Ciao, eccomi qui! Cosa dire di questa storia, é incredibilmente bella e significativa e mi è piaciuta terribilmente.
Hai saputo far notare con una magistrale bravura le differenze tra la famiglia di Cristina è quella di Sebastiano. Hai saputo far notare quanto non conta ciò che si trova sotto l’albero o quanto sia decorato il proprio albero di Natale, ma ciò che conta é stare tutti insieme, divertirsi e regalarsi emozioni reciprocamente. Ed é questo il senso del Natale. Chi vive così, con amore, allegria, spensieratezza ed é felice con poche e semplici cose, non è Natale solo il 25 dicembre, ma tutto l’anno. Ogni occasione é buona per riunirsi e stare insieme. Ecco la famiglia di Sebastiano mi ha trasmesso questa sensazione. L’idea dell’albero di biscotti poi, bellissima. Mi ha fatto sorridere troppo ed è un’idea che andrebbe realizzata, mi sa che il prossimo anno lo faccio, mi hai dato uno spunto fantastico. Io poi sono amente del Natale e riesco ancora adesso, se pur io sia grande ad emozionarmi tantissimo e odio chi dice che il Natale è solo per i bambini.
Immagino comunque lo stupore di trovarsi in questo Natale così insolito, così famigliare, così bello ed emozionante per Cristina. Lei che è abituata invece a frecciatine odiose dalla cognata, il fratello che parla solo di soldi e lavoro, i nipoti che nemmeno alzano lo sguardo sul telefono e a regali costosi ma senza significato, solo perché bisogna farseli e c’è questo obbligo. Ho odiato la nipote che urla come una disperata perché voleva anche lei 1000 euro come il fratello e il nonno che alla fine l’ha accontenta come se niente fosse, solo per farla smettere di tacere e senza dare significato ai soldi. A dimostrazione che tanto ne ha sufficienza e che 500 euro in più non sono assolutamente niente e che può benissimo darglieli. Così non solo la ragazza non impara il valore del denaro, ma pensa che tutto le sia dovuto. Classico comportamento di genitori o famigliari che risolvono tutto con i soldi, solo perché c’è li hanno e non si accorgono di cosa realmente provano i figli. Ciò è intensificato dal fatto che passano il Natale al ristorante, a fare scena e a sfoggiare la loro famiglia perfetta, semplicemente perché sono in pubblico, ma in realtà di perfetto non hanno proprio nulla e la loro vita probabilmente é triste e vuota.
Al contrario della famiglia di Sebastiano, che magari non è ricca, ma che hanno tutto l’amore del mondo. E l’amore non si compra con i soldi.
Capisco perché Cristina non abbia voluto presentare i suoi al fidanzato e anche perché lo abbia tenuto nascosto al resto della famiglia. In un certo senso é come se non volesse fargli vedere da dove venisse, chi fossero i suoi, perché magari lui sarebbe scappato a gambe levate conoscendo i suoi genitori. E la capisco, perché io avrei fatto esattamente la stessa cosa trovandomi al suo posto.
Ho adorato comunque anche il piccolo Nicolas e l’ingenuità dei suoi sei anni. Si vede che è molto affezionato a Cristina e che la vede come una seconda mamma e che non vede l’ora che i due si sposino.
La proposta di matrimonio poi, é stata dolcissima e romantica. La frase che lui ha usato perfetta 😍 E niente, io mi sono sciolta. Completamente.
La tua storia é davvero bellissima e sono stata davvero felice di averla letta. Ti faccio i miei più sinceri complimenti per la trama originale e speciale, con tanti spunti di riflessione, ma anche per il tuo stile impeccabile. Scorrevole, fluido e senza errori di nessun genere. Complimenti ancora. E alla prossima. |