Recensioni per
16 OTTOBRE 1793
di Aqua Keta
Non so se la prima recensione è arrivata, visto che erano meno di 10 parole. Per cui ripeto: WOW, storia toccante e psicologicamente molto ben costruita! |
E' molto riuscito il paragone iniziale, quando Maria Antonietta mette a confronto l'ordine di cambiarsi nel suo ultimo giorno di vita con quello ricevuto quando arrivò in Francia. Anche quel lontano giorno, del resto, segnò l'inizio di una prigionia, pur se dorata e il passaggio da un ambiente familiare, semplice e, tutto sommato, felice a uno ostile, insidioso e artefatto. |
Ciao Aqua Keta, mi permetto di far notare che questo racconto presenta delle incongruenze cronologiche che si sarebbero potute evitare semplicemente riguardando con attenzione il cartone animato. Non parlo soltanto dei “quattro anni d’abito da lutto” della Regina Maria Antonietta ma anche della permanenza di Rosalie a suo servizio, i mesi non si trasformano in anni con un semplice giro di penna su un foglio. |
Ciao Aqua Keta, Debbo dire che non immaginavo di provare tanta emozione quando ho iniziato a leggere questa bellissima storia! Un argomento già trattato a volte sembra non essere in grado di ricreare quell' atmosfera e quegli attimi di pathos e sentimento che in precedenti racconti mi avevano folgorato l' anima. Ebbene, sei riuscita nell' impresa! I miei complimenti per i dettagli storici e il linguaggio adeguato! P.S. Non erano trascorsi quattro anni dalla morte di Luigi, questa è l' unica inesattezza che mi permetto di farti notare (a meno che tu non ti riferissi ad altro). Ciao buona serata, a presto |
Ciò che ha colpito di più fino all'ultimo nella regina è stata la sua grande dignità: tu l'hai resa benissimo. |
Ciao Aqua Keta. Già dal titolo,da quella data,si può presagire quanto di drammatico verrà narrato. Bella nell'introduzione la citazione di Napoleone,iniziando a far calare il lettore nella storia. Il raccontare in prima persona rende tutto molto più intenso. Ho ben immaginato quello che stava succedendo e la tragicitá si esplica proprio nei piccoli gesti descritti,come quelle pezze bianche imbevute. Hai dato voce alla Regina in un modo doloroso e solenne e questa solennità ben si manifesta nel finale,quanto afferma con orgoglio di essere la Regina di Francia. Un saluto. :) |
Hai ripercorso gli ultimi istanti di vita di Maria Antonietta con una narrazione drammatica e toccante. |
Cara Aqua Keta, ti stai cimentando in lavori che acquisiscono via via peso con le parole che adotti e con le atmosfere che riesci a creare. Sei riuscita a calarti nelle vesti di Maria Antonietta in quei tragici momenti prima della sua esecuzione, per provare a sentire ciò che sentiva lei, per vedere cosa gli altri vedevano ancora di colei che era stata la regina di Francia. L’unica persona amica rimastale vicina è Rosalie la quale non prova pena per lei ma solo immenso dolore per la sorte che le è toccata dopo essere rimasta vedova e soprattutto dopo l’allontanamento forzato dai figli che amava infinitamente. I suoi pensieri sono rivolti a tutto ciò che è stato senza però mai vergognarsi del comportamento tenuto, rendendosi conto di non essere mai riuscita ad entrare nel cuore dei francesi e continuando a sentirsi per tutta la sua breve vita da regina come una straniera in terra straniera. Le hanno portato via tutto, l’unica cosa che le è rimasta è la dignità, quella stessa dignità che difetta alle persone che l’hanno condannata per essere quello che era e che con l’avvento della repubblica sarebbe stato solo un personaggio scomodo. Un’altra interessante prova di scrittura segno anche della tua crescita come autrice. Complimenti e a presto! |
Ho avuto i brividi. |
Brava! Questa introspezione degli ultimi istanti di vita di Maria Antonietta è veramente da pelle d'oca. Lei che non fu mai accettata, che fu sfruttata, venduta, tradita resta Regina fino all'ultimo istante. Ottimo lavoro. |