Un capitolo di preparazione. Niente di significativo né di contrario alla mia etica. Però mi è piaciuto il parallelismo tra le reazioni di sovrano e ambasciatore.

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Una metafora che conserva uno dei messaggi che porto avanti da quasi tutta la vita: la diversità (della montagna), che spaventa, si rivela la miglior risorsa quando la situazione precipita. Una storia davvero piena di significato.

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Prova superata, è davvero carinissima.
Se le cose andassero così nel mondo, questo sarebbe un posto migliore.
Alla fine tutto si è aggiustato, il re si è pentito e i suoi fratelli bramosi di gloria hanno fatto una brutta fine.
Già, la guerra non porta mai a nulla di buono, o almeno mi piace pensarla così.

E' stata sorprendente, non immaginavo affatto un simile andamento, con i primi capitoli mi avevi del tutto messo fuori strada, molto bravo.
Pensavo: ' chissà che c'è sulla montagna ', e invece...

Molto ben fatto!
Alla prossima!

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Ma che bellezza! E chi se lo aspettava?
Sono felicissima per come sono andate le cose.
Eh, magari la democrazia fosse davvero così, purtroppo non funziona altrettanto bene.
Ma sarebbe fantastico se riuscisse a mettere fine a tutte le guerre.
Chi lo sa se dietro c'è davvero un sortilegio?
Aver respirato la pace ha calmato tutti quanti, tranne qualcuno che scappa, non vuole ' rincretinire ', ahah.

Manca solo il gran finale!

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Ok, o son drogati o hanno poteri magici.
Ahaha, scherzo, stanno giocando la carta della non-violenza e pare stia funzionando.
Meno male, temevo che il re facesse massacrare gli innocenti, ma nemmeno lui è tanto animale.
E' rimasto frastornato da quella bambina dolce e ci mancava pure che la picchiasse, lo avrei azzannato a distanza.

Ma ora il re ha avuto quello che voleva, è entrato in città e ora conoscerà la regina, tutto come pretendeva.

Finalmente la vedremo, non vedo l'ora!

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Ihih, la regina ha il senso dell'umorismo e il re dopotutto sa incassare.
Pensavo avrebbe fatto fare le peggio cose ' all'ambasciatore ', invece l'ha lasciato andare via illeso.
Che coraggio, il nanerottolo!
Ma se sorrideva era assolutamente sicuro che il re non può spuntarla con la sua regina.
Per me quello sta facendo male i suoi conti... ci sarà qualche bella sorpresa, nei prossimi capitoli.

Sempre più curiosa.
Ciauzz!

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Nope, non ha pazienza.
Pensavo che avrebbe usato metodi più sottili, tipo travestirsi da mendicante et similia, ma questo non conosce mezzi termini e si presenta in quel posto in armi.
E purtroppo i suoi metodi funzionano, quelle tre guardie disarmate sono costrette a fuggire, non possono fare nulla di fronte all'aggressività di quell'esercito.
Anche loro paiono prede facili, dal momento che non tollerano l'uso delle armi, non saranno essi stessi capaci di usarle e ora sono in grave pericolo...

Tuttavia mi pare strano. Non può essere così facile, no?
Di sicuro c'è dell'altro, magari la regina è campionessa di arti marziali o nasconde un'arma di distruzione di massa.
Ok, sto vaneggiando.

Curiosa di vedere cosa succede!
(Recensione modificata il 11/05/2021 - 04:24 pm)

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Ah, vedo che non si arrende.
Ha in mente qualcosa, questo. Cosa, per ora, non si sa.
Comunque gli è servito a capire che se vuole sopravvivere, nell'immediato futuro, deve abbassare la schiena e lavorare.
Anzi, no, non lui: gli altri.
Ma almeno per una volta ha dato un ordine sensato.
Mi sa che si farà venire in testa qualche idea diabolica per riuscire a entrare in quel regno, questo è poco ma sicuro!

Chissà che tipo è la regina?
Dubito che si farà abbindolare da questo...

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Che... pezzo di sterco, questo re.
Non si ferma davanti a nulla, eh?
I calci che gli darei io in bocca, se fossi al posto della regina!
Sì, è vecchia, e allora?
Non tutte le vecchie sono disperate e in cerca di trentenni con cui andare.
Proprio non sa cosa sia la decenza, questo qua.
Ma dopo quello che ha combinato, cosa potrebbe fare se non scavare ancora più in fondo di così?

Quindi sulla montagna si vive bene, eh?
E tutti a immaginare che là ci fosse l'inferno.
Invece era un posto abbastanza simile agli altri, anche se non lo dava a sapere.
Ora, impietosito, quel regno cerca di salvare qualcuno di quei poveri sfortunati.
Spero con tutto il cuore che quel delinquente venga preso a calci nel sedere e non faccia danni sul regno della montagna.

Bravo! Hai detto una cosa che al giorno d'oggi non è più manco lontanamente scontata! In una storia è fondamentale la presenza dei cattivi. In questa era di orrendo buonismo, cercano in tutti i modi di farci credere che i malvagi non esistono e che siamo tutti uguali.
La realtà non potrebbe essere più diversa di così, c'è sempre chi cerca di far del male agli altri in maniera ingiustificata.
Potremmo dire che questo re ora ne ha ' bisogno ' di fare quel che vuole fare, ma la storia lo ha già inquadrato come la fonte di ogni male e dubito che la sua posizione possa cambiare e non cambierà, difatti, visto che porterebbe il terrore anche sul regno delle montagne!

Speriamo bene!
(Recensione modificata il 11/05/2021 - 06:12 am)

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Oh, caspita. I regni in pace temevano quello sulla montagna, invece la disgrazia è arrivata da sud. Da un re spietato che è abituato alla guerra ha gioco facile di queste persone inermi.
Tutto è finito, distrutto.
Le persone rese schiave muoiono e quell'altro se la gode fino a che non ha fatto a pezzi tutto quanto e quindi, nella sua immensa avidità adesso volge lo sguardo verso quell'ultimo regno risparmiato, quello sulla montagna.
Non mi aspettavo affatto una cosa del genere, adesso spero veramente che quel regno sia ben diverso da quelli caduti e che gliele suoni a questo delinquente.
Dai un messaggio davvero amaro, però, anche se purtroppo veritiero.
I buoni sono preda facile dei cattivi, anche una sola mela marcia basta a guastare il resto!

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Salve!
Questa è una favola, eh?
Non mi capita quasi mai di leggerne, quindi sarà interessante.
Sei uno scrittore davvero eclettico, provi di tutto!
E poi a una storia di avventura, azione e guerra è davvero impossibile che io dica di no.

L'inizio è quanto di più idilliaco ci possa essere.
Regni in pace, regni prosperi, amanti della luce.

E come in ogni favola che si rispetti l'oscurità è sempre pronta a ghermirla e a ricoprirla con la sua ombra terribile, fatta di dolore e di morte.
Sarà davvero così? Com'è possibile che delle persone vivano su quella montagna e non facciano sapere nulla di loro? Com'è possibile che vivano lassù, su quel crinale che getta ombra su tutto e tutti?
Saranno veramente malvagi?

Stiamo per scoprirlo!

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Ciao!

Non potevo non ricambiare la recensione. Ho amato questa storia dalla prima all'ultima riga, è davvero bella, con un messaggio molto potente. Complimenti!

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Scusa se ci ho messo tanto a proseguire, ma la situazione politica mi ha distratto dalla narrativa. Mi è piaciuto che tu abbia evidenziato come il danneggiare qualcuno si riversi sempre sulla totalità. Mi ha sempre colpito la metafora del corpo come società: se un organo prendesse il sangue agli altri morirebbe anch'esso. Davvero interessante.

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Un'interessante metafora che contrappone massa e minoranza, consuetudine e sospetto, solidarietà e rancore. Credo sia troppo presto per arguire la morale, ma l'inizio ha del potenziale. Grammatica perfetta.

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Ciao Alessandro. Davvero un'iniezione di speranza questa storia. Mi è piaciuta molto per la sua semplicità esprimendo al tempo stesso un forte concetto. Abbiamo scoperto che fine hanno fatto i fratelli, non una bella fine non essendo riusciti a cogliere quella luce che ha illuminato il Conquistatore. Quest'uomo come simbolo che se si vuole si può cambiare, che c'è sempre una speranza. Mi è piaciuto abbia raccontato questa storia mediante frammenti per esercitare l'effetto della favola. È stata una bella avventura. Alla prossima. Un saluto. :)

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