Ciao! ^-^
Anche questa tua one-shot su Fairy Oak non è riuscita a deludermi, e sinceramente non ne avevo dubbi. Credo proprio che il tuo punto di forza — e ciò che rende questa saga di libri così affine al tuo "universo interiore" — sia la capacità di descrivere una realtà semplice ma immersa in una sensibilità molto complessa, dentro cui ogni dettaglio ha un suo perchè e una sua valenza. Io non ci trovo una simbologia o un susseguirsi di allusioni, ma proprio l'esaltazione degli aspetti più quotidiani della vita, come potrebbere essere aiutare zia Tomelilla con il giardinaggio, in cui hanno luogo le riflessioni più profonde. Non so come spiegarlo, ma è come se leggendo i tuoi racconti ogni superficialità, ogni automatismo perdesse di senso, e il mondo di Fairy Oak è per questo aspetto quello più adatto in cui ambientare le vicende. Riesci a dare giustizia all'anima pura dei personaggi — pura nel senso di trasparente e immediatamente riconoscibile, ma non per questo facile da interpretare —, così in contrasto rispetto alla società di oggi.
Insomma, Fairy Oak non è un rifugio tranquillo per te come scrittrice, ma ammetto che lo sia anche per me come lettrice. Come una bolla in cui non bisogna esibirsi per trasmettere emozioni, ma sono proprio queste ultime — nella loro forma più semplice — a dare colore ai personaggi.
A livello grammaticale sei impeccabile, ma ti faccio notare un piccolo refuso nella seconda metà del racconto — "quando affollamento"; penso che intendessi scrivere "quanto affollamento".
Spero davvero di leggere altri di questi scorci di vita quotidiana ambientati a Fairy Oak. Riescono sempre a infondermi molta positività e ad aiutarmi a coltivare il senso di umiltà c:
(Recensione modificata il 01/03/2020 - 07:34 pm) |