SECONDA CLASSIFICATA A PARI MERITO, con 34/35
BessieB, “La memoria dell’acqua”
Grammatica, lessico e stile:
Non ho riscontrato grossi errori, in un riflesso perfetto di uno stile molto interessante; fluido, non pesante, ma carico di frasi e immagini dolci e d’impatto al tempo stesso. Di solito quando una storia ha tante frasi così emotivamente forti finisce per sembrarmi un po’ impostata, pesante, quasi uno sfoggio stilistico, e invece in questo caso non ho avuto minimamente questa sensazione. Il tuo stile mi è piaciuto e basta.
> “che lui e la Granger stavano correndo troppo, che la loro storia era fondata su assiomi sbagliati. Che. Che, forse, ci sono fantasmi incancellabili” vista la ripetizione del “che” mi sembra ovvio che nelle frasi sia una scelta di stile, tra l’altro una tecnica che mi piace molto e che spesso uso io stessa. Unica cosa quel “Che” solitario non ero sicura di come vederlo, se voluto o meno, se una scelta o una svista.
> “Una parte di sé la stata rimproverando” -> stava.
> “in quel momento le parve quasi di vedersela davanti: le apparve,” parve-apparve è un po’ ripetitivo.
4 / 5
Trama e originalità:
Ho adorato le due scene all’inizio e alla fine della storia, il modo in cui i personaggi raggiungono sia una certa consapevolezza che la pace interiore, chiamiamola così. Di per sé, la trama è lineare, non ci sono intrecci o flashback difficili da seguire, e trovo il tuo modo di mostrare lo scorrere degli eventi davvero adatto alla trama. Non ci sono colpi di scena incredibili, morti improvvise o battaglie all’ultimo incantesimo; è una storia basata più sulle emozioni. Eppure il ritmo non ne soffre, non risulta pesante, neanche nei momenti in cui c’è un grande carico emotivo.
Ho apprezzato molto come giochi con il tempo, mostrando un prima e un dopo, e parlando di un passato ancora più in là — il matrimonio con Ron, quello con Asteria, persino il periodo da Mangiamorte —, senza contare questo periodo natalizio che incombe. Bello che Hermione non voglia togliere ai bambini il Natale da Molly, perché hai riportato in un mondo magico come quello di Harry Potter una realtà molto comune, domande come “chi ha i bambini quel giorno, chi ce li ha quell’altro” che sono classiche per dei genitori separati.
Aggiungi anche l’incertezza della reazione di Draco, chi parlerà a chi, il perché di questo senso di colpa verso Asteria, che stuzzica l’interesse del lettore; dolcissime, poi, le due conclusioni — quella con Scorpius che gioca sotto l’albero, e quella che replica la scena iniziale.
10 / 10
Rappresentazione Serpeverde:
Abbiamo un Draco Malfoy che non è più il ragazzo presentatoci da J. K., che è cresciuto e ha vissuto e ha sofferto. Sembra lievemente OC, sì, ma lo giustifichi con il fatto che sono passati anni e mi sento di darti ragione; non mi aspetterei mai che un genitore, vedovo per giunta, fosse uguale alla sua versione sedicenne.
Dal punto di vista Serpeverde, le caratteristiche della Casa non sono così evidenti e allo stesso tempo ne vedo emergere alcune con chiarezza. Già solo l’espressione composta che evidenzi in Draco, nonostante il “dolore primordiale” che ha dentro, mi sembra adattarsi bene ai verde-argento, ai Malfoy.
Bellissima anche questa considerazione, la determinazione che vi leggo dietro: “L’aveva dovuta avvicinare come si fa con un cucciolo un po’ ritroso, un passo per volta, qualcuno avanti e molti indietro”. Il continuo rimando all’acqua e il fatto che alla fine della storia Draco “si ricompone”, termine scelto perfettamente, mi ha infine riportato allo stile Serpeverde.
Sebbene nomini il passato da Mangiamorte, poi, non lo evidenzi, non lo stressi, e quindi mi sembra in linea con la mia richiesta. Ottimo lavoro.
10 / 10
Gradimento personale:
Ho trovato molto particolare inserire una parte della storia, una sorta di prologo, prima del titolo. Un po’ come quando in un film o in una serie c’è una scena iniziale, prima del titolo o della sigla; ha subito stuzzicato il mio interesse, prima ancora di leggerlo. I miei complimenti per questa scelta, soprattutto perché poi la replichi con una scena finale, parallela ma diversa.
Le Dramione, sarò sincera, mi lasciano indifferente, nel senso che non le amo e non le odio. Il fatto che tu l’abbia ambientata così avanti nel tempo l’ha resa una storia molto più interessante, ai miei occhi, rispetto a un’ipotetica versione durante la scuola.
È una fic che tira fuori molti sentimenti, molta delicatezza e malinconia, ma anche voglia di rimettersi in piedi e di riprovare. Ti faccio i miei complimenti, mi è piaciuta molto.
10 / 10
TOTALE: 34 / 35 |