Recensioni per
La cosa giusta
di hikaru83

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
21/01/20, ore 11:01

Una storia che arriva subito dopo l’esperienza molto intensa della tua long, che mi ha lasciato emozioni e sentimenti. Mi ha coinvolto, ecco, perché scritta con la testa e con il cuore. Arriverò anche a lasciarti qualche osservazione anche all’altra ff che, leggo nelle tue Note, la precede, “Sei felice”, intanto mi soffermo qui., volentieri.
Il titolo, e non è un’affermazione scritta tanto per dire qualcosa di (presunto) intelligente, richiama, almeno a me, un senso di “cose a posto”, di conquistato equilibrio, di speranza di futuro.
Non tanto per quello che Mycroft confida al fratello ma per come fai agire e parlare Sh. Parto volutamente dalla frase finale, a questo proposito, che ho riletto più volte perché, in poche, semplici parole, hai saputo sintetizzare l’epilogo più auspicato della Johnlock: dopo tante incomprensioni, malintesi, paure e fughe di fronte ad una realtà abbagliante, ora, anche con un semplice sguardo ed un rapido sorriso, i due di Baker Street si capiscono, sanno perfettamente cosa sono l’uno per l’altro e, intuiamo, sarà per sempre. Questo, di loro due che si trovano emotivamente, in modo intenso, anche separati da una finestra e da uno spazio fisico non irrisorio, è veramente un passaggio che mi ha coinvolto parecchio. Proprio un momento che ha la stessa forza emotiva e dolcezza di un abbraccio pacificatore. Inoltre, altro punto di forza della storia, è, secondo me, l’atteggiamento pacato, riflessivo, aperto al dialogo ed alla confidenza di Sh, che mai si è immaginato nel periodo precedente al tragico “volo” dal tetto del Barts. “Tragico” non perché si sia concluso con una morte ma perché ha segnato irreversibilmente il tramonto di un’epoca meravigliosa. E si è aperta quella dei sentimenti, quella della consapevolezza del tempo perduto, quella della rabbia e del dolore sconfinato.
Tu hai creato qui un’atmosfera più “ariosa” rispetto a ciò che concerne l’ormai eterno irrisolto che riguarda Sh e John. Ci hai pensato inserendo un sorprendente Mycroft, che mi ha ricordato molto lo stesso, legato ad Hariett, ormai ex “iceman”, che piace per la sua insospettata apertura umana, sempre però “condita” da una elegante e travolgente ironia. Addirittura ha la stessa pudica riluttanza ad una subitanea confidenza, evidenziando così la sua totale inesperienza in fatto di sentimenti. Davvero un efficacissimo contrasto che anima un personaggio che, s’intuisce, devi amare molto.
La situazione, poi, è veramente insolita e divertente in quanto veniamo a sapere che l’ (ex) algido “Mister Inghilterra” è al 221b per confidare le sue pene d’amore al fratello.
Una situazione, dunque, già di per sè tendente, concedimelo, quasi al ridicolo se non fosse che Mycroft è uno dei miei personaggi preferiti e sono propensa a “leggerlo” in tutte le sue “varianti”, anche perché mi fido di ciò che esce dalla tua creatività.
Il clima piuttosto “leggero”, è arricchito da tocchi di una piacevole ironia, come quello in cui Sh esprime i suoi dubbi circa la salute mentale di Greg che ha attirato le attenzioni di un uomo come suo fratello di cui tutto si sarebbe potuto dire tranne che sia in difficoltà per aver baciato qualcuno. Peró viene riportato ad una dimensione più profonda e sinceramente partecipe dal tono e dalle parole di Sh che, per far comprendere al fratello che l’importante è sentirsi al centro delle attenzioni di una persona che ti ama per quello che sei, racconta di lui e di John. Di quel soldato che ha trovato in lui un nuovo motivo per vivere e che, dal canto suo, ha dato un senso alla sua esistenza di “macchina” pensante.
Non ci sono fatti da elencare, è un discorso pacato e coinvolgente, che esprime quello che è il volto del vero amore :”...sei tu e l’ho sempre saputo...”. Mi è piaciuto, molto.
In questa ff ritrovo due dei vari punti di forza di “Dalla tua parte”. Come ho già scritto sopra, vedo veramente riuscita la caratterizzazione di un Mycroft che non si difende più dai sentimenti ed il ritratto di un John, qui fatto indirettamente attraverso il racconto di Sh, che risalta sullo scenario consueto con una forza ed una positività davvero uniche. Un’energia che gli deriva dalla sua umanità, dalla sua capacità di darsi agli altri e, ovviamente, dal suo amore per Sh.
Un bel pezzo, brava.

Recensore Master
18/01/20, ore 10:25

Ciao, mi ha fatto molto piacere ritrovarti in una nuova storia e così presto dopo la fine di "Dalla tua parte". Devo ammettere che non ricordavo con esattezza "Sei felice" la storia che è il prequel di questa e quindi sono andata a rileggermela. E devo anche ammettere che dalle tue note iniziali mi ero figurata fiumi di angst. Conosco naturalmente il film che hai citato e io personalmente ho scelto coscientemente di non guardarlo, perché è davvero troppo triste e malinconico per i miei gusti. Quindi c'è stato un attimo in cui ho temuto che avresti preso quella direzione, ma poi ho notato che era più che altro un concetto ad averti ispirata e quindi confesso anche d'aver tirato un sospiro di sollievo, piccolo piccolo però l'ho fatto! :) L'idea che Watson non abbia mai davvero capito in fondo Holmes, da un lato mi sta anche bene, anzi è una cosa che condivido. Nel senso che c'è un po' come un controsenso, ma questo anche nella serie e non specificatamente nella tua storia chiariamo. Nel senso che John è l'unico davvero al mondo a vedere la bellezza in Sherlock Holmes. Per certi versi lui è il solo a vedere e a capire certi lati del suo carattere, ma al tempo stesso è la persona che lo capisce di meno al mondo. Che sembra un'assurdità a dirsi. Secondo me John non capisce la sua sfera emotiva, il fatto che sia una persona sentimentale e capace di profonde emozioni. Almeno fino a un certo punto del loro rapporto, qua siamo già andati oltre e infatti qua John lo capisce eccome. O perlomeno capisce le cose importanti, per ciò a cui non arriva si fida e basta (e questo concetto io lo trovo stupenderrimo proprio!). E questo perché Sherlock non gli ha mai permesso di vedere quella parte di sé. Quindi se mi si parla di Watson che non capisce Holmes sino in fondo, io penso alla sfera emotiva. Che poi è quanto si intuisce sia stato il problema in questa storia tra Sherlock e John. Sherlock credeva di non essere capito da John e forse è stato anche vero, anzi lo è, ma non lo è del tutto. A me piace che almeno qui siano arrivati a comprendersi e a parlarsi, d'altronde è la bellezza delle fanfiction questa. E infatti fortunatamente si riferisce al passato, già in "Sei felice?" Sherlock e John stavano insieme, quindi ormai sono discorsi chiusi. Ma mi ha fatto piacere vedere come Sherlock tiri fuori dal cilindro certi argomenti proprio per convincere suo fratello a fare la cosa giusta e a non rischiare di perdere davvero chi ama come invece è successo a lui. E qua veniamo all'altra questione.

Avevamo lasciato Greg sconvolto perché era stato baciato da Mycroft Holmes e non da uno qualunque, che confessava la cosa a un John altrettanto sconvolto. Qua i protagonisti cambiano, ma la storia rimane la stessa. Ci si riferisce sempre a quel bacio, ma questa volta è Mycroft a confessarsi con Sherlock. Il che di per sé potrebbe sembrare un'assurdità OOC, ma qua siamo nel magico mondo del "Post s4" in cui tantissime cose sono permesse e plausibili. Anche questa. Certo fa un po' strano vedere i fratelli Holmes che di queste cose non hanno mai parlato, aprirsi in questo modo, ma la storia si basa sul concetto che sia Sherlock che Mycroft sono cambiati da The final problem. L'evoluzione di Sherlock è sotto gli occhi di tutti, e vive attraverso il suo racconto. Quello che parla appunto del cambiamento e di come è arrivato ad accettare e ammettere che John aveva capito tutto quanto molto prima di lui e che era lui lo stupido dei due (un concetto fenomenale da dire ad alta voce per uno orgoglioso come Sherlock, orgoglioso in quanto a intelletto e mente svelta, più che per tutto il resto). Il fatto che lo dica per convincere Mycroft a fare la cosa giusta lo trovo ancora più straordinario. Ma si dà per scontato che Sherlock sia profondamente cambiato e infatti lo è. Così come lo è Mycroft, anche se il suo mutamento è più contenuto e meno plateale. Mycroft stesso se ne sta molto più sulle sue, sebbene la sola idea che confessi certe cose a Sherlock è essa stessa plateale. Quindi in questo senso ti sei presa anche un rischio bello grosso, perché è molto facile andare OOC in casi come questo. E forse sì, forse in piccolissima parte lo sono. Ma francamente me ne importa relativamente. La storia è molto bella, mi ha fatto piacere leggerla e ovviamente anche recensirla.
Spero di ritrovarti presto.
Koa

Recensore Veterano
18/01/20, ore 05:25

Vabbè la amo! Bimba mia, tu mi fai piangere (il che è un male visto che sono in stanza con altra gente). Io adoro il rapporto tra i due fratelli, quindi trovo bellissimo che nella tua storia si confidino così. Hai fatto fare a Sherlock un bellissimo discorso, mi è piaciuto un sacco. È uno Sherlock maturo, che dimostra tutta la sua intelligenza, questa volta però emotiva. E di relato amo il tuo John (ma questo già lo sai). E comunque ho subito captato il riferimento all'altra tua storia, ho apprezzato parecchio. Ora mi serve solo una storia dove ci spieghi in che modo John si è fatto perdonare. Attendo fiduciosa! Un bacione tesoro, a presto!