contest: Personaggi random per situazioni random, di Setsy
XShade-Shinra con: The Pink Curse
grammatica: 4.50/5
quando rsgattaoilò nelle stanze = sgattaiolò, errore ovvio di battitura
«Potresti non venire, non è un’urgenza...». doppia punteggiatura: quando c’è solo un dialogo non va bene, e non hai eventualmente indicato a priori di stare seguendo una specifica casa editrice
ignorando l’amorbante = ammorbante, errore di battitura
essa, per = ella; si tratta di una persona
sviste per le quali non sottraggo punteggio:
“ L’Ordine = spazio da eliminare dopo le virgolette
proprio aplomb , = doppio spazio prima della virgola
Questo è solo un consiglio: “castare un incantesimo”, in generale lo eviterei. Grazie a te ho scoperto che si può dire #^-^#, ma è tipico della sceneggiatura dei videogiochi. Insomma, vorrei suggerirti di non preferirlo, perché credo che un altro giudice l’avrebbe segnato errore
stile: 10/10
Quote rosa. Piume di (poveri) fenicotteri. Pucciosi Fwooper. E, naturalmente, la Maledizione Rosa.
Tutto lo stile di questa fiction è al completo servizio del prompt e del genere comico e devo dire che hai fatto un ottimo lavoro! Il lessico è medio-semplice, ma non si può criticare, sia perché la scrittura comica è così (a meno di ambientazione antica, che certo non c’è) sia perché non è certo povera o infantile. È giusto che il narratore non debba “pesare”, come se fosse la voce alla regia, ma accompagnare il lettore, portare la sua attenzione sui diversi siparietti e nella mente di protagonisti con caratteristiche molto differenti. L’esposizione è chiara, anche mentre parlano più personaggi non si scavalcano, si vede che sai gestire i tempi. Sei riuscita a creare un mini-film, c’è quella bella sensazione per cui si vorrebbe che la storia durasse di più ― detto da una che ama le one-shot corte. Mai attimi di noia, o spiegazioni inutili; frasi curate e dalla sintassi impeccabile, attenzione ai dettagli: le parole in corsivo sono quelle giuste. Aplomb, perché è in francese, ma non bubblegum, perché l’inglese è la lingua madre dei personaggi. Quasi nessuno è attento a queste cose. Malgrado un’operazione molto rischiosa, cioè far interpretare Severus da Tonks, che è quasi il suo opposto, sei riuscita a scrivere qualcosa di “leggermente strano” per gli astanti nelle parole di Severus (ma non tanto da smascherarlo) e “addomesticato” ai fini della recita da Tonks (ma non tanto da farci scordare che è lei che si esprime). Come in ogni contest leggo più volte le storie, perché alla prima dei dettagli sfuggono… Malgrado l’argomento leggero, c’è anche un trasporto affettivo verso le vicende del povero Severus, quindi non c’è alcuna superficialità. Uno stile e un genere comico non lo sanno gestire tutti, ma quando riesce è fantastico. Le descrizioni degli ambienti sono essenziali, come l’esterno della casa dei Black, sufficienti ad inquadrare il luogo dell’azione ma non forzate per arricchire artificiosamente la storia, che è quasi una curtain-fic. Veramente un bel lavoro.
IC: 10/10
L’IC di questa fiction è il lavoro più grande che ho visto nel contest, visto il numero di personaggi inseriti, tutti curatissimi. Il grande protagonista è lo sfortunato Severus, che hai lasciato perfettamente riconoscibile in questa versione comica, perché non è snaturato, ma visto da questa divertentissima angolazione. Sarebbe da lui impazzire per la maledizione rosa! Però è un uomo dalle molte risorse e non si scoraggia facilmente, trovando una soluzione geniale. Sa chi scegliere, cioè una persona gentile e simpatica che sarà disposta ad aiutarlo malgrado tra loro non ci sia amicizia, e la sua versione suggeritore era fenomenale… in pratica l’IC di Tonks e Severus va considerato per la maggior parte della storia “fuso” in questo perfetto incastro di lui che cerca di dire la sua imitando la ragazza e lei che ritraduce facendosi sfuggire qualcosa di suo. Mi immagino un enorme lavoro di limatura, perché ogni frase riusciva a mantenere il gioco, e se c’erano momenti in cui si rischiava, subito dopo ti sei ripresa. Anche tutti i singoli dettagli sono fantastici: Tonks che pensa che a chiunque piaccia una penna di fenicottero, bella vivace, e Snape che ammette che per lui è la cosa più brutta del mondo. O il passaggio nel quale Tonks inciampa, perché è meno femminile lei nell’indossare una veste che il suo proprietario! Minerva ― che adoro, quindi sono molto pignola con lei ― ha il suo impeccabile atteggiamento della vera lady inglese, quella che cerca di minimizzare le situazioni incresciose, e che maschera la sua tristezza sotto un aspetto severo, quindi non potevi fare meglio. Sirius, che era sempre stato il più intelligente dei Malandrini, è quello che si insospettisce per “Harry” invece di “Potter” e ha ragione; questa affettuosità è fortemente anomala, mentre la natura dolce di Remus lo spinge a farsi dei film mentali… non ha detto cose assurde, per la verità, ma ci ha aggiunto un tocco un po’ buonista, che conferma anche il suo IC. Lui sente di aver avuto un’altra possibilità, e la vuole dare anche agli altri. Anche Alastor con i suoi modi bruschi, Molly offesa per la scelta del figlio (vai, donna!) e Bill impacciato quando discute con i genitori sono stati comprimari preziosi e impeccabili da parte tua. Una scena corale che ha lasciato tutti identificabili, li ha messi in risalto anche con poche parole, e non deve essere stato facile.
trama, sua creatività e credibilità: 10/10
La trama della fiction è davvero creativa, anzi, scoppiettante! L’espediente è possibilissimo, e questo è molto importante, perché credo sia sbagliato contraddire le regole di un mondo magico, anche se serve per un prompt. Neville è il tipo che potrebbe produrre un incantesimo così imbarazzante, ma non pericoloso, è giusto. Ma tutto funziona, a partire dall’idea di Severus di non arrendersi e mandare Tonks al suo posto. Il crescendo della scena comica è perfetto, i personaggi sono già in un luogo, ma sono presentati uno ad uno senza l’effetto “ci parliamo addosso” che è brutto e distrae… il mini-Snape nell’orecchio sembra tanto cartone animato, immaginando di vederlo, tutto buffo e cerca di uscire vivo d auna delle serate peggiori della sua vita. Il siparietto in cui c’è l’equivoco su “le cose che fai con Harry” mi ha lasciata piegata sulla tastiera! Lo credo che suoni ambiguo, e con la benedizione di Silente, poi. Il racconto corale ha dato spazio a tutti senza che nessuno dei molti personaggi sembrasse di troppo. La tua trama sta talmente in piedi da sola che sembra quasi fuori contesto, in senso buono, sia chiaro. Le riunioni dell’Ordine della Fenice non sono mai state così interessanti, penso. Potrebbe essere una pagina strappata dal libro perché troppo divertente e a quel punto invece il pericolo era molto palpabile, nei romanzi. Anche il finale è delizioso, la pallina di piume arruffate fa venire voglia di coccole: ma che Severus non ci senta, per carità!
Uso del prompt e coppia: 14/15
Purtroppo qui è successo un po’ di pasticcio, ma era un errore che poteva capitare, o semplicemente hai deciso che la storia è così incredibile com’è che hai lasciato perdere il conteggio dei punti. Perché non c’è solo la sostituzione di personaggio ― che va benissimo, e due punti sono sottratti lì. Il cambio non è solo di Minerva con Tonks, come hai detto nelle note, ma all’appuntamento Severus va con un gruppo, aiutato da lei. Quindi hai cambiato Minerva con tutto l’Ordine della Fenice, e ho dovuto togliere un altro punto, meno non era possibile. Mi dispiace, ma l’avrei fatto anche io se scrivendo mi fossi accorta di creare qualcosa di così riuscito. Se bypassiamo questo, l’uso del prompt è stato ottimo. Il rosa strabordava ovunque, e la tunica talare, come l’hai appropriatamente definita, era il capo di abbigliamento più inadatto al colore, ma non solo. C’è tutto l’imbarazzo mortale di Severus che hai retto egregiamente nella storia più lunga che ho ricevuto senza una virgola di cedimento della tensione comica, e anche se non si giudica a posteriori, non posso esimermi dal dire che col comico sei una garanzia ed è il genere più difficile, non si decide di saper fa ridere, è un dono.
titolo: 2/2
Il titolo è molto simpatico, e anche se di solito non li preferisco brevi questo è un perfetto compendio della trama. La parte bella è l’accostamento di due termini che si potrebbero considerare opposti per simbologia, anche se non come ossimoro, ma la più come paradosso. Il Rosa, colore che evoca la tenerezza di qualcosa che per antonomasia è femminile o infantile, comunque molto positivo, e la Maledizione, parola che presa a sé ha un significato molto drammatico. Ma nella miglior tradizione del comico, i termini si legano rafforzandosi l’un l’altro, preparando il lettore ad una storia dove ci sono molti ribaltamenti di situazione. In sé è una frase decisamente semplice e schematica, ma non posso penalizzarla, perché aggiungere qualcosa non era davvero necessario. È brillante così com’è!
gradimento generale: 3/3
Insomma, lo vedi da te dal punteggio: questa sarebbe stata la mia storia preferita, ma giustamente ci sono il malus e l’altra sottrazione per… moltiplicazione di persone? ^^ Mi dispiace, ma ovviamente il gioco era quello. La storia è fantastica, brillante, praticamente accattivante in tutto. I personaggi hanno dato del loro meglio nelle tue mani, non ce n’è uno che non avesse un IC riconoscibilissimo “malgrado” la versione comica, che tende a snaturare un pochino le caratteristiche di base per potenziare l’effetto parodistico. Invece hai scavato fino all’osso di ognuno di loro per trarre tutto quello che avevano da offrire. Le battute sono tutte carine, il rosa straripava ovunque, e ogni aggettivo era una pennellata che perfezionava l’insieme. Devi essere fiera di questo lavoro, al di la del punteggio che ha patito.
totale: 51.50/55 (compresa sottrazione di malus: 2)
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