hai utilizzato, soprattutto nei momenti dedicati alle descrizioni di Dolores e del rosa che la circonda sempre.

Ti riporto in seguito delle frasi che contengono sviste o scelte che non mi hanno convinta fino in fondo, in caso tu voglia correggerle una volta che il contest sarà concluso da abbastanza tempo:

- “Eppure, Alastor riconosceva anche, accanto all'orgoglio, la tristezza e, accanto alla vergogna, l'insicurezza.” La frase è formalmente corretta, ma sinceramente avrei tolto quella tra Eppure e Alastor;
- “Sei proprio un ingrato, Moody, a voler fare uno squallido auror con una famiglia così alla spalle” più che fare qui avrei utilizzato diventare, visto la scelta dell’articolo indeterminato, e poi ti segnalo che hai scritto alla invece che alle;
- “un primo bacio che ricordava bene e che avrebbe sempre segretamente tenuto nella sua memoria” trovo che tenuto non sia la scelta più appropriata per esprimere quello che intendevi, personalmente avrei scelto conservato;

IC/ Caratterizzazione dei personaggi: 15/15 Meriti il punteggio pieno, sia per come hai caratterizzato i due personaggi principali, che per quelli a cui hai solo accennato; ho letteralmente amato il dettaglio relativo a Lumacorno che non invita mai Dolores al Lumaclub e nemmeno si ricorda il suo nome — un po’ come fa con il povero Ron. Nelle note dici di essere soddisfatta di Dolores, e non posso che concordare perché ho rivisto in lei i lati del carattere, estremizzati, che abbiamo incontrato nel quinto libro della saga: quegli atteggiamenti che hanno reso il suo personaggio così dannatamente detestabile; apprezzo molto le fragilità che ci hai mostrato, perché non sarebbe stato credibile che una sedicenne fosse pronta a dimenticare senza alcuna remora la madre e il fratello. Mi è piaciuto moltissimo anche Alastor: schietto, risoluto, pronto a portare avanti le sue idee e le sue scelte, difendendole dalle malelingue e dai commenti altrui; mi sembra la versione passata perfetta dell’Auror che incontriamo nei libri — quando ormai ha combattuto troppe battaglie perse, come quella per tentare di far sì che Dolores ammetta di ricordare il loro bacio.

Utilizzo del prompt: 5/5 Il prompt è stato utilizzato in maniera abbastanza classica, perdonami il termine, ma la scelta dei due protagonisti ha contribuito a rendere davvero speciale questa tua scelta. Ho veramente sofferto con Moody, durante i suoi tentativi di risvegliare la memoria di Dolores, e mi sono abbattuta dopo aver scoperto che lei ha preferito mentirgli per il resto della sua vita, senza mai ammettere quanto quei baci fossero stati speciali.

Gradimento personale: 5/5 Già solo perché sei riuscita a farmi apprezzare una storia con protagonista Dolores Jane Umbridge dovresti ritenerti enormemente soddisfatta; se a questo aggiungiamo il fatto che hai scritto un pezzo al tempo stesso godibilissimo e intriso di quella nota di malinconia che inevitabilmente le feste portano con loro — soprattutto quando i personaggi sono dei solitari come i tuoi — non posso che complimentarmi con te. La storia mi ha letteralmente trascinato tra le mura di Hogwarts, tra le strade innevate di Hogsmeade e, infine, nei corridoi del Ministero; il finale, con l’ammissione relativa al bacio mai dimenticato da parte di Dolores, mi ha fatto empatizzare, per la prima volta, con lei e mi ha fatto desiderare che avesse optato per la scelta più coraggiosa il giorno dopo quella sua prima ubriacatura.

Punti bonus: 5/6 Non ti ho dato il massimo in questo parametro solo perché, pur comprendendo e approvando la scelta di avere Dolores fingere di essersi dimenticata del bacio, il bonus prevedeva che l’avesse dimenticato per davvero. Ho invece apprezzato tantissimo il risalto che hai dato al carillon, quando l’ho visto riapparire nell’ultima scena mi si è davvero stretto il cuore, perché Dolores non è riuscita a gettarlo via in fin dei conti. Inoltre, mi hai fatta sognare con la descrizione di Hogsmeade addobbata per le feste e mi hai fatto desiderare di essere lì a godermi la giornata con loro.

Totale 43,5/46

Recensore Master
23/01/20, ore 21:41

Ciao :-)
Ormai lo sai, io non sono per il crack pairing e, in più, l'Umbridge è un personaggio che non tollero, però questa storia mi è piaciuta, è stata una lettura piacevole fino alla fine (anche se ho continuato a odiare Dolores, ma a questo dubito che vi sia rimedio).
Hai caratterizzato bene Dolores, ma sinceramente a me è piaciuto questo giovane Alastor, certo la vedo molto difficile una sua cotta specialmente per una come Dolores.
È stata cattiva a nascondergli la verità sul bacio, anche se è perfettamente da lei.
Complimenti per la storia!
In bocca a lupo per il contest!
A presto,
Carme93

Recensore Master
17/01/20, ore 22:04

Ciao carissima, eccomi qui! Scusa se ci ho messo tanto, è stata una settimana un po’ più complicata del previsto.
Ho anche finito per cambiare storia in corso d’opera, ero partita con Paint it black perché mi incuriosiva (e tuttora incuriosisce) molto, ma non ero del tutto certa che una raccolta di drabble fosse la storia ideale da recensire per l’ABC e così, rileggendo le preferenze che avevi espresso nel post, sono finita su questa OS.
Intanto complimenti per avermi fatto leggere di Dolores Umbridge XD
Reazione piuttosto comune – sì, mi rendo conto di essere piuttosto banale in questo caso – ma non l’ho mai mandata giù, siamo al punto che trovare l’autrice in altri film mi fa un po’ storcere il naso (il che mi dispiace tantissimo, perché ovviamente non ce l’ho con l’attrice, povera. Anzi, è stata bravissima a interpretarla!). Eppure, eppure… leggere della tua ship con Moody ha intrigato non poco la mia anima crack. Mi hai incuriosita, e ora che l’ho letta la prima cosa che voglio dirti è che non me ne sono affatto pentita! Anzi.
Ma procediamo con ordine (mi aiuterò con la scaletta dell’ABC).
Il titolo: già mi era piaciuto, proprio per l’accostamento di to lie/lie, senza aver letto la storia, ma arrivata alla fine è tutto un altro discorso.
“E, soprattutto, quella bugia: la bugia di un bacio mai dimenticato, la bugia da cui avevano avuto origine tutte le altre.” Ho apprezzato tantissimo questa frase, perché in pratica spiega il titolo: durante la lettura mi era scivolato fuori dalla mente, ma qui. Qui fornisci la sua esatta motivazione, è stato impossibile non ripensarci: where all the lies lie è nientemeno che in quel ricordo di un pomeriggio a Hogsmeade, in un bacio che si è finto di dimenticare preferendo quest’alternativa (molto da Serpeverde, devo dire) all’affrontare apertamente l’accaduto, un ottimo sotterfugio per evitare un confronto.
Le intro, confesso, ho il brutto vizio di saltarle; nello specifico sono tornata a leggerla ora. Partiamo dal presupposto che io per prima sono assolutamente negata, non so mai cosa scriverci; la tua non mi sembra male, forse però più “senza infamia e senza lode” che super intrigante e attira-lettori (?). Questo in generale, in realtà, perché penso che con un’OS del genere un lettore tipo me – alias, incuriosito dalle crack – entrerebbe già solo per vedere come hai scelto di muovere la coppia, mentre magari qualcuno amante del canon a ogni costo passerebbe oltre “a prescindere”. Una cosa che mi viene in mente è che gli avvisi di partecipazione ai vari contest potrebbe convenire metterli alla fine, riservando la prima riga all’introduzione vera e propria.
Sai già che apprezzo il tuo stile “semplice ma non banale”, privo di fronzoli non necessari. In questa particolare shot mi sono trovata a pensare in qualche punto che ci fossero troppe virgole, ma niente di grave (i tre quarti delle mie riletture consistono nell’eliminare/spostare virgole. Ti capisco sorella!).
Ti segnalo due punti in cui ciò che ho riscontrato non lo definirei “errore”, si tratta di preferenze personali direi. A me personalmente le frasi scritte così hanno un po’ stonato:
[quello che dicono i babbei dei nostri compagni di casa]
Non so, mi sembra che “quei babbei” suonerebbe meglio, ma non ho una vera spiegazione.
[propensione per dispetti e sfide tipico della sua natura da Serpeverde, oppure un guizzo del coraggio irriflesso dei Grifondoro]
Non mi ha molto convinta quella virgola dopo Serpeverde, mi sembra stacchi in modo troppo netto dalla disgiuntiva; io avrei o aggiunto una virgola prima di tipico, rendendo l’osservazione un inciso, o rimosso quella presente.
[prima finalmente di sbucare]
Questo non saprei davvero come spiegarlo, ma mi suonerebbe infinitamente meglio con l’avverbio posposto a “sbucare” – scusa l’osservazione abbastanza random >,<
Di seguito invece ti segnalo alcune sviste:
“... E
Credo che sarebbe più corretto rimuovere lo spazio tra i puntini di sospensione e la È iniziale;
[così alla spalle] alle
[smettila di chiamarmi, Doll] Come mai la virgola? Separa “Doll” dal verbo, la frase mi sembra più sensata senza
pub" "Amortentia sballata"
Ti sono sfuggite delle virgolette di troppo dopo “pub”
[non riuscì proprio a fare a resistere] forse hai fatto un miscuglio tra “a fare resistenza” e “a resistere”
[costatava] manca una “n”
[adesso, Dolores, non era altro che una stupida, ignorante]
La virgola dopo Dolores separa il soggetto dal predicato, andrebbe rimossa
Chiusa questa parentesi poco simpatica (ma utile, spero), passiamo alla trama!
Allora, l’ho trovata incredibile. Mi è piaciuto moltissimo, prima di tutto, come hai sviluppato il pacchetto scelto, in particolare il twist (molto adatto alla protagonista) della perdita solo fasulla della memoria!
Molto apprezzata la chicca del centauro di ghiaccio, creatura che già adesso risulta terrificante per Dolores (e no, non riesco a dispiacermi per leiXD).
Apprezzatissima anche la struttura circolare della shot, che si apre e chiude sul carillon: quest’ultimo potrebbe apparire un dettaglio, ma non lo è affatto. Esemplifica, nella tua storia, l’evoluzione della Umbridge: e sì, ammetto che così il personaggio mi risulta ben più interessante della donna che, accompagnata dal punto di vista di Harry, mi sono limitata a odiare nei libri. Tra l’altro, non avevo idea di tutti i particolari del suo passato che tu hai riportato e sfruttato coerentemente: ottimo lavoro davvero, oltre che interessante e divertente in questo senso la lettura mi è risultata anche istruttiva!
La tua resa dei personaggi mi è piaciuta. Sì, lo ammetto, all’inizio leggere di Alastor che ha una cotta per lei mi è risultato “strano”, un po’ irreale, ma la tua introspezione mette il tutto in prospettiva e lo rende anche credibile. Prima di tutto, non so molto su Moody quindi: perché no? [Non sapevo neanche che la sua Casa fosse Serpeverde, rip]
Due frasi in particolare mi hanno molto colpita:
“il rosa che aveva finito per divorare ogni altra cosa.” 100% Dolores Umbridge, in pratica. Sul serio, l’ho trovato un ottimo modo per descrivere la triste donna che è diventata. Già mi aveva positivamente colpita, a tal proposito, il fatto che la storia iniziasse proprio con una “discussione” sul colore rosa (e le sue sfumature).
Poi, “voleva affatturarla e stringerla tra le sue braccia allo stesso tempo”: ecco, questa direi che rende molto bene ciò che avrebbe potuto provare Moody ipotizzando una cotta. Infatti, trovo molto realistico che tu non ti sia limitata a farlo innamorare: nonostante la cotta, Alastor vede bene i limiti della ragazza.
In conclusione, ho trovato la shot un esperimento insolito e interessante, complimenti davvero!
Merita di finire tra le ricordate già solo per la particolarità.
La coppia è crack sicuramente, ma un elemento che colleghi questi due personaggi nel canon c’è ed è l’occhio di Moody, finito in mano a lei dopo la sua morte: ho letto la storia con questo in mente e vedere che l’hai giustamente inserito nel finale mi è piaciuto, direi che ci sta decisamente bene.
Complimenti ancora cara, hai trattato egregiamente una coppia così fuori dell’ordinario e soprattutto i personaggi che la compongono: non credevo che avrei mai letto (ma neanche trovato, in realtà) una storia fluff con protagonista nientemeno che Dolores Umbridge!
Un bacio,
Mari

Recensore Master
17/01/20, ore 11:57

Ciao!
Ovviamente non potevo perdermi qualcosa di più corposo su Dolores: ormai mi stai contagiando, e guarda, quasi quasi non ho avuto neanche una piccola palpitazione, vedendola accoppiata ad Alastor (be', forse giusto un sussultino, ma niente di che). Tra l'altro, abbiamo scritto sullo stesso pacchetto, quindi ero molto curiosa di vedere come avresti gestito il tutto.
E niente, questa storia mi è piaciuta tantissimo.
Hai preso due personaggi difficilissimi da gestire, e ancor più difficili da immaginare giovani (almeno, per me loro sono un po' l'emblema di quei personaggi "nati vecchi", quelli a cui avrei una difficoltà terribile ad approcciarmi, se dovessi scrivere di loro da giovani), e li hai resi secondo me al meglio.
Mi è piaciuto davvero tanto come hai costruito la loro relazione per certi versi inspiegabile, con tutte le perplessità di Alastor che in effetti non riesce a capire che cosa ci sia di tanto affascinante in lei, ma non riesce comunque a combattere i suoi sentimenti. E, secondo me, al di là dell'aspetto burbero (adoro come, per cercare di scusarsi, le dia in realtà un vero motivo per offendersi, cosa che lei ovviamente non coglie), gli hai dato un'ottima capacità di osservare e di cogliere la natura di chi lo circonda (cosa che, visto la sua carriera da Auror, è sicuramente un fatto concreto). Credo che tu (per mezzo delle sue osservazioni) abbia fatto un ritratto precisissimo di Dolores: insopportabile, certo, ma anche tanto spaventata e insicura. Ho sempre trovato terribile il suo comportamento con il lato babbano della sua famiglia, ma mi sono anche chiesta quali dolori, quali insicurezze ci fossero (oltre a una buona dose di stronzaggine) dietro simili atteggiamenti. Insomma, con un personaggio così è molto facile lasciarsi andare a pure e sterili denigrazioni, ed è molto più difficile cercare di restituirgli complessità umana, ma tu ci sei secondo me riuscita molto bene.
Ci sono dei dettagli, poi che sono davvero esilarante, come il fatto che lei ami lo Sherry perché tende al rosa, o il suo disgusto alla vista di un centauro (anche di ghiaccio, e anche prima dei suoi futuri incontri).
Ho amato la tua Hogsmeade, ed è fantastico come tu abbia inserito un tocco di originalità (perfettamente credibile, visto il contesto) anche nell'inserimento del vischio.
Il finale, poi, è un pugno nello stomaco: già da quando capiamo che Dolores, in realtà, quell'amnesia la sta solo fingendo è un lento discendere sempre più in un'atmosfera fredda e malinconica.
Il loro incontro da adulti, con le loro vite ormai così diverse e intrinsecamente legate alla verità, seppur con intenti completamente opposti, è molto suggestivo, e dà una concretezza e una profondità tutta nuova alla storia.
Il dettaglio dell'occhio mi ha quasi commossa. Non dev'essere affatto bello, essere Dolores Umbridge.
Insomma, ti faccio davvero i miei complimenti!
A presto!

Recensore Master
14/01/20, ore 11:23

Eccomi di nuovo! Anche questa è una coppia che mi ha piacevolmente sorpreso. Non avrei mai immaginato Alastor Moody innamorato di Dolores Umbridge. Sono due personaggi talmente diversi che sembra quasi impossibile che possano attrarsi :-)
La tua versione dei fatti, oltre a essere ben scritta (e il tuo stile scorrevole aiuta moltissimo nella lettura) è anche molto interessante. Non avrei mai immaginato che anche Dolores ricordasse il bacio e che, anzi, abbia voluto negarlo per la sua ambizione. Certo, sappiamo che è molto ambiziosa, e quindi pensavo che di Alastor non gliene importasse proprio niente, e invece si capisce che forse, un po' si è pentita di quella bugia da ragazzina.
Hai fatto davvero un ottimo lavoro, che di sicuro lascerà un'ottima impressione sulla giudice del contest!
A presto!

Recensore Veterano
11/01/20, ore 23:38

Recensione premio per aver vinto il primo premio nel contest 'Do you want to build a snowman?' Sul forum di EFP.
Ciao!
In questa Os hai scelto una coppia improbabile e sei riuscita a dargli una base che va molto indietro nel tempo. Vedere il rospaccio e l'auror insieme ci sembra grottesco, ma immaginarli da ragazzi a scuola, beh cambia molto! Inizialmente quando si vede un po' di introspezione di Alastor, sembra tu stia elencando tutti i motivi per cui lui odia Dolores: la voce stridula, l'odio per i babbani, scontrosa, addirittura pensa che sia possibile che abbia bevuto dell'amortentia... e la frase che dice che in realtà la voce gli piace sembra forzata, ma si scioglie tutta la forzatura perché si nomina l'insicurezza di Dolores che la rende più umana. La storia di lei in realtà non la conoscevo, ma è coerente il modo in cui l'hai illustrata. Mi piace finalmente incasellare un personaggio così odioso e ostile, una ragazza che ama la perfezione e essere numero uno, far rispettare le regole e rispettarle, non deve aver avuto vita facile in un mondo nuovo in cui lei non poteva essere appunto 'pura'. Essere smistata nei serpeverde avrà effettivamente peggiorato tutto. Questa cosa del carillon rosa è davvero angst, mi ci crogiolo Haha Mi piace il soprannome che le dà Alastor, Doll, e mi piace come lei lo respinga, perché rimane molto IC. È anche IC il fatto che quando lui le dice che è grande lei abbia frainteso, perché vede troppo il negativo. Hai rimarcato che lei ride sempre mentre lui è scuro in viso, ma con i loro pensieri vale esattamente l'opposto. Bello anche l'incontro tra i corridoi del ministero. È passato del tempo e i due non si vedono da tanto, non si amano, anzi, si odiano. Lei troppo rosa, lui fuori di testa e smostrato. Sei rimasta sia IC che coerente alla storia originale, incredibile! È benissimo una storia che potrebbe essere accaduto senza che noi ne fossimo a conoscenza! Alla fine, di nuovo il collegamento con l'occhio della porta, che come ti ho detto anche per l'altra ff è super azzeccato!

Recensore Master
07/01/20, ore 13:39

Ciao!

Una OS decisamente interessante sulla imprevidibilità (e talvolta totale cecità, come in questo caso) dei sentimenti.
Di HP conosco solo i film ma ricordo abbastanza bene sia Alastor che Dolores e il primo (seppur visto perlopiù nella interpretazione fatta da Codaliscia)mi è sempre molto piaciuto per la sua schiettezza ed efficacia d'insegnamento. Per quanto riguarda la Umbridge, beh l'autrice di HP si è messa d'impegno per creare un personaggio particolarmente odioso, che ho ritrovato in pieno in queste righe. E' la prima "strana coppia" di cui leggo in assoluto e sin dal principio avrei voluto essere lì per allontanare l'Auror in fieri da quella pazza vestita di rosa; fortunatamente, è stata lei stessa a respingerlo in una maniera abbastanza orrenda (e pertanto perfettamente IC), facendo finta di aver dimenticato. Moody ha ambizioni troppo umili per anche soltanto di avvicinarsi a "Doll", soprannome scelto non a caso, e quindi non fa per lei. Rapidissimo, semplice e relativamente indolore.
La reunion di qualche tempo dopo non sarebbe potuta andare in maniera differente così come anche la sua tetra decisione di farsi montare l'occhio magico dell'Auror sulla porta della presidenza di Hogwarts ma si è trattata di una scelta a doppio taglio, perché l'occhio sembra sapere della sua menzogna originaria.
Mi sono divertito, OS scorrevole e piacevole. Complimenti!
Un saluto e a presto,
Will D.

Recensore Master
07/01/20, ore 11:16

AHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH!
Ma io ti adoro!
Allora, Moody lo adoro a prescindere da sempre, burbero, scontroso e caprone come è. Ma Dolores, quella pazza svitata orribile strega della Umbridge...tu me l'hai fatto piacere nonostante io l'abbia sempre odiata dal più profondo del mio cuore! (sto iniziando a sospettare che tu abbia il magico potere di farmi piacere personaggi che normalmente non tollero, vedi Melisandre).
In ogni caso, sul modo in cui scrivi non ho da dire assolutamente nulla. A questo punto credo che saprei riconoscere il tuo stile in mezzo ad altri mille. Sei corretta, scorrevole e pulita. Mai volgare, ma sempre delicata, come una ballerina che danza sulle punte, saltando di bicchiere di cristallo in bicchiere di cristallo senza romperne neanche uno. Non ti addentri in cose che non "sai" (tipo rating rossi), ma per quanto riguarda il romanticismo di cui sono intrise le tue storie...boh, bellissimo, davvero.
La storia in sè è una piacevolissima sorpresa. Ripeto: odio Dolores, amo Moody, ma insieme sono fantastici e anche lei mi risulta più gradita di quanto pensassi.
Si spiegherebbero tante tante cose, se davvero fosse andata così, compreso il volere l'occhio di Moody per sè.
Hai reso bene entrambi, mantenendoli fedeli a quelli che conosciamo, riconoscibili anche se più giovani. Per quanto mi riguarda hai fatto un ottimo lavoro!
Mi piace leggere le tue storie e soprattutto le tue crack-pairing, che sono sempre buffe e romantiche contemporaneamente, fedeli al canone e personali.
Sono molto felice di averti incontrata virtualmente, perchè ho scoperto una brava scrittrice e un nunovo mondo (quello delle crack).
A presto, tesoro!
Un bacio grande, Lagertha

Recensore Junior
07/01/20, ore 10:41

Ciao! Sono la ragazza dello scambio libero su facebook! Che dire, un racconto agrodolce che mi ha davvero emozionata. Hai reso pulsanti, umani i personaggi, e incredibilmente sei riuscita a rendere questa strana coppia la meglio assortita di sempre. Mi hai fatto scendere una lacrima, perché per un attimo ho creduto che il loro amore fosse possibile. Due persone speciali che si completano e che guardano oltre le apparenze l'uno dell'altra. Mi è piaciuto tanto come hai strutturato questa Oneshot, ogni episodio come una piccola fotografia incastonata. Il finale mi ha ricordato che nessuno può fuggire da sé stesso... non quando l'amore ti raggiunge l'anima. Meraviglioso, complimenti veramente.

Recensore Master
06/01/20, ore 19:26

eccomi , tesorina bella!!
ma questa storiella dal sapore agrodolce e dolceamaro è un amoreee

partiamo dal titolo, lo trovo geniale, io amo i titoli e amo ancora di più tu abbia scelto l'inglese per quel gioco di parole fra lies e lie perchè 'dove risiedono tutte le bugie' non avrebbe avuto lo stesso impatto, sei d'accordo?

il carillon... aww io amo le sorie che iniziano così nel vivo della vicenda e poi con un dialogo, nooo meglio... con un battibeccare

amo tutto il gergo HarryPottiano che hai uusato <3

che bello ipotizzare questa convivenza, non importa sia un crack pairing li trovo bellissimi e ben assortiti... Dolores già così attaccata al rosa e Alastor che ancora non era affatto burbero.. semmai innamoratissimo

Poi il rosa lo troviamo anche nello sherry (geniale!) e complice il vischio magico eheheheeh che baci!!!

e quella furbina di Doll fa fint di non ricordare...
fa male vedere che col passare degli anni sono arrivati a disprezzarsi, tanto che Moody quasi si rallegra che le cose non hanno funzionato..

poi quando menzioni la sua morte e il finale con Dolores che apre il cassetto... beh, geniale davvero.
complimentissimi <3

Recensore Master
06/01/20, ore 18:44

Carissima LadyPalma,
non sapevo di shippare Alastor e Dolores finché non ho finito di leggere questa fic. No, bugia, ho iniziato a shipparli più o meno a metà del primo paragrafo. Ma come fai? Un giorno me lo spieghi? Non è la prima volta che mi fai shippare coppie crack (e, okay, io sono un'amante delle crack... fino a un anno la mia OTP era considerata tale...) e, ripeto, non so come fai.
A parte il fatto che l'ic dei personaggi è dannatamente spiazzante. Moody e la sua pazienza, tranquillità ma che non le manda a dire. Dolores sempre sull'attenti, che schifo ogni cosa, per dimostrare chissà che... ma, dal punto di vista di Moody, c'è ben altro dietro quella facciata arrogante. Ed è tristezza e sicuramente insicurezza... ed è questo che forse rende Alastor più tollerante nei suoi riguardi. Ha visto oltre i pizzi e il rosa e persino lui si chiede come abbia potuto innamorarsi di lei.

In vino veritas, si dice, no? E sebbene non perda completamente quel suo lato superiore, Dolores pare possedere pure un caratterino spigliato e frizzante, quando Moody la bacia sotto la vischio, e lei ne chiede un altro. Fin qui tutto molto fluff, molto carino, ho iniziato a immaginare il dopo... che anche se Moody non ha avuto il coraggio, poi, di dirle cosa era successo e nemmeno lei, magari prima del fattaccio, ne avrebbero poi parlato...
e invece no. Fino alla fine, l'orgoglio e forse la paura, forse il terrore di aver travisato i sentimenti dell'altro, forse la paura che l'alcol non ha davvero il potere di dimostrare la verità senza inibizioni... ha lasciato che Moody morisse senza mai parlarne con lei, senza mai sapere che lei ricordava, e che aveva apprezzato e che provava lo stesso.
Ora, io sono un'amante dell'angst, ma non me l'aspettavo ç___ç quindi grazie mille per questo colpo tra capo e collo, come sempre scritto egregiamente, come sempre in grado di raccontare non solo una storia, ma parte di te ♥
un abbraccio, tesoro ♥
Miry

Recensore Master
06/01/20, ore 18:18

Devo ammetterlo...ho cominciato questa lettura con entusiasmo e un po' di timore. Te lo dico in tutta sincerità perché del fandom e delle storie di Harry Potter non conosco praticamente nulla. Però mi piace leggere e conoscere storie nuove. Ho scelto d'istinto, e sono contenta di aver optato proprio per questa storia. Perché leggendo, attraverso le tue descrizioni, ho perfettamente immaginato i protagonisti. Due caratteri e due modi di essere totalmente opposti, Dolores che si pone alti obbiettivi da raggiungere nella vita, come se volesse elevare a tutti i costi la sua posizione. Alastor un filo più romantico e sognatore, con quella ingenuità e predisposizione d'animo che tanto caratterizza i giovani. Non vede i difetti della sua compagna, anzi...sono proprio quelli che gliela fanno apprezzare ancora di più, forse perché li vede come un segno distintivo che la differenzia dalle altre.
Uno scambio di battute e fraintendimenti che inquadra benissimo il carattere di entrambi. Un bacio rubato sotto il vischio, un po' per gioco, un po' per il gusto di vedere realizzato un desiderio a lungo celato.
Immaginavo che fosse tutta scena l'improvvisa amnesia di Dolores...l'alcol è stata una giustificazione che ha colto al balzo. Ciò dimostra che se per Alastor poteva esserci un qualche interesse in più da approfondire, per lei invece quella eventualità non era minimamente da prendere in considerazione.
Malinconico e ben descritto il momento in cui gli anni trascorrono per entrambi, quando anche i ricordi sembrano svanire nei meandri della memoria, e di ciò che poteva essere adesso non restano che sguardi indifferenti. Un ricordo di Alastor però lei decide di tenerlo con sé, e forse è proprio quel ricordo che da quel buco della serratura la guarda con ammonizione per ricordarle le occasioni e i rimpianti che tormentano il suo animo.
Bella...bella davvero questa one shot, che sia una crack ship o altro, personalmente, non mi ha creato nessun problema. Non posso giudicare se tu abbia centrato perfettamente come sono i personaggi in realtà, ma a me vanno benissimo così.
Le brave autrici si riconoscono anche in questo, quando ad esempio incappano in lettori come me, che sono all'oscuro di trama e personaggi, però apprezzano la storia perché scritta in modo eccellente. E il tuo modo di scrivere lo è davvero. Coinvolgente e fluido (come piace a me)
Mi ha fatto davvero piacere questo scambio. Spero davvero di ritrovarti anche in altre occasioni. Un caro saluto, alla prossima.

Recensore Master
06/01/20, ore 11:08

Cara LadyPalma, buongiorno!

Nostalgica e dal finale non lieto, questa storia si inserisce tra le fila di quei racconti natalizi che piacciono tanto a me, segnati inevitabilmente da un po’ dal rimpianto. Dolores Umbridge e Alastor Moody non sono personaggi facili da mettere insieme (e lei è tra quelli più odiati di sempre del fandom e della saga), ma i personaggi complicati, detestabili e gretti come lei regalano agli autori grandi possibilità di fare introspezioni accurate e potenti come questi, o rendono necessario uno studio degli atteggiamenti presenti in film/libri per raccogliere l’origine di determinati comportamenti. Il rifiuto delle proprie origini racchiuso nella negazione di ogni contatto con madre e fratello, la distruzione di un carillon di cui però Dolores tiene i cocci, la menzogna ostentata verso un bacio ricordato e i desideri di questa donna che vorrebbe emergere nella società magica sono resi in maniera molto accurata e plausibile. Mi è molto piaciuto l’accento che hai messo sul colore rosa che rappresenta uno dei tratti distintivi del personaggio e ne sottolinea la miopia, creando un insieme gretto e vezzoso insieme di cui spieghi la natura tramite l’occhio analitico e schietto di Alastor.

Mi piace molto anche come hai reso lui. Moody è ben conscio della carriera che vuole intraprendere e forse proprio il suo essere nobile e di antichi natali gli consente di non comprendere il sentimento di ascesa sociale della mezzosangue capitata tra i Serpeverde, talmente fissata nelle proprie convinzioni da non voler sentire e vedere. La scena finale mostra un angst adulto e ponderato. Proprio Doll (anche qui, la scelta dell’abbreviativo con una doppia lettura è azzeccatissimo) beve sherry e fissa l’occhio magico, segno che non ha dimenticato, che non è venuta a patti con certe scelte, elemento sottolineato anche dal carillon furiosamente distrutto, ma non gettato via. La gestione del crack è perfetta perché c’è una situazione natalizia e un’attrazione che Moody non riesce a contrastare (vede i difetti di lei e ne è conscio) e i baci non danno vita a una storia d’amore, anche se avrebbero potuto. Mantenendo l’ic dei personaggi era una scelta inevitabile. Soddisfattissima anche di questa lettura, ti ringrazio per la voglia cimentarti in coppie, fandom e situazioni tutt’altro che facili, ma che denotano una volta di più la tua bravura.
Buona giornata, mia cara, leggerti è sempre un piacere!
Shilyss :*

Recensore Master
06/01/20, ore 10:19

A quanto pare sei la regina delle Crack Ship... non so come tu faccia a renderle in qualche modo ben assortite e credibili.

Le storie natalizie sono sempre belle, e hai ricreato un'atmosfera calda e piacevole, delicata. Entrambi i personaggi sono ben descritti e caratterizzati. Concordo con te che Alastor non sia un personaggio facile, tutt'altro, e anche Dolores non scherza. Nessuno dei due è particolarmente bello o simpatico (la Umbridge poi....), ma il fatto di vederli da ragazzi aiuta, perchè sebbene le basi siano state già gettate per la loro evoluzione (16 e 17 anni, giusto?), comunque la giovane età ne addolcisce le asprezze dovute alle esperienze della maturità e al tempo che passa. Quindi li vediamo ancora acerbi, con un Moody stranamente affascinato da lei, sebbene non sia certo una bella ragazza... forse ricambiato, perchè poi nel bacio sotto il vischio c'è desiderio da parte di entrambi.

Trovo che il fatto di aver lasciato tutto in sospeso, con una finta perdita di memoria da parte di Dolores, sia un tocco davvero bello. In questo modo i personaggi non ne risultano snaturati e allo stesso tempo il ricordo di quel bacio non può essere rovinato davvero. E' come un punto fisso nel tempo, in qualche modo. Le relazioni cambiano le persone, ci sono litigate e rancori e si può arrivare ad odiarsi. In questo modo quel bacio resta un ricordo bello e strano per entrambi, che lo ammettano o meno.
E incontrarsi nei corridoi, chiedendosi come mai fosse stato possibile, non ne sporca la memoria.

A tratti è una storia divertente, ma la conclusione è dolceamara. Ci ricorda come passa il tempo, come cambiano le cose, come si è belli e puri da giovani.

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