Recensioni per
Mad 'love'- 'Amore' malato.
di Longriffiths

Questa storia ha ottenuto 46 recensioni.
Positive : 46
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
26/06/20, ore 02:13

Ciao ^^
La storia parte molto bene e mi piace molto come è descritto il rapporto tra Harley e Joker.
Joker è reso molto bene. Psicopatico, pazzo, manipolatore ma ha anche dei difetti ahahaha.
Bello lo scontro interiore tra la parte manipolata che crede che Joker la ami, contro quella ragionevole.
Molto saggia la scelta finale scappare.

Recensore Master
19/06/20, ore 00:01

Ok, Joker di m***a, adesso la finiamo. 
Sì, un’inizio un po’ improvviso e volgare (scusa se no ti piace, in caso la cambio), ma esattamente come altro dovrei reagire? La povera Harley continua a beccarle, e Joker continua a trattarla in una maniera in cui nessuno – nessuno – merita di essere trattato. 
Ormsi è uno scenario abituale, quasi di routine quotidiana. Lo è per noi che leggiamo e conosciamo la dinamica in corso, e lo è anche per la povera Harley, che con questa storia non ha niente a che vedere e che si ritrova inevitabilmente confinata nel ruolo di vittima e di arlecchino dipendente dal suo padrone. 
Appezzo tantissimo il riferimento alla serie Tv di Harley Quinn, quella che ha definitivamente canonizzato la Harleyvy e ricordato a tutti quanti che Joker e Harley non sono un “folle amore complicato”, ma una coppia abusiva che va trattata come tale. Ho adorato in quella puntata il piano di Harley per usare su Harley le sue stesse paure, e adoro come alla fine l’unico ad esserci cascato fino in fondo (almeno a Harley eventualmente viene rivelato il piano in corso) è proprio Joker, che non ha guadagnato niente dalla situazione ma ha perso una persona che a lui, nel bene e nel male, voleva effettivamente bene. 
Ma ho amato ancora di più la scena della loro “rottura”, a cominciare dall’ulteriore botta di violenza sanguinaria travestita da romanticismo. Il finto bacio è un’idea geniale, perché non soltanto è un’ulteriore performance nelle vite di entrambi, ma rappresenta anche una sorta di rovescio della medaglia per la Quinn. Stavolta è lei a fare dell’amore un’arma, a ridurlo a mero strumento per ottenere i suoi fini (nel caso la vendetta) e rovesciare almeno in parte l’impero del Principe del Crimine e tutto quello che egli ha costruito attorno a lei. E la battaglia, poi, è qualcosa di seriamente eccezionale. Ho avuto paura, genuinamente paura che Harley fosse uccisa,o peggio (no, stavolta non significa “espulsa) – e invece, alas, il duello si protrae verso di lei e il “povero" Joker non può che abbozzare e stare indietro mentre Harley scivola via. Veramente, non meritava altro che questo. E capisco che qui la storia si concluda, perché Harley è libera e non ci sarebbe altro da raccontare,ma onestamente… mi dispiace. 
Tanto. Volevo vederne ancora. 
Addio, Joker. Non manchi a nessuno. 
Lady R

Recensore Veterano
14/06/20, ore 16:42

Eccomi a leggere questo ultimo capitolo della tua raccolta~
Finalmente, finalmente, finalmente! Harley si prende la sua rivincita.
Dopo mille soprusi, inganni e illusioni, Harley ha realizzato che quello che Joker prova per lei non è amore, che lui la sta solo sfruttando, riducendola a una misera aiutante. E quel che è più importante, è che questa realizzazione non rimane solo nel suo pensiero, ma si concretizza in azione. Harley finalmente capisce che è il momento di prendere le distanze e abbandonarlo una volta per tutte. Questa volta ha rischiato grosso e se non fosse stato per il piano di Ivy non si sarebbe salvata, ma è anche a questo che servono gli amici, no? Farci capire quando stiamo sbagliando e nonostante tutto restare al nostro fianco nel momento del bisogno. I veri amici vogliono il nostro bene anche quando sembriamo dei casi disperati, come Harley quando non riusciva proprio a lasciarsi alle spalle Joker.
Ovviamente però Harley è sempre Harley, è particolare e non poteva fuggire e basta, ha messo in atto una sorta di vendetta mettendosi anche un po' nei guai per l'ennesima volta.
Ho adorato la scena in cui, tornata a casa di Joker, finge che sia tutto come prima, ma, quando meno lui se lo aspetta, mostra di essere una persona totalmente cambiata, di avere la forza di respingere le sue attenzioni, alle quali prima non era capace di sottrarsi e di essere lei a infliggere dolore a lui e non al contrario come succedeva sempre.
Anche questa volta hai fatto un ottimo lavoro e non vedo l'ora di leggere anche il seguito della raccolta!
Alla prossima~

_Misaki_

Recensore Veterano
08/06/20, ore 19:18

Ciao! Eccomi qui~
Anche in questo capitolo hai dipinto in maniera impeccabile la relazione tossica tra Harley Quinn e Joker. Ogni volta riesci non solo a raccontate la storia di questi due personaggi di fantasia, ma anche a far riflettere il lettore sul tema appunto delle relazioni non sane e pericolose di cui i due sono praticamente l'emblema e l'esasperazione.
E' quasi doloroso vedere come ogni volta Harley cada di nuovo nella trappola mentale del convincersi che Joker la ami, concentrandosi sulle sue parole, sulle piccole e sudate attenzioni che le concede e facendo quasi forza su se stessa per ignorare tutto il resto. Ogni sopruso, ogni punizione e scherzo inappropriato di Joker viene sempre perdonato. Pur di non realizzare che non è amore, Harley si auto-colpevolizza e giustifica la follia dell'amato incolpandosi di tutto, di non essere abbastanza e di essere una pasticciona irrecuperabile. E' veramente struggente ed è un peccato che proprio quando Ivy è quasi riuscita a farla ragionare, Joker si fa vivo e attraverso parole di convincimento che sanno quasi più di minaccia la riporta di nuovo con sé. Un po' ci speravo che non ci sarebbe più cascata, ma naturalmente non è così semplice e la premessa iniziale lasciava già presagire l'inquietante epilogo.
Mi piace molto anche come dipingi il personaggio di Joker: è agghiacciante. Dai suoi gesti e dalle sue parole traspare tutta la sua follia. Ha una mente instabile ma sa cosa sta facendo, sa che è sbagliato, crudele e proprio per questo gli piace. Insomma, il cattivo per eccellenza, un personaggio fortemente negativo e senza possibilità di redenzione.
Ormai sono quasi alla fine di questa piccola raccolta e devo dire che mi sta piacendo molto! Voglio farti i miei complimenti sia per i contenuti che per lo stile di scrittura, che risulta scorrevole e in linea con il genere del racconto.
Spero di tornare presto a leggere l'ultimo racconto e proseguire con la raccolta successiva!
Alla prossima~

Recensore Master
06/06/20, ore 20:13
Cap. 2:

Ho letto questo secondo capitolo ieri sera e me lo sono letteralmente gustato; è proprio la tua scrittura a far sembrare tutto così, raffinato, elegante, aulico e nonostante ciò molto veritiero. Mi è capitato spesso di leggere storie con un registro volutamente ricercato, ma non ho mai avuto l'impressione che quello che leggevo fosse spontaneo come quando leggo quello che scrivi tu. Il modo in cui rappresenti Joker e Harley, poi, secondo me è perfetto, incontra esattamente quelli che sono i miei gusti: è come se tu avessi combinato la versione dei fumetti, quella dei cartoni e quella di Suicide Squad.
Al contrario di come mi succede di solito, poi, anche se la tua Harley è molto ispirata a Suicide Squad, non mi è dispiaciuta affatto... come ho detto - forse complice l'influenza di fumetti e serie animata - ha quel qualcosa in più che non la rende per niente banale. In fondo, in Suicide Squad abbiamo visto solo il lato più esterno di questo personaggio, quello caotico, folle e istrionico; è stato fatto vedere molto poco di Harley nelle sue interazioni col Joker, ed è esattamente come tu l'hai rappresentata che me la sono sempre immaginata. E' come una bambolina sorridente e colorata, che però si spezza tra le mani del suo proprietario - perché Joker è questo e lo sa benissimo. 
Sicuramente te lo hanno detto anche gli altri che ti hanno recensito, ma sei stata bravissima a descrivere i suoi processi mentali e a rendere questa "coppia" così com'è: ambivalente. Un attimo prima ti ritrovi inconsapevolmente ad ammirarli, così incuranti delle regole e fuori dai canoni... l'attimo dopo, noti quanto Joker sia spaventoso e quanto faccia violenza su Harley - soprattutto psicologica, facendola sentire inadeguata e stupida. E ti spaventa tutto questo. E' stato così reale da rimanermi in testa per tutto il tempo. Ti faccio i complimenti anche per le scene di erotismo, sei stata davvero brava e non sei risultata affatto banale, come spesso succede in questo tipo di fic.
Davvero non ho nulla da dire, se non che sei bravissima. Fantatsico!
Alla prossima recensione cara <3

Recensore Master
06/06/20, ore 00:18

Eccomi qui!
Mi dispiace tanto per questo ritardo, davvero. Purtroppo martedì sono rimasta senza alimentatore per il mio computer e l’ho riavuto solamente ieri. Giuro che è un incubo, mi sembra di stare col Jet-Lag. Sigh, cerchiamo di mantenere una parvenza di dignità. Sai che questa storia la adoro, e sono finalmente così felice di potermici esprimere al riguardo.
Ancora una volta ci immergiamo nel mondo di Harley Quinn e nell’elemento distinto della sua vita: la finzione. Il titolo “regina di cuori” mi spezza il cuore. Mi ricorda un’altra fanfiction che ho letto, in cui un personaggio femminile orribilmente seviziato e utilizzato a vantaggio di un uomo subdolo e manipolatore a partire dal suo complesso di dipendenza veniva associato alla Regina del mazzo di carte. Qui è la stessa cosa: di regale non c’è niente in questa donna, e quel mediocre e dilapidato parco divertimenti in cui vive è un mediocre regno senza dubbio.
Soprattutto con quella sorta di iniziazione alla tortura del Joker, che procede in maniera subdola e profonda come l’ago di un’iniezione che sprofonda nella pelle. Lo sguardo di Harley è quello di un’estranea, una nuova arrivata nel mondo del più puro male. I gioielli di cui il Joker la riveste sono un costume che non le sta addosso per bene, e persino lo stato mentale del Joker che peggiora non ha una parvenza di realtà? È una finta o veramente sta peggiorando?
Verrebbe da pensare che sì, si tratta dell’ennesima finta.
La scena finale, quella del razzo/trappola, è veramente molto dolorosa da leggere.Harley ci credeva davvero, gli è andata incontro, ed veramente un segno della sua abilità fisica se non è morta in quest’orribile “scherzo”. Ancora una volta Poison Ivy si presenta coma un punto fermo che può soccorrere Harley ed aiutarla ad uscire, ma ancora una volta è troppo tardi.
Non so cosa onestamente mi ha devastata di più in queste scene finali. Le suppliche di Harley, il suo desiderio di essere amata da Joker o almeno da credere di esserlo, la freddezza di Ivy che rappresenta una scomoda realtà che Harley teme, o il finale con le catene, e una prigionia fisica oltre a quella mentale. E diventa la possibilità l’unico appiglio a cui aggrapparsi.
Mio caro Joker, ridi ancora per poco: SONO DIVENTATE CANON!
Un saluto e un brindisi per festeggiare, dunque.
Lady R
ps: molto divertente il cameo di AHS: Circus. Non ho mai visto nessuna puntata, ma onestamente mi ha divertito, sembra il tipo di cosa che al Pagliaccio piacerebbe.

Recensore Veterano
31/05/20, ore 16:30
Cap. 2:

Ciao! Eccomi qui!
Il primo capitolo di questa raccolta mi era piaciuto moltissimo e quindi non potevo che proseguire la lettura.
Anche questa volta hai fatto un ottimo lavoro! Hai descritto molto bene la scena, ricca di descrizioni e raccontata in maniera fluida, ma devo dire che la cosa che mi è piaciuta di più è stata l'introspezione di Harley. Sei riuscita a rendere molto bene il suo conflitto interiore, dal non poter fare a meno di quello stesso Joker che aveva tentato di tradire alla consapevolezza che non si sa quando non gli sarà più utile e la getterà via come se nulla fosse. E' così triste e struggente che lei desideri solo amore ma lo cerchi nella persona più sbagliata che esista. Ciò che hai fatto capire molto bene, infatti è che Joker presenta un carattere fortemente ambivalente, un momento amorevole e quello dopo spietato. E' una follia che fa veramente paura, quasi illogica, non sai mai cosa aspettarti. Insomma, sebbene Harley continui ad illudersi, non c'è proprio modo che lui diventi buono con lei una volta per tutte e questa consapevolezza fa proprio male.
Che dire, anche questa volta non posso che farti i miei complimenti!
Alla prossima~

Recensore Master
29/05/20, ore 01:22
Cap. 2:

Ciao!
Eccomi qui. Ho letto questo shot incuriosita dalla prima, che avevo recensito tempo fa. Ho trovato il tuo stile molto fluido e adatto ai contenuti, talvolta davvero duri e difficili da affrontare.
Ho molto apprezzato il modo in cui hai caratterizzato Harley in particolare: credo che attraverso il suo personaggio, tu sia riuscita ad incalanare con un'innegabile abilità tutti i pensieri tipici di una donna abusata nel suo personaggio, dall'inadeguatezza al desiderio di compiacere a tutti i costi Joker.
A proposito di quest'ultimo apprezzo anche come l'hai caratterizzata, con quella vena di sardonico che trapela in ogni "zuccherino". Credo che tu abbia reso l'erotismo della scena che culmina poi in una punizione e in quel "'-Tu sei mia Harley, e di nessun altro.-' che ha il sapore dell'intimidazione e della minaccia molto, molto bene. Mi è sembrato coerente anche il volersi giustificare di lei.
Mi piace come tu non abbia né indorato la pillola né condonato in qualche modo il comportamento di lui, concentrandoti sempre su quell'amore malato che dà il titolo alla raccolta.
Alla prossima,
Desy

Recensore Veterano
27/05/20, ore 12:50

Ciao! Eccomi qua! Appena sono entrata nel tuo profilo questa raccolta e il suo seguito hanno subito attirato la mia attenzione e per questioni di ordine cronologico ho preferito partire da qui.
Harley Quinn è un personaggio che, per quanto fortemente controverso, ha un fortissimo fascino. In particolare è la sua relazione con Joker a intrigare e allo stesso tempo spaventare e spingere a sperare che riesca a liberarsene. Anche se si tratta di finzione, infatti, ricorda, in modo esasperato e forse un po' simbolico, la situazione di molte donne che si trovano intrappolate in relazioni tossiche e pericolose, un problema che al giorno d'oggi è molto presente e sentito più che mai.
In questo tuo racconto sei riuscita a esprimere perfettamente i pensieri contrastanti e fuorvianti che prendono forma nella mente di chi subisce questo tipo di abusi e manipolazioni: la consapevolezza che sia profondamente sbagliato, seguita dal bisogno spasmodico di trovare una giustificazione al comportamento del proprio carnefice. Harley è perfettamente consapevole che le attenzioni altalenanti che le vengono concesse in un alternarsi di piccoli riconoscimenti e smisurate punizioni sono sintomo della mente perversa e malata di Joker, ma non per questo le è facile distaccarsene. In queste situazioni è fin troppo usuale credere che basti compiacere l'altro per ricevere il suo affetto quando in realtà per il manipolatore è solo un modo perverso di tenere sotto scacco la propria vittima, il proprio "giocattolo".
Ti faccio i complimenti anche per lo stile di scrittura. La lettura è stata molto scorrevole e piacevole. In più mi hai permesso di riflettere su una tematica che mi sta molto a cuore. Ho apprezzato anche le precisazioni a fine capitolo perché è vero che l'arte è arte e non sempre ha scopo educativo, ma un commento dell'autore in questi casi non guasta mai.
Insomma, veramente un racconto ben riuscito! Spero di poter tornare presto a leggere il seguito!

Recensore Master
26/05/20, ore 00:03
Cap. 2:

Appena ho aperto la tua pagina avevo in mente solo una cosa: kyaaaah la storia su Harley Quinn, mia, mia nao!
Ricordo di aver adorato come trattavi il personaggio di Harley in relazione con Joker, la sua relazione abusiva, la sua sofferenza e il suo essere intrappolata con un uomo che non è un semplice abusivo, è uno dei criminali più crudeli e famigerati di Gotham City e una delle figure più controverse e diaboliche della storia del fumetto. “Harley e Joker non sono la coppia perfetta” è il leitmotiv perfetto per una storia del genere, una storia che ero destinata ad amare e che ho assolutamente amato come previsto.
Anche perché di recente più mi approccio al personaggio di Joker e alla sua eredità culturale, più lo odio e gli auguro cose brutte, come un karmico pestaggio con una spranga. Man, dovrei guardarla quella serie su Harley: chissà che non possa sorprendermi.
Il capitolo si chiama “Arlecchinata”, titolo perfetto per un personaggio come Harley, col suo nome traviato e sottrattole dal suo infame Mr J. Tutto un gioco di finzione, uno spettacolo di marionette in cui è sempre e comunque il Joker a tenere i fili. A partire dal “tenero” bacio all’inzio, alla guida della macchina (e qui mi vengono in mente i video di Suicide Squad con canzoni come Bad Things, Him & I e Never Be The Same, con loro due che viaggiano insieme con la loro Purpls Lamborghini e Camila Cabello e Halsey che cantano di come noi esterni Non Possiamo Capire e a loro piacciono Le Cose Cattive), qualcosa di divertente in cui Harley viene lasciata libera di muoversi nella sua gabbia dorata. E come se non bastasse ci sta anche bene.
Addirittura l’identità di Harley Quinn diventa quasi liberatoria per Harleen Quinzell. Harley fa più sesso, Harley si diverte, Harley fa Cose Proibite. Mi ricorda la protagonista di un libro letto da bambina, Mandy White, che si creava la falsa identità di Miranda Rainbow (star mondiale ricca straricca col corpo da modella) per esorcizzare il bullismo che subisce dalle compagne per i suoi atteggiamenti innocenti, timidi e infantili. Anche Harley “scappa” dalla realtà, si gode la sua gabbia d’oro convinta di non avere inibizioni, ma allo stesso tempo di aver perso tutto il resto delle libertà.
Harleen è proprio tutt’altra persona, a cominciare dalla laurea e anche dalla vita stabile. Mr. J è ricco e può darle tutto, non ha bisogno di lavorare o rispettare le regole.
Adoro come hai mostrato lo stile del Joker, a partire dalla statua col palloncino. L’innegabile ironia del personaggio è in piena forma, e naturalmente non c’è posti migliore per lui di un Luna Park – The Killing Joke, sei tu? La scena di sesso emerge dal nulla e allo stesso tempo in maniera organica, in maniera fluida, perché Harley non riflette e vuole solo cascargli tra le braccia. E altrettanto dal nulla, e in maniera organica, emerge l’abuso e la violenza. Viene addirittura da pensare che Joker abbia pianificato tutto lo spettacolo, tutta la finta con tanto di sesso. Proprio per godersi il dolore di Harley e trarre un malato piacere dal vedere il suo sorriso farsi terrore.
Mio dio Batman, quando arrivi? Salvala, portala via, offrile un lavoro da lavapiatti alla magione dei Wayne.
Intanto mi complimento con te, mio Dio, c’è veramente più bisogno di storie così su Harley Quinn & co.
Ti abbraccio forte.
Lady R
Ps: IVY… chissà, da cosa nasce cosa.

Recensore Master
10/05/20, ore 16:10

Lo ammetto, non conosco così approfonditamente i personaggi da sapere se rispecchiano i reali caratteri di entrambi. Ma sicuramente li hai sviscerati sin nel profondo, soprattutto Harley. Direi che è una storia di rivalsa. E, se quello era il tuo intento, ci sei riuscita benissimo.
La sensazione iniziale di oppressione, di incapacità, di schiavismo è forte è potente, Quasi si riuscisse a percepire il dolore dritto al cuore e l'idea di vedere la fine sempre più vicina. Quasi avessi la testa sott'acqua e non riuscissi a raggiungere la superficie.
E' qualcosa che poi si stempera e si trasforma, con lentezza ma con un incredibile vigore. Con la presa di consapevolezza da parte di Harley di un sentimento sbagliato e non corrisposto, della volontà di diventare Regina e non più Concubina.
ed è una trasformazione che diventa evidente e tangibile quando lei stessa cambia, senza più trucco a difenderla e niente più tuta o cappello a nasconderla. Quasi si fosse liberata dell'apparenza che ancora la teneva ancorata al Jocker.
A tratti è una storia cruda e sprezzante, ma credo che lo stile si adatti perfettamente ai due personaggi.
Alla prossima lettura!
Morgana

Recensore Master
10/05/20, ore 15:58

Tesoro, ma che bella sorpresa! Io sono rimasta stupefatta!
Gli altri capitoli sotto sotto vedevano una Harley completamente succube e sottomessa e facevano "male" (nel senso che sentivo la sofferenza e il malsano) perchè, come Ivy, anche io volevo che Harley si desse una svegliata.
E qui, cavoli, Harley mi ha sorpresa tantissimo! E' stata spettacolare! Oh, caspita, questa shot è stata la degna conclusione di questa raccolta, ed è anche un ottimo prequel che incuriosisce tantissimo per la tua nuova long. L'ha introdotta benissimo e so già che amerò la tua prossima long.
Ma ora passiamo al capitolo, dopo aver studiato la psicologia di Bella sono tornata da Harley, e il dettaglio del labbro mi ha fatto tantissimo effetto! Cavoli, lo sai che riesci a mettere stile ai tuoi personaggi? Harley ha fatto qualcosa di molto forte e ha avuto stile (secondo il tema e la sua psicologia chiaramente). Io ero già rassegnata al fatto sarebbe tornata succube di Joker. Ed è stato bellissimo il riferimento a Batman, dove Joker preferirebbe che Harley morisse piuttosto che Batman, perchè l'uomo pipistrello sembra quasi essere la sua metà, la sua metà nel senso di bianco, mentre Joker è il nero ed è quello che non lo fa impazzire del tutto. E' un pensiero bellissimo e riflette la verità dei più grandi cattivi.
Comunque sia, divagazioni a parte, ciò che ha fatto Harley è stato spettacolare. Mi ha colpita la freddezza di Joker che aveva ordinato di ucciderla, proprio come un bambino capriccioso pronto a fare i dispetti per un giocattolo rotto che sotto sotto se ne frega anche del giocattolo, non merita nulla.
Ma la parte finale, anzi, la bomba che mi ha fatto esultare, è stata senza dubbio l'ultima parte. Che stile, Harley! Che stile! Per caso indossava anche gli stivaletti col tacco in tutto questo? ^^ Me la immagino.
Meraviglioso che in realtà lei non voglia uccidere Joker, perchè Joker deve davvero vederla e diventare verde di rabbia. "Ciao ciao, zuccherino" è stato il top.
Se vuole creare entusiasmo e far scatenare i lettori annunciando la tua nuova long, con questo capitolo ci sei assolutament riuscita! <3
E' una meraviglia, una pura meraviglia! Sono felicissima di aver terminato questa raccolta e di aver visto una crescita da parte di Harley.
Un ultimo appunto lo faccio perchè lo sai che amo esaminare le due donne: Bellatrix è una fedele servitrice che non subisce e non soffre (quasi) e non vorrà mai sottrarre il potere a Voldemort, non le interessa essere una leader fino a che c'è il suo amato Voldemort. Harley è stata succube e ha sofferto, e ora che si è svegliata vorrà davvero far del male Joker e prendere il suo posto. Stessa distinzione sento di voler fare tra Voldemort e Joker. Voldemort non ordinerebbe mai, secondo me, ai suoi uomini di uccidere Bellatrix, o almeno, non la considererebbe appena un giocattolo, ne rimarrebbe deluso. Joker no. Che la uccidano e via, con una freddezza incredibile.
Non so se puoi concordare con me. Ad ogni modo, un bacione e complimenti ancora una volta per come sai rendere le psicologie di questi personaggi così oscuri e di come mi hai incuriosita con le tue storie.

Recensore Master
06/05/20, ore 23:21

HARLEY! Finalmente possi leggere qualcosa su di lei, qualcosa di diretto, di forte, di femminista, di smaliziato e scanzonato. E finalmente, alla buon'ora... se posso dirlo.
E questa rappresentazione della loro relazione è necessaria, agghiacciante, sin dalle prime parole in cui si parla senza fronzoli di lividi, di pelle del colore sbagliato. Il costume che indossa Harley non è solo quello della donna-pagliaccio dalla tuta rossa, non più e da molto tempo. È anche quello dei lividi, di cui Harley si veste, che diventano per lei una seconda pelle e un elemento del quotidiano di cui non è facile liberarsi, forse impossibile.

Nel titolo di questa storia tu metti "love" tra virgolette, a evidenziare la sua falsità, la natura sbagliata e velenosa di questa relazione. E tutto il capitolo se ne fa un trattato e un ritratto agghiacciante, diretto, un ritratto che fa male e non smette mai di farlo per tutta la sua durata, soprattutto alla fine quando Harley decide di rinunciare alla sua bambina, che avrebbe potuto (come accade effettivamente a molte donne vittime di violenza) rappresentare per lei una fuga da quella realtà, un sistema per allontanarsene e ricominciare daccapo. Invece l'attrazione magnetica e pericolosa per "Mistah J" non ha mai fine, e la pulizia della pelliccia (un gesto domestico, casalingo) diventa l'ennesimo simbolo dell'oppressione subita da quella povera ragazza.
Ho apprezzato anche l'inserimento della psicologia (praticata da Harley su sé stessa, espediente veramente geniale e dolorosissimo nel contesto in cui si trova) e della Sindrome di Stoccolma, chiamata esplicitamente per nome e definita come quello che sta succedendo. Ormai è una spirale discendente, e qualunque tentativo Harley possa fare per allontanarsene non sarà mai sufficiente. Almeno per ora... e non posso che sperare che le cose cambino. Lo faranno...?
La mia conoscenza della lore di Batman è molto limitata, spesso ristretta alla "lore" classica del cartone che ha dato i natali a Harley e a film mainstream come Suicide Squad e Birds Of Prey. Ma sono bastati per farmela amare e dire finalmente grazie, per una storia così forte, così profondamente femminista e affettuosa nei confronti di Harley Quinn nonostante il dolore di fondo e le atroci violenze da Joker che racconta. Per farmi amare te che ne parli e questo profilo per il modo con cui lo fa.
Ti saluto, ti abbraccio e ti faccio ancora una volta i complimenti
Lady R

Recensore Master
06/05/20, ore 19:35

rieccomi, stavolta per la catena
mi è piaciuto tutto e dico tutto di questo capitolo, a partire dal titolo.

L'inizio è angst puro, sembra la fine della povera Harley .. particolarmente significativo questo pezzo:

* il cuore all'interno del suo petto pareva essere ora un blocco di gesso, sul quale qualcuno aveva piantato una bella martellata giusto al centro spaccandolo a metà.
Qualcuno con i capelli verdi, e un sorriso inquietante.
Lei gli aveva consegnato quel martello.*

e invece poi Ivy .. la soda.. l'aiuto di Enigmista... che colpo digenio, cara mia!! io ci stavo cascando

finalmente Harley si rende conto che non la ama, non la ama, non la ama.. con questa ossessiva ripetizione che ho apprezzato

il discorso di Joker che vuole annullare se stesso ... no caro, non ci incanti

lui mi ricorda un bambino viziato che vuole il suo giocattolo solo quando e come vuole lui e guai a toglierglielo... cioè... l'avrebbe fatta uccidere che infame!!

Harley ha fatto solo bene, ho già detto che amo Ivy?
Non vedo l'ora di buttarmi sul sequel, ma non dimenticarti di una certa Pupilla e del suo diario eh <3
un abbraccione

Recensore Master
06/05/20, ore 18:40

Tesoraaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa,
eccomi coi miei ritardi cronici, sopportami
stamattina alla catena ti ho detto che valutavo se leggere la nuova come abc e qusta libero , ma… c’è poco da fare, ho letto dopo che la nuova è un sequel e quindi devo finire prima questa… come se fosse un sacrificio *O*

cominciamo subitooo
Hai una capacità pazzesca e dico davvero pazzesca di rappresentare Harley e mi piace un sacco come lo fai all’inizio, con quella carrellata delle sue sensazioni nel trovarsi in un luogo che non le piace, contrapposto invece alle cose sadiche e crudeli con cui ama dilettarsi, bello il particolare di lei che ‘tortura’ con la macchinetta tatuatrice.

Il Bunker di Joker a quanto pare non le piace proprio è , credevo che bastasse ci fosse il suo Puddin (ma quant’è dolce quando lo chiama così eh?) per farle amare ogni stanza.

Oohh ecco perché, è lì che Joker l’ha portata lì la prima volta, la nascita della sua Regina Arlecchina
LOL su ratto volante, povero Batman, ma è molto IC per Joker definirlo così.

Mi piace un sacco il particolare ‘i loro (i SUOI) piani , dice un sacco di cose in una sola frase. Harley è solo una pedina in mano Joker, può anche farle credere che sia lei a decidere le cose, ma non sarà ai così

Mi piacciono i ricordi sia di lei criminale, contrapposti a lei psicologa.
La scena dell’acido e i suoi giuramenti… è sempre bello vederle rievocate.
Povera Harley che sbaglia spesso e viene punita da lui.

L’immagine di lei che guarda American Horror Story sul divano , bevendo vino, ricoperta di gioielli insanguinati, con Joker che le dorme accanto è così canon che non so come esprimerlo a parole aaaaaaaaaaaaaahhhhhhhhh

anche tutto il discorso della rapina e i continui sbalzi di umore di Joker, è peggio di una donna in pre ciclo XDD

Harley è prigioniera di una sindrome di Stoccolma davvero malata, Joker la tratta, passami il termine, come una bambola gonfiabile, e lei è così succube che da lui accetta anche il dolore e ancora di più le umiliazioni.
Sei davvero brava a rendere tutto questo attraverso l’uso di quelle immagini forti, ma che appunto per queste arrivano dirette al lettore

E questa telefonata di Deadshot? Quello che ha porato? Il crollo emotivo di Joker?
la scena in cui lui rompe lo specchio con un pugno è un altro colpo da maestra, cara mia.

oohh il terzo anniversario con Harley, potrei tremare, qualsiasi cosa progetti Joker e quel messaggio non prometteva nulla di buono.

E infatti… brrr, sembrava tutto così romantico, ma intanto non ci ho creduto nemmeno per un secondo.
Povera Harley, a momenti ci lasca le penne.
Ehmm… è tanto grave se mi parte una ship fa lei e Ivy? Cioè, guarda il modo in cui si prende cura di lei, sarebbero così felici insieme, e libere aww, almeno io vedo Ivy sotto a un treno per Harley

E invece no, perché arriva Joker, la intorta di parole, e fa il lavaggio del cervello, fra promesse e sensi di colpa e lei non capisce più nulla, se ha avuto per un attimo un barlume di lucidità, l’ha subito perso rovinosamente.
Questi due li descrivi in un modo che dire divino è poco.
Ora mi tutto subito sull’ultima storia.
complimenti, ma ormai già lo sai

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