Recensioni per
Posso piangere ancora un po'?
di Red Drago

Questa storia ha ottenuto 14 recensioni.
Positive : 14
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
28/02/20, ore 09:38

Ciao Red Drago. :) Un racconto molto intenso nella sua brevità,uno spaccato di quella notte,la più terribile per Oscar consapevole della morte del suo amato ed al tempo stesso in bilico fra sogno e realtà. Nell'anime il bianco cavallo a terra privo di vita mi colpí molto e tu hai riportato,come fossero rapide pennellate,questa notte inquieta dell'anima. Ho ben percepito l'atmosfera tetra ma al tempo stesso le parole di Alain ridonano speranza. Hai trattato questo frangente con sensibilità. A presto,un saluto. :)

Recensore Master
19/02/20, ore 09:37

Carissimo Red Drago, non ho mai avuto il piacere di poter leggere prima di adesso un tuo scritto, pertanto molto piacere di fare la tua conoscenza.
Poco fa mi è capitato di leggere "Ali d'angelo" scritta da Baudelaire e questo tuo "Posso piangere ancora un po'?" sembrerebbe proprio la sua continuazione, ho avuto la fortuna di averle lette in quest'ordine, così ho potuto mantenere, sebbene inconsapevolmente, un'ordine cronologico dei fatti.
Ho apprezzato molto le tue riflessioni, o meglio dire quelle di Alain, sulla sofferenza di Oscar e sulla sua perdita dell'uomo che rappresentava tutto per lei: un amico, un confidente, un amante, un marito.
La sofferenza provata da Oscar è grande, così come quella provata da Alain nell'aver perso il suo migliore amico e nel vedere la sua donna soffrire tanto per lui.
É stato uno scritto davvero molto toccante, soprattutto per l'argomento che hai deciso di trattare.
Confesso che sono andata a spulciare un po' sul tuo profilo e, quindi, ho inserito altre tue one shot tra le storie seguite, pertanto credo che ci risentiremo molto presto.
Nel frattempo, ti auguro di trascorrere una buona giornata, alla prossima! :)

Recensore Master
17/02/20, ore 13:58

" Ma certo comandante, piangete, piangete quanto volete". È questa la risposta di Alain al suo comandante, quel famigerato giorno. Un giorno di lutto e di agghiacciante desolazione. Un dolore così spaventoso che fece venire allucinazioni alla nostra povera Oscar, già in preda alla tisi, giunta oramai all' ultimo stadio . Grazie Red,mi è piaciuto molto questo piccolo missing moment, necessario per scoprire il mutato atteggiamento di André verso Oscar e la scoperta di sentimenti veri,genuini d' affetto e tenerezza. Sentimenti che Alain celava se non difronte alla sua piccola dolce Diane. Buon pomeriggio, a presto!

Recensore Master
16/02/20, ore 23:30

Tacconto molto ben scritto, profondo ed interessante. Oscar è disperata, forte, angosciata.
Hai una bella scrittura, molto fluida e veloce.
A presto

Recensore Veterano
16/02/20, ore 21:53

Caro Red Drago sei tornato con un nuovo missing moment quello in cui Oscar è distrutta per la morte del suo caro André,capisce che non c'è più niente da fare e chiede ad Alain di poter piangere ancora un po'. Sei stato molto bravo,la storia è molto toccante rivedo attimo dopo attimo tutta la scena dell'anime. La fragilità di Oscar riportata magnificamente in queste righe,bravo

Recensore Veterano
16/02/20, ore 13:56

Un Alain molto dolce, quello dell'anime. Mentre la cerca ricorda le tante emozioni che gli hanno donato quella strana coppia di innamorati che ha avuto il piacere di avere come amici, il giovane popolano che sembra nobile e la nobile fuori dagli schemi, adesso lei è rimasta sola, Alain non può fare niente per cambiare la realtà, può solo stringerla e lasciarla sfogare prima della battaglia decisiva. Bello, bravo.

Recensore Master
16/02/20, ore 10:43

Una descrizione che non ha niente a vedere con l'anime, tu con le tue parole l'hai talmente  arricchita da fare provare al lettore un'emozione  immensa.
Grazie di avercela dondata
lupin3 

Recensore Master
15/02/20, ore 21:24

.....che dire? Un missing moment forte, ricco, pieno di dettagli. Con gli occhi di Alain vediamo il dolore sotto un‘altra angolazione. Quella dell‘amico, del confidente, dell‘uomo disilluso, ma comunque certo e ritto e saldo nei suoi ideali e nelle sue opinioni.
Leale e onesto, che non si tira mai indietro quando c’è bisogno. Nonostante tutto.
Un pugno allo stomaco, ma decisamente molto bene assestato!
Tamara Alessandra.

Recensore Master
15/02/20, ore 21:10

Alain prova a spronarla fuori quella chiesetta e quando la trova in quel vicolo forse non sa che sarà la prima e ultima volta che la stringerà ,testimone della sua disperazione, per il suo lutto.
Non sa ancora che perderà anche lei , che sarà l'ennesimo straziante lutto.
Molto sentita da parte tua,bravo

Recensore Master
15/02/20, ore 18:39

Me lo ricordo molto bene quel pezzo dell'anime.
Lei che si stringe a lui, per piangere ancora un attimo, prima di tornare se stessa, prima di affrontare l'ultima battaglia.
Alain è dolcissimo e tu lo hai reso alla perfezione, direi.

Ottimo lavoro, amico mio, la tua sensibilità spicca, ancora una volta.

Recensore Master
15/02/20, ore 16:29

Ciao Red Drago, hai scritto un pezzo molto delicato e rispettoso del dolore di tutti coloro che in quei terribili giorni avevano perso qualcuno. Nell’anime non si è avuta la possibilità di sondare quali fossero stati i pensieri che in quei momenti avevano attraversato la mente di Alain dopo la morte di Andrè, quando era andato a dargli l’ultimo saluto nella chisetta dove avevano ricomposto il suo corpo insieme a quelli dei molti compagni caduti. E lì aveva lasciato una Oscar ancora incredula di aver perduto l’uomo che era l’altra metà della sua anima. Tutto ciò che gli sta intorno sembra stordirlo come il forte odore dei fiori nella chiesetta, la canzone, inadeguata per il momento, cantata da un suo commilitone per aiutarlo a scacciare i suoi demoni, mentre lui era lì per cercare il suo comandante al quale si era rivolto con durezza e distacco forse credendo di esserle di aiuto nel farsi forza e coraggio. Ma non trovandola una sottile preoccupazione si è impadronita di lui tanto da volerla cercare affinché potesse pensare di non essere da sola ad affrontare il dolore e che tutti loro avevano ancora bisogno di lei. Ma era una ennesima bugia che ripeteva a se stesso su quella donna per la quale aveva imparato ad avere rispetto perché era una donna fuori dal comune per sensibilità e cuore che aveva deciso di donare al suo uomo, e alla quale si sentiva fortemente legato. Poi quei singhiozzzi sommessi uditi provenire da un vicolo ed eccola lì, piccola e richiusa su se stessa, pallida visione di ciò che era stata, che all’udire la sua voce sorride facendoglisi incontro credendo che André fosse tornato da lei, poi di nuovo la disperazione che la assale con la preghiera rivolta ad Alain di poter piangere ancora un po’, mentre lui accoglie la sua richiesta e lei fra le sue braccia affinché potesse trovare almeno un attimo di pace. Veramente struggente come sempre struggenti sono quelle scene drammatiche dell’anime.

Recensore Veterano
15/02/20, ore 16:14

Una descrizione molto emotiva, semplicemente stupenda, hai raccontato un aneddoto dell'episodio n.40 che tutti quanti avremmo immaginato, anzi di più.

Nel tuo capitolo abbiamo un Alain molto sensibile, che (forse per non infrangere una promessa con André) non esita neanche un secondo a cercare la donna di cui forse prova più di una semplice ammirazione.

I soldati ormai hanno una solida fiducia in lei, forse per la sua prova di coraggio dimostrata nell'abbandonare definitivamente la nobiltà, al punto che Lasalle ripete "Abbiamo bisogno di lei adesso..."
Leggendo fra le precedenti recensioni, ti confermo anche io che proprio Lasalle, in realtà, morirà prima di André e precisamente durante gli scontri con il reggimento del Royal Allemande (puntata 39).
In ogni caso è stato un ottimo spunto quello di aggiungere la presenza di un terzo personaggio esterno, calcando così le stesse scene dell'anime.

La descrizione di Oscar è notevole, soprattutto nella scena in cui viene ritrovata in quel vicolo e non mostra più la donna forte e intrepida di sempre ma quella fragile e sola, con gli occhi ancora arrossati dalle lunghe lacrime di chi ha perso col suo compagno, una parte di sé.

Molto bello, hai descritto pienamente quelle sensazioni, i miei complimenti!
(Recensione modificata il 15/02/2020 - 04:19 pm)

Recensore Junior
15/02/20, ore 09:48

Ho trovato interessante l’idea di narrare uno dei momenti più tristi dell’intera vicenda dal punto di vista di Alain. Effettivamente c’e differenza tra la “durezza” che Alain dimostra ad Oscar sulle scale della chiesa e la dolcezza con cui poi la consola nel vicolo.
Ti faccio solo un piccolo appunto, una pignoleria: se non erro anche Lassalle Gerard era morto lo stesso giorno di Andrè. Ho in mente la scena di questo soldato che si scaglia a cavallo contro l’esercito reale e viene fucilato.

Recensore Master
15/02/20, ore 06:59

In questo spaccato delle ultime ore di Oscar, viste attraverso gli occhi di Alain, predominano i sensi.
L'olfatto, fonte di oppressione, portatore di morte, che fa venire i conati di vomito ad Alain, a causa dei fiori putrescenti e, oserei aggiungere, dei cadaveri. Odori di morte che si mischiano nelle torride giornate di metà luglio.
L'udito che fa udire ad Alain i gemiti di Oscar, facendogliela percepire come una persona distrutta, molto diversa da quella che impartiva ordini e voleva insegnare ai soldati la disciplina.
La vista che veicola l'immagine di una Oscar piccola e stretta in sé. Sempre la vista inganna Oscar, trasmettendole un'allucinazione, dopo una notte di disperazione, di febbre e di tosse, anticipo di morte.
Alla fine, c'è il tatto di quel delicato abbraccio.
La sintesi di tutto è l'amaro in bocca che resta ad Alain: il gusto del dolore e della morte.