Recensioni per
La Moglie Del Don
di Lady R Of Rage

Questa storia ha ottenuto 8 recensioni.
Positive : 8
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
21/06/20, ore 12:55

Eccomi qua!
Sono andata velocemente a leggere qualcosina su internet su Baby 5: adoro le song-fic e adoro lo spazio dato ai personaggi femminili, poi tu fai dei lavori d'introspezione pazzeschi che mi piacciono molto, e adoro anche il tuo stile: lo definisco piratesco perchè è diretto, secco, perfettamente in linea con l'atmosfera di One Piece.
Il tuo lavoro d'introspezione mi è piaciuto perchè ha messo a confronto tante cose: da una parte lei ha coronato il suo sogno d'amore, si è sposata, però allo stesso tempo non può fare a meno di pensare alla sua famiglia.
Forse piano piano prende consapevolezza di aver fatto la scelta sbagliata o forse non lo ammetterà mai con se stessa. Ho adorato questa frase: "È orribile non sapere cosa piaccia, all’uomo che ha sposato. Diamante e Trebol non hanno mai fatto il grande passo, eppure stanno insieme da più di vent’anni e gli basta uno sguardo per capirsi."
Cioè, credo che questa frase dica tutto: ha la verità davanti, il confronto con due che si amano davvero è logico che scatti e che la porti a riflettere. L'amore non è come lo ha pensato lei. 
Bello il fatto che non voglia più vedere l'abito da sposa, bello il pensiero che l'abito da sposa piacerebbe anche a Diamante. Lei non fa altro che pensare al suo gruppo.
"Ma sono la mia famiglia, mi vogliono bene.
È passata una settimana. Presto o tardi verranno ammessi all’Inferno, lontano sotto il mare, e non ne usciranno mai più. Se i torturatori ne lasceranno qualcosa se li prenderanno il freddo, il caldo, le bestie feroci, la follia del fissare giorno dopo giorno lo stesso soffitto di pietre."
Questa capacità di fare pensieri profondi, immaginare cosa accadrà, cercare di pensare ad altro, insomma... tutto è perfetto. Ti giuro che questo pezzo mi ha colpita tantissimo. Lei pensa alla sua famiglia, a quello che passeranno, mentre lei se ne sta bella tranquilla e sposata, ma sposata con uno sconosciuto, anche se si dice che lo ama. 
C'è un contrasto tra i suoi pensieri, ciò che non vorrebbe ammettere e ciò che si dice a voce alta.
Insomma, anche se non conosco il personaggio sono riuscita a comprenderla perfettamente, ho anche provato una sorta di pietà per lei, per la situazione in cui si trova, per i conti che deve fare con se stessa, e non avresti potuto trovare una canzone più azzeccata di questa. O anche titolo più azzeccato. Lei è la moglie del Don. Ok. Ed è felice? Se ne pentirà? 
Avendo già letto di Trebol e Diamante ogni volta che lei pensava a loro immaginavo anche l'affetto che provava per essi. Ho amato anche le descrizioni dei vestiti nel primo paragrafo, tutto, insomma.
Complimenti, è un'altra storia bellissima di cui puoi andare fiera.

Recensore Junior
28/05/20, ore 12:34

Eccomi finalmente per lo scambio a catena!
La premessa è quella che ti ho già fatto: conosco in modo molto vago il fandom, quindi al di là del ringraziarti per avermi fatto una quadra che mi consentisse di approcciarmi al meglio a questo racconto ed aver dato una sbirciata su wikipedia e simili (ho anche sguinsagliato mio fratello affinché mi desse info anche lui), non potrei mai, per coerenza, entrare nel merito di un confronto con l'opera originale e di come tu hai delineato fatti e personaggi rispetto a tutto ciò che è canon.

Fin dalle prime righe, dunque, nomini una serie di personaggi e devo ammettere che, per il modo in cui lo fai, non sento la mancanza delle conoscenze pregresse rispetto al contesto in cui sono inseriti poiché tu stessa dai qualche dettaglio delle loro impressioni (vedi Sai, che è un buon combattente, o Lao G., ormai divenuto quasi l'ombra del combattente che era tanto è vecchio, o Diamante a cui piacerebbe molto il vestito da sposa di Baby 5).
E parlando proprio di Baby 5... il sentimento che mi crea è quello della nostalgia mista a afflizione: è la moglie del Don, ubbidisce ai suoi inviti perché lui ne ha bisogno per stare più sereno ("ho bisogno di averti a casa, preferisco saperti al sicuro") eppure lei quel vestito, il simbolo delle nozze, non vuole più guardarlo. C'è molta introspezione in questo testo e io, confesso, non posso che apprezzarla: amo le descrizioni, i paragrafi destinati alle domande, ai dubbi o alle insicurezze dei personaggi.
In più, essendo la prima cosa tua che leggo, mi sento di dire che, per quanto il tuo stile sia un po' diverso dal mio (tendo a scrivere molti periodi lunghi - a volte troppo ahah -, mentre molti dei tuoi sono molto brevi), l'ho sentito comunque molto affine: hai la tendenza a ripetere pezzi di una frase, come a riprendere laddove ti eri fermata e dare qualche dettaglio in più o approfondire meglio, e a usare dei termini o dei modi di dire volti al ragionamento (sia del personaggio che del lettore che si appresta a leggere).
Per farti un esempio di quello che intendo: "Potrebbe essere la stanza di un soldato. Anche le pareti sono verde militare, un po’ più chiare del mantello di suo marito. Jora si divertirebbe ad arredare daccapo quella stanza. La dipingerebbe di mille colori, e riempirebbe con i suoi quadri ogni angolo. Chissà come si sarebbe vestita, se fosse venuta al matrimonio."
Alle volte il motivo per cui non amo le frasi troppo brevi sta nel fatto che la lettura scorre troppo veloce, dando l'impressione di non poter mai prendere fiato per davvero e si arriva in fondo con una rapidità disarmante. Nel tuo scritto, invece, questo non accade e, anzi, ho proprio avuto l'impressione di poter godere di quelle pause, probabilmente proprio in virtù della tanta introspezione e della complessità della personalità che stai dando a Baby 5, la quale risulta afflitta dalla dissonanza della sua vita. Ha tutto quello che voleva, ma in fondo le manca qualcosa.

Il paragone che mentalmente fa tra la sua storia con Sai e quella di Diamante e Trebol mi ha procurato un sorriso vagamente amaro, simbolo di quella malinconia che prende guardando una persona divenire consapevole di aver ottenuto tutto quello che poteva desiderare, ma che ci sono mille modi diversi e più profondi di avere quella stessa cosa... Quella malinconia che prende quando sai di stare bene, ma che potresti stare così meglio. E allora ripensa a quanto Diamante e Trebol non debbano parlare per riuscire a comprendersi, quanto loro due sanno dell'altro. E lì in fondo a quel paragrafo arriva una frase importantissima, con la quale concordo molto e che i piacerebbe Baby 5 riuscisse a condividerla con molta meno amarezza o giudizio: "Trebol ama Diamante, ma non ha certo bisogno di lui per sentirsi completo." e alla fine è proprio in questo che sta l'amore, no? Quando si condivide qualcosa con qualcuno non perché se ne senta il bisogno o la necessità, non perché senza saremmo persi o incompleti, ma semplicemente lo si scegli di fare perché con quella persona la vita è migliore, assume prospettive e sfumature differenti... non è un bisogno, ma una scelta verso una felicità diversa.

Dal termine di questo paragrafo in poi i sentimenti di nostalgia di Baby 5 nei confronti della sua casa e della sua famiglia prendono sempre più forma e consistenza: le manca combattere, stare in prima linea, non essere trattata come una donna di corte che nulla può se non osservare l'uomo nel pieno dell'azione stando lontana nel suo bell'abito. Quella non è lei - nessuna donna dovrebbe esserlo. I fantocci non sono sufficienti, godere dei combattimenti altrui non lo è. Ripensa alla sua flotta, ai suoi compagni di avventura, quelli dalla sua parte e quelli contro cui avevano combattuto, e io ne sento la sofferenza e l'angoscia, sento il buco che si porta appresso dovuto alla mancanza di tutto ciò che la rendevano la persona che era, tutto ciò che ora non ha più e che mai niente potrà rimpiazzare.

Niente, per il resto vado avanti, dritta fino in fondo e giuro che l'unico pensiero che mi viene in mente è di quanto la sua condizione sia così profondamente sbagliata e svilente. Tutto il suo modo di approcciarsi e ritenere di doversi comportare è così profondamente dettato dal patriarcato, così distante dal mio modo di vedere la donna nel mondo.
"Una marionetta da far girare a piacimento, tirandone i fili a colpi di ho bisogno di te. Un po’ Donquixiote, un po’ bambina abbandonata, un po’ moglie del Don se così desidera, ma dovrà giungere il momento di scegliere." e come dici: nessuno le ha insegnato a farlo.
In generale, questi ultimi due paragrafi li ho trovati al contempo toccanti e angoscianti, da una parte, e profondamente disturbanti dall'altra - per ciò che ho detto prima. Mi è piaciuta molto la conclusione con quel "non si muove" dove il suo rimanere ferma diventa il più grande movimento che potesse compiere. Mi ha lasciato un po' di speranza rispetto all'eventualità futura di dare una scossa ed un cambiamento alla sua situazione attuale, benché, per le premesse che i suoi pensieri ci hanno concesso fino a quel punto, l'impressione che ne ho avuto è quel momento sia ancora tanto lontano, così lontano che è quasi impercettibile allo sguardo.

Concludendo, devo proprio confessarti che questo racconto mi è piaciuto molto: si vede la tua incomprensione - che condivido, benché io conosca la storia molto poco - rispetto a questa scelta, alla virata che è stata fatta prendere a questo personaggio. Ho letto le tue note e "sessista" è senza dubbio il termine che userei. Si vede quanto tu sia contraria: nel corso di tutta la storia parli di tematiche profondamente maschiliste e patriarcali e io, da lettrice, ho facilmente potuto evincere quanto tu lo facessi con sguardo critico e non accondiscendente - cosa che, purtroppo, non la si può dare per scontata: tanto spesso mi è capitato di leggere racconti con delle vene sessiste senza la consapevolezza di esserlo. Il tuo racconto è critico, profondo e tanto attuale, purtroppo è attuale.

Ti ringrazio per gli spunti di riflessione, li ho tanto apprezzati - anche perché sono tematiche di cui non solo parlo volentieri, ma per le quali scendo in piazza senza pormi alcun tipo di problema: mi stanno tanto a cuore.
E in più anche per avermi fatto pensare che mio fratello probabilmente ha ragione e dovrei proprio guardarlo per davvero One Piece ;P

Alla prossima, Bongi!

Recensore Master
27/05/20, ore 19:13

Ciao!
Innanzitutto ti dico che amo la canzone scelta, e che ha rispecchiato perfettamente il testo, perché è una canzone amara, piena di speranze, aspettative, dubbi, ma soprattutto rispecchia il dolore di scegliere tra la cosa giusta e quella facile, adempiendo a quelli che sono i doveri, anche se questo significa rinunciare alla felicità, ed è quello che hai fatto trasparire dal testo, quindi ti faccio i complimenti per come sei riuscita ad accostare le parole ai fatti, e costruire la trama sulla base di una canzone già scritta.

Per quanto riguarda la prima parte, avendo già letto la tua raccolta di Drabble devo dire che ho riscontrato molte similitudini che ricordo legate ai personaggi, quindi sei bravissima secondo me a restare fedele a loro in ogni contesto e ambientazione, ed è bellissimo questo modo che hai di giostrare le emozioni della moglie del Don, che mentre si perde in un oblio di tristezza muta nella gioia di donare e della posizione in cui è crogiolandosi in questo 'amore', con la frase 'Non c’è cosa più bella al mondo che rendere felici le persone' sei riuscita a racchiudere il concetto.
E' chiaro inoltre che lei senta delle mancanze ed anche delle frustrazioni che la rendono elettrica, cerca di sfogare in qualche modo quel che ha dentro, di distrarsi tenendosi impegnata, ma il suo pensiero cade comunque su quel che è stato e su quel che poteva essere, e cerca di tornare con la mente a quel giorno che è stato evidentemente bello per lei, ma è stato forse anche l'ultimo giorno bello, e si evince anche la pressione che ha addosso nel fare 'bella figura' con la famiglia.
La sua impotenza fa anche rabbia nel lettore, perché io personalmente provo anche dispiacere nel vederla in quello stato, come se si fosse resa conto troppo tardi di aver fatto una sciocchezza e di non essere tanto privilegiata come la sua vita ad occhi estranei potrebbe apparire, e che i soldati del Don ad un passo falso esattamente come in quel frangente della flotta, potrebbero inveire contro di lei. Il modo in cui evoca le persone a cui tiene è bellissimo, conserva un velo di malinconia assoluta.
La storia infatti prende una piega sempre più grigia, ma non smette di essere bellissima. Un po' mi ricorda Harley, intrappolata in un'idea che si è fatta dell'amore, anche se sa che la sostanza è tetra e marcia, l'idea la fa stare comunque bene, e non riesca a staccarsene.
E' una storia molto, molto toccante, ed è bellissima, sei stata bravissima ad incorniciare il tema e riportarlo magistralmente, perché questo stile per me è ipnotico.
A presto!

Recensore Master
17/05/20, ore 03:10

Ciao!
Eccomi qui per lo scambio a catena. Conosco pochissimo One Piece, ma devo ammettere che una delle ragioni principali per cui ti prenoto durante gli scambi a catena è le capacità di introspezione assolutamente pazzesche che tiri fuori in ogni storia. Questa non è da meno.
Mi piace come hai deciso di tratteggiare la figura di Baby 5 all'interno di questa shot: mi piace molto la sensazione di malinconia, di pacata nostalgia che anima tutta la shot; questa sensazione viene costantemente evocata da molti elementi, anche da quella stanza degli sposi che sa di aspettative disattese e di illusioni cadute nel vuoto di quattro mura così spartane. Mi piace anche lo spazio che hai dato a Jora, come hai descritto come in una sorta di quadro di Hopper il peso della sua assenza a quel matrimonio.
Ho trovato anche interessante come utilizzato Diamante e Trebol per far riflettere Baby 5 sulla sua totale assenza di conoscenza dell'uomo che ha sposato, mentre a quei due basta uno sguardo per comprendersi, nonostante l'unione non sia stata collaudata in un matrimonio. E' senz'altro un'interessante epifania.
Mi ha colpito molto anche l'utilizzo della parola-chiave "bisogno", che è tipo il file rouge che unisce tutta la storia, in un percorso che parte dai bisogni di Sai - che Baby 5 vive con una certa frustrazione - fino ad arrivare alla sua famiglia da cui si è distanziata e che ha bisogno di lei, a cui non riesce fare a meno di rivolgere un pensiero. Ho apprezzato molto anche la riflessione - che mi riporta un po' al pendolo di Schopenhauer - sulle conseguenze del soddisfare un bisogno.

In sostanza, un ottimo lavoro: apprezzo sempre molto il valore introspettivo delle cose che scrivi, scavando così a fondo nell'animo dei personaggi.
Alla prossima!
Desy

Recensore Veterano
17/04/20, ore 11:32

PRIMO POSTO [Contest 'Disney Song!' di Laila Dahl]

La Moglie del Don di Lady Randalina Io


- Grammatica e Stile 5 / 5
Nulla da sottolineare, dal punto di vista grammaticale non ho trovato orrori e la storia fila liscia dall’inizio alla fine.
È una storia particolare, non ci sono dubbi su questo: è interamente incentrata sui pensieri di Baby 5, un personaggio che adoro.
E proprio perchè si tratta di un’introspezione, ho apprezzato il fatto che non sia affatto pesante. Sì, è vero, non ci sono dialoghi ma è scorrevole, una volta iniziato fai fatica a smettere di leggere...! Due pollici in sù!

- Personaggi 10 / 10
Baby 5 è assolutamente perfetta. Ho capito perfettamente il tuo ragionamento e in effetti hai ragione, la sua storia avrebbe potuto avere maggiore spessore e interesse se Oda l’avesse voluto.
Ma, ahinoi, ha deciso di continuare concentrandosi su altro. La tua storia mi ha notevolmente colpita perché sei riuscita a trascrivere i pensieri di un personaggio complesso come Baby 5 in modo naturale, non c’è una singola parola o pensiero che strida con il resto. Sembra di leggere un diario della stessa Baby 5.
Lei vuole essere d’aiuto ma allo stesso tempo si accorge, si è sempre accorta, che gli altri finiscano con l’approfittarsi di lei, della sua gentilezza, ed è per questo che è finita con tre (o più, non ricordo) fidanzati morti e un debito enorme sulle spalle ^^ ma comunque la sua ‘famiglia’ non gliel’ha mai fatto pesare.
Ed è qui che andiamo a parare. La famiglia Donquijote le manca, ogni singolo membro le manca da impazzire e si sente in colpa, terribilmente in colpa.
Ogni suo pensiero sulla sua attuale condizione le rievoca immagini passate, momenti che ha trascorso con la sua vera famiglia e lei sa per certo che quella che è diventata ora non è la vera Baby 5. Quella che cercava di uccidere il Padroncino perché le aveva ammazzato l’ultimo fidanzato, quella che ascoltava le storie di Senor Pink e Lao G.
In una sola storia, sei riuscita a dare vita al dramma che sta vivendo. Complimenti!

- Giudizio Personale 5 / 5
Io ti adoro ^^ e adoro questa storia. È la prima volta che leggo qualcosa incentrato su questo personaggio e, cavolo, non riuscivo a smettere di leggere e di pensare ‘povera Baby 5’.
Il fatto che la sua mente torni sempre alla sua famiglia mi ha emozionata tantissmo. Ogni volta che ci si trova davanti la parola ‘bisogno’ ecco che tu la scrivi in corsivo, è come una maledizione per la nostra protagonista: perché la sua è una continua ricerca, un continuo sperare e cercare di essere utile e che qualcuno abbia bisogno di lei.
È un circolo vizioso, perché in questo modo lei si sente in pace con se stessa.
Ha aiutato qualcuno che aveva bisogno, dopotutto. Baby 5 è un personaggio bellissimo, come ho già detto e ridetto, e non essendo quello principale Oda l’ha lasciata un po’ in disparte, come se l’avesse dimenticata dopo Dressorosa... meno male che tu non l’hai dimenticata. Altrimenti non avrei potuto leggere un capolavoro simile.
Ancora grandissimi complimenti!

- Utilizzo Canzone 10 / 10
Allooora. Ti direi mille pollici in sù ma non ne ho così tanti ^^ La canzone è, forse, la mia preferita del film ‘Mulan’ e la tua storia combacia perfettamente con il significato di fondo: dalla prima all’ultimo verso della canzone.
Baby 5 non si riconosce effettivamente come moglie del Don, sa perfettamente che il suo vero ‘io’ è qualcun altro.
Ed è questo che spezza il cuore. Allo stesso modo anche Mulan è conscia di non poter mai essere la moglie perfetta perché non è nella sua natura, poi non sarebbe più lei. Baby 5 è una guerriera, non potrebbe mai essere una semplice ‘moglie del Don’ perché è molto di più...!

30 / 30

+ 3 punti bonus (Riflesso)

33

Recensore Master
05/03/20, ore 23:38

Cara Madre Degenere,
in attesa di un tuo aggiornamento della long eccomi qui finalmente a leggerti! Sinceramente condivido molto questa tua lettura più matura e critica del percorso di Baby 5 che le rende anche un po’ di giustizia. Il fatto di essere legata alla necessità di servire qualcuno la rende come schiava di una maledizione. È consapevole della sua debolezza e le manca la sua famiglia, si percepisce fin dall’inizio, da questa riflessione su ciò che è reale (le aspettative circa il matrimonio) e ciò che è effettivo. La cerimonia si è svolta, Baby 5 ha sposato Don Sai e indossava un magnifico abito, ma ora lui l’ha lasciata sola e lei non ha potuto condividere questo momento con la sua famiglia. La lenta consapevolezza di questa unione che ha i tratti dell’infelicità avviene anche sulla camera da letto che, una volta di più, nella sua severità tradisce le aspettative della giovane sposa. A questi elementi esterni sopravvive il resto: Baby 5 si rende conto di non conoscere Don Sai e razionalizza che non può più parlare con la sua famiglia che potrebbe aver bisogno di lei. Li ha sacrificati in nome di un amore che è sintetizzato in una parola (ho bisogno di te), ma che non è supportato da dei fatti. In questo, la relazione tra Trebol e Diamante, pur non sancita dall’ufficialità, appare più forte perché i due si conoscono a fondo e si sono scelti, senza dover avere bisogno dell’altro.

Nel corso della shot Baby 5 fa sue tutte queste considerazioni e sebbene non giunga a dirsi di aver fatto un errore, sebbene speri di non averlo fatto perché Don Sai certamente la sta proteggendo non portandola con sé. Il lettore comprende, leggendo i pensieri di Baby 5, che la situazione è più complessa, che la famiglia a Impel Down potrebbe diventare un’ossessione, che Sai non aiuterà mai nessuno dei Donquixiote a evadere. L’ultima considerazione mi piaceva farla sulle note circa il Vero Amore. L’amore fa fare cose irrazionali. L’amore strugge e coinvolge ed effettivamente ti dimentichi del mondo, per la persona che ami. Rende pazzo Orlando, conduce alla morte Ofelia, spinge Romeo e Giulietta a ricusare le proprie famiglie. Una donna fortissima e assassina può innamorarsi e decidere di mandare tutto alle ortiche per l’innamorato e viceversa. Il problema è, come fai presente anche nella shot, che Baby 5 crede di essere innamorata, ma non lo è realmente, non con una personalità così schiava del sentirsi utile: Baby 5 rispondendo alle necessità altrui in verità soddisfa se stessa, un po’ come le elemosine. Storicamente sono un metodo per lavarsi la coscienza e purificarsi, al povero che le riceve non cambiano granché. Il suo abbandono non è dovuto da una passione amorosa o da un cambio di fazione che nasce da una riflessione, sviluppata in maniera autonoma o ispirata dalla persona amata: è per questo che la relazione tra lei e Sai appare immediatamente come falsa – e lo è da ambo le parti, volendo abbracciare anche ciò che dici nella long. E sì, doveva pagare, motivo per cui leggendo questa bellissima e piacevolissima shot sono ancora più contenta che tu abbia dedicato un’intera long alla crescita e alla maturazione di Baby 5. Complimenti vivissimi, ti sei superata.
Shilyss <3

P.S.
Non chiamare la postale!!!

Recensore Master
25/02/20, ore 15:14

Ed eccomi qui seppure con un ritardo terribile a lasciare la recensione per lo scambio a catena del giardino.
Ammetto che di One Piece so quasi niente ma dato tu hai dato la priorità alle storie del fandom mi è parso giusto rispettare ciò, anche se non conoscendo i personaggi^^.
Che dire la storia l'ho trovata davvero dolceamara e malinconica, questa donna deve sposarsi ma in lei non ho percepito nemmeno un briciolo di amore verso Don, forse sarò io ma purtroppo mi ha dato questa idea ed è una cosa davvero triste, quello che dovrebbe il momento più bello per noi spesso si rivela essere il peggio, e questo fa capire che il matrimonio non và preso alla leggera ma bisogna pensarci bene perché poi sarà per tutta la vita e questo non lo renderà di certo bello se non siamo convinti.
La scrittura l'ho trovata carina anche se a tratti pesanti, ma questo è il mio semplice gusto quindi tranquilla non c'è niente di strano^^.
Ora ti lascio, buona fortuna e continua così ciaoo.

Recensore Master
16/02/20, ore 10:58

Ti dirò, all'inizio non ci avevo pensato più di tanto a Baby 5 che abbandona la sua famiglia per Sai. Però, effettivamente, riflettendoci è come dici tu. A volte mi chiedo proprio a cosa pensi Oda, quando lavora al manga.

Ma veniamo a noi. Dopo settimane passate a leggere delle sue disgrazie, mi è sembrato un pò strano leggere di una Baby 5 che non soffre. Questo però non vuol dire che non abbia apprezzato la storia. Anzi, mi è piaciuta un sacco. E' stato molto, molto interessante vedere il punto di vista di Baby 5 sulla sua nuova situazione, e soprattutto sulla nostalgia che prova per la sua famiglia (e qui mi chiedo: sarebbero riusciti lo stesso a evadere, se lei non fosse stata lì? Chissà). Si capisce perfettamente che per lei non è stato facile, e che si sente in colpa per averli abbandonati. Ormai però la frittata è fatta. E la nostra cara cameriera non può fare altro che vivere con i suoi rimorsi, almeno in questa linea temporale.

Alla prossima!