Recensioni per
Towards the past
di thespoonriver

Questa storia ha ottenuto 1 recensioni.
Positive : 1
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
11/01/20, ore 09:33

Ciao, anzitutto, e dato che non mi pare d'aver notato il tuo nome da queste parti in passato, benvenuta nella sezione di Sherlock! Sono sempre felice anche quando, specie a distanza di anni dall'ultima stagione, arrivano nuovi autori, è un segnale positivo. La tua storia mi è piaciuta, semplice e carina mi ha fatto trascorrere dei bei minuti mentre la leggevo.

La prima cosa che mi sento di dire è che John Watson è irritante esattamente come lo è nella serie, certe volte eh, non sempre per fortuna. Quindi lo hai tenuto davvero molto IC, non che sia un elemento fondamentale (almeno per me, e soprattutto perché è un parametro molto soggettivo), ma il fatto è che l'ho ritrovato parecchio tra le tue righe. Il fatto che sia arrivato a pensare di andarsene perché crede di essere ignorato da Sherlock, di valere niente per lui lo trovo verosimile. Certo è un gesto estremo, parecchio estremo, ma se ben costruito direi che è plausibile. Il contesto è vago, ma intuiamo che deve essere dopo Irene Adler anche perché lei viene citata. Non viene menzionata né Rosie né Mary, quindi presumo che in questa tua storia non ci siano ancora state (o forse mai state). Il che devo dire che alleggerisce di molto il carico di angst, in genere le storie ambientate dopo la quarta stagione hanno tutte un carico di sofferenza davvero notevole. Qua invece non ne parli, e in questo senso resti sul vago. Scelta che non sempre apprezzo, ma che in questo caso mi è comunque piaciuta. Come dicevo, la decisione di John di andarsene da Baker Street perché esasperato da certi atteggiamenti di Sherlock, nonché convinto che questi lo ignori completamente, è un gesto davvero molto estremo e che qui trae le sue solide basi dal fatto che John è innamorato di Sherlock. Nella serie dell'attaccamento di John verso Sherlock intuiamo certe cose, ma non vengono mai dette in modo palese. Intuiamo che John è geloso e lo stesso Sherlock, al matrimonio, definisce l'attaccamento di John nei suoi confronti come "morboso" o comunque come un attaccamento ossessivo. Qua il tuo John ha compiuto un passo che nella serie non ha fatto, è arrivato ad ammettere di provare attrazione per il suo migliore amico, di amarlo insomma. Un passo gigantesco e che cambia radicalmente le carte in tavola.

All'inizio della mia recensione ho detto che John è irritante esattamente come lo è nella serie, e lo ribadisco anche qui. Nella serie John è un frustrato, una persona che non esterna mai completamente ciò che prova e che arriva fino al punto di scoppiare in preda a scatti d'ira, delle volte anche violenti. Probabilmente uno psicologo direbbe che è un caso da manuale. Nella tua storia non si comporta in modo molto diverso, anzi. Le sue reazioni sono pressoché le stesse. La differenza è, appunto, l'innamoramento. Il resto c'è tutto compreso un punto fondamentale del suo personaggio che non sempre gli autori di fanfiction di questa sezione hanno esplorato, ovvero il suo sentirsi poca cosa se paragonato a Sherlock. Un elemento molto importante che io amo sempre trovare nelle storie, e che mi ha alla fine anche spinto a lasciarti una recensione. Il tuo John sente di non valere nulla, se paragonato a Sherlock. Sente di non essere abbastanza e è che è per la sua normalità, per il suo essere ordinario e, ora della fine, poco emozionante che Sherlock non lo ricambia. Lui sovrastima Sherlock Holmes così tanto che è addirittura convinto che abbia capito tutto di quello che prova. In realtà scopriremo tante cose, quando arriva il duro confronto tra di loro. Sherlock sarà anche un genio, ma in fatto di sentimenti non solo è inesperto ma soprattutto non può dirsi oggettivamente sicuro d'aver intuito l'attaccamento di John nei suoi confronti. Questo essere molto poco logico da parte di Sherlock mi è piaciuto moltissimo, lui non è affatto freddo e distante in quanto a sentimenti e tu hai mostrato questo aspetto tenero e dolce davvero molto bene. Quindi no, John si sbaglia su tutta la linea. E i suoi pensieri invece che riversarli, invece che dire ciò che lo fa soffrire, tace e scappa. Addirittura arriva a fare un colloquio di lavoro ad Oxford, e il tutto senza dire niente a Sherlock. All'inizio trovavo un po' strano che un genio come lui non avesse intuito cosa stava combinando John, poi arriva ad affrontarlo in quel modo e allora ho detto che ci stava. Sherlock non poteva non aver capito cosa stava succedendo e mi sono detta che se aveva aspettato tanto era perché voleva esserne sicuro. Insomma, quel confronto era doveroso e mi è piaciuto molto. La reazione sorpresa di Sherlock, il suo trovarsi sotto accusa, il fatto che John sia convinto che ami Irene e non lui (ancora con questa storia, John? Davvero?) lo spingono ad agire una volta e per tutte. E alla fine succede. Ciò che avviene dopo è il realtà molto scivolato, forse persino un po' troppo per i miei gusti, ma è una scelta che rispetto. Forse ecco non è una storia da rating rosso (il rating alto è per scene esplicite), che era un po' quello che mi aspettavo, ma mi è comunque piaciuto il finale così come la storia.

Alla prossima, spero presto.
Koa