Recensioni per
Posso piangere ancora un po'?
di Red Drago
Ciao Red Drago. :) Un racconto molto intenso nella sua brevità,uno spaccato di quella notte,la più terribile per Oscar consapevole della morte del suo amato ed al tempo stesso in bilico fra sogno e realtà. Nell'anime il bianco cavallo a terra privo di vita mi colpí molto e tu hai riportato,come fossero rapide pennellate,questa notte inquieta dell'anima. Ho ben percepito l'atmosfera tetra ma al tempo stesso le parole di Alain ridonano speranza. Hai trattato questo frangente con sensibilità. A presto,un saluto. :) |
Carissimo Red Drago, non ho mai avuto il piacere di poter leggere prima di adesso un tuo scritto, pertanto molto piacere di fare la tua conoscenza. |
" Ma certo comandante, piangete, piangete quanto volete". È questa la risposta di Alain al suo comandante, quel famigerato giorno. Un giorno di lutto e di agghiacciante desolazione. Un dolore così spaventoso che fece venire allucinazioni alla nostra povera Oscar, già in preda alla tisi, giunta oramai all' ultimo stadio . Grazie Red,mi è piaciuto molto questo piccolo missing moment, necessario per scoprire il mutato atteggiamento di André verso Oscar e la scoperta di sentimenti veri,genuini d' affetto e tenerezza. Sentimenti che Alain celava se non difronte alla sua piccola dolce Diane. Buon pomeriggio, a presto! |
Tacconto molto ben scritto, profondo ed interessante. Oscar è disperata, forte, angosciata. |
Caro Red Drago sei tornato con un nuovo missing moment quello in cui Oscar è distrutta per la morte del suo caro André,capisce che non c'è più niente da fare e chiede ad Alain di poter piangere ancora un po'. Sei stato molto bravo,la storia è molto toccante rivedo attimo dopo attimo tutta la scena dell'anime. La fragilità di Oscar riportata magnificamente in queste righe,bravo |
Un Alain molto dolce, quello dell'anime. Mentre la cerca ricorda le tante emozioni che gli hanno donato quella strana coppia di innamorati che ha avuto il piacere di avere come amici, il giovane popolano che sembra nobile e la nobile fuori dagli schemi, adesso lei è rimasta sola, Alain non può fare niente per cambiare la realtà, può solo stringerla e lasciarla sfogare prima della battaglia decisiva. Bello, bravo. |
Una descrizione che non ha niente a vedere con l'anime, tu con le tue parole l'hai talmente arricchita da fare provare al lettore un'emozione immensa. |
.....che dire? Un missing moment forte, ricco, pieno di dettagli. Con gli occhi di Alain vediamo il dolore sotto un‘altra angolazione. Quella dell‘amico, del confidente, dell‘uomo disilluso, ma comunque certo e ritto e saldo nei suoi ideali e nelle sue opinioni. |
Alain prova a spronarla fuori quella chiesetta e quando la trova in quel vicolo forse non sa che sarà la prima e ultima volta che la stringerà ,testimone della sua disperazione, per il suo lutto. |
Me lo ricordo molto bene quel pezzo dell'anime. |
Ciao Red Drago, hai scritto un pezzo molto delicato e rispettoso del dolore di tutti coloro che in quei terribili giorni avevano perso qualcuno. Nell’anime non si è avuta la possibilità di sondare quali fossero stati i pensieri che in quei momenti avevano attraversato la mente di Alain dopo la morte di Andrè, quando era andato a dargli l’ultimo saluto nella chisetta dove avevano ricomposto il suo corpo insieme a quelli dei molti compagni caduti. E lì aveva lasciato una Oscar ancora incredula di aver perduto l’uomo che era l’altra metà della sua anima. Tutto ciò che gli sta intorno sembra stordirlo come il forte odore dei fiori nella chiesetta, la canzone, inadeguata per il momento, cantata da un suo commilitone per aiutarlo a scacciare i suoi demoni, mentre lui era lì per cercare il suo comandante al quale si era rivolto con durezza e distacco forse credendo di esserle di aiuto nel farsi forza e coraggio. Ma non trovandola una sottile preoccupazione si è impadronita di lui tanto da volerla cercare affinché potesse pensare di non essere da sola ad affrontare il dolore e che tutti loro avevano ancora bisogno di lei. Ma era una ennesima bugia che ripeteva a se stesso su quella donna per la quale aveva imparato ad avere rispetto perché era una donna fuori dal comune per sensibilità e cuore che aveva deciso di donare al suo uomo, e alla quale si sentiva fortemente legato. Poi quei singhiozzzi sommessi uditi provenire da un vicolo ed eccola lì, piccola e richiusa su se stessa, pallida visione di ciò che era stata, che all’udire la sua voce sorride facendoglisi incontro credendo che André fosse tornato da lei, poi di nuovo la disperazione che la assale con la preghiera rivolta ad Alain di poter piangere ancora un po’, mentre lui accoglie la sua richiesta e lei fra le sue braccia affinché potesse trovare almeno un attimo di pace. Veramente struggente come sempre struggenti sono quelle scene drammatiche dell’anime. |
Una descrizione molto emotiva, semplicemente stupenda, hai raccontato un aneddoto dell'episodio n.40 che tutti quanti avremmo immaginato, anzi di più. |
Ho trovato interessante l’idea di narrare uno dei momenti più tristi dell’intera vicenda dal punto di vista di Alain. Effettivamente c’e differenza tra la “durezza” che Alain dimostra ad Oscar sulle scale della chiesa e la dolcezza con cui poi la consola nel vicolo. |
In questo spaccato delle ultime ore di Oscar, viste attraverso gli occhi di Alain, predominano i sensi. |