Un'ottima prova. Come in un dolce ben riuscito compare una sapiente miscela di allegria, malinconia, sarcasmo e una puntina d'amarezza. È un frammento di vita vissuta e contemporaneamente di vita perduta che assieme si amalgamano e si lasciano gustare concedendo piacere anche al palato più raffinato. La complessità della vita racchiusa in un gesto semplice come quello di preparare biscotti. La complessità dei sentimenti racchiusa in poche righe con una fine bravura.

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Vedere che sei tornata a scrivere e a condividere i tuoi pensieri su tastiera mi riempie di una gioia che difficilmente riesco a descrivere...! Ed è ancora più bello il fatto che il tuo ritorno sia stato segnato da questa storia in particolare.

Non ho altro da aggiungere se non che descrivi i sentimenti e i pensieri dei tuoi personaggi in un modo talmente vivido da renderli persone e non più solo i protagonisti di una storia. Il che non è da tutti.

Non vedo l'ora di leggere altre tue piccole perle, mi ha strappato un grandissimo sorriso rivederti su EFP <3

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Queste parole mi hanno offerto uno specchio attraverso il quale guardarmi. Qui si parla di un migliore amico, di un'altra persona. A me, invece, queste parole ricordano un dialogo con me stesso. Dalla prima all'ultima, ho riconosciuto una delle mie tante personalità. Detta così fa tanto igiene mentale, ma va beh.
Complimenti e grazie! :)

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Ciao.
Ammetto di concordare appieno con le sensazioni descritte, tuttalpiù che non sono una gran cuoca, ma effettivamente trovo che cucinare sia terapeutico, nonostante sia sempre dietro l'angolo il rischio di pensare troppo.
E lì sta la fregatura, perché il cibo non vuole pensieri.
Comunque è un bel testo, il contesto piuttosto generico ma con spunti di quotidiano interesse, ed anche senza errori.
Plauso, bel lavoro.

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Buongiorno.
E' un bel flusso di coscienza, molto introspettivo... ricorda molto i miei ragionamenti... è che quando la testa parte, bisogna lasciarla andare.
Complimenti, mi sembra anche un testo terapeutico, di quelli che fa bene scriverli.

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