Valutazione del contest "Personaggi da indovinare – Be My Valentine Edition"
GRAMMATICA E RESA STILISTICA: 8/10
Ho apprezzato molto il tono generale della tua storia: il piglio è molto brioso e ironico, scelta perfetta per un simile racconto, dove in realtà la dichiarazione d'amore assume un significato del tutto comico. Mi è piaciuto molto il fatto che l'ironia non stesse solamente nel significato di quello che racconti, ma anche nel tono, nello stile leggero che, anche quando esagera un po' nei toni (come “ti vorrò sempre, fino all'ultimo giorno della mia vita”) mantiene sempre quel piglio leggero e divertente che accompagna tutta la storia.
Il registro stilistico è piuttosto semplice e molto colloquiale, cosa che, da un certo punto di vista, si sposa perfettamente con il contesto in cui è calata la storia: a parlare è un qualsiasi ragazzino che possa finalmente mettere le mani su una bevanda “da grandi”, e la dichiarazione d’amore è intrisa di elementi giocosi, quindi uno stile più ricercato sarebbe sicuramente risultato un po’ fuori luogo. Tuttavia, soprattutto trattandosi di un testo estremamente breve, questa è anche una scelta rischiosa, perché non c’è materialmente lo spazio per poter puntare maggiormente sulla trama, e si rischia che il lettore non rimanga particolarmente colpito dalla storia, che la storia non sia abbastanza incisiva, ecco. In generale, trovo che tu sia riuscita abbastanza bene ad ovviare a questo problema: è vero che, a livello puramente stilistico, non ci sono particolari guizzi molto incisivi, ma il significato è abbastanza brioso da non venirne particolarmente intaccato.
L’unica cosa che non mi ha convinta moltissimo è la seconda frase: “Sembravi così irraggiungibile quand’ero piccolo e ti ammiravo a distanza immaginando come sarebbe stato stringerti tra le mani quando fossi diventato abbastanza grande”: non è sbagliata, ma risulta un po’ lunga e confusa; forse sarebbe risultata più armonica se fosse stata spezzata da qualche virgola, o leggermente modificata nella struttura. Questo perché, trattandosi appunto di un testo brevissimo, è un po’ un peccato incespicare su una frase che, più che sbagliata, ha un po’ un aspetto non del tutto rifinito, ecco.
Si tratta comunque di un dettaglio, perché con le drabble cerco sempre di essere molto pignola: in generale, il testo scorre molto bene, e nella sua semplicità ha una voce molto interessante.
COSTRUZIONE DELL’ENIGMA: 18/20
Devo dire che da questo punto di vista mi hai divertita molto: ho adorato come tu abbia interpretato la tematica alla base del contest in maniera molto originale, non solo scegliendo un destinatario quantomeno inusuale, ma declinando il biglietto d’amore in maniera molto originale e a suo modo estremamente coerente con la tua storia.
Mi è piaciuto tanto questo cercare di identificare la Burrobirra come una donna: mi è piaciuto anche il fatto che (magari mi sbaglio, ma ho avuto quest’impressione) tu non abbia mai voluto costruire un vero e proprio inganno, ma abbia preferito giocare un po’ con gli stereotipi e le battute, lasciando che il lettore si divertisse proprio a seguire questi doppi sensi, pur non avendo troppi dubbi sull’identità del destinatario.
La frase iniziale mi ha divertita moltissimo: l’ho trovata particolarmente adatta al contesto, e ha subito dato un bell’indizio. In effetti, non è forse una frase originalissima, nel senso che sono ormai diverse le battute che girano sulle birre identificate come donne dalle chiome colorate, ma credo fosse una cosa voluta: del resto, la Burrobirra non è una vera e propria birra, quindi non credo comunque che tu qui sia stata fin troppo esplicita.
Mi è piaciuto il riferimento al fatto che non sia una bevanda per tutti: nei libri non è chiarissimo se si tratti effettivamente di qualcosa di alcolico, ma vista la reazione di Winky sospetto che ai bimbi piccoli non sia consigliata la somministrazione, ecco.
Molto carino anche il momento in cui la Burrobirra è dipinta come un’amante sfacciata che ha sfiorato le labbra di mille altre persone. Ho trovato particolarmente indicato anche il continuo riferimento al suo essere “focosa”: è un bell’indizio sul fatto che si tratti di una bevanda che effettivamente riscalda (in senso fisico e metaforico), e contribuisce a rendere coerente la metafora con cui parli di lei. Così come mi pare coerente che, chi la assaggia (soprattutto per le prime volte) non voglia mai smettere di desiderarla.
L’unica cosa che non sono sicura di aver colto è il passaggio “puoi scaldare i tuoi amanti o raffreddarli con un solo tocco”: la Burrobirra, se ben ricordo, è sempre stata descritta come una bevanda “riscaldante”, quindi quel “raffreddarli” mi avrebbe mandato un po’ fuori strada.
In ogni caso, seppur l’enigma non fosse secondo me esageratamente complesso, mi è piaciuto molto il modo coerente e molto divertente con cui l’hai orchestrato.
IC E CARATTERIZZAZIONE DEI PERSONAGGI: 9.5/10
In questo caso, ammetto di trovarmi, come per altri concorrenti, un po’ in difficoltà, perché giudicare la costruzione di un personaggio che non è un personaggio non è semplicissimo.
In ogni caso, partirò dal mittente: pur essendo una voce quasi neutra (nel senso che non si riferisce a un personaggio in particolare già esistente nella saga, ma potrebbe essere un po’ la voce di ogni studente che si reca a Hogsmeade per la prima volta), ho apprezzato moltissimo la sua caratterizzazione. È una voce molto divertente e riconoscibile, ironica e piacevole, e mi ha molto divertito leggere la sua accorata dichiarazione d’amore non per una persona, ma per una bevanda. Anche perché, considerando le caratteristiche di questa bevanda, ho trovato quasi plausibile che una persona ne decantasse le lodi con toni innamorati. Per di più, mi sembra si parli di un ragazzo comunque piuttosto giovane, che ha da poco scoperto i “piaceri proibiti” della Burrobirra: sicuramente, poter finalmente mettere le mani su qualcosa che era considerato “per grandi” aumenta il piacere e la passione per questa cosa, e immagino che una persona particolarmente giovane senta, proprio come gli Elfi, in maniera più forte l’effetto di tale bevanda.
Venendo al destinatario vero e proprio, credo che tu abbia fatto un buon lavoro: hai in un certo senso personificato la Burrobirra, e le hai dato le caratteristiche di un’amante accogliente e generosa.
Come ti ho detto nel precedente parametro, mi sembra che tu abbia descritto molto bene tutte le sue caratteristiche, sia nel suo aspetto fisico (è in effetti una bella bionda, la Burrobirra XD), sia per quanto riguarda tutto il resto, con il suo potere riscaldante, la sua capacità di essere apprezzata e di creare, in certi contesti, quasi dipendenza. Anche qui, mi resta lo stesso dubbio di prima sulla sua capacità di “raffreddare” i suoi amanti, ma nel complesso sono davvero molto soddisfatta.
TITOLO: 4.5/5
Il titolo, da un certo punto di vista, mi è piaciuto, perché è sicuramente molto coerente con l’atmosfera frizzante e comica della storia: va a riprendere la grande metafora che sostiene tutto il tuo enigma, e va a consolidare la frase iniziale, secondo cui, appunto, “le bionde” sono quelle (birre) con cui ci si diverte di più.
È un titolo diverte e accattivante, che sicuramente incuriosisce molto il lettore e lo colpisce (non mi è dispiaciuto nemmeno l’utilizzo delle abbreviazioni, perché siamo in un contesto molto giovanile, e uno “slogan” secondo me risulta perfettamente calibrato sul testo.
A livello puramente personale non riesco ad esserne convinta al cento per cento soltanto perché, a una prima lettura, mi ha ricordato “Blondes have more fun” di Rod Stewart, che io detesto, ma capisco che questo sia solamente un mio problema.
GRADIMENTO PERSONALE: 4.5/5
La storia, nel complesso, mi è piaciuta davvero tanto: a me non dispiace per niente l’angst, né mi dispiacciono quelle storie densissime di tematiche complesse e difficili, ma soprattutto in un contesto come quello di questo specifico contest trovo che la strada dell’ironia sia spesso vincente, soprattutto quando è gestita molto bene come qui.
Ho apprezzato che tu abbia molto tenuto fede a quella che era la richiesta forse più complessa del contest, perché già far indovinare un personaggio non è facile, ma farlo mantenendo anche alta l’attenzione sul contesto di San Valentino lo è ancor meno. Pur avendo scelto tu un destinatario piuttosto complesso, trattandosi di un oggetto, secondo me hai fatto un ottimo lavoro.
Mi è piaciuta la coerenza con cui fino alla fine hai tenuto viva la “metafora” della Burrobirra come persona.
Infine, mi è piaciuta tanto l’idea, in generale, di scrivere un biglietto d’amore alla Burrobirra: in generale, mi resterà sempre il dispiacere di non poter assaggiare la vera Burrobirra, e poi credo che, nei miei momenti migliori, anche io sarei capace di dedicare un canto d’amore al mio boccale di birra (per quanto io in realtà sia più da brune audaci XD).
TOTALE: 44.5/50 |