Povero Alessio che tragedia la sua malattia e l' esecuzione orribile della sua famiglia! A cavallo del suo baio, non so perché mi ha ricordato il principe Joseph figlio di Maria Antonietta che, in altri lidi abbiamo ben conosciuto . Sono venuta a trovarti e leggere alcune tue storie anche in questa sezione , direi che ormai sei specializzata sull' epoca zarista e hai potuto attingere a molte documentazioni , lettere manoscritti originali tanto che è quasi difficile comprendere la differenza fra le tue elaborazioni e gli epistolari rinvenuti. Bravissima!

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Ciao^^
Ormai, leggere le tue storie è come veder rivivere questo personaggio, dimenticato dalla Storia e segnato da una vita breve e sventurata. Come sempre, ne emerge una forza d'animo incrollabile, un carattere solare che non voleva per nessuna ragione lasciarsi sopraffare dalla malattia.
Un personaggio a tutto tondo, un cavaliere del sogno, che si rifugiava nella fantasia per evadere dalla prigione del suo corpo.
Emblematico e molto toccante il finale, come se la morte non fosse che un passaggio verso un'eternità fatta di sogni.
Complimenti e alla prossima!

Ciao^^
bella e commovente questa storia, bella l'immagine del cavaliere, simbolo di forza e libertà. Quella forza che Alexei non possedeva fisicamente per colpa della malattia, ma che di sicuro moralmente non gli faceva difetto.
È stata una delle figure tragiche e incomprese della Storia, passato per tiranno senza aver regnato un solo giorno, e sono le storie come la tua che finalmente gli rendono giustizia, mostrandoci la persona dietro le foto ormai sbiadite.
Come sempre leggerti è un piacere, alla prossima!^^

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Buongiorno.
Tutto l'orrore della fine, il dolore per quella tragedia infinita...
Ho una domanda per te; secondo te, come sarebbe stata la Russia se non fosse avvenuta la Rivoluzione? Se Alessio fosse diventato zar? Sarebbe curioso scriverci qualcosa sopra!

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