Recensioni per
Tutto dipende da come si ristorano
di Ofeliet

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
17/02/20, ore 23:39

Complimenti, ho dato da poco anch'io un esame piuttosto pesante e questa storia mi ha aiutato molto a superarlo psicologicamente. Sicuramente tornerò a rileggerlo ogni volta che avrà un esame complesso (quasi sempre) e poca voglia di andare avanti con lo studio. Ottima storia.

Recensore Master
17/02/20, ore 00:00

Non potevo davvero negarti un commento, non su questa shot; perciò, eccomi qui!
Come ben sai, sono mesi che vado cercando un bel lavoro su questi due. Mi sono lagnata, ho protestato, fatto stati su fb e sventrato pixiv alla ricerca di qualcosa di credibile [ e storicamente accurato ]; ma niente, il fandom non mi ha mai accontentata come avrei voluto. Ero rassegnata, già pronta a simile solitudine- e tu mi hai delziata con un lavoro del genere. Finalmente sono stata accontentata.
Questo lavoro è splendido. Sotto numerosi punti di vista. Anzitutto, per la scelta del periodo storico: il risorgimento. Sarebbe stato facile prendere ad esempio una delle due correnti di interpretazione di questo evento: avresti potuto celebrarlo o criticarlo, limitandoti a prendere una o l'altra parte. Sarebbe stato un lavoro semplice, chiaro, di quelli con cui puoi essere d'accordo o meno. Tu, però, avevi in mente altro ed è forse per questo che hai contestualizzato la storia tra le guerre di indipendenza [ e ti sei scrollata di dosso 'sta faida tra storici ]. Non volevi scrivere di guerre e unificazioni, ma di due fratelli ormai sconosciuti.
Questo è il pregio più forte della storia. Non c'è la presunzione dell'autrice nel dare merito o contro ad una fazione, ma il desiderio di raccontare una storia quasi "credibile" tra due fratelli separati dallo spazio e dal carattere per tutto tempo. Noi lettori seguiamo il pov di Venezia/no ed esploriamo il suo inconscio tormentato e colmo di rimpianti; questi è, sì, una personalità scaltra e sveglia ma è anzitutto una nazione sofferente, che usa le proprie parole come lame e che prova cose- desidera cose- è pieno di desideri quest'uomo: lo vediamo desiderare l'incontro con Romano/Napoli, desiderare di capirlo, di consigliarlo, addirittura di ferirlo. In un modo diverso dal fratello è anche lui animato da profonda passione, paragonabile forse a quella del mare che viene e se ne va dalle rocce ma che lentamente le consuma.
Ho amato le descrizioni degli ambienti in questa shot, l'attenzione per le stanze, per il modo che aveva Romano/Napoli di mangiare o comportarsi. Molte delle elucubrazioni si basano sui comportamenti del fratello, su come si muove o trema; il non-detto è un po' il terzo protagonista della shot; ed è proprio intuendo ciò che non si dice che Venezia/no vince il confronto verbale con l'altro. Ora, non che le premesse fossero particolarmente rosee [ si capisce dalle prime righe di dialogo che tra i due non c'è chimica o complicità ]. I due fratelli Italia sono due sconosciuti che da ora in avanti dovranno parlarsi ogni tanto, che non si conoscono e che forse non si vogliono conoscere.
Facendo un piccolo focus su Napoli [ meglio noto come: Dono di Dio, nino de Espana, dysagio su gambe- *coff* Romano ], ho amato come lo hai rappresentato. Hai descritto in maniera eccellente la sua emotività, questo suo scoppiare in faccia alla gente e non essere abbastanza cauto nel rivelare dettagli così personali. Certo, non è un idiota; ma serve a Venezia fin troppe frecce al suo arco che questi non esita ad usare per ferirlo. Il suo rapporto con Spagna è sì accennato ma così forte e radicato da far soffrire il lettore [ che vorrebbe solo urlare a Veneziano di smetterla con questa accanimento su cadavere ]. Ho molto apprezzato la tua headcanon sul loro cognome e così come hai rigirato il loro "conflitto canonico": nelle strip iniziali, Romano era profondamente invidioso del fratello; qui invece è Venezia quella che invidia a Napoli tutto l'amore e attenzioni che ha ricevuto. Il rapporto con Spagna è motivo di invidia, il suo patrimonio culturale e le sue "origini illustri" sono carbone per un sentimento tanto bruciante quando piuttosto comune quando si ha fratelli.
Ho, poi, trovato dannatamente interessante la figura di Piemonte. Quest* non appare mai: non sappiamo neanche che occhi o viso abbia, ma è come un'ombra che serpeggia tra i due fratelli, che guida le loro parole e che rende possibile il loro incontro. [ continuo ad associarl* ad una Izma mentra urla a Veneziano "poi portalo fuori città e finisci l'opera"  ]. Onestamente, potrei andare avanti per ore nel celebrare questa shot: da quel soprannome "malerba" dato a Napoli/Romano, al cognome di Venezia, alla holytalia che è top tier nelle ship ed è meravigliosa, sarà sempre meravigliosa, Sacro romano impero tu hai fatto i danni e meriti solo la lama- ma penso che concluderò la recensione qui.
Davvero, una splendida shot. Fantastica e davvero, davvero, davvero soddisfacente. Spero tornerai a scrivere di questi due, magari facendomi soffrire ancora di più. Grazie.
mughetto