Recensioni per
This Little Cursed Love of Ours
di Ellie_x3

Questa storia ha ottenuto 4 recensioni.
Positive : 4
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
20/01/20, ore 13:55

Ciao, anche io partecipo al contest di Harriet e sono voluta passare a leggerti, anche se non conosco il fandom ^^
Poco fa ho letto proprio un'altra ff su questo fandom, perché partecipa a un altro contest a cui partecipo anche io, e ho ritrovato Dazai qui con molto piacere.
Beh, credo tu abbia sviluppato bene i prompt, poi ho trovato i personaggi con delle buone caratteristiche e anche con le loro fragilità che li rendono in qualche modo più umani e reali!
Ti auguro buona fortuna per il contest e un buon proseguimento di giornata!
Alla prossima <3

Recensore Master
19/01/20, ore 19:11

Ciao Ellie, è la prima volta che leggo qualcosa di tuo, ma ho trovato questa storia nel bando del contest di Harriet (a cui partecipo anche io) e le sto passando a leggere tutte dato che trovo l'idea di narrare qualcosa in tre drabbles molto stimolante. Non conosco il fandom (e questo credo mi abbia un pochino limitata nel comprendere appieno il valore della storia), ma lo stile mi è piaciuto molto e credo tu abbia reso molto bene i tre prompt sfruttati. Hai fatto proprio un bel lavoro! In bocca al lupo per il contest!

Recensore Master
18/01/20, ore 11:13

Cara Ellie!

È stata una settimana bella impegnativa, ma eccomi qui, puntuale come le tasse (sic). Ho sempre trovato inquietante e suggestiva l’hanahaki, perché l’idea di essere soffocati da questa sorta di corpo estraneo è tremenda e spesso è legato al concetto di soulmate non corrisposta (o, almeno, così mi pare di averlo incontrato al tempo che fu). Si dice che dall’amore si guarisca col tempo, ma la nascita di questi delicati fiori che ti soffocano come una bronchite da cui non c’è guarigione è tremendamente romantica e drammatica proprio perché spesso, come nel tuo caso, l’amato non sa nulla del male dell’altro. E, del resto, perché dirglielo? Perché far sentire in colpa Dazai per una malattia sopraggiunta di cui è responsabile, sì, ma non colpevole? L’amore non nasce a comando e saperlo porterebbe solo un gran senso di colpa in Dazai che, comunque, non si innamorerebbe di Chuuya.
Chuuya ama e prova rancore verso Dazai che lo sta, effettivamente, uccidendo, che non ci sia soluzione al suo stare male e che deve semplicemente accettare una fine tremenda stringe il cuore, soprattutto se una disgrazia di questo tipo capita a personaggi tutti d’un pezzo. Tra le righe si intuisce il concetto dell’ineluttabilità (sic) del destino scritto, dell’impossibilità di combattere, nonostante poteri e cose varie, malattie d’amore che hanno ripercussioni anche sul resto. In questo clima dove si tossiscono fiori tossici per l’organismo, Chuuya si autodistrugge peggiorando le cose e indugiando in un vizio come il fumo e questo parallelismo, oltre a fare molto Port Mafia, è ancora più tragico. Poi l’hanahaki mi fa anche molto pensare a La dama delle Camelie/Traviata, con Violetta (l’altra non ricordo proprio come si chiama, ora) che mente fino alla fine sulle sue drammatiche condizioni di salute perché a che pro?

Che Chuuya parli di Dazai in termini di ex amante e di ex partner di lavoro è un’altra cosa straziante. La drabble è vivissima: in poche righe hai condensato una scena mescolando assieme il concetto di soffocamento tramite i petali (tremenda cosa, lo ripeto, mi fa venire l’ansia, ma la trovo anche una cosa estremamente angst e romantica assieme) con questa immagine vivissima dei petali che nascono e muoiono (brrr). Il tema del soffocamento inevitabile si unisce al fumo della sigaretta, al tabacco che impregna i polmoni facendoli ammalare irrimediabilmente. Nel breve scambio di battute c’è la verità celata dietro quel “ti piacerebbe” a cui Chuuya non risponderebbe mai sì – non può, non potrebbe, ed è proprio perché non c’è una dichiarazione che le righe sono così strazianti. Soprattutto, mi è piaciuta la frase finale. È effettivamente ironico che Dazai sia la causa e la frase è bellissima. La recensione è un po’ sconclusionata, ma ogni drabble è un pezzo unico e un pezzo che si lega alle altre e meriterebbe una recensione a parte, anche se francamente sono felicissima di trovare una selezione di drabble dentro una shot. L’ultimo componimento si ricollega agli altri per l’accettazione dell’amore non corrisposto, creando una sorta di filo conduttore coerente. Chuuya scopre la malattia, si confronta con Dazai e accetta che lui non lo ami. Si accontenta di poter dormire assieme, di intravedere delle fragilità che altrimenti Dazai non mostrerebbe, conscio del destino tremendo, dell’impossibilità di sfuggire a quella che, più che a una malattia, somiglia, come nel titolo, a una maledizione. Bellissima e intensa.

Shilyss

Recensore Veterano
15/01/20, ore 01:38

Allora. La situazione è questa: è l'una. Ho avuto interazioni sociali per tutta la sera, quindi sono provata. In più mi devo svegliare ad un orario decente per studiare, ma ELLIE HA PUBBLICATO QUALCOSA ODDIOH, OVVIAMENTE SONO LIBERISSIMA.
Quindi eccomi qui.
Tenterò di scrivere una recensione sensata, con un minimo di contenuto, perché dirti che sei fenomenale, alla lunga, equivale a dir nulla, non so se mi spiego (ovviamente sei fenomenale).
Allora a a a
Questo hanahaki lo conosco un po' per caso, ma per fortuna saperlo mi ha dato la possibilità di cogliere al volo e restare sorpresa.
Diciamo che la sfida c'era eccome, perché inserire questa "malattia" in questo contesto e in questa coppia non era affatto facile.
Significa, in un certo senso, impedire a uno dei due di provare orgoglio o di mantenere una certa reputazione con se stesso, il che, lo sai meglio di me, è quasi il pilastro del loro rapporto.
Sei stata in grado di non farlo crollare e la magia sta proprio in questo.
Apprezzo anche che tra i due tu abbia scelto Chuuya. Sfidarsi è bellissimo, ma anche solo invertire i ruoli ti sarebbe costato l'IC. Anche per la valutazione, complimenti.
Fare tutto questo in praticamente 300 parole suggerisce quanti altri complimenti ti meriti.

Ora, procedendo per pezzi.
Nella prima mi è piaciuto molto il silenzio di Mori. Certo, in cento parole DOVEVA stare zitto, ma che dovesse essere proprio lui a consegnargli il referto non era scritto da nessuna parte.
La reazione controllata di Chuuya è così IC da farmi piangere. Hai una presa su questi personaggi assolutamente e follemente lucida.
I dettagli della risata esterrefatta (l'ho proprio sentita) e della carta che scricchiola sono esattamente i segni più delicati e spaventosamente forti che potessi trovare. Li ho apprezzati da impazzire.

Per la seconda.
Sai bene quanto abbia amato l'altra tua scena della sigaretta. Ho visto un sacco di fanart al riguardo. È praticamente canon, ma AAAA vedertelo fare di nuovo è stata una sorta di inaspettata aggiunta.
"ex" risuona fortissimo in questa drabble ed è straziante oltre ogni limite.
" “Ti piacerebbe,” risponde, “e ridammi quella sigaretta, idiota”.
Non c’è nulla di più ironico del sapere che Dazai lo sta uccidendo."
Riporto qui questa meraviglia perché, di nuovo, non è solo IC, è anche dannatamente soddisfacente da leggere per una povera e sadica amante di angst come me.

Per la terza mi inchino.
Ci sono pochissimi casi in cui riuscirei ad accettare di vedere Dazai mostrare qualcosa, qualsiasi cosa.
Hai fregato tutti con quel "barcolla tra sonno e veglia", perché in effetti potrebbe solo in uno di questi casi limite.
Riesco a percepire il buio della stanza, il silenzio rotto dal suono ritmico del respiro eppure tu non hai descritto niente di tutto ciò.
Davvero, quando in cento parole riesci ad aprire, a dispiegare una storia, (anche agli occhi ignoranti di chi come me sta solo leggendo e magari non è così che doveva essere vista o percepita la scena) io non posso che prendere il mio cappello, abbassarlo e farti una serie infinita di complimenti.
L'amore non corrisposto è un osso duro. Se si ha una ship, si finisce per caderci e non riuscire a portarlo mai. Qui è tutto così duramente reale (e stiamo parlando di una malattia che non esiste) e la rassegnazione dell'ultima frase è davvero struggente.

Scappo.
Mi scuso per la recensione corta. Potrebbe essere scritta con i piedi. Mi scuso anche per quello.
Aggiungo che leggere nelle note che sta per uscire softer mi ha fatto perdere la testa yu-huuuu.
A presto,
Bravissima ancora.
Adieu,

El.