Recensioni per
Come Innamorarsi Dopo Un Incidente Stradale - Guida Di Peter Parker
di Miryel

Questa storia ha ottenuto 99 recensioni.
Positive : 99
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
25/02/21, ore 13:34
Cap. 2:

Ciao darling! Era da un sacco di tempo che non passavo dalle tue storie e iniziavo veramente a sentirmi in astinenza 😭 anche perché la premessa del primo capitolo é stata carinissima e non vedevo l'ora di proseguire.
Anche a sto giro, ho amato ogni passaggio.
La conversazione in macchina é molto a cuore aperto (per quanto possano esserlo questi due: campano di scudi e non detti, mannaggia a loro!). E non c'è solo dolcezza, non é solo il batticuore di Peter, ma c'è anche un intenso scambio implicito di saggezza e problemi, ognuno i propri. L'esame, il rapporto terribile con Howard, l'arrivare a fine mese...sono cose per cui quasi non si possono capire l'un l'altro tanto sono diversi, ma che sembrano unirli anziché dividerli.
Stupendo e provvidenziale l'intervento di Ned. Anche lui é molto in character (su Peter e Tony non mi esprimo più perché ormai prendo le tue storie a paragone, altro che canone d'egitto) e la sua natura schietta, semplice e anche un filo provocatrice é stata narrativamente un ottimo espediente narrativo per "sbloccare" la situazione. Da persona insicura fatta e finita come Parker, posso assicurarti che solo una conversazione del genere potrebbe spingermi a mandare un messaggio simile. Il ritmo di questo incontro al bar é spigliato e divertente, hai reso davvero molto bene l'amicizia tra i due.
Anche l'atmosfera dell'attesa é rappresentata, come sempre, in maniera molto efficace.
La cocente delusione di Peter che si trasforma in emozione appena riceve il messaggio, la gioia nel constatare di non essere stato dimenticato e la nuova occasione di ritrovarsi di nuovo faccia a faccia con Tony, il tono dei messaggi.
Ecco, questa é un'altra cosa che mi sta piacendo davvero molto di questa fic nello specifico: il registro delle loro conversazioni é molto diverso e assolutamente interessante. Ogni parola é pesata e studiata da ogni angolo, ogni frase é seguita dal pensiero sul fatto che sia appropriata o meno. Li fai danzare e studiarsi molto di più, certamente aiutata dal contesto di averli presi come perfetti sconosciuti. Questo rende la storia assolutamente irresistibile, a ulteriore dimostrazione che non ti serve un super contesto per far provare delle super emozioni. Tra te e Luana, sono arrivata alla conclusione che il gruppo è solo una grande congiura per convertirmi al romantico, altrimenti non si spiega. Still, siete talentuosissime, non so come abbiate fatto a catturarmi così, ma non mi interessa scappare 💖
Dal punto di vista di grammatica e lessico, come sempre, sei impareggiabile. Ti segnalo solo un pezzo di frase all'inizio che mi ha convinta poco: "una superficialità che sa lo appartiene". Non sono sicura sia sbagliata, sarebbe a dire che Tony appartiene alla superficialità, ma appena mi ci sono imbattuta mi ha lasciata perplessa e ho pensato potesse esserti utile saperlo per esprimere al meglio l'idea. O magari é solo un typo e io mi son fatta mille pipponi social-filosofici per niente, non lo escludo.
Sappi che, a prescindere da iniziative, piccini pronti a venire al mondo e lezioni, "Tornerò."
E fangirlerò.
Tanto.
A presto 💖

Recensore Veterano
21/01/21, ore 19:34
Cap. 1:

Ciao darling, sono super felice di tornare da te 💖
Alla fine mi sono fatta guidare dal primissimo istinto e mi son buttata in questa storia, che spero potrà funzionare da "camera di decompressione" per quando il mio cuoricino inizierà di nuovo a tremare sotto il dolce peso del tuo meraviglioso angst.
In particolare, il titolo ha subito catturato la mia attenzione perché nella mia testa l'ho letto con la voce di Peter ed è già un ottimo inizio. Proseguendo poi con lo specchietto (e in particolare gli avvertimenti), é diventata un piccolo tarlo e forse, sotto sotto, quando ti ho chiesto dei titoli avevo già scelto 💖
Ancora una volta, sei riuscita nel magico compito di farmi leggere tutto prima di parlare, il che sarebbe già impressionante, ma due volte di fila é un miracolo, alla terza vai già beata.
Ti avevo abbastanza riconosciuta nelle sfighe alimentari del piccolo (no, sto giro é grande!) Parker, ma in quelle scolastiche ho riconosciuto me stessa.
Lo hai reso assolutamente "uno di noi" in tutto e per tutto, dalla combinazione di inconvenienti assurdi all'ansia pre-esame. Combiniamo che il panico spinge sempre, inevitabilmente, in una spirale di danni ed ecco gli ingredienti del disastro perfetto. Se poi ci si mette di mezzo anche il traffico, la frittata é servita di sicuro.
Ho apprezzato tantissimo come hai descritto le varie mimiche, soprattutto di Peter (ma anche di Happy e Tony) in reazione all'incidente. Li ho trovati molto in character, ma in particolare mi ha flashata la reazione di Peter. Mi hai trascinata sull'orlo di una crisi di nervi con lui e la sua sbroccata è stata legittimissima ed esilarante. Vedere poi Tony che (con un fare molto "suo") ripara al danno staccando un assegno mi ha sconvolta proprio come ha fatto con Peter. Sarà un sesto senso da neopatentata, ma la sensazione che la macchina non sarebbe ripartita mi era rimasta da prima del tamponamento. Certo però che, sfiga nella sfiga, non hanno manco fatto una constatazione amichevole per scambiarsi i numeri! E chi lo ripiglia Tony Stark?!
Quando calerà l'adrenalina pre-esame, Peter crederà di esserselo sognato!
Scherzando e ridendo (tanto, davvero tanto 💖) il primo capitolo di questa storia mi ha assolutamente comprata, anche se con te è ormai una certezza. È fresca e divertente ed è un lato del tuo stile che non avevo ancora esplorato, ma che spero continuerai a coltivare perché è veramente piacevole da leggere.
Tutto questo primo capitolo ha una struttura delle frasi che mi ha facilmente trasportata nelle ansiogene fughe al Politecnico (mamma mia, l'unica ragione per cui la DaD è sopportabile!). I continui rimandi al tempo non creano mai momenti di stasi, obbligando il lettore a non soffermarsi sul nostro bell'imprenditore o sulla folta corolla di ciglia di Peter (CHE NON HAI CITATO MA SONO SICURA CHE È SEMPRE LÌ) ma sugli eventi e sulle loro vite, che giustamente continuano a scorrere anche di fronte a un incontro deciso dal fato come questo.
I personaggi non perdono nulla del loro essere con il passaggio all'AU, proprio perché i tuoi diletti non sono solo eroi straordinari, ma prima di tutto delle "persone" a tutto tondo, complete e profonde, che padroneggi assolutamente alla perfezione.
Come dicevo, in sintesi, assolutamente approvata. Non sono abituata a questo tuo mood più fluffoso, ma spero tanto che diventerà più familiare 👀
Nel dubbio, sono super curiosa di sapere come proseguirà (ma Protocollo Speranza mi chiama e potrei rispondere già alla prossima occasione)
A presto darling 💖

Recensore Master
20/08/20, ore 12:31
Cap. 2:

Cara Miryel, tornare qui è trovare quella leggerezza di cui ho bisogno.
E se la prima parte è il giusto seguito del capitolo precedente, con chiacchiere varie scambiate in macchina (e un numero! Importantissimo scambio, questo), la seconda è molto adolescenziale, come è giusto che sia. Ognuno di noi che ci sentiamo Peter (per quanto mi riguarda, anche molto spesso), con incertezze, paranoie e complicazioni che di base neanche esisterebbero, ecco, ognuno di noi si merita un Ned che ci scuota, ci dica la verità e che ci spinga ad avere un po' più di faccia come il culo (che non guasta mai). Che poi uno si imparanoi per il ricevuto e non visualizzato (che a parer mio è meglio del visualizzato e non risposto), beh, quello è un altro discorso, anche abbastanza giustificato se la cotta è tale da andare avanti da tempo. Poi insomma, vedi che la faccia di culo paga, Peter? Perchè è vero che ti risponde tardi, ma ti risponde e ti invita a prendere un caffè (che per carità, può voler dire tutto e nulla e lui te lo ha svenduto come uno scambio di informazioni tesi-lavoro, ma resta un caffè offerto dal signor Stark. Buono no?).
Che poi, quanto sono belle le chiacchiere in notturna? Quelle che ti fanno sentire importante solo perchè una persona è lì, al telefono con te invece di dormire? Beh, non so, a me piacciono un sacco e immagino anche a Peter (e al signor Stark).
Probabilmente è venuta fuori una recensione un po' confusa: me ne dispiaccio, ma ho buttato tutto giù di getto e questo è il risultato. Spero si capisca che, al di là di tutta la confusione, io questa tua storia (come tutte le altre) la adoro. Perchè sei brava a scrivere e a buttar giù sentimenti, esprimendoli nel modo che a me pare sempre perfetto.
Quindi, mia cara Miryel, un bacio grande e tanti complimenti. CI leggiamo presto, L.

Recensore Veterano
19/07/20, ore 10:20
Cap. 4:

Carissima Miryel,



Ti prego di perdonarmi perché sono una lentona di proporzioni epocali e, nonostante le buone intenzioni, ancora una volta, arrivo all’epilogo ben più tardi di quanto avrei voluto.

Ed è un peccato, perché questo epilogo è la ciliegina sulla torta – torta deliziosa, ça va sans dire. Non  è che uno normalmente aspetta settimane per mangiarsi la ciliegina, dopo aver spazzolato l’ultima fetta di torta… no? Mi consolo malamente dicendomi che ho più o meno rispecchiato, nel mio tempo di lettura, il salto temporale nel racconto – sshhh… facciamo finta che non mi stia arrampicando sugli specchi!

Questa sarà pure – come dici tu – una storia senza pretese, ma hai messo assieme una commedia romantica gradevolissima e perfettamente bilanciata, col giusto accento sulla commedia anche dove, come in questo degno finale, l’enfasi deve cadere, giustamente, sul romantico. A me piace pensare che il “fluff” non mi piaccia – sì, sono una di quelle persone che sguazzano nell’autoinganno più becero! – e che la zuccherosità mal si concili con la mia predisposizione al diabete. Quello che però tu chiami “fluff”, qui, non è affatto una sbobba sdolcinata: è, piuttosto, un tono pastello – passami la sinestesia – e tenue, che  stempera gli elementi comici e li amalgama  nella fotografia di una relazione annunciata sin dall’incipit, senza annegarli nella melassa. Insomma, è una conclusione giusta, che porta a casa il risultato, a mani basse.

Mi piace come tiri le somme anche per Happy e zia May, dedicando a loro poche righe en passant – il giusto spazio – che sono comunque sufficienti a dare un senso di compiutezza, di risoluzione, al lettore con grande soddisfazione. Mi ha fatto sdilinquire il ristorante di “Bruce non fatemi arrabbiare Banner” – l’unico rimpianto è che non sia gluten-friendly, perdindirindina! <3

Mi piace il romanticismo dell’incidente stradale, il senso di leggerezza che domina questa tua, dal crash al crush, alla relazione. Questa tua storia mi ha fatto compagnia e mi ha rallegrata in questi mesi.



Ed ora – rullo di tamburi…. –  concedimi l’angolino di pedanteria finale, per la gioia di tutti!

Ho una piccola perplessità sul “telescopio” nella prima sezione dell’epilogo: se Peter è curvo su un vetrino, dovrebbe trattarsi  piuttosto di un “microscopio”.

Un poco più avanti, c’è uno scherzo della tastiera: “tenta di imprimersi quel fatto nella menta”. Però è uno scherzo per me felice, giacché mi ha impresso nella mente il desiderio di menta e dunque mi sto scolando una tisanina buonissima, da brava vecchietta quale sono.



Perla di saggezza del giorno, da portare a casa e portarsi del cuore: Chiedersi il perché, ormai, era abbastanza stupido; viverla, decisamente più saggio.



Grazie di aver scritto e condiviso questa piccola delizia! <3

Recensore Master
01/07/20, ore 16:24
Cap. 1:

Mio tesoro, io volevo passare qui per il tuo compleanno, ma sono una persona tremendamente incapace e quindi sono qui...quanto? Troppi giorni dopo.
Questo Peter Parker riottoso mi piace tantissimo! Ragazzo, come hai tenuto testa all'arrogante signor Stark! Sei stato meraviglioso e io sono in piedi sul divano a complimentarmi e a fare il tifo per te u.u
Scherzi a parte, il tono molto giocoso che contraddistingue questa tua storia è un balsamo per le mie orecchie e per i miei occhietti stanchi che hanno potuto (finalmente) mettere da parte i libri per un paio di giorni e tornare a leggere di Peter e Tony e di come siano perfetti quando Miryel li mette insieme. Ho adorato tutto, dalla prima all'ultima riga. Sarà che come sempre mi sento un sacco Peter, ansioso e ansiogeno come è, in ritardo e - ovviamente - colto da tutte le sfighe sulla faccia della terra, ma dio se mi è piaciuto questo primo capitolo! Si è ribellato! Peter Parker che si ribella e si impone! Ma quando mai si vede? Che poi tra un bercio e l'altro ci abbia messo anche tutta l'ammirazione nei confronti del signor Stark, beh, non fa che rendere tutto più da Peter.
Amore caro, sei una scrittrice meravigliosa che con le sue storie mi fa sempre stare un sacco bene. Sono felicissima di averti incontrata e onorata di poter leggere le tue storie.
Mi dispiace per il ritardo, spero che comunque sia una recensione/piccolo regalino gradito.
Un bacio grande e a presto, L.

Recensore Veterano
20/06/20, ore 10:48
Cap. 3:

Carissima Miryel,

Non sto a dirti da quanto tempo avessi in programma di passare su questo capitolo – la pila di appuntini e la mia agenda (a.k.a. il catalogo delle buone intenzioni naufragate miseramente e dolorosamente) sono qui a guardarmi con disapprovazione, monito e perpetua testimonianza di quanto la sottoscritta sia pessima.

Posso iniziare con una considerazione assolutamente soggettiva? Io, a questa versione di Peter che hai creato, voglio davvero un sacco di bene. Voglio bene alla sua lista infinita di intolleranze alimentari (da buona allergica alla vita, non posso che empatizzare). Voglio bene alla sua ansia. Voglio bene alla sua indecisione, ai suoi tentennamenti sul futuro. Voglio anche bene ai ritagli di giornale nel suo armadio. Voglio un sacco di bene a Peter, perché ce lo presenti come uno di noi, uno della nostra generazione, in modo più netto e marcato del Peter del MCU – a conti fatti, assai più zoomer.
Del resto, pur nell’eccezionalità delle circostanze – ahimè, non a tutti è dato d’incontrare il proprio idolo in una situazione da commedia romantica fatta bene, né tantomeno di continuare ad intrattenerci rapporti di sorta – quello che racconti è un momento della vita cruciale, riconoscibile, con cui identificarsi, che è facile rivivere: il tempo a cavallo della laurea, quel tempo di passaggio, d’iniziazione al mondo adulto. Come tutti i passaggi, le iniziazioni, è un tempo di smarrimento, di indecisione, della drammatica presa di consapevolezza che seguire una strada, esplorare una possibilità, a questo punto, implica inevitabilmente precludersene altre. Perché il mondo dei grandi funziona così, le carriere funzionano così, e la vita, forse, alla fine della fiera, è definita perlopiù dalle scelte che abbiamo scartato, da quello che non abbiamo fatto per concentraci su quello da fare, qualche volta, poi, dai rimpianti. E Tony, qui, per me, rappresenta innanzitutto un simbolo di speranza: della speranza che, forse, in fin dei conti, non debba poi essere così; che qualche volta si può fare tutto e lo si può fare bene. Certo, Tony è eccezionale, ma – pur nella propria inconsapevolezza, pur nel suo essere così teneramente, così normalmente, uno di noi – anche Peter lo è. E questa per me è, credo, la morale della favola da portarmi a casa e con cui rischiararmi la giornata.

Poi, da perfezionista ansiosa e dunque indecisa, non posso che approvare a priori ogni esternalizzazione delle scelte. Pertanto: tanto amore e tanto di cappello alla proposta di Tony. Da persona, però, vittima di serie manie di controllo e amante dei cavilli formali, non posso che sdilinquirmi per come Tony prende la situazione in pugno – non si era mica precluso la possibilità a priori! – perché, signore e signori, questo voto ha da esse’ pari!
Ora, nella maggior parte delle università americane le tesi triennali non si scrivono nemmeno né tantomeno si discutono ; lo stesso vale per le specialistiche – l’unica cosa che si scrive sempre e, spesso, si “difende” è la tesi di dottorato. Ma l’esigenza narrativa, secondo me, in questo caso fa benissimo ad avere la meglio sul realismo. Benissimo. Assolutamente. Senza appello. Non solo è un faccia a faccia che giova all’economia dell’intreccio e sia alla caratterizzazione sia all’interazione dei personaggi, ma è il rituale necessario acché un rito di passaggio sia un rito di passaggio.
Sono deliziata!

Un’aggiunta in calce oggi è d’uopo: ti auguro di cuore un felicissimo compleanno! <3

P.S. Occhio ad uno scherzetto della tastiera: c’è nel teso un “disparo” che dovrebbe essere “dispari”.

Recensore Veterano
08/05/20, ore 21:34
Cap. 2:

L’ho già detto che le commedie romantiche fatte con criterio mi piacciono, vero? Attenzione: commedie romantiche e non sentimentali. E soprattutto quelle commedie romantiche che abbiano un accento tonico più marcato sulla commedia delle situazioni, che ha una sua peculiare e deliziosa leggerezza. È dunque con grandissimo piacere che ripasso da questa storia – e no, non ho nessunissima intenzione di desistere e perdermi il finale! Perché credo ci siano tutti i miei ingredienti preferiti. La leggerezza, quella buona, è il risultato di grande maestria; non per nulla i soufflé sono una preparazione complessa e delicata, mica roba da principianti – o almeno così mi dice chi abbia doti culinarie che eccedano l’uovo al tegamino e lo scatolame, ecco. Di questo tuo delizioso soufflé letterario, ho degustato ogni boccone. La commedia romantica, al di là della finzione, nei suoi stereotipi, ha un sapore familiare, riconoscibile a  tutti i palati: il momento (cruciale a prescindere) dello scambio del numero di telefono, la cotta che non ha ancora raggiunto una piena autocoscienza, le esitazioni, le attese, l’eterno balletto del forse-che-sì-forse-che-no, l’appuntamento (e mi piace da morire che, in questa tua, l’appuntamento abbia le sembianze di un informale colloquio di lavoro).

Quella, sensazione, insomma che hai distillato benissimo in un paio di frasi agili, ariose, giustissime:

Sa che sarà puntuale, forse largamente in anticipo… giusto per provare l'ebbrezza dell’ansia ormai familiare di attendere l’inatteso, col cuore in gola. Una sensazione che odia a morte ma che, certe volte, è incredibilmente soddisfacente

Oh, sì, e come ce la fai provare, quella sensazione! Con quanta  soddisfazione vi ci crogioliamo!



Azzeccatissime, ancora una volta, le tue decisioni autoriali, che rendono la lettura piacevolissima e mantengono alta l’attenzione, a partire dalla tua scelta di impostare la struttura di questo capitolo su due tempi fondamentali, dandoci innanzitutto la risoluzione degli eventi del capitolo precedente e poi facendoci attendere, tentennare e rosolare con Peter, in una perfetta sintonia emotiva non solo appunto con i dettami della commedia romantica, ma anche e soprattutto con quel tempo indefinito, di passaggio, a cavallo della laurea – ambientazione perfetta!  Posso aggiungere di avere anche un debole per Ned, così spiccio e pragmatico,  vero?



Sarà che ho passato la settimana a correggere una pila di bozze di stampa e dunque ormai i miei occhietti miopi sono condizionati a scorgere gli scherzi della tastiera (sempre quando la tastiera è  quella degli altri, che prima di scorgere  i miei le diottrie s’involano che è una meraviglia, ovviamente!). Credo che qui ci sia un refusino:



Gli è grato, per i soldi, per la premura e per aver messo da parte una superficialità che sa lo appartiene, ma si sente incredibilmente a disagio…. Dovrebbe esserci un “gli appartiene” in luogo di “lo appartiene”. Credo. Non parlo né scrivo italiano quotidianamente da tantissimo e l’orecchio e la grammatica mi stanno abbandonando – avranno noleggiato un pulmino con le diottrie di cui sopra! <3



Non so poi quanto tu voglia mantenerti “realistica”, in linea con il mondo attuale, in questo tuo AU. Se punti ad un’aderenza esatta, ci sarebbero un paio di specificazioni da fare sul funzionamento delle università americane – dove, di solito, i programmi “undergaduates” sono di quattro anni, prevedono solo esami scritti (rif. capitolo 1), e non prevedono la stesura di una tesi di laurea, salvo rarissime eccezioni in cui comunque non è prevista una discussione pubblica. Ti dirò, queste cose possono saltare all’occhio di certi lettori; ma, parlando per me, credo che sia facile passarci sopra e, a meno che appunto tu non punti ad un’ambientazione “realista”, non richiedano alcun intervento. La letteratura, in fondo, sublima la vita, con la stessa magia che trasforma uova, farina e pochi altri semplici ingredienti, nel fantomatico soufflé. E se ci si tira dentro un pizzico di cioccolata ed altre leccornie in barba alla ricetta canonica, le mie papille gustative ringraziano!<3

Niente, stasera la metafora culinaria è onnipresente. Che sia il mio subconscio ad intimarmi di procacciarmi un dessert prima di subito?

Grazie ancora di aver condiviso questa gustosissima prelibatezza! <3



 

Recensore Veterano
30/04/20, ore 10:06
Cap. 1:

Questo tuo lavoro è così godibile che ho dovuto rileggere il primo capitolo tre o quattro volte nel tentativo di riuscire a prendere appunti senza lasciarmi risucchiare dalla narrazione, così fluida e gradevole. Che abbia comunque fallito miseramente, è un fatto degno di essere sottolineato ed è, a mani basse, una grandissima nota a tuo merito, a caratteri capitali e senza appello.

D’altronde, come sarebbe potuto essere altrimenti? Tutti – e sottolineo: tutti! – abbiamo avuto una di quelle giornate no – disastrosamente, apocalitticamente no. È un fatto meramente accidentale che non tutti però siamo stati tamponati dall’uomo della nostra vita (o almeno del nostro futuro prossimo venturo), né mutatis mutandis dal suo autista/amico/factotum, tantomeno quelli di noi che, come la sottoscritta, non hanno mai preso la patente. Il modo, dunque, in cui hai “apparecchiato” questa apertura certo riprende una formula consolidata, ovvero il bilanciare la familiarità dell’esperienza riconoscibile e condivisa, in cui è facile appunto identificarsi, con la serendipità del primo incontro (solitamente accidentale, ça va sans dire) da commedia romantica. Personalmente, io sono convita che le formule consolidate lo siano a ragione, perché quando sono istanziate con criterio, funzionano dannatamente bene. E tu hai centrato il bersaglio in pieno, accompagnando le scelte di struttura e di trama proprie del genere con scelte stilistiche impeccabili – nel punto di vista, nel registro, nella prosodia. Il risultato? È un piacere leggere, davvero: mi hai messo tra le mani un curatissimo page-turner, come direbbero gli anglofoni. Ineccepibile.



Nel file bozza di questa recensione – sì, sono una secchiona vecchio stampo, ma facciamo finta che così non sia, eh? – avevo una paginata abbondante di monologo interiore sull’interesse concettuale dell’ AU, sconfinante a tratti del flusso di coscienza duro e puro. Ho ancora sufficiente presenza di spirito da rendermi conto che, magari, non è il caso di scriverti un papiro delirante al nostro  primissimo incontro, perché le prime impressioni sono importanti. <3 Però, probabilmente non riuscirò a controllarmi, perché la carne è debole e lo spirito lo è ancora di più, soprattutto il mio; e ti beccherai dunque una versione di suddetto monologo nel futuro prossimo (donna avvisata…). Lasciami tuttavia sottolineare qui quanto scrivere un racconto AU convincente sia immensamente difficile, perché quelle che vengono stravolte o rimosse sono una serie di proprietà (più o meno essenziali, o più o meno accidentali, nel caso si ammetta la possibilità che oggetti fittizi possano avere proprietà non essenziali) dei personaggi, dovendo mantenere la loro identificabilità. Si tratta di un’impresa niente affatto scontata. Qui, ho riconosciuto tutti, vividamente, nella somma di pennellate con cui li hai delineati, in un contesto altro dal MCU. Chapeau!

Recensore Master
01/04/20, ore 14:49
Cap. 4:

No vabbè, adoro!
Salve cara.
Lo so, avevo detto che sarei passata ieri subito dopo aver recensito ip terzo capitolo, ma vabbè, alla fine sono salita su da mia nonna e non sono riuscita a farlo in tempi brevi.
Comunque ora eccomi qui, con gli occhi a cuoricino.
Sono consapevole di ripetermi ogni volta, ma non c'è una sola storia scritta da te che non mi piaccia. Questa poi è dolcissima, leggera, simpatica... mi alleggerisce di tutto l'angst che ho sopportato con Endgame.
Niente superpoteri, armature e robe varie. Niente pericoli per l'umanità e schiocchi di dita deleteri. Perfino Bruce è solo il proprietario di un ristorante con problemi a gestire la rabbia! Per inciso, ho adorato! XD
Insomma, nulla può turbare la tranquilla quotidianità di questa coppia appena nata.
Tu fai un piccolo salto in avanti e ce li mostri già insieme, scelta che approvo assolutamente, perché conferisce dinamismo al racconto. E comunque quello che c'è da sapere lo riassumi brevemente in questo epilogo.
È bellissimo il modo in cui si punzecchia a vicenda. Tony poi è perfetto, con quei gesti e le espressioni... mi sembrava proprio di vederlo!
Unico appunto sciocchino, sai che mi sa che hai messo telescopio anziché microscopio, all'inizio? Penso eh. Vedi tu.
Comunque ho letteralmente adorato ogni parola. Non sai che bello immaginarlo su quel divano a scegliere un film da guardare insieme, mentre Happy se la fa con May! XD
No, davvero, mi ha proprio scaldati il cuore.
Grazie per questa storia dolcissima, ne avevo proprio bisogno, soprattutto in questo periodo così meh.
Arriverò presto sull'ultima che hai scritto.
Nel frattempo ti faccio tanto complimenti e ti mando un bacione.
S.

Recensore Veterano
31/03/20, ore 13:07
Cap. 3:

Ciao tesoro mio!
Eccomi di ritorno in questa long.
Ma quanto dolce è Peter?? Immagino l’agitazione che può provare al pensiero di rincontrare Tony. È una cosa normalissima, in primo luogo perché si tratta un po’ di un mito, un personaggio famoso nel campo che lui ama e per il quale ha dato un grande apporto per ampliarsi negli ultimi anni; in secondo luogo, diciamo che il loro primo incontro non è proprio iniziato nel migliore dei modi, quindi penso che anch’io avrei una fifa blu che possa riaccadere qualcosa di spiacevole; terzo, comunque si incontrano per parlare della tesi di Peter e, chissà, da questa collaborazione potrà nascere anche un futuro contratto di lavoro; quarto, e non meno importante, Tony è anche un uomo molto affascinante. Mettendo insieme tutti questi fattori, non capisco davvero come faccia a non sentirsi male.
L’entrata in scena di Tony è meravigliosa: Audi sportiva, jeans scoloriti e maglietta di Final Fantasy VI; penso che chiunque, vedendolo così, abbia davvero rischiato un infarto. Cosa che ovviamente ha rischiato il nostro Peter, che non nasconde nella sua testa che vorrebbe tanto che quello fosse un appuntamento.
Beh, Tony caro, chi è che non si imbarazza davanti a una persona famosa?? Io devo ammettere che, nella mia vita, ho provato sempre tanto imbarazzo a parlare con qualcuno di cui ero veramente fan, anche se incontrato più volte, ma penso che sia una cosa normale: ai nostri occhi avranno sempre un alone quasi da divinità ed è normale che in loro presenza ci sentiamo sempre frastornati (io ad esempio ho pianto davanti all’attore di Begdie di Traspotting, ma te ne parlerò in privato :D).
È adorabile sapere che Peter ha una foto di Tony ritagliata nel suo armadietto. Chissà se prima o poi la sostituirà con una di loro due insieme??
Se già questo povero ragazzo mi faceva tenerezza, dopo aver letto di tutte le sue intolleranze me ne fa ancora di più: l’intolleranza al lattosio è brutta (ne so purtroppo qualcosa), ma la celiachia è terribile, sia perché diventa davvero difficile mangiare fuori se i locali non fanno veramente attenzione, sia perché si rischia davvero la vita per una piccola distrazione.
Fortunatamente, messi via imbarazzo e intolleranze alimentari, i due iniziano a conversare della tesi di Peter e dei suoi programmi del futuro. Il ragazzo infatti ha intenzione di parlare dell’energia rinnovabile e altri argomenti d’impatto sull’ambiente, tematiche che interessano molto Stark, che non nasconde di aver chiesto informazioni su di lui e di essere rimasto molto colpito dalle informazioni ottenute.
Ho apprezzato tantissimo che Peter, nonostante abbia avuto più di un occasione di poter andare all’estero, non l’abbia fatto per poter rimanere accanto alla zia May, ma, soprattutto, perché mentre lo racconta non vi è rancore o rabbia per aver perso un’occasione tanto importante per lui. Si vede che ha preso questa decisione con la consapevolezza di un adulto, dimostrandosi quindi molto più maturo di tanti suoi coetanei.
Tony è sempre più colpito da lui, tanto che gli offre di iniziare a lavorare per lui alla Stark Industries non appena si sarà laureato. E’ una proposta fantastica, quella che Peter ha sognato per anni, ma in quel momento è così inaspettata, da non sapere proprio cosa rispondere.
Mi piace che Stark, comprendendo perfettamente la situazione, decide di fargli una proposta: se alla laurea otterrà un voto finale disparo, Parker potrà scegliere se accettare o no il lavoro, ma, se il voto sarà pari, lavorerà per lui intanto per tre mesi e poi potrà decidere se rimanere o no. Penso che davvero pochi imprenditori sono così disponibili nei confronti di ragazzi tanto giovani e la trovo una cosa davvero ammirevole.
Ovviamente Peter accetta l’accordo e Tony gli dice che, per accertarsi che il patto venga rispettato, sarà presente alla sua laurea. Penso che sia il sogno di chiunque aver presente una persona che ammira tanto per la sua laurea.
Penso che hai descritto alla perfezione l’ansia pre discussione che vive un laureando. Io stessa penso di aver risposto male un paio di volte a mia madre, soprattutto quando si ostinava a volermi fare un book fotografico. Ma immagino che l’ansia di Peter sia dovuta in parte anche alla eventuale presenza di Tony in stanza.
Peccato che, invece che da sedersi tra i banchi come tutti gli altri, Tony Stark è seduto tra i membri della commissione.
Avevo paura che Peter, vedendolo, si bloccasse e facesse fatica ad esporre la sua tesi, invece è un sollievo sapere che la presenza dell’uomo lo ha addirittura tranquillizzato.
Anch’io sono certa che il voto sarà pari, chissà perché.
Comunque, penso che Peter dovrebbe sentirsi davvero lusingato per tutto l’interesse che Tony gli sta dimostrando; si vede proprio che ci tiene che vada a lavorare insieme a lui.
Ora sono davvero curiosissima di leggere il quarto e ultimo capitolo per vedere che cosa succederà tra i due, il voto di Peter, il lavoro che Tony ha in mente per lui e se sboccerà qualcosa di più tra di loro.
Ti ringrazio davvero perché, anche se hai scritto questa storia qualche mese fa quando la vita era davvero diversa, sento davvero il bisogno di storie come questa qui, storie che ti fanno ancora credere che i sogni e i desideri che uno ha per la propria vita si possano davvero realizzare; storie che ci fanno vedere come, da un evento brutto come può essere un incidente, può nascere qualcosa di bello.
Quindi, grazie mille mia “amichevole Miryel di quartiere” per avermi fatto compagnia questa mattina e per avermi donato un briciolo di speranza.
Ti mando un mega abbraccio virtuale,
Jodie

Recensore Master
31/03/20, ore 12:04
Cap. 3:

Buongiorno cara! Sono imperdonabile, quanto tempo ho fatto passare?? Non pensare che sia per mancanza d'interesse però, purtroppo sebbene chiisa in casa il tempo continua a scarseggiare e le cose da fare sono tante.
Vabbè, bando alle ciance!
Ma vogliano parlare di questo Tony?
Cioè, altro che numero, profitto e robe simili, luo è stracotto almeno quanto Peter!
Innanzitutto sappi che mi hai trasmesso talmente bene le sensazioni di quest'ultimo che ho avuto il batticuore pure io, per quasi tutto il tempo. Ah, le farfalle nello stomaco... che cosa meravigliosa! Chi non le ha sentite, mentre aspettava l'altra persona al primo appuntamento? È anche vero che questa non era propriamente un'uscita galante, ma Peter è decisamente infatuato e quindi poco importa che non lo sia tecnicamente.
Ma le intolleranze? Adoro! Col lattosio poi mi hai conquistata, perché io sto esattamente sulla stessa barca, quindi...
Ci sta che Peter non intuisca subito l'interesse di Tony nei suoi riguardi, così come non sa bene se indispettirsi o essere lusingato che lui abbia fatto delle ricerche sul suo conto. Certo, no sappiamo che la ship non mente, ma giustamente Parker non ha idea di dove voglia andare a parare.
Che paraculo che è Tony! Sapevo che quel patto non aveva né capo né coda, che in qualche modo avrebbe aggirato il sistema e infatti è esattamente quello che fa.
Io immaginavo una telefonata al capo della commissione, ma no, lui addirittura ne fa parte.
Vabbè Peety, se non è interesse questo... allora alzo le mani.
Indoviniamo che voto prenderà alla fine? ;)
E niente, avevo quasi dimenticato quanto mi piacciono le tue storie e il tuo modo ri raccontare. Corro a leggere l'epilogo, perché stavolta non posso proprio aspettare!
Complimentissimi e a tra poco!
Bacioni
S.

Recensore Junior
23/03/20, ore 19:50
Cap. 4:

Finalmente sono riuscita a leggerti!! ❤️
Bhe, che dire, questa storia mi ha fatto innamorare di loro; l'ho letta tutta d'un fiato e ammetto di essere un po' triste perché è finita. Ma la conclusione è meravigliosa! Loro che continuano a stuzzicarsi come dal primo momento, Tony che gli vuole propinare un cappuccino mi ha fatto morire. Grazie per averci regalato questa fantastica storia. ❤️ (Claire Maddox su fb)

Recensore Veterano
05/03/20, ore 22:58
Cap. 1:

Ciao, ed eccomi qua anche io per il nostro scambio.
Come ti avevo già accennato non sono molto informata sul fandom dedicato agli Avengers ed è per questo che questa AU ha fatto subito al caso mio per iniziare, come poi anche tu mi avevi suggerito.
Per prima cosa vorrei farti i complimenti per l'impaginazione e l'uso dell'html, è davvero difficile -anche su EFP- trovare persone che sappiano impostare il layout delle loro storie in modo così ordinato e personalizzato, per non parlare delle gif!
Giuro mi piacerebbe davvero ricevere qualche lezioncina a riguardo!
La cosa che ho apprezzato di più in questo primo capitolo è il linguaggio utilizzato e non intendo quello dei dialoghi, ma proprio quello che porta avanti la narrazione: lo trovo davvero azzeccato per il tipo di AU! che hai deciso di trattare; un linguaggio giovanile e ai giorni nostri, sicuramente molto adatto a Peter che è appunto uno studente universitario, oltre al fatto che la vicenda viene portata avanti seguendo principalmente ciò che accade proprio a lui.
Riguardo alla causa scatenante dell'incontro tra i due protagonisti di questa long... ok, te lo devo dire l'ho trovato molto cliché MA non è certo un difetto! Perché io credo che i cliché sono nati proprio per far divertire chi legge e tu hai saputo farlo grazie agli scambi di dialoghi tra Peter, Tony e anche tra il povero autista che ha involontariamente creato questo impiccio, rendendo la situazione sia divertente che molto frizzantina!
Sì, io sono un'amante dei dialoghi e questi mi hanno divertito un sacco!
Non posso pronunciarmi sull'IC dei personaggi, visto che di per sé non li conosco -in realtà non dubito che non lo siano, perché ho notato che hai molte storie scritte per questo fandom, quindi sicuramente ne sei molto esperta- ma ho apprezzato moltissimo la risposta nervosa di Peter rispetto al comportamento più borioso di Tony.
Per quel poco che conosco di loro, come personaggi che comunque hanno un certo livello di notorietà che chiunque almeno un minimo conosce, sicuramente questo è il modo in cui anche io, da profana, me li sarei immaginati.
Sulla grammatica e sullo stile non ho nulla da dire, ho letto tutto senza nessun intoppo e ho molto apprezzato non solo l'ordine con cui hai impostato l'html, ma anche l'uso tra font normale e corsivo per mettere in evidenza frasi o parole.
Ti ringrazio per aver scambiato con me, spero anche per una prossima volta! ;)
_Flowermoon_

Recensore Master
04/03/20, ore 19:24
Cap. 4:

Ciao ^^
E anche questa dolce storiella si è conclusa.
Era ovvio che Peter sarebbe andato a lavorare da Tony, non c'erano alternative. Sono felice che abbia trovato un lavoro che lo stimola e un fidanzato come Tony. All'inizio sarà stato sicuramente difficile diventarlo, ma per fortuna alla fine lui ha ceduto, accettando i suoi sentimenti per il ragazzo. Spero che cominci a ricordarsi almeno un paio dei problemi di Peter, così che non debba essere sempre lui a ricordarglieli XD
I loro battibecchi sono sempre fantastici, così come il modo in cui descrivi il loro rapporto.
Mi è piaciuto molto il finale, con loro due in una situazione intima e tranquilla, lontano da tutto e tutti.
È un peccato che la storia sia già finita, è stata davvero carina ed è bello ogni tanto vederli nei panni di persone normali, senza pericoli che incombono su di loro.
Sai che ormai hai fatto nascere la ship anche a me, perciò non vedo l'ora di leggere i tuoi nuovi lavori ❤
Alla prossima!
Baci, pampa

Recensore Master
03/03/20, ore 14:41
Cap. 4:

Carissima, eccomi di ritorno dai nostri incidentati di fiducia, a leggere il deliziosissimo epilogo della loro rocambolesca e fluffosissima avventura.
Ammetto che non mi aspettavo il salto temporale di un anno, ma l'ho davvero apprezzato perché ritengo sia azzeccatissimo nel flusso degli eventi. Scopriamo pian piano molte cose, prima delle quali che Peter è finito effettivamente a lavorare per Tony e che questo ha vinto la sua scommessa - ovviamente: non che c'era da aspettarsi che Peter puntasse ad abbassare il suo voto finale solo per non dare a Tony la soddisfazione di vincere, tanto più che aveva comunque intenzione di andare a lavorare per lui, alla fine.
Scopriamo anche una cosa molto importante, una cosa che entra in punta di piedi a inizio capitolo, con l'ingresso esuberante di Tony, e che rimane nascosta in un angolino per un po' per poi palesarsi sottoforma di un bacio appassionato: Tony e Peter stanno insieme. Una prospettiva che, lo ammetto, non mi ero aspettata, per lo meno non come fatto compiuto, e che ho apprezzato moltissimo. Il capitolo inizia mostrando un rapporto più stretto tra Peter e Tony, il che ci sta tutto, considerando che è ormai un anno che il giovane lavora per il nostro egocentrico industriale, ma per il resto sembra tutto come prima, con loro due che si punzecchiano, con Tony che si ostina a non ricordare le millemila intolleranze di Peter - povero Peter, prima o poi gli farà pendere un'intossicazione alimentare epocale - e con una sorta di distanza malcelata, che poi scopriamo essere solo un comune accordo in ambito lavorativo.
Peter è stupito del bacio che Tony gli riserva, ma lo è non perché sia inaspettato, ma perché lo è sul luogo di lavoro. Io che leggevo, invece, mi sono stupita perché non me lo aspettavo e ho gongolato tantissimo, perché sono tipo tre capitoli che ti dico che salto sulla sedia in attesa di un risvolto nel rapporto tra loro due, quindi, insomma, sono strafelicissima per averlo visto succedere.
È comprensibile che a Tony ci sia voluto del tempo per capire cosa volesse fare: dopotutto, data la sua posizione, si trova più legato di chiunque altro er quanto riguarda la vita privata, in più credo che il suo innamoramento verso Peter lo abbia grandemente colto di sorpresa e destabilizzato, perché, insomma, chi avrebbe mai potuto credere che si sarebbe innamorato del ragazzino che Happy ha tamponato una mattina qualunque di un giorno qualsiasi? La differenza d'età, poi, ha sicuramente contribuito a rendere il tutto più difficile, ma sono contenta che alla fine Tony abbia deciso di mettere da parte tutti i suoi tentennamenti e rischiare. Dopotutto, rischiare è quello che ha fatto anche nella sua carriera lavorativa, e quella gli è andata molto bene, quindi perché non riprovarci di nuovo?
Leggere di Tony e Peter insieme, a mangiare e scegliere un film alla di guardare mi ha sciolta: ma quanto sono belli insieme? E quanto riesci e a renderli meravigliosi, tu? Ma come fai a farmeli adorare e shippare compulsivamente in ogni storia che scrivi su di loro? Riesci a cogliere il loro stare insieme, il loro amarsi pur nelle differenze e nelle complicazioni, e riesci a descrivere quel loro legame, quella magia che riesce a tenerli insieme e a farli funzionare magnificamente. Insomma, sono davvero stupendi, qui come in ogni altra tua storia, e io li AMO indiscutibilmente, e amo il tuo talento e il modo in cui riesci a rendere tutto questo.
Devo dire che ho veramente tanto apprezzato questa storia anche per il fatto che fosse una No Superhero!AU, perché questo ti ha permesso di "umanizzare" completamente i due protagonisti, di dare loro delle vite completamente normali, con nulla di speciale, che ti ha consentito di sviscerarli a fondo nella loro psicologia, senza che il loro ruolo segreto andasse a inficiarla. Tony e Peter qui sono due persone, due persone normali che vivono un sentimento intensissimo e inaspettato, e lo vivono come due persone normali lo vivrebbero. Ho amato il fatto che non ci fosse null'altro, oltre a loro due, in questo loro rapporto nato da un evento che potrebbe essere negativo, ma che invece nella vita di Peter ha portato solo cose belle. E anche in quella di Tony.
Tesoro, non so che altro dirti, se non che ho ADORATO questa storia con tutta me stessa e leggere ogni capitolo è stato stupendo. Adesso dimmi come fai a farmi amare pure il fluff, che è un genere che difficilmente digerisco. Devi proprio spiegarmelo!
Sei sempre una garanzia, ogni tua storia è una piccola meraviglia da gustare dall'inizio alla fine e, niente, leggerti è sempre un piacere immenso. Le tue storie mi lasciano sempre un meraviglioso tripudio di emozioni.
Quindi tanti meritatissimi complimenti, come sempre (ormai sono diventata pleonastica XD)
Un abbraccio e alla prossima ♥

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