Ciao carissima^^
forse le uova di Fabergè sono l'immagine più emblematica degli zar: oggetti preziosissimi ma al tempo stesso fragilissimi, chiusi in sè, che nascondono segreti preziosi, ma al tempo stesso hanno solo la funzione di essere ammirati.
Come sempre, riesci a creare scenari fatati, da favola antica. Evochi una figura suggestiva, quella del Cavaliere di Bronzo, che diventa a sua volta un simbolo, una figura protettrice che però al tempo stesso deve essere protetta, perché se le accadesse qualcosa, di riflesso la rovina si abbatterebbe anche sulla famiglia dello zar.
Bravissima, è un piacere leggerti!

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Buongiorno.
Invece anche con la zarina ci fu una storia d'amore molto intensa, al contrario di ciò che l'imperatrice madre pensò.
Un testo che è una breve ma significativa perla, collegata ai tuoi lavori precedenti.

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Ciao^^
Leggendo le tue storie si prova sempre un senso di nostalgia per tempi ormai andati: i fasti della Russia imperiale, le figure che hanno popolato la corte, le feste e i passatempi.
Qui, in particolare, parli dell'amore tra la madre di Catherine e lo zar Nicola, destinato però a sposare Alessandra, e il loro ultimo ballo.
Bellissimo il paragone che fai tra Ella e la statua equestre a Pietro il Grande, a simboleggiare un sentimento forte e in grado di resistere alle avversità.
Come sempre, leggere le tue storie è come un viaggio nel tempo. Alla prossima!^^

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