Recensioni per
Joker
di meiousetsuna

Questa storia ha ottenuto 5 recensioni.
Positive : 5
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
13/01/20, ore 18:51
Cap. 1:

Un pezzo, questo, particolarissimo, in cui lo stile si adegua perfettamente al contenuto.
E non è semplice far parlare la follia di Jim/Joker ed esprimerla con una scelta lessicale ed un ritmo narrativo che risultano assolutamente coerenti.
Infatti, a proposito della scelta lessicale, tu usi parole che concentrano, nella loro sfacciataggine e nella carica di violenza espresse (“...ti mangerò il cuore...spaccarmi la testa...” ecc...), tutta la diabolica pazzia distruttrice che anima i pensieri e le azioni dei due personaggi che tanto si assomigliano.
Il POV é quello di Jim/Joker, appunto, e mi sembra, questa doppia che uso, una denominazione calzante perché, in effetti, tu non hai caratterizzato il personaggio ed il contesto in cui lo fai muovere. Ovvio che io, da inguaribile sherlocked, ho rivisto subito, con gli occhi della mente, la scena allucinante di HLW, in cui Sh, ad un soffio dalla morte, nel suo delirio scende nel suo Mind Palace, verso le stanze più orride e segrete. Qui trova Moriarty, rinchiuso ed innocuo, ma in grado ancora di agire sulla sensibilità e sul suo cuore in cui, ormai, John vi alberga senza più dubbi. Abbiamo visto un Jim sconvolto, rabbioso, ormai dominato dalla follia, senza più costosi completo sartoriali e senza l’auto controllo più simile al comportamento minaccioso di una serpe velenosa che ad un vero e proprio pazzo.
Immagine, questa, perfettamente sovrapponibile a quelle del film che usi per intrecciarne il messaggio con quello dei personaggi dei Mofftiss.
Delirio o tragica realtà...La scelta viene lasciata a chi assiste all’espressione di una così deviata umanità. Appunto come scrivi bene tu nelle Note finali.
All’inizio di queste mie osservazioni ho accennato alla coerenza dello stile che hai usato con il personaggio di cui usi il POV. Si tratta, come ho già scritto, di una vincente scelta lessicale ma anche del lasciar andare, come appunto tu sei riuscita a fare, un ritmo veloce, convulso, fatto d’idee affastellate e di flash che fissano immagini di un realismo livido ed angosciante.
In effetti diventa difficile da dimenticare quel rosso del sangue su cui il protagonista intinge le dita per sentirne il sapore e per disegnarsi in faccia lo spaventoso ghigno da clown dell’orrore.
Sinceramente il film in questione non l’ho visto, non ne ho avuto materialmente il tempo, ma conosco bene il personaggio e la sua folle criminalità. Per questo ti dico che la sovrapposizione che hai fatto con Jim è più che lecita perché il parallelismo tra i due ci sta, eccome. Moriarty ed il Joker sono due geni del crimine, non solamente due pericolosi pazzi scatenati ed una delle loro armi più letali é la capacità di leggere l’animo umano. E qui entra, anche se non citato esplicitamente,Sh. Infatti trovo chiarissimi i riferimenti all’ “amichetto” che non é alla loro altezza, l’aria da angelo che, in realtà nasconde un intreccio complicato di potenzialità spesso contrastanti tra loro. Sh, in effetti, è anche in grado di uccidere, di mentire, anche se sappiamo bene che il fine giustifica i suoi mezzi. Ed il suo fine è John. Nel rapporto complicato con il “Napoleone del crimine”, secondo me, Sh è attirato dalla sfida con un’intelligenza che scopre simile alla sua, formidabile e dalle molte ombre. Un’attrazione che, senza dubbi, potrebbe avere anche dei risvolti sessuali, perché no. Sicuramente da parte di Jim questo elemento c’è e tu lo fai emergere con la sfacciata brutalità di chi non ha limiti. Tutto viene usato per dominare gli altri, anche il sesso che diventa anch’esso un’arma utile a destabilizzare l’avversario, sondandone i desideri più repressi e le fragilità.
Certo che, dal punto di vista umano, l’immagine di un uomo ridotto così, ad una belva delirante, suscita orrore ma anche pietà. Peról’ultima frase cancella anche la possibilità di una redenzione. È un passaggio senza più interpretazioni che possano lasciare un margine al perdono o alla speranza. Qui sei stata davvero grande, perché scrivere di questi abissi infernali di deviazione non credo sia semplice. Secondo me questa operazione lascia l’Autore, Autrice in questo caso, affaticata da quanto ha dovuto esprimere per rendere credibile il personaggio che ha posto nella sua storia. Non solo, tu hai guardato con i suoi occhi, hai parlato con la sua bocca, hai pensato con la sua testa. Magnifico, veramente magnifico e terribile allo stesso tempo.
Complimenti.

Recensore Master
12/01/20, ore 10:05
Cap. 1:

Ciao, avevo qualche dubbio sul leggere o meno questa storia. Diciamo che non avevo intenzione di farlo, all'inizio. Niente di personale, ovviamente, è solo che non ho visto Joker e quando leggo qualcosa preferisco avere ben presente quel che sto leggendo. Diciamo che è lo stesso principio per il quale non leggo mai crossover con universi che non conosco. Ecco, una cosa del genere. Poi però alla fine ho ceduto, più che altro perché è la tua prima storia qui da maggio a questa parte. Sono otto mesi che non pubblichi nulla in questa sezione. Per quanto io non abbia con precisione idea di cosa ti sia successo, so che in questo senso non sono stati mesi facili (questo l'ho compreso molto bene). Di conseguenza non potevo farmi sfuggire l'occasione di leggere qualcosa di tuo. Anche se non ho visto il film su Joker, conosco a grandi linee il personaggio (in Batman non sono un granché ferrata, come eroe non mi ha mai interessata troppo). Però sono riuscita comunque a comprendere ciò che stavo leggendo, alla fine e per quanto tu abbia sovrapposto le due figure, si sta comunque parlando di James Moriarty ovvero la nemesi di Sherlock Holmes.

Posso dire che in ogni riga ho ritrovato la faccia di Andrew Scott, che da uomo dolcissimo riesce miracolosamente e non si sa come a diventare un sadico perverso. Questo tuo Moriarty poi, è l'apoteosi della perversione. Non so se era tua intenzione, anche se effettivamente la nota "Slash" ce l'hai messa, ma c'è anche un po' di Sheriarty in queste righe. Appena accennata e più che altro da parte di Moriarty (di Sherlock non ne sappiamo nulla, dato che è il punto di vista del buon Jim questo). Senz'altro si intuisce che Moriarty è legato a Sherlock Holmes da un rapporto che sta a metà tra l'amore e l'odio. Una ripresa del canone davvero molto fedele, perché nella serie Moriarty è affascinato da Sherlock Holmes tanto quanto lo detesta e vorrebbe cancellarlo dalla faccia della terra. Mi è piaciuto molto il riferimento alla sfera sessuale, Moriarty ci gioca (con le parole ma non solo, a quel che sembra) e anche parecchio. E sembra non disdegnare di pensare a Sherlock anche da un punto di vista più erotico. Vorrebbe ucciderlo, certo e lo dice anche qui, ma magari se se lo portasse a letto prima... o meglio, credo che per lui la perfezione sarebbe uccidere Sherlock intanto che sono a letto insieme. Per uno come lui sarebbe davvero il massimo.

Questa storia mi è piaciuta, inutile girarci intorno. Direi che è insolita per questa sezione, le fan fiction su Moriarty non abbondano purtroppo e di sicuro in poche le ho trovate così apertamente sadiche. In poche si analizza il lato perverso di James Moriarty. In questo l'accostamento col personaggio del Joker è indovinato, e anzi, oserei dire che conferisce a Moriarty una nota di pazzia in più che invece nella serie gli manca. James Moriarty non è un pazzo, nella serie non lo è e forse non arriverebbe mai a fare cose come dipingersi una faccia da clown col sangue di qualcuno (gli rovinerebbe il vestito), lui è più uno che guarda la pazzia altrui in maniera affascinata, si veda Eurus a questo proposito. Però la tua è comunque una versione interessante, una versione in cui è Jim stesso il pazzo di tutto. Quello totalmente fuori controllo. In questa storia il ragno intelligente e freddo viene lasciato da parte per un qualcuno di leggermente diverso. Non per questo meno valido, come dicevo è una rivisitazione interessante.

Mi auguro, ora che sei tornata, di ritrovarti presto con qualcosa di nuovo.
Koa

Recensore Junior
10/01/20, ore 14:44
Cap. 1:

Setsy, finalmente!! Non sai che gioia è stata leggere il tuo nome!!! Non che tu non abbia pubblicato più niente, lo so bene, ma tutta roba su cui sono totalmente ignorante *si nasconde per la vergogna* e quindi niente, aspettavo con ansia un qualche aggiornamento in cui la mia pigra anima di fan potesse realmente e totalmente esprimersi. Ed eccomi qua, as sad as it is. Ordunque mi accingo a scrivere qualcosa.
Subito dopo il tuo nome e la sezione, ho letto "Joker". E lì.
Ci tengo a precisare che non ho avuto modo di vedere il film, quindi mi baso sulla conoscenza che ho di questo personaggio, ormai diventato un'icona se vuoi il mio modestissimo parere.
Dunque, mi sono inoltrata alla volta della fic vera e propria e ho capito che il "Joker" era, come poi hai specificato nelle note, sovrapposto al nostro Jimmy. Io, ormai lo sai, adoro quando scrivi di Jimmy. Con la lingua che ormai è un must (ti adoro).
Il bello di Moriarty, come character, secondo me, è che è totalmente folle. Puoi farne letteralmente ciò che vuoi, non stai lì tanto ad interrogarti "Ma sarebbe una cosa da lui? Non sarà troppo? Non sarà cringe?". Che te frega? È Moriarty, il Napoleone del Crimine. Può tutto, non ha limiti. Sostanzialmente è come se non esistesse, come character. Mi spiego meglio: se parlassi di John, ci sono cose che sai non farebbe mai, perché è John, è un uomo buono, ha le sue paure, i suoi difetti, le sue debolezze, la sua tenerezza. E stessa cosa Sherlock, Mycroft (per quanto freddo e calcolatore e misantropo possa essere, ci sono cose che anche per lui sarebbero troppo), e tutti gli altri via discorrendo. Tra tutti i villains di questa serie, da Irene che deficita del comune senso del pudore, Magnussen che non si fa problemi a pisciare nei camini altrui, Eurus che organizza i giochi perversi in stile Saw, Moriarty è quello di cui scrivere secondo me è più bello, nel vero senso della parola. Dà una sensazione di libertà paradisiaca. Anche se gli facessi fare l'uomo normale, è difficile che, fatto da Moriarty, risulti totalmente inverosimile. Lui può fare tutto, anche e soprattutto in vista dei suoi piani trentasettennali, ogni singola cosa ha senso nel suo hard disk mentale, anche e soprattutto quelle che non ti aspetti. Se mettessi Magnussen a spaccarsi la testa in una camera d'ospedale psichiatrico non riuscirei manco ad arrivare alla fine della fic, perchè ha una sua psicologia e sai che non lo farebbe. Piuttosto riderebbe guardando qualcuno che si spacca la testa, quello sì, ma c'è una differenza abissale tra le due cose.
Quindi, dopo tutto questo panegirico sulle doti fanfictionali di Jim, torniamo a noi. Ti è facile dedurre, a questo punto, che l'accostamento con Joker lo reputo bellissimo. Ora, io non sono chissà quanto esperta del suo character, quindi mi perdonerai se dico bestialità (però fammele sapere così studio per la prossima volta XD), ma mi pare che anche Joker, in quanto a follia, non scherzi. Almeno, anche nella mente del tizio medio totalmente all'oscuro della storia di Batman, Joker è l'inaspettato, il gioco sadico, la crudeltà apatica, la lucidità irrazionale, il gioco vietato ai minori. E anche riguardo allo stile, che boni che sono :P
At first ho pensato che il rating dipendesse proprio da questo approccio (piacevolmente) disturbante del protagonista al mondo circostante. Invece no, c'è spazio anche per il sesso. Visto in un'ottica disturbante anche quello, ovviamente, dopotutto stiamo mescolando due bombe orologerie di characters, sarebbe stato strano il contrario. Non impossibile, ma strano.
Tra le tante cose che mi sono piaciute, c'è il pensiero sboccato e apertamente osceno, oltre che ossessivo e malato, che Moriarty ha di Sherlock (anche se non lo nomini, a una fan non si può nascondere nulla). La serie non lascia dubbi al riguardo, eppure spesso non sembra del tutto lampante che Jim non sta lì a fare solo il cattivo della fiaba Disney, ma la sua ossessione per Sherlock nasce dall'oblio dionisiaco nel senso più spinto del termine, che la sua mente ovviamente distorce. Qui è più che esplicito, grazie al cielo e a te. Il continuo confronto tra Sherlock e Moriarty è uno dei punti chiave della storia di Sherlock (almeno, la versione della serie tv), basta guardare le due scene del tetto del Bart's e della cascata. Sherlock che si autodefinisce uguale a Moriarty, Moriarty che cerca di trascinarlo sul fondo con sé. Senza uno sembra non poterci essere l'altro.
E invece no. Perché alla cascata, John è arrivato a risolvere la situa (auguro a tutti e a me stessa un John Watson domestico #___#). E chi se ne *Bip* se era una trasposizione della mente di Sherlock. Dimostra solo quanto quel cucciolino sia innamorato. Chi di noi non si è mai fatto un film mentale in cui l'anima gemella viene a salvarci dal nostro peggior nemico, qualunque esso sia? Forse è vero, Moriarty e Sherlock sono fatti della stessa pasta, ma Moriarty va a fondo con la sua follia dispotica, Sherlock, invece, va a fondo solo quando è convinto di aver perso John e di avere solo Moriarty; quando John arriva, è pronto a tuffarsi, piuttosto che cadere *affetta le cipolle per nascondere le lacrime*. Jim questo lo sa, e non lo accetta, altrimenti la sua che ossessione sarebbe? Farebbe di tutto per trascinare Sherlock con sé, anche denigrare John (sono i dettagli che mi mandano in estasi ^____^).
Comunque mi faccio paura da sola quando commento Moriarty. Mi sento una folle anch'io, aiuto. Basta intellettualismi, torno in me.
In attesa di tue prossime novità (e magari mi farò anche una cultura su Good Omens nel frattempo) ti mando tutto il mio affetto e i miei umili urletti da lettrice contenta contenta <3 <3 <3
 
(Recensione modificata il 10/01/2020 - 02:45 pm)

Recensore Master
10/01/20, ore 12:06
Cap. 1:

Tesoro bello, ho amato visceralmente questa flash!
Innanzitutto, il fatto che tu sia tornata a scrivere nel fandom mi fa troppo felice, davvero, non sai quanto!
E poi il tipo di storia è fantastico, originale e piacevolmente disturbante.
Mi piace il parallelismo con la figura del Joker e il fatto che tu non abbia mai nominato Sherlock contribuisce ancor di più a sovrapporre le due/quattro figure, ma anche le ambientazioni.
Trovo che le immagini nella mente di Jim siano terrificanti e descritte benissimo, tanto da sembrare vivide, in quel delirio di follia ed eccitazione.
Le tematiche ci stanno, eccome se ci stanno e le hai gestite benissimo. Non trovo per niente assurdo che Jim potesse essere attratto da Sherlock anche sessualmente, anzi. Penso che lo affascinasse in tutto e per tutto.
Una fissazione malata ma completa, su tutti i fronti, ecco.
Poi beh, il dualismo ordine/caos, che caratterizza anche la relazione Batman/Joker, ci sta da dio e la trovo adattissima anche per loro due.
Sei stata fantastica ad inserire il sesso come arma di Moriarty, quasi un modo per piegare Sherlock, per sporcarlo e portare caos in lui, annientandolo una volta per tutte.
Mi piacciono i riferimenti a John, la spalla dell'eroe, inutile ed inferiore, che Jim ammette di non temere, ma che comunque chiama in causa (forse inconsciamente intimorito?) più volte.
Ho amato tutto, sei stata davvero bravissima!
Complimenti tesoro, sono felice di ritrovarti qui, non sai quanto!
Bacioni e a presto
S.

Recensore Master
08/01/20, ore 20:06
Cap. 1:

Affascinante. Interessante. Ben scritta.
Entrare nella testa di uno come Moriarty, nel momento di un delirio peraltro, non è affatto facile. Anzi. Credo sia difficile, e il bello è proprio questo: seguire lo stream of consciousness, con una serie di immagini come flash.
Bellissima la parte del sangue, che da una parte vorrebbe tenere per sé, dall'altra offre come in sacrificio, come un Vampiro, come Cristo. Offerto in sacrificio per voi. Soprattutto perché è una ferita autoinflitta, sofferenza offerta per farsi vedere, comprendere.

Altrettanto bella l'immagine di Sherlock in cima al palazzo, lo vedo di spalle con quel cappotto scuro, i riccioli al vento. Virginale, virile, ed è per questo così desiderabile. Ho letto tanto johnlock e nulla su Moriarty, quindi è una novità intrigante per me!

La parte più sensuale, ovviamente, è perfettamente adatta a Moriarty: violenta, sporca, diretta. Una vera e propria scopata, non il sesso edulcorato e contaminato dall'amore. Non ci vedo nulla di male, intendiamoci. È interessante come lo desidera, come lo pretende e allo stesso tempo come ci si sottomette col pensiero.

Infine, la sfida, il desiderio di vendetta, quello di strappare a morsi il suo cuore.

Davvero, breve ma intensa, come si suol dire. Brava!