Recensioni per
La strada che porta a te
di MissAdler
Perchè mai dici che questo capitolo non ti piace? |
Ciao! Non so se riuscirò a trovare le parole giuste perché sono ancora un po' emozionata per la lettura di questa bellissima storia. Avrei letto altri cento capitoli se ci fossero stati. La scrittura è stupenda, permette una lettura fluida ed empatica nei confronti di John, sono riuscita a capire tutti i suoi sentimenti, le sue insicurezze e la sua voglia di farsi avanti, inoltre attraverso i suoi occhi ho visto uno Sherlock bellissimo, speciale, innamorato e pronto a tutto per il suo John. Uno Sherlock non più totalmente distaccato, ma talmente preso dal suo "errore umano" da lasciarsi completamente tra le sue mani, da essere il primo a dire "ti amo". Hai narrato con romanticismo la loro storia, ma con quelle note quasi crude, dirette che rappresentano perfettamente il modo di fare di John. Più leggevo e più i capitoli mi hanno appassionata, il loro amore e il loro piantare le proprie radici l'uno nell'anima dell'altro fino a fondersi e diventare un essere unico, un solo albero. Non ho altro che dirti se non brava e grazie! È la prima storia tua che leggo e farò sicuramente razzia delle altre presenti sul tuo profilo. Hai una storia in particolare da consigliarmi da cui iniziare? Ah e poi, per caso pubblichi anche su Wattpad? Un grandissimo abbraccio e grazie ancora, Fran ✨ |
Mia cara MissAdler <3 |
Ho letto questo capitolo tre volte prima di trovare modo di recensirlo. |
Cara MissAdler! |
Il modo con cui inizi il capitolo, secondo me, è proprio “nelle corde” di John, e ne hai saputo rendere anche l’espressività spiccia ed immediata di un uomo che ha vissuto ed ha avuto molte esperienze. Il nostro “John tre Continenti Watson”, che si è imbattuto, un giorno ormai lontano, in un meraviglioso sociopatico che ha ridato senso alla sua vita ed ha spazzato via tutti i suoi orientamenti “geografici” a largo raggio, legandolo a sè, indissolubilmente. Dicevo, appunto, che la maniera in cui John parla del passato è perfettamente coerente con il suo modo di essere, e ci fa leggere, da un punto di vista puramente “tecnico”, quello che per Watson è un ulteriore passo in avanti su quella meravigliosa strada che lo sta portando, ormai manca pochissimo, a sentirsi una sola entità con il suo Sh. Quello che salta agli occhi è che, dall’approccio brusco e nitido di un “dato” (“...non avrei mai pensato...”) che potrebbe risultare come impensabile al giudizio di chi si sente chiaramente orientato sessualmente in una determinata situazione, tu compi una specie di meravigliosa magia: appiani i dislivelli, sgombri le nuvole che possono confondere la vista e, il fare “questo” o “quello”, non ha più confini. |
Anche leggendo questo capitolo, che fino ad ora, almeno per quello che penso, è stato quello che più mi ha fatto sentire dentro ad un universo meraviglioso, ma reale perché le tue descrizioni sono puntuali e fanno appello alle emozioni che tutti noi abbiamo “archiviato” da qualche parte nei nostri Mind Palace. Sì, perché sono sicura di averlo anch’io, un posto in cui potersi rifugiare per trovare un po’ di pausa da certi momenti della vita là fuori o per cercare cose del passato, archiviate tra i ricordi, anche se, a confronto di quello di Sh, il mio”Palace” è più che altro un appartamento di taglia media con garage. |
Ti dico sinceramente che, leggendo questo tuo capitolo nell’atmosfera surreale e tragica di ciò che sta, purtroppo, accadendo intorno a noi, scopro che, il tuo raccontare di quei due che si stanno ritrovando sempre di più, sia una parentesi benefica in cui respirare aria libera, sole, rapporti umani appaganti e tanta serenità. |
Bella, decisamente bellissima anzi, tutta la storia. Ogni capitolo da leggere tutto d'un fiato vivendo le emozioni dei nostri due eroi. Complimenti, davvero. |
Mia cara MissAdler! |
Amo il modo in cui riesci a far parlare le anime dei personaggi. Questo John in conflitto con sé stesso, che via via prende consapevolezza di sé e non solo. |
Io non lo so perché, ma sono messa che piango come una cretina. E no, non è che ho solo gli occhi lucidi, ho le lacrime che mi stanno bagnando il viso e ti posso assicurare che non mi succedeva da tempo. |
Beh, insomma... non c'è quasi più niente da dire, ormai ho speso tutte le parole possibili per questa storia. In otto capitoli abbiamo assistito alla crescita e alla maturazione di un personaggio, che nel primo capitolo si rifiutava anche solo di pensare di provare qualcosa per Sherlock. La crescita è stata in realtà piuttosto rapida, perché la storia si sviluppa in tempi brevi e in soli otto capitoli, ma sempre in modo coerente col suo personaggio. John apre le porte di questo finale con una nuova consapevolezza addosso, con un desiderio mai provato ovvero quello di essere posseduto per la prima volta da un uomo. Un pensiero che non l'ha mai nemmeno sfiorato, ma che invece adesso sente di desiderare. Sente di volere che Sherlock lo possieda anche in quel senso. Il bisogno fisico appartiene a entrambi, ma l'urgenza che hai dato a Sherlock l'ho adorata alla follia proprio. Mi è piaciuto il modo in cui traspare il suo desiderio, ho avuto la sensazione che fosse lì da tanto tempo, che desiderasse da anni fare questo con John. Anche lui si è trattenuto, ha rispettato i suoi tempi e che lo desiderasse senza fargli pesare nulla. La tua prima lemon toplock è stata una vera meraviglia, e poi la prima persona ti ha permesso di rendere ancora più coerente la scelta di John di lasciarsi travolgere da Sherlock anche in questo senso. Devo dire che hai in generale tirato fuori tutta la bellezza di questa coppia, anche nell'ultima parte, quella a Baker Street. Spiace vederli partire, ma non si può restare in vacanza per sempre e poi anche se la quotidianità in un primo momento spaventa John, dentro di sé sa che non può essere altrimenti. Sherlock ha bisogno di tornare a casa e credo che lo stesso valga per Rosie, ma anche per John che in pochi mesi ritrova se stesso. Mi è piaciuto molto il fatto che, dopo la vacanza, John non abbia più sentito il bisogno di andare da uno psicologo mentre Sherlock invece sì. Con quanto ha scoperto di Eurus lo ritengo quasi un passaggio doveroso. Io credo molto in questo Sherlock e non mi stupisce che ne abbiamo una visione simile, lo Sherlock della serie, dopo The Final Problem è cambiato. A mio modo di vedere il finale della serie ha dato un'immagine di lui molto precisa. Tanti dei cambiamenti che ha fatto li ha fatti per John, come lo smettere di tenere dei segreti e il condividere i propri problemi come si fa in una famiglia. Uno Sherlock che arriva a drogarsi per disperazione, ma che si tira fuori per amore di quelle due persone che definisce apertamente come la propria famiglia ovvero John e Rosie. Non stento a credere che lo Sherlock propositivo, pulito nel corpo e nell'anima, e mentalmente sano, non più distruttivo che si vede in The Final Problem possa arrivare a frequentare una psicologa per sanare i propri problemi legati al passato e Victor Trevor. Ci credo tantissimo e grazie per aver inserito quel breve passaggio in cui ce lo fai presente. E poi non stento a crederlo che possa farlo in questo modo, con le sue solite esaltazioni stupende che fanno innamorare John ancora di più. Oltre che noi ovviamente. |
Inizi il capitolo con uno splendido fermo immagine che dilata il tempo che passa tra la comparsa della pistola tra le mani di Eurus, la presa di coscienza, da parte di John, di quello che sta per succedere e lo sparo. Minuti, secondi più probabilmente. Ma ci fai rivivere tutto ciò che intercorre in quegli attimi in cui, immagino, ma non vorrei provare, ovvio, cosa succeda nella testa di uno che si rende conto che quasi sicuramente non uscirà vivo da quell’esperienza. |
Ciao, ho deciso che leggo e recensisco le tue storie quando ne ho voglia, senza bisogno di scambi o altro. Amo come scrivi, e devo essere sincera, adoro questa storia. |