Recensioni per
Il ticchettio del cuore
di Carme93

Questa storia ha ottenuto 7 recensioni.
Positive : 7
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
18/09/21, ore 14:39

[Recensione premio per il contest "La Geografia del Buio" - 2/2]

Ciao Carme, eccomi con la seconda recensione da te vinta partecipando al mio contest.
Ho scelto questa drabble in quanto ero curioso di vedere come avevi trattare la tematica della guerra in una storia col titolo così particolare ed evocativo - e davvero ben selezionato.
La tua drabble è ben costruita intorno a questo orologio d'oro che immagino essere un dono a questo bambino da parte del padre al fronte. Il ritmo scandido dalle lancette è insieme un tempo che si arresta e cristallizza momenti allucinanti nella vita del protagonista, e insieme come un conto alla rovescia in una discesa verso gli orrori della guerra; infine, è anche una scelta che richiama l'indifferenza del mondo davanti ai fatti atroci che accadono alle popolazioni civili durante i conflitti armati, in cui sono pedine sacrificabili in giochi troppo grandi per loro.
La tua storia è molto toccante e angosciante, nonché adatta a qualunque contesto militare. Vero, ci sono riferimenti a Nanchino e all'invasione giapponese della città, ma il dramma che descrivi ha portata universale e ci ricorda come tutti, di fronte a una situazione così alienante come la guerra e la sofferenza da essa causata, siamo in realtà simile e indistinguibili.
In pochissime parole sei riuscita a costruire una storia critica ed espressiva di una moltitudine di emozioni e sofferenze molto forti, e ciò denota la tua abilità.
Davvero un ottimo lavoro, complimenti!

Asmodeus

Recensore Master
25/03/20, ore 00:59

Ciao!
i un ritardo vergognoso, ma sono finalmente arrivata a ricambiare la recensione per il contest di Mistery!
che dirre?
sytaziante, angosciante e triste come pezzo, in così poche righe sei riuscita a trasmettere tutto lo sgomento l'incertezza e la freneticità di un bombardamento.
il tutto scandito da quell'orologio, ricordo, speranza cui aggrpparsi, ma anche per noi lettori, angosciante movimento che scandisce i tempi della drabble.
Indubbiamente ben fatta ma che botta visto l'argomento!
complimenti e alla prossima!
Nala

Recensore Master
26/02/20, ore 13:41

V
QUINTO POSTO, CON UN TOTALE DI 40,75/45
Carme93, con “Il ticchettio del cuore”

Grammatica: -0,50
“basso rilievo” – “bassorilievo” -0,20
“giapponese - ormai” ci sono due errori: il trattino dev’essere quello lungo (–) ed è presente una doppia spaziatura -0,30
Non ci sono altri errori.

Stile: 9/10
Solitamente, quando hanno a che fare con una storia breve, molti autori scelgono di raccontare la storia in modo particolarmente poetico, mentre tu in questo caso hai deciso di rimanere di più sul narrativo, in modo da poter descrivere più dettagli della scena senza perderti in figure retoriche, e visto l’argomento trattato per me hai fatto la scelta giusta. Le descrizioni sono brevi ma dettagliate, scandite dal ticchettare dell’orologio che il bambino stringe tra le mani (avrei preferito che il tic tac fosse centrato per farlo risaltare di più, ma non valuto l’impaginazione, è solo un consiglio), mentre l’atmosfera è costruita gradualmente grazie a un climax ascendente fino ad arrivare al terrore del finale. Non sono invece sicurissimo per quanto riguarda il lessico, perché a tratti sembra che tu voglia utilizzare frasi più semplici, adatte al linguaggio di un bambino sicuramente poco istruito, ma poi utilizzi parole come “divelta” o “impregnanti” che danno l’effetto opposto; in particolare, proprio la separazione col trattino di quel pezzo di frase è un altro punto che non mi ha convinto del tutto, non perché sia errato, ma perché, a mio parere, sbilancia un pochino la storia, distogliendo per un attimo l’attenzione dalla parte emotiva. Forse era una scelta voluta, non lo so, ma in ogni caso hai fatto un ottimo lavoro e devi esserne soddisfatta.

Trama, Originalità, Contestualizzazione e Sviluppo dei personaggi: 18,75/20
La situazione da te scelta non è molto originale (ne ho parlato nel parametro del gradimento personale), ma sicuramente è ben sviluppata: hai aggiunto dei dettagli che distinguono un po’ questa tragica vicenda da tutte quelle simili (per esempio la necessaria contestualizzazione spaziale e il galletto sull’orologio d’oro) e ho apprezzato questo tentativo. Anche i due personaggi sono stati sviluppati in modo interessante. La madre è inquieta, è consapevole di cosa stia accadendo, e come qualsiasi genitore è disposta a sacrificarsi nel disperato tentativo di salvare la vita del figlio: per questo, a una prima lettura, la parola “svegliandola” mi era sembrata abbastanza strana, anche se subito dopo ho capito che si riferiva alla casa (non so se quest’effetto di smarrimento era voluto, ma a me personalmente è piaciuto, si riallaccia alle emozioni dei personaggi). Il bambino, invece, pur non sapendo perfettamente cosa stia accadendo ha capito di essere in pericolo, di dover sperare in un aiuto quasi soprannaturale del padre per potersi salvare la vita: probabilmente è una casa povera quella in cui avviene in fatto, e se rimarrà perfettamente immobile i soldati non si accorgeranno di lui, ma in un contesto del genere è quasi impossibile che sopravviva. Tuttavia la tua scelta di non mostrare il finale è stata giusta, secondo me, anche perché la tematica era già delicata senza nessun accenno di violenza grafica. La caratterizzazione del protagonista è coerente alle aspettative.

Titolo: 5/5
A mio parere non avresti potuto scegliere un titolo migliore per la tua drabble: hai scelto una frase molto evocativa, che rimanda subito a un battito del cuore veloce e leggero, come può essere quello di un bambino esausto o agitato, che è proprio quello che sta provando il tuo protagonista in questo caso. Il ticchettio scandisce l’intero corso della storia, a riprese regolari: mentre il bambino osserva l’orologio e vede la madre inquieta, quando l’anta dell’armadio si chiude e di nuovo alla fine della drabble, quando il cuore e l’orologio paiono pulsare sempre più veloci, insieme, mentre la violenza riempie la stanza e il bambino prova a pensare al padre, chiedendosi se stia pensando a lui e alla madre in quello stesso momento. Si collega inoltre al prompt che hai scelto per la tua storia, denotando ancora una volta la sua centralità nella narrazione. In più, anche se solitamente non valuto questo parametro, devo farti i miei complimenti per l’impaginazione del titolo, che essendo più grande del testo, centrato e di colore rosso richiama proprio l’elemento del cuore. Complimenti!

Gradimento personale: 4,5/5
La drabble mi è sicuramente piaciuta, soprattutto per come hai impostato l’argomento trattato, senza mostrare nulla direttamente ma lasciando solo intuire cosa stesse accadendo grazie alle descrizioni sensoriali. Purtroppo la drabble pecca un po’ in originalità, dato che sia in letteratura che nel cinema una situazione estremamente simile è ripresa moltissime volte (ho in mente, per esempio, il film “Giovanna d’Arco” che ho rivisto di recente), ma questo non ha inficiato la lettura. Si sa che chiunque rimane vittima della guerra, e non soltanto i soldati al fronte, e grazie al tuo stile molto ben calibrato sei riuscita a esporre nel modo migliore possibile questa tematica delicata.

Bonus – Prompt (1/1) + Contesto (3/4): 4/5
Prompt: L’oggetto da te scelto è stato l’orologio, che hai reso senza dubbio protagonista all’interno della scena mostrata: il tic tac delle sue lancette scandisce ripetutamente il tempo del racconto, proprio mentre il bambino (che lo aveva ricevuto dal padre appena prima della sua partenza per il fronte) lo tiene stretto a sé e i soldati entrano all’interno della stanza. Non credo ci sia nient’altro da dire: l’orologio è usato perfettamente e ti assegno il punteggio pieno.
Contesto: Il contesto da te scelto era la Seconda guerra sino-giapponese, e l’hai indicato all’interno della drabble specificando la nazionalità giapponese dei soldati e la tragica situazione della città dove si svolge l’attacco, cioè Nanchino in Cina. Tuttavia, cambiando questi due particolari, la scena potrebbe essere ambientata in qualsiasi contesto di guerra… so perfettamente che questa era la tua intenzione, e non critico affatto la tua scelta ma anzi la condivido, l’ho fatto anch’io in alcune delle mie storie; tuttavia, visto che la storia partecipa a un contest con delle richieste specifiche, evo necessariamente assegnarti una penalità. A parte questo, hai fatto un ottimo lavoro nella ricostruzione dell’ambientazione, per cui posso solo complimentarmi con te.

TOTALE: 41,25/40+5 (con penalità di -0,50)

Recensore Master
14/02/20, ore 13:15

Ciao,
Mi ha colpito la tua drabble. É vero, le guerre sono decise da pochi sulle spalle di tutti.
Chi ci va di mezzo é ovviamente la gente innocente, che nulla può per impedire, fermare o tenersi semplicemente lontana da scontri che, a volte, non comprendono e non accettano. Nei secoli questo punto é ricorrente, un fattore che accomuna guerre di ogni grandezza e motivazione.
Sono sempre gli innocenti che ne pagano le conseguenze.
In bocca al lupo per il contest e alla prox!
Ssjd

Recensore Master
10/02/20, ore 16:21

Ciao Carme! che triste, questa storia... in poche parole c'è l'essenza vera della guerra, quella dei morti che non sono i "caduti" ma le vittime.
In particolare, un bambino che intuisco essere piuttosto piccolo, tanto da riuscire a trovare un riparo, un'evasione mentale che è una scappatoia di emergenza in un frangente come quello.
E' come se non fosse sicuro che la madre sia morta, cosa che credo sia chiara. E anche che pensa che ricordare il padre possa avere un valore totemico di protezione. Il ticchettio dell'orologio è il suo cuore, quello del padre lontano, e lo scandire di un tempo che temo sia breve. Ti sei fermata al momento giusto, per me. Descrivere la morte forse era ridondante, qui; eppure per me è sicuro che avverrà. Non credo che i soldati giappones fossero ingenui nè, purtroppo, pietosi con i cinesi. Questi sono gli ultmi minuti, secondi...
un attimo agghiacciante, che richiama un po' Bastardi senza gloria, per me
buona fortuna per il contest!
Setsy

Recensore Master
08/02/20, ore 07:10

Buongiorno.
Gli orrori della guerra ritratti in un breve testo a forte impatto emotivo.
In bocca al lupo per il Contest!
A proposito, ti è arrivato quello che ti ho mandato?
Buon fine settimana :)

Recensore Master
07/02/20, ore 21:38

Ciao Carme. Molto bella e incisiva questa stabile, carica di quella drammaticità che inevitabilmente caratterizza il tema della guerra visto dal punto di vista dei civili. Riguardo a questo, mi viene spesso da pensare che per salvare la pelle in tempo di guerra conviene più arruolarsi che rimanere tra i civili, perché gira e rigira sono sempre i civili a farne le spese più forte tutti gli altri.
Battutacce a parte, ho trovato molto toccante l'immagine di questo bambino messo in salvo in extremis dalla madre (ma riuscirà sul serio a salvarsi? ) e che si aggrappa all'unico ricordo del padre lontano. E quel padre pare sentire il suo richiamo da lontano.... Anche se non può essere presente per proteggerlo.
La madre si sacrifica per salvarlo, tutto lascia intendere che non uscirà viva da quell'assalto, e che il bambino nascosto nell'armadio si ritroverà solo. Eppure così lui ci sarà sempre il padre, che veglia su di lui tramite l'orologio col galletto, e quel ticchettio che batte all'unisono con il cuore del figlio.
Davvero un ottimo lavoro, che fa pensare e lascia il segno. In bocca al lupo per il contest!