Recensioni per
Sei gradi di separazione
di meiousetsuna

Questa storia ha ottenuto 22 recensioni.
Positive : 22
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
29/04/20, ore 15:03

Ahahahah! Ma io ti adoro! Ma come ti vengono certe idee? E comunque cattivo John, non si fa così! Che sono questi modi? Sherlock tu sì che sei da premiare, asseconderesti qualsiasi desiderio del tuo amore e nel farlo terresti contente anche noi povere fan che elemosiniamo un po' di amore johnlock. Lo sai che adoro il modo in cui rappresenti questi due idioti in coppia, Sherlock poi è sempre così tanto innamorato del suo John. Sei un porto sicuro setsy. Poi golosa come sono non posso non apprezzare tutti questi riferimenti ai dolci e John che si fa imboccare da Sherlock che vuole gli lecchi le dita. Inizio a sentire caldo anch'io, altroché! Torna presto mia dolce setsy che mi manchi, lo sai che non posso stare troppo tempo senza te e le tue storie. Un bacio cara, a presto!

Recensore Master
28/03/20, ore 10:55

Recensione premio per il contest "Perle di Storia" - 3/3

Ciao Setsy!!
Scusami per l'inguardabile ritardo... avevo letto il giorno stesso della pubblicazione, ma era sera tardi e il giorno dopo mi sono dimenticato di recensire :(
Allora, la Johnlock non è la mia OTP ma la flash è proprio bella, e potrei concludere così... ogni volta c'è proprio poco da dire, sei bravissima, li conosci talmente bene che trasudano IC da tutti i pori! Sono sempre loro, in qualsiasi contesto, ed è una cosa che invidierò sempre agli autori di fanfiction: tu puoi far far loro qualsiasi cosa, eppure non cambiano mai di una virgola. Cioè, "preziose mani" alla terza riga e già io ero completamente andato! Poi il Jawn, e va beh, si sapeva come sarebbe proseguita la storia ahaha. I pensieri di Joh in fila, poi... la scena del lenzuolo è indimenticabile anche per gli eretici non-Johnlock come me :)
Comunque, prima di parlare del finale vorrei esprimerti un piccolo dubbio che nemmeno tre letture mi hanno tolto, spero che mi perdonerai... il "non volevi stare davanti alla webcam" da dove viene fuori? E' una citazione a un'altra tua storia o a un dialogo della serie TV che non ricordo? Perché ho riletto molte volte la storia e in precedenza i riferimenti non ce li ho trovati, per cui mi hai mandato in crisi! XD XD
E poi, la prima frase in assoluto, chi l'ha pronunciata? Magari per te è scontato, ma io mi sono un po' perso via.
A parte ciò, il finale mi è piaciuto, l'ho trovato simpatico e adatto a una raccolta sperimentale e "leggera" come questa: sì, lo ammetto, anch'io ho pensato a Mycroft, ma Sherlock che si mette d'accordo con le fan per mostrare John riesce a essere IC pure stavolta, non so come fai!
Davvero grandissimi complimenti, questa raccolta mi è davvero piaciuta tanto, il rischio paga!!
Non vedo l'ora di leggere delle nuove storia, magari una certa originale per un certo contest...
A prestissimo!
mystery-kun

P.S. Per una challenge ho ripreso in mano anch'io una vecchia storia su Sherlock, purtroppo con censura... se ci sei uno di questi giorni ne parliamo sul Forum. Baci :*

Recensore Master
20/03/20, ore 23:44

Grandioso il “finale interattivo” con cui chiudi questa raccolta piacevolissima e ben costruita. Davvero, mi sono sentita rimproverata da John e devo ammettere che ha pure ragione perché stavo spiando qualcosa di assolutamente privato. A parte gli scherzi, hai concluso questa tua simpaticissima passeggiata tra le coppie con quella che mi aspettavo e che stavo ansiosamente aspettando, da fedele johnlocker.
È come se ci avessi fatto viaggiare nel sistema solare, intorno al Sole, tra i vari pianeti, ma lo sguardo rimane rivolto alla fonte di luce più importante, secondo me la coppia composta da Sh e da John. Ecco perché il tuo lo penso come il finale più adeguato e degna conclusione di questa raccolta.
Quello che tu ci fai vedere è un bellissimo “missing moment”, che tu hai colto nella coppia, credo, dopo che i due si sono evidentemente “rivelati” l’un l’altro. Questo lo posso presumere dalla confidenza che Sh ha nei confronti di John, il suo provarci con malizia e senza troppi sottintesi. Poi, ad una seconda lettura, scopro il termine ‘”fidanzato” riferito a Sh. Ma, tutto sommato, se i due stanno ufficialmente insieme o no, non è fondamentale. Infatti, quello che conta è il loro attrarsi magneticamente, in una magnifica combinazione di elementi, tra loro opposti ma complementari. Per rendere ancora più intrigante l’atmosfera, già carica di energia positiva, cali un asso sulla tavola, usando l’ormai mitica camicia viola che evoca scenari seduttivi da far tremare i polsi. Efficace e divertente l’immagine di Sh che sovrapponi a quella di un bel gattone che gioca con la sua preda. E tutto ruota attorno a dei gingerbread che diventano la miccia che si accende e scatena le reazione che tutti e due desiderano.
Così chiudi con leggerezza e con la “coppia più bella del mondo” questa piacevolissima raccolta. Peccato, c’è sempre un po’ di malinconia quando finisce qualcosa di bello, ma mi rimane la soddisfazione di non essermi lasciata sfuggire qualcosa di qualità. In ritardo, comunque ci sono arrivata. Brava.

Recensore Master
19/03/20, ore 23:01

Si, decisamente anche per me questa coppia si sta avvicinando piacevolmente a quella che tu, nelle Note finali definisci “my area”. Infatti più ci si sente in prossimità dei due di Baker Street più mi sembra di essere a “casa”, al 221b.
Dunque, Mystrade...il pairing che rende più che mai concreto il detto che “gli opposti si attraggono”.
Infatti nulla di più distante, come sono caratterialmente, fisicamente e socialmente, è l’abbinata tra Mycroft e Greg.
Il tuo pezzo ha dei momenti davvero preziosi con cui hai arricchito ciò che racconti: flash in cui esprimi ironia, oppure in cui condensi la caratterizzazione di un personaggio complesso o in cui, semplicemente, esprimi che la “maschera” protettiva di Mycroft, nei confronti di Greg si é finalmente sbriciolata. Per quanto riguarda quest’ultimo elemento, eloquenti sono quel “Mi farebbe piacere” anche se inviato con 45 secondi di silenziosa riflessione, quegli “occhi che brillavano”, quella presenza dello yarder che assiste all’allenamento di “Mister Inghilterra” sul tapis roulant. Tutto suggellato da quel primo, imbarazzato bacio, in cui si fondono l’umanità travolgente di Greg ed il desiderio di Mycroft di amare e di essere amato. Facevo riferimento anche alla tua capacità di caratterizzare un personaggio complesso in poche parole. Ció l’hai espresso, per esempio, in quel passaggio velocissimo di Sh sulla scena, fissato efficacemente in quel turbinio meravigliosamente IC di lungo cappotto, ricci e manifesta superiorità rispetto agli altri. Per me, incrollabile sherlocked, è stata davvero una ventata di primavera alla “Baker Street”, modalità che ritengo simile ad un’idea platonica di irrinunciabile fascino, per non usare altri termini più eloquenti.
Parlavo anche dell’ironia sparsa qua e là in pizzichi piacevolissimi, tua prerogativa che ritrovo sempre con piacere. Per esempio, quando Greg chiama “ragazzo” Mycroft, provocandone il sollevamento del mento “ad altezze mai raggiunte” o quando sintetizzi il rapporto di Lestrade con i due fratelli, citando il fatto che nei riguardi di uno gli rispondeva con qualsiasi nome iniziasse per G e per l’altro doveva stare attento a dosare con lui gli affettuosi diminutivi per non apparire troppo banale.
Lo scenario che hai scelto per rappresentare questa coppia, per me strepitosa, è proprio ben pensato perché hai misurato la confidenza ormai raggiunta tra i due con il fatto che il buon Greg possa, addirittura, assistere alle “performances” atletiche del suo “ragazzo” che sappiamo essere molto, molto riservato riguardo alla sua vita privata. Ma, ormai, Greg fa parte di tutto ciò che lo riguarda.
Una flash, questa, che mi è particolarmente piaciuta perché i due protagonisti sono da te rappresentati nella loro migliore veste IC.
Brava.

Recensore Master
06/03/20, ore 15:28

Ciao ancora una volta, devo dire che ho avuto dei dubbi su quale coppia avresti scelto per il finale. Non perché dubiti che John e Sherlock possano essere la tua OTP ma perché ho notato che hai fatto scelte quantomeno insolite riguardo questa challenge e allora... felice che tu abbia scelto loro comunque, e la storia che hai pensato mi è piaciuta anche moltissimo. Molto carina e dolce, un momento tenero tra di loro che diventa anche carico di profondo erotismo. Questo è Sherlock, caratterizzato alla perfezione, che sa essere un ingenuo bambinotto che non coglie certi riferimenti e che nell'arco di due secondi netti riesce a diventare una macchina erotica, pronto a lanciare al povero "Jawn" inviti neanche troppo malcelati. Sherlock lo hai caratterizzato davvero molto bene, mi è piaciuto tutto. Come coglie la sfida, come si mette in prima persona a fare un qualcosa di (per lui) molto atipico. Come decide di farlo usando gli strumenti da chimico e come finisce per non fare un bel niente, troppo preso in altro. Che fosse il suo piano fin dall'inizio? Prevedibile in effetti... Sherlock conosce John meglio di chiunque altro, non è difficile per lui dedurre le sue reazioni. Specie in un contesto simile in cui i due stanno anche insieme.

Carina insomma e bellino anche il finale. Il crollo della quarta parete non è un qualcosa che prediligo in assoluto, ma fatto in questo modo mi è anche molto piaciuto.
Alla prossima storia.
Koa

Recensore Master
06/03/20, ore 15:21

Ciao di nuovo, dunque questa è decisamente più la mia "tazza di tè" se mi spiego... anche se non scrivo Mystrade da una vita, leggo storie su di loro sempre con molto piacere. In questo caso poi hai tirato fuori una piccola e meravigliosa perla.

Di nuovo noto che un pizzico di Johnlock ce lo inserisci sempre in un modo o nell'altro, delle volte è più presente, come nella precedente storia, in altre occasioni è semplicemente citata. Come qui, e da Sherlock tra l'altro. Il tutto ruota attorno a Greg Lestrade e a Scotland Yard. Un must del fandom ovvero le scommesse sui Johnlock, su quando e come, ma soprattutto se si sono messi insieme. Lasci intendere che Greg abbia vinto la propria scommessa, suggerendo che qualcosa sia capitato davvero fra di loro. Così come lasci intendere che presto accadrà anche qualcosa di molto simile tra Lestrade e Mycroft. Coppia completamente crack, io ne sono assolutamente convinta. Ritengo che non ci sia niente di più crack di loro, più o meno insomma. Improbabilissima fino alla quarta stagione, nel finale Sherlock stesso apre un timidissimo spiraglio al quale aggrapparsi. Buffo che io abbia smesso di scriverne proprio sentendo quell'insinuazione di Sherlock sullo "stargli vicino". Ma ad ogni modo, continuo ad amarli tanto insieme e mi piace quello che qui hai pensato per loro. Fare ginnastica insieme mi piace tanto come idea, ho letto anche diverse fan fiction a riguardo. Lo trovo piuttosto coerente con i personaggi. Ce lo vedo Greg a spingere Mycroft a una cosa simile, il suo ottimismo dinamico potrebbe essere un valido incentivo alla pigrizia di un uomo profondamente sedentario come Mycroft Holmes. Mi è piaciuto molto inoltre il fatto che tu abbia descritto come riesce a mantenere la propria eleganza pesino in situazioni del genere, un tratto che di lui prediligo e che lo accomuna tanto a Sherlock.

Hai fatto davvero un ottimo lavoro. Ora corro a leggere e recensire la prossima storia, che noto essere anche l'ultima.
Koa

Recensore Master
06/03/20, ore 15:10

Ciao, anzitutto domando perdono per il ritardo. Sono rimasta indietro con questa raccolta, a dire il vero con tutte le recensioni che devo lasciare, ma nelle ultime settimane ho fatto un'immersione totale nella mia storia e non ne sono uscita almeno fino a ieri sera. Però recupero subito, anche perché ci tengo dato che presto la inizierò anch'io. Anzitutto, ottima scelta di personaggi, non mi sarebbero mai venuti in mente a essere sincera. Io francamente non ho mai pensato potessero essere una coppia/specchio di John e Sherlock, ma sarà che alla Johnlock cospiracy non ho mai creduto, e credo, mai crederò. Anche nella tua storia a essere sincera non ho visto parallelismi con i Johnlock, ma magari sono tarda io. Mi è piaciuto però il fatto che la tua storia sia ambientata durante The Hounds of Baskerville, tanto che lo si potrebbe considerare comodamente un Missing Moment, dato che i due a letto, la sera discutono direttamente dell'incontro con i due londinesi strani, che è chiaro che stiano insieme ma fanno di tutto per far sembrare che non è vero. Mi è piaciuto che tu ci abbia infilato dentro la faccenda del mastino per attrarre i turisti, è tutto molto canon perché è quanto è successo nell'episodio. Molto interessante il mostrare un punto di vista diverso, più approfondito, anche se relativamente dato che siamo in una flash fic, di una situazione che conosciamo molto bene. Dall'episodio si intuisce che Billy e il suo compagno credono che John e Sherlock stiano insieme. Per loro è quasi ovvio, quello che percepiamo dalla puntata è il nervosismo di John e la totale indifferenza di Sherlock. Ma qui viene invece fuori la naturalezza del pensiero che i due locandieri hanno avuto. Ovvio che stiano insieme, è naturale pensarlo, perché non dovrebbero? Perché negarlo? In realtà, e non è la prima storia che hai strutturato in questo modo, a venire fuori è quasi più la Johnlock della coppia da te scelta. Alla fine è di loro di cui si discute, sebbene tu ti prenda il tuo tempo per mostrarci una scena tenera tra due persone che stanno effettivamente insieme e che battibeccano come una qualsiasi coppia. Diciamo che è un altro, interessante punto di vista. Io ho apprezzato molto.

Alla prossima (vado subito a leggere/recensire la prossima).
Koa

Recensore Master
01/03/20, ore 10:47

Recensione premio per il contest "Perle di Storia" - 2/3

Ciao Setsy! Che bello vedere che hai aggiornato la raccolta così in fretta^^ anche se, purtroppo, la parte sperimentale è finita. Questa flash è ovviamente molto bella, ma si sa che il brivido del rischio rende il tutto più interessante^^
La Mystrade è la mia NOTP del fandom, c'è poco da fare, e infatti se fossimo in un contest il mio gradimento personale non sarebbe altissimo, anche per la questione delle scommesse che mi dà sempre fastidio. In ogni caso è scritta indubbiamente bene: in breve ma comunque coerentemente hai riassunto il modo in cui si sono trovati, facendoli risaltare un po' meno campati in aria di come vengono proposti di solito. La descrizione iniziale invece mi è piaciuta, perché sei riuscita a riassumere perfettamente le caratteristiche dei due protagonisti, soprattutto di Mycroft, e in un certo senso a farne brevemente una sintesi, lì nell'area fitness, anche se come ho detto non li ho trovati troppo convincenti.
La descrizione di Sherlock è stata invece magistrale: "consueto turbinio di cappotto svolazzante, ricci ondeggianti e discutibile presunzione". Beh, direi che c'è poco da aggiungere!
Il titolo è carino, mi è piaciuto. Molto bene grammatica e stile.
Complimenti in ogni caso, sono certo che l'ultima flash sarà splendida e piena d'ammmmore!!!
A presto!
mystery_koopa

P.S. "col bacio più imbarazzato che si fosse mai visto".... fidati, c'è di peggio!! :)

Recensore Master
27/02/20, ore 22:02

Nella galleria dei personaggi secondari dello “Sherlock” dei Mofftiss, questi due sono tra i più piacevoli, almeno a mio giudizio.
Così mi concedi, grazie davvero, una pausa rilassante e rassicurante dopo le prime tre coppie che mi hanno provocato, mentre leggevo per lasciarti qualche osservazione, il senso di trovarmi in una terra straniera, ostile, priva del conforto della carica energetica, ormai familiare, della Johnlock, anche se sempre guidata dal tuo stile curato e vincente.
Ma sono anche convinta che, per gustare nuovamente ciò che ci piace, dobbiamo allontanarcene un po’ per ritrovare e rinnovare i motivi che ci hanno convinti della sua corrispondenza con i nostri gusti.
Quindi sono stati i benvenuti tutti i componenti delle prime tre proposte.
Il percorso a coppie in cui tu ci stai guidando, trova nei due del “Cross Key Inn”, un tratto piacevole, non privo di dolcezza e di divertimento.
Già il locale in sè a me è piaciuto subito, mentre guardavo per la prima volta THOB, perché trovo magiche quelle atmosfere tra il rustico e l’accogliente che un cottage anglosassone può offrire.
Lo stesso effetto positivo che ho percepito quando Gary e Billy mi sono apparsi, da subito, delle figure simpatiche, anche se un po’ “birichine” nel gestire il mito del “mastino” per attirare clienti. Io ritengo, pensando anche alla teoria della TJLC, che, in effetti, la coppia suddetta non sia stata posta li, per caso, nella loro connotazione precisa.
Sicuramente, se confrontati con altri, Gary e Billy sono personaggi non di rilievo, come esprimi anche tu nelle “Note” finali, ma io li ho trovati molto significativi perché “rispecchiano” in una situazione, ormai stabilizzata di legame, quello che potrebbe essere anche per Sh e John. Solo che quest’ultimo, alla domanda di Billy se “...il suo russa...” mostra un evidente imbarazzo chiedendo delle patatine.

Allora, mi ripeto nel concetto, dopo le “montagne russe emozionali” delle prime tre storie, dall’altezza vertiginosa di uno Sh cannato ma sempre affascinante, soprattutto se penso a com’era travestito, e di un Moriarty magnetico pur nella sua personalità diabolica, mi sono trovata ai “piani inferiori” con una Kitty davvero avvilente e pure “a quattro zampe”.
Qui, invece, veramente la coppia è come “una calda coperta a quadri”. Sì, perché pure i quadri su un plaid mi mettono allegria e mi sembra che la stoffa scaldi di più. Apro qui una parentesi sulla tua scelta di “chi” è il tenerone che usa la coperta “lavorata con affetto dalla mamma” ed i maglioni “con le renne e l’agrifoglio” e mi ha piacevolmente stupito che sia Gary, che appare, invece, più scontroso ed anche fisicamente più “macho” del compagno. Già questa tua precisazione colora di simpatia il personaggio. Billy, invece, appare più insignificante ma ci si accorge che è loquace e sveglio, con una buona dose d’iniziativa. Gustoso il momento in cui ipotizza che i due “damerini” stiano “giocando al dottore” in camera da letto. Non manca al piccoletto anche una freschezza quasi infantile, nel proporre le idee che gli passano per la testa e che servono ad alleggerire quel senso di tensione che lo sguardo di Sh ha provocato in Gary (“…quegli occhi di ghiaccio…”).
Questa ff è piacevole, ben scritta e non manca l’ironia del confronto tra i due del “Cross” e i “londinesi”. Hai acceso un’atmosfera gustosa di curiosa e divertita voglia d’indiscrezione nei confronti di Sh e John che vengono sì percepiti come molto diversi in quell’ambiente così lontano dalla città, e non solo geograficamente, ma coinvolti nello stesso orientamento sessuale. Questo è ciò che hanno colto Gary e Billy, ed è identificabile con l’ingombrante “elefante nella stanza” che ci ha soffocato da anni. Tu l’hai espresso facendo rivivere due figure che portano con sé positività e piacevolissima sintonia, quasi un invito esplicito ai coinquilini di Baker Street.
Nelle “Note” finali leggo della scelta che avevi pensato prima di questa, cioè un percorso riguardante la sorella di Watson, Harriett.
Il personaggio è certamente ricco di potenzialità ed offre parecchi spunti anche perché legato a John e quindi con la possibilità, per esempio, di far luce sul lontano passato del medico o altro.
Sono sicura, inoltre, che tu potresti scrivere qualcosa di valido, senza dubbio. Ma, guarda, ora mi sono trovata benissimo con i mille volte più “confortevoli” e teneri Gary e Billy. Grazie.

Recensore Master
27/02/20, ore 12:20

Recensione premio per il contest "Perle di Storia" - 1/3

Ciao Setsy! Ora che ho finito le valutazioni posso finalmente riprendere la lettura di questa stupenda raccolta^^
Lo sai, io questi non ricordavo nemmeno chi fossero e nemmeno vedere le facce mi ha aiutato, quindi lo ho considerati due OC e mi sono goduto le loro riflessioni su Sherlock e John... se la tua OTP era già stata accennata nella storia con Irene, qua prende proprio il ruolo di protagonista, sottraendolo a più riprese ai due "buoni villici" XD
Sì, insomma, Sherlock e John in realtà non stanno proprio insieme come pensano loro due, ma ci sono comunque molto vicini... è molto complicato sicuramente, e due villici non possono capire :) anche se sicuramente sanno divertirsi anche loro, senza il bisogno di "giocare al dottore" (ho riso tre quarti d'ora, questa sì che è stata una vera perla!)
Lo stile è perfetto, molto discorsivo e adatto ai personaggi, grammatica perfetta. E poi, ho notato anche che hai descritto la voce di Sherlock profonda come l'originale di Benedict Cumberbatch, mi ricordo che una volta mi hai detto di non sopportare il doppiaggio italiano^^
Sei bravissima, come sempre e ogni volta di più, si vede che questi personaggi sono proprio tuoi.
Davvero complimenti, non vedo l'ora di leggere la prossima flash della raccolta!
mys.
(Recensione modificata il 27/02/2020 - 12:21 pm)

Recensore Master

Ciao, sono rimasta leggermente indietro (cosa che ripeto di continuo di recente, ma vabbé...) con questa storia, ma ho intenzione di recuperare tutto. Inizio a recensire questa perché l'avevo letta il giorno in cui l'hai pubblicata, poi andrò anche sull'altra che ho soltanto leggiucchiato velocemente. Anche se devo dirti che non ho un granché da dire purtroppo.

Ad ogni modo, devo dire che ho la sensazione che questa raccolta stia tirando fuori tutto il tuo amore per le coppie insolite, non dico crack perché Kitty e Brooks sono praticamente canon (se li possiamo considerare in questo modo), però si parla sempre di coppie poco esplorate. Su di loro poi non ho mai letto proprio niente, è stato interessante anche se un po' strano. Questo è Moriarty, sì, lo sappiamo. Ma al tempo stesso non è strettamente lui. Si tratta di una facciata, di un personaggio che non rispecchia completamente la vera essenza di James Moriarty, che qui è costretto a tenere ben nascosta, per non farsi scoprire da Kitty. Quello che appare dall'esterno, ma anche ciò che Kitty percepisce, è una relazione tutto sommato molto nuova, con un uomo affascinante e misterioso, col quale condivide l'odio per Sherlock Holmes. Odio che è nutrito da aspetti diversi, molto diversi. Ma questa è ben lontana dall'essere la verità a chi, come noi lettori, sa come stanno le cose vede il tutto da un'ottica leggermente diversa. Se si parla di odio verso Sherlock Holmes, per Kitty è naturalmente un qualcosa di superficiale, lui l'ha trattata malissimo e lei vuole soltanto fare uno scoop e magari anche vendicarsi. Io ho sempre pensato che Kitty rappresentasse benissimo un certo tipo di stampa inglese, che Sherlock Holmes ripudia tipo subito. Questo personaggio in apparenza ha poco in comune con Moriarty, ma se vai a scavare scopri che sì, c'è uno scopo che li unisce. Forse per Kitty è questione di fare uno scoop e per farlo sarebbe disposta a passar sopra a tutto, mentre James ha una mente ben più complessa. I suoi scopi sono decisamente più mortali oltre che drastici. Non paragonerei le intenzioni di Moriarty a quelle di una giornalista, però sono vagamente sulla stessa linea d'onda. Quel che è certo è che lei, di questo Richard Brooks ci capisce ben poco. Sa ciò che vede e crede a quel che dice, niente di più. Quel che descrivi è quindi una serie di ben tessute menzogne, intrecciate come nella tela di un ragno che sta per irretire una povera mosca. Kitty è soltanto un mezzo per arrivare a Sherlock, ma lei non se ne rende conto. Devo dire che è un personaggio quello di lei che non mi è mai piaciuto, di quel genere che ero quasi contenta che Moriarty la usasse un pochino.

E niente... non credo di aver altro da dire. Una coppia un po' insolita, è vero. Ma il bello delle sfide è anche scrivere cose nuove una volta ogni tanto. E tu sicuramente lo stai facendo nel modo giusto.
Alla prossima.
Koa

Recensore Master

Questa raccolta costituisce una sfida continua alle mie convinzioni e, penso, anche alle tue. Infatti, l’atmosfera accogliente, anche se incasinata, della Johnlock è lontana. Non c’è Sh, se non indirettamente, evocato da un cappello particolare, non c’è John. Il clima è di squallore ed è giusto che sia così in quanto rappresenti, a parte Moriarty, sempre inarrivabile nella su stratosferica personalità, secondo me il miglior “cattivo” di tutti i tempi grazie alla rappresentazione “artistica” dei Mofftiss.
Io penso che la sfida, che in questa tua raccolta, è condivisa da chi scrive e da chi legge, sia una positivissima esperienza che rafforza delle convinzioni, senza più dubbi o incertezze. Una coppia come questa, sinceramente, non so se mi faccia più accapponare la pelle o distogliere, nauseata, lo sguardo altrove.
Qui, come nei due pezzi precedenti, leggo d’incontri che di sentimento non hanno proprio niente.
Tanto più che qui stiamo parlando di Jim che, in quanto ad empatia nelle relazioni umane, penso si possa paragonare appunto ad un pericoloso felino nei confronti di chi vorrebbe emularne l’efficacia criminale o, solamente, viene individuato come preda momentanea, nemmeno degna di un’attenzione più approfondita.
È il caso di Kitty, altro personaggio che mi ha suscitato immediata antipatia, ma non nel senso del riconoscimento di una personalità negativa di rilevo, come Mary, per intenderci, ma come un “disturbo” passeggero, oltretutto fastidioso anche per la il suo modo di presentarsi sciatto ed arrogante. Infatti mi vengono in mente i dati che Sh ha raccolto su di lei, in seguito alla sua infallibile scannerizzazione delle persone, che mettevano in risalto unghie poco curate, disordine e poca cura nel vestire. E davanti a Sh non si può apparire sciatti...
Un personaggio di serie B, insomma, che ha avuto comunque l’ “onore” di servire da copertura a Moriarty.
Già l’immagine con cui ce la presenti è risibile, degradante per chiunque sia impegnato in un rapporto anche fugace. Infatti tu crei un contrasto, davvero suggestivo e forte, nel metterla in relazione con il “Napoleone del crimine” che, pur nella sua malvagia follia, comunque è distante anni luce da lei, dalle sue “ciglia appesantite dal mascara”, dal suo patetico “migliore intimo”. Lui ha la stessa forza ed importanza dei demoni ed è attratto da un “angelo”.
Kitty non può certamente elevarsi a quelle altezze o sprofondare in quegli abissi, non può rapportarsi a quelle intelligenze tra loro decisamente simili e speculari. Lei, come efficacemente l’hai rappresentata tu, può solo muoversi gattonando sul freddo pavimento, in cerca di un’attenzione che possa risollevarla, anche solo per qualche momento, dalla sua vita piatta ed insulsa, come lei.
Indimenticabile il primo incontro con il consulting, bello in quella scena di TRF che più non si poteva, nella toilette, luogo più che adeguato a lei, in cui Sh, la “colpisce” con un tagliente “You repel me” che poi, lei, in seguito gli “restituirà” con rabbia, ma l’effetto di disgusto e di repulsione non può essere lo stesso, Sh si trova ad un’altezza stratosferica rispetto all’umanità così dimessa della ragazza. “Dimessa” ovviamente non in senso dispregiativo rispetto a situazioni difficili in cui ci si può trovare nello sbarcare il lunario, ma proprio relativa al suo presentarsi così miseramente allusivo. Sembra “provarci” con Sh, dotata solo della sua scialba ed ambigua personalità. In questo pezzo, tu l’hai rappresentata perfettamente, in una situazione che la pone, comunque, ad un livello, anche visivo, inferiore a chi le sta di fronte. Un gattino di fronte ad una tigre, ottimo paragone per Jim, troppo buono per lei.
Le rapide pennellate con cui dipingi Moriarty che la sta attirando a sè sono efficaci ed incisive, come, per esempio, quel “fuoco nero che brillava negli occhi”.
Moriarty, comunque, ha in mente solo Sh: per questo cerca di “mascherare” Kitty con quel berretto particolare, così può immaginare qualcun altro al posto di quella ragazza così “banale, prevedibile, scontata”.
Dal punto di vista tecnico, mi è piaciuto molto quell’inserimento, in corsivo, dei pensieri di Jim, taglienti commenti che esprimono ciò che lui pensa davvero di lei.
Una storia efficace, forte, in cui il tuo stile si adatta proprio bene all’argomento crudo, senza sentimento. Non ci sono tanti aggettivi positivi nell’arricchire le frasi, è tutto così squallido, tranne la malvagità di Moriarty che, comunque, sappiamo scorrere, trattenuta a stento, come un fiume impetuoso e sotterraneo. Basterebbe pochissimo per travolgere Kitty ma, una preda così, per Jim non è il massimo...
Bravissima.

Recensore Master
25/02/20, ore 16:06

“Questa coppia è un vino dallo strano sapore”. Sì, il riferimento mi richiama alla mente quegli atteggiamenti di Mary, durante il ricevimento per il matrimonio, visti in TSOT, che si lascia andare a qualche smorfia nel gustare un calice di vino il cui sapore è stato “deformato” dalla gravidanza in atto. Uno di quei particolari che hanno portato Sh a dedurre lo stato particolare della donna. Ma penso che tu abbia voluto dare anche altri significati al titolo. “Un vino che ha uno strano sapore” è pur sempre un vino e, per me, che non sono astemia, può costituire qualcosa d’inusuale ma ugualmente intrigante. Sinceramente il pairing in questione mi ha colpito molto, anche perché non ricordo proprio di averlo incontrato altre volte nel fandom. Quindi ha un sapore strano, di nuovo, di assolutamente fuori dalle direzioni o dalle potenzialità consuete del canone. Il Marine, si potrebbe indicare così, o il Janary ( terribile), è qualcosa di veramente originale, impensato, che mi ha lasciato un po’ come Sh di fronte alla proposta di John di fargli da testimone: completamente rintronata. E questo vuol dire che hai scosso positivamente le mie consolidate strutture di commenti alla mia amata Johnlock, all’apprezzata Mystrade...Ma, mai e poi mai avrei pensato alla combinazione che ci proponi qui.
Sinceramente, non mi ha colpito negativamente, anche perché, tutto sommato, è un pairing che fa da fiancheggiatore alla Johnlock, in quanto toglierebbe dai piedi quell’impiastro di Mary. In quanto a Janine, lei non mi ha mai dato eccessivo fastidio perché si è capito fin da subito, o quasi, che a Sh non interessava minimamente se non come tramite per arrivare a Magnussen. In più è un personaggio facile da leggere, coinvolta per caso nella tempesta che spazzerà via i tempi mitici del 221b.
Già nelle prime righe della tua ff, connoti Mary con delle sfumature inquietanti, ambigue, che ne esprimono la personalità dai contorni non ben delineati. Innanzitutto ne esce fuori lo squallido opportunismo nei confronti di John che ha ingannato procurandosi una gravidanza all’insaputa e contro la volontà del marito. L’ha ingannato e ció s’inserisce perfettamente nel quadro complesso di chi è veramente lei.
Del resto non è una sorpresa questo particolare che inserisci, perché, secondo me, può essere perfettamente IC in quanto elemento sicuramente coerente con il quadro della complessa, in senso d’onestà di comportamento, personalità della Morstan.
A proposito del suo rapporto con Watson, io penso che il suo non possa essere considerato amore: forse desiderio di una normalità a lei negata, che ha riscoperto con lo stare vicino al medico. Ma sappiamo tutti che lei si è fatta scegliere da John proprio perché legato a Sh. Continuerebbe cioè il disegno criminale di Moriarty, la sua vendetta post mortem. Non è un legame nato da una fortunata casualità, secondo me. Comunque lei non la digerisco, punto, anche se fosse stata davvero innamorata di John ma questa ipotesi non mi convince.
Molto efficace il parallelismo temporale tra la scena tra le due donne e quello che sta succedendo in corridoio, dove i due di Baker Street sono impegnati in una lezione di ballo che, penso, non ha presa sui loro cuori, impegnati a muovere dei passi tra il rimpianto, la rabbia, il dispiacere.
La storia di conclude con una situazione che Janine vive con freschezza, senza tormenti mentali, del resto lei è così. Accendi in questo modo il contrasto tra la sua risata sincera e l’inquietante presenza di Mary cui, evidentemente, della ragazza non importa alcunché. Il suo interesse é, secondo me, per il rischio di essere vista, che la circostanza comporta anche perché sicuramente la prima persona che si cerca in un matrimonio è la sposa. Mary vive di sfide continue, di sfrenata corsa tra pericoli. Un bel pezzo, molto originale.

Recensore Master
25/02/20, ore 00:27

Ormai non chiedo più venia, a voi che scrivete e ci regalate delle splendide storie, per il mio ritardo nelle recensioni. Mi ripeterei nell’elencare delle motivazioni che ritengo di scarsa importanza. Quello che conta è non lasciare che pezzi di qualità mi sfuggano nel grande mare del fandom. Quindi io annoto nelle “Storie da recensire” e poi arrivo. Eccomi perciò a lasciarti qualche osservazione sulla raccolta.
Dunque, qui c’è “questa coppia è fredda come il deserto”, affermazione che, a mio avviso, è contraddittoria perchè il deserto non è freddo, almeno di giorno, a quanto ne so...
Ma, intanto, desidero comunicarti le prime impressioni.
Allora, comincio subito con il confidarti che la coppia in questione, relativa all’Adlerlock, per me è come lo stridore di un gesso sulla lavagna, una forchetta sul piatto, un’unghiata sul muro...Cioè, meglio una scarpata sui denti che immaginare insieme il mio Sh con quella lì.
Ma me ne sono fatta una ragione perché l’hai scritta tu e mi sono detta che, molto probabilmente, la coltellata era più indolore.
Mi è rimasto nella mente, a fine lettura, quel martellante “Non mi interessa” che, comunque racchiude in sè tutta l’ambiguità della situazione che tu, grazie di esistere, hai lasciato in sospeso. La ripetuta affermazione di uno Sh obnubilato dalle “canne”, può avere, almeno per la mia comprensione, due opposti significati. Il primo, il più immediato e, sicuramente, il più sincero riguarda l’importanza che ha per Holmes il legame con John. Cioè potrebbe voler dire che per lui, ciò che vuole Irene, non ha la minima importanza perché il suo cuore e la sua mente sono impegnati con Watson. Il secondo “Non mi interessa”, anche visivamente diverso dal primo perché scritto in corsivo, potrebbe essere la risposta arrendevole alla sfida che gli lancia la donna, che gli presenta la possibilità di fuggire alle sue attenzioni esplicite.
Alla fine della storia, vediamo uno Sh che ha perso la lucidità: il consumo altissimo di adrenalina, connesso all’estrema pericolosità dell’azione con cui ha salvato Irene, ora, mescolato all’intorpidimento della ragione causato dalle sostanze che sta assumendo, lo ha gettato in uno stato di disorientamento. Dunque non gli interessa sfuggire alle proposte dell’Adler, questo potrebbe presupporre un “cotto e mangiato”.
Ma, la mia congenita repulsione per Irene, mi costringe ad un’altra interpretazione di quel secondo “Non mi interessa”. E cioè Sh ribadirebbe così il rifiuto espresso con la prima affermazione. Irene non gli interessa, come non lo attirano le sue proposte.
“...fredda come il deserto...”: cerco di trovare il significato che hai condensato nel titolo che, sicuramente, non è lasciato ad una prima, immediata impressione. Il deserto, a mio avviso, è il luogo, anche mentale, adeguato all’abbinata Sh/ Irene. Certo, in esso si possono vivere emozioni forti, come quelle che hanno provato prima e durante la fuga, si possono cogliere sensazioni uniche, vista la particolarità unica e, presumo, affascinante di quel posto. Ma, in ogni caso, dire deserto è come dire “vuoto”, “nulla”. Due qualità che bene si possono attribuire all’ Adlerlock da parte di noi, convinti johnlocker. Irene potrà anche avere l’ “attenzione” puramente fisica di Sh, quest’ultimo attirato anche da un piacere puramente intellettuale, vista l’intelligenza della donna, ma non avrà mai “tutto” di lui. Quello è prerogativa di Watson che, fin dal primo incontro al Barts, ha stabilito con Holmes una connessione unica ed irripetibile da parte di altri.
Cioè, se non sono stata chiara, io non considero minimamente la possibilità “desertica” di quei due insieme sul serio. Che Sh sia stato attirato in qualche modo dall’Adler è sicuro ma che lei potesse prendere il posto di John, no, non l’ho mai minimamente preso in considerazione.
Un’ultima osservazione: splendida la parte descrittiva, sia dell’ambiente sia dei gesti e degli atteggiamenti dei protagonisti. Un bel pezzo.

Recensore Master

Ciao Setsy!
Questa terza flash è la più bella finora, senza dubbi^^ Sarà per l'atmosfera sensuale e decadente che hai ricostruito alla perfezione, o forse perché il personaggio scelto ti piace molto di più rispetto a Irene e Mary (e ci credo!) e quindi sei riuscita a tratteggiarlo con più coinvolgimento... ma qui è tutto perfetto! L'ultima frase poi... un'IC spaventoso, lui che le chiede di non togliere il cappello perché così può immaginare di essere con Sherlock... un particolare che svela un'intera ossessione, e tu in poche parole hai fatto emergere tutto dalla flash.
Kitty è ridicola e anche abbastanza ingenua per essere una giornalista d'inchiesta, ma cadere nella trappola di Moriarty è fin troppo facile, il solo Sherlock ha saputo davvero tenergli testa.
L'unico consiglio che ti posso dare è di andare a capo due volte qui, lasciando proprio lo spazio bianco come se si trattasse di un altro paragrafo per sottolineare il salto temporale: "sguardo mellifluo. // Sono stata brava"
Davvero complimenti, se la raccolta continua così non posso far altro che esserne felicissimo!!
A presto, sei sempre bravissima anche con i personaggi più diversi.
mystery_koopa

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