Recensioni per
Come i gabbiani
di Old Fashioned

Questa storia ha ottenuto 24 recensioni.
Positive : 24
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
08/11/23, ore 16:28

Quando hai citato per la prima volta i gabbiani del titolo, liberi e felici contro il cielo azzurro, ho pensato: "Ecco. Questa storia non va a finire male, va a finire MALISSIMO. Moriranno entrambi, o peggio: morirà solo uno dei due".
E l'ho pensato fino all'ultimo, fino a dopo la granata esplosa e il buio che cala. E invece no! E invece me li salvi entrambi, questi adorabili soldati innamorati contro lo sfondo di un conflitto mondiale!

Ho adorato l'inizio: la nave nella tempesta si muoveva in modo così reslistico che mi è venuto il mal di mare. I dettagli di lui che deve fare un passo di avanti o puntellarsi sul tavolo per stare dritto sono quei dettagli che ti elevano molto in alto come scrittore.
E ho adorato tutta la sofferenza ansiosa che ci fai vivere attraverso gli occhi di Reinhardt, che scalpita per uscire a salvare il suo amato nonostante il mare forza 10.
In questa storia la tensione cresce, cresce, ti azzanna e non molla mai. È stato impossibile non leggere questa one-shot tutta d'un fiato. Mi è piaciuta proprio, è decisamente il mio genere: grazie per il consiglio! 

Adoro il modo in cui scrivi e potrei leggere per ore dei tuoi personaggi sofferenti e innamorati :)

Alla prossima!
Emma

Recensore Junior
21/06/22, ore 12:19

Ciao! Questa storia è bellissima, e te lo dico nonostante la mia posizione ampiamente pacifista che mi porta a non amare particolamente i militari devoti alla causa! ^_^ Non solo apprezzo tanto il tuo linguaggio (la descrizione della tempesta è di livello altissimo, sembra di vederla, le onde paiono vive), ma sei davvero capace di documentarti e reincorporare le informazioni con naturalezza (i dettagli linguistici sui modi di dire dei marinai sono d'effetto e aiutano a calarsi in atmosfera). Pensa che un tempo avevo l'aspirazione di scrivere una storia sulla battaglia d'Inghilterra e non ho mai osato perché penso che il lavoro di documentazione sia faticosissimo... quindi super complimenti ancora. (PS. ma tu sei uno storico?).
Passando ai personaggi, beh... Reinhart è il mio preferito: dolcezza a palate e tanto coraggio rivolto alle cose che valgono. Bellissima la parte iniziale con le continue domande sul meteo: si sente davvero la sua tensione anche se ancora non sappiamo il perché. Descritto benissimo anche il delirio lucido di Hans con la confusione tra i morti ed i vivi.
Bravo bravo.

Recensore Master
11/06/21, ore 12:25

Ciao Old Fashioned,
ho deciso di cominciare la lettura da questa one-shot, e sono rimasto impressionatissimo fin dalle prime righe dalla vividezza con la quale descrivi la tempesta vista dall'interno della nave, dagli effetti delle luci e delle ombre, dei suoni e del rollio. La tempesta è una realtà onnipervasiva fin quasi al finale, dove viene sostituita come antagonista, solo di sfuggita, dai nemici visti da lontano, poco più che puntini coi quali scambiarsi a distanza i morsi crudeli delle armi.
Sono molto colpito anche dalla ricchezza del linguaggio, dagli 'ombrinali' al 'bruire', termini che non avevo mai sentito prima, facendomi intuire quanto sia vasta la lingua italiana per chi la conosce veramente bene.
L'amore omosessuale tra i due personaggi all'epoca era un segreto molto difficile da portare, e questo non solo nella Germania nazista dove avevano riservato loro anche un emblema per i lager; questo segreto viene armonizzato molto bene nel contesto della storia, che trova un vettore di tensione nell'impazienza apparentemente irragionevole di Reinhardt per salvare Lindenmeyer.

A presto
MaxT :)

Nuovo recensore
20/01/21, ore 21:37

Ciao.

Ecco l'altra storia tua che avevo adocchiato. Dato che parlava di seconda guerra mondiale, visti i precedenti traumatici che avevo avuto, avevo deciso di non leggerla e accidenti se ho fatto male!

Porca vacca, che storia. Mamma mia!

Allora, ti dico subito che io soffro di brontophobia, una paura folle di tutto ciò che ha a che fare con i temporali, perciò la cosa che più mi ha terrorizzato è stata la tempesta. Mi spaventa a morte in casa, figuriamoci nel bel mezzo dell'Oceano Atlantico, con onde di tre metri e il vento a cinquanta nodi. Mi avrebbero buttato in mare perchè avrei avuto una crisi isterica terrificante, dopo aver vomitato l'anima per il rollio si intende.

Lo scandire del tempo rappresentato dalle ora mi ha messo davvero ansia. Tra l'altro, ho notato che hai usato un'ora per rappresentare ogni momento della giornata. Le dieci per la tarda mattinata, mezzogiorno, le sedici per il pomeriggio, le venti per la sera, le ventitrè per la notte, le quattro per la notte fonda, le sette per la mattina presto. E la vicenda si conclude esattamente alla stessa ora in cui è cominciata, le dieci.

Ho adorato il fatto che la tempesta rappresenti esattamente ciò che prova il protagonista ma allo stesso tempo ne sia la causa.

Il personaggio che più mi ha colpito, e che è il mio preferito in assoluto, è stato Reinhardt. Perchè è un cucciolino. E lo so, è un marinaio su una nave da guerra, non un cagnolino, ma non posso farci niente, mi ha fatto una grandissima tenerezza, questo piccolo marinaretto innamorato che tormenta il suo marco portafortuna, che sarebbe arrossito per il gesto di Hans, che è così timido e impacciato dopo la sua prima volta. Ho notato che Franz non perde occasione per mettergli una mano sulla spalla, proprio perchè ispira il desiderio di proteggerlo, di prendersi cura di lui, di tenerlo al sicuro dal mondo cattivo. E, sì, ci saranno altre tempeste, di cui una letale, ma per ora è felice. Lasciamolo così, è riuscito a salvare il suo amore, si è liberato di un peso e ha scoperto di avere un amico straordinario con cui condividerlo.

E parliamone di questo amico. So che la trama della storia vuole che stia in secondo piano, ma per me è l'eroe della vicenda. Rappresenta la parte ragionevole, è colui che tiene letteralmente Reinhardt con i piedi per terra, si preoccupa per lui, gli salva la vita, non lo denuncia per aver quasi disubbedito e mantiene inalterati i suoi sentimenti nei suoi confronti. Si è sobbarcato dei segreti che potrebbero costargli tutto, e l'ha fatto senza sceneggiate, rimanendo quasi nelle retrovie, in sordina. Lui e il suo rapporto con Reinhardt non prevedono gesti plateali, eppure sono la cosa più positiva e profonda della storia (io ai marinai, però, un cicchetto gliel'avrei tirato, perchè Reinhardt non ragionava, ma loro non avevano scuse per fare volontariamente una stupidata simile).

E ultimo, ma non meno importante, il comandante Lindenmeyer, che ha dimostrato di essere un buon leader e un grande patriota. Mi ha colpito la serenità con cui vive il suo rapporto con Reinhardt, non si preoccupa della sua famiglia, nè di nient'altro. Molto bello il fatto che tutti i flashback avessero in qualche modo a che fare con l'acqua

Sai, dei tuoi personaggi mi ha sorpreso la loro purezza, il loro idealismo scevro da fanatismi di sorta, tanto che mentre leggevo pensavo "Va beh, ma adesso qualcuno si rivelerà un bastardo, un traditore in combutta con gli inglesi." Questo perchè non mi capita spesso di amare tutti i personaggi, persino quelli terziari. E poi perchè l'ambientazione sarebbe stata perfetta, molto claustrofobica. Ma capisco che non fosse la storia adatta.

Dio mio, quanto ho scritto.

Un'ultima cosa: tu hai fatto un miracolo. Perchè a me di battaglie non è mai interessato nulla ed invece ora mi sto studiando tutta la guerra sull'Atlantico. Lo sapevi che dopo la Battaglia del Mare di Barents Hitler mandò a quel paese le unità di superficie  in favore degli U-boot? Ovvio che lo sai, volevo solo fare vedere che ho memorizzato la lezione. Tra l'altro quella battaglia mi ha colpito tantissimo perchè combattuta in una bufera di neve, a dicembre, in pieno Mare Artico, e dato che è stata combattuta da incrociatori, non ti dico i miei film mentali che sono partiti (amo l'Hurt/Confort)! Quando svalvolo per una storia tendo a ricamarci sopra.

Quanto alla lunghezza, io avrei letto di loro in eterno, perciò non preoccuparti. Scrivessi una storia più lunga di questa nessuno direbbe di no.

Si è capito che l'ho adorata?

Spero di sì. Storia meravigliosa.
(Recensione modificata il 20/01/2021 - 09:49 pm)

Nuovo recensore
20/12/20, ore 15:04

„Una volta mi dissero che l'amore dei gabbiani, come quello degli alcioni, dura a lungo, spesso per tutta una vita. Infatti i pescatori a volte trovano sulla sabbia i loro corpi senza vita, a due alla volta mai soli. Volano per l'ultima volta sulla riva solitaria per morire insieme.“


Romano Battaglia.


Adatta alla tua storia, direi. Sebbene tu non li abbia fatti morire. Era giusto che finisse così, altrimenti Franz non avrebbe avuto l'occasione di dimostrare che grande amico è.
Ma la magagna è dietro l'angolo. Tutto è troppo bello per essere vero.

E infatti non lo è.

 Non posso non pensare al fatto che fra due/tre anni quei marinai moriranno uccisi mentre annaspano nell'acqua gelida oppure uno di loro tradirà(Hans, dovendo scegliere). Perchè questo non è un lieto fine, è qualcosa di illusorio e effimero(opterei per la seconda, la prima sarebbe una strage esagerata). 

I soldati tedeschi non possono avere un lieto fine. Non ce l'hanno avuto.

Perciò dopo aver volato bisogna schiantarsi al suolo.

Nel modo più terribile possibile. Perchè è così che è successo.

Quindi questa prima parte è splendida, meravigliosa, sublime.

Ma serve un seguito.

Umile consiglio, poi fa ciò che vuoi. Ma sappi che la storia da sola, per quanto romanticissima, è in sospeso.

 
(Recensione modificata il 20/12/2020 - 09:04 pm)

Recensore Junior
24/09/20, ore 16:35

Allora ci hai preso gusto a farmi piangere!
Un'altra meravigliosa storia a lieto fine, ma tu mi stai abituando troppo bene!!
Inizierei col dire che come descrivi tu, nessuno mai.
La tempesta ha una resa cinematografica, sembra di starci in mezzo. Andando avanti, iniziando a capire, mi è salito il magone. Me li sono proprio visti, questi due gabbiani innamorati, che saltavano in aria insieme e straziavano il cuore a tutti noi poveri lettori. A me, sopra tutti gli altri.
E invece, happy ending inaspettato!! Sono saltata dal divano!
E la lacrimuccia è scesa, inevitabile.
Colpita e affondata, davvero.
Una storia così profonda, così ben scritta... mi entrata proprio nel cuore e resterà lì!
Grazie di avercela regalata!

Elly
(Recensione modificata il 24/09/2020 - 04:36 pm)

Recensore Master
21/08/20, ore 08:15

Recensione premio per il contest "Esercizi di stile" 2/2

Ciao caro Oldfashioned, conta che ti sto chiedendo perdono in tutte le lingue (primis in tedesco) per passare così in ritardo a rilasciarti la recensione premio. Ero convinta di essere già passata a lasciarti il mio parere su questa storia e invece, quando l'ho ritrovata nella mia lista delle storie da recensire, ho capito il mio errore.
Innanzitutto ci tengo a ribadire il carattere personale dello stile e del racconto: un po' per i temi toccati, un po' per la struttura e l'articolazione del testo, si riconoscerebbe la tua mano anche se non ci fosse scritto il nome - e questa è una qualità importantissima per uno scrittore. Apprezzo sempre tantissimo il modo in cui riesci a calarti perfettamente nel contesto storico-geografico a rendere bene anche in dettagli l'atmosfera di quegli anni anche attraverso semplici dettagli. Riesci a fare completamente tue le situazioni militari e, in questo caso, anche il contesto specifico della guerra via mare, attraverso un lessico che è perfetto e curato fin nel più piccolo accorgimento - dalla descrizione del paesaggio e alla presenza precisa dei messaggi via radio.
Da un punto di vista della storia in sè, mi è piaciuto molto come hai reso il tema dell'attesa - che si rivela in fondo essere il principale -, declinata nell'attesa dell'arrivo degli inglese, l'attesa del miglioramento del tempo climatico, l'attesa intima e più indefinita dei due amanti di rivedersi. Attraverso la scansione temporale in ore, ricrei la sensazione di un "diario di bordo" che ben si sposa al contesto, eppure quello che scrivi non è asettico ma al contrario cogli benissimo le emozioni, le personalità e le interazioni tra i personaggi. Ciò che più mi colpisce è la costanza del giovane ufficiale che scalpita per lasciare la nave e proseguire nonostante l'avversità metereologica. È un soldato che ha abbracciato la sua missione e che non vorrebbe tirarsi indietro di fronte a niente, anche con un atteggiamento fatalista rispetto alla morte e al suo rischio continuo in guerra.
La storia d'amore è più nello sfondo, ma è perfetta per rendere conto della dimensione più intima e personale e anche per affrontare in volata il tema dell'omosessualità, la cui complessità in ogni periodo della storia hai reso benissimo anche qui, seppure, a ben vedere, gli dai poco spazio e lo raffiguri nell'iniziale allontamento tra i due amici e nell'incapacità comunque di parlarne apertamente. Poco spazio, dunque, ma sufficiente e anzi molto incisivo.
“Saremo come i gabbiani,” dice. “Voleremo insieme sul mare e poi ci ritroveremo sulla terraferma. Lo sai che i gabbiani si uniscono per la vita?” Bellissima questa similitudine con i gabbiani, semplice e dolce, che rende conto sia della separazione dei due amanti che anche di tutta la storia che si è svolta quasi interamente proprio sul mare. Il titolo è, proprio in virtù di questa frase, perfetto.
Complimenti davvero, un altro racconto molto potente. Complimenti anche per la cura stilistica e l'assenza totale di errori anche di battitura (ne rimango incantata specialmente per un racconto di una certa lunghezza).
Alla prossima!

Recensore Master
29/07/20, ore 21:39

Ciao :-)
Era da un po' che volevo leggere questa storia e finalmente ci sono riuscita!
Mi è piaciuta moltissimo, anche perché mi piace il genere storico e soprattutto la storia contemporanea. Nonostante la lunghezza, la lettura è stata scorrevole e avvincente: per tutto il tempo mi sono chiesta se Hans si sarebbe salvato o meno. Sono felicissima chr alla fine tu abbia optato per il lieto fine.
Essere gay e far parte dell'esercito tedesco nom dev'essere da poco, anzi è stato fortunato a incontrare un uomo come Reese, dopotutto non solo l'ha aiutato quando stava per disobbedire al comandante, ma ha provato a comprendere anche i suoi sentimenti. I tedeschi non erano molto clementi con chi consideravano 'diverso'.
Interessante è anche il forte cameratismo che contraddistingue l'intero equipaggio.
È strano leggere una storia dove i tedeschi sono protagonisti e non esattamente i cattivi.
Ho apprezzato anche il tuo stile e il lessico perfettamente afferente al mondo marinaro.
Complimenti!
A presto,
Carme93

Recensore Master
21/07/20, ore 14:13

Come i gabbiani / Old Fashioned

Stile: 5/5

Meraviglioso! Dal punto di vista stilistico sei stato assolutamente perfetto, hai un modo di scrivere davvero meraviglioso. Non credo di aver trovato nessun errore di battitura o grammaticale, e sei riuscito a coinvolgermi sin dalle primissime righe! La storia era abbastanza lunga, ma la lettura è davvero volata, i periodi erano molto armonici e nonostante il lessico fosse sicuramente elevato, non sei mai risultato ostico, o troppo forbito da risultare fastidioso. Hai trovato un compromesso perfetto, creando davvero un testo fluido ma estremamente ricco, che ti ha permesso alla perfezione di rendere tangibili le azioni e l'introspezione dei tuoi personaggi. L'ho trovato anche perfettamente adatto al genere della storia, nonostante io non sia un'amante del genere storico (non perchè non mi piaccia, ma ho molte lacune in proposito) sei riuscito non soltanto a farmi immergere nelle tue parole, ma anche a incuriosirmi e soprattutto sei stato davvero in grado di farmi venire l'ansia, in senso buono. A ogni paragrafo io ero lì a chiedermi 'oddio, e adesso che succede?', giuro che l'ombra degli inglesi hai saputo trattarla benissimo, era come se avessi un coltello puntato alla gola, in particolar modo nella scena finale quando c'è la granata! Mamma mia, altro che batticuore, mi tremavano le dita per la voglia (e la paura) di scoprire cosa sarebbe successo! Un'altra caratteristica che ho apprezzato molto del tuo testo è stato sicuramente il lato più 'poetico', nelle scene più introspettive (o nelle scene dei ricordi) sei stati davvero in grado di attribuire a delle determinate atmosfere quasi un carattere evanescente, scintillante, io ero lì praticamente a bearmi di determinate immagini che sei stato in grado di evocare in maniera immediata e diretta. È un testo che ho trovato appassionante, coinvolgente e soprattutto emozionante, le sensazioni di tutti i personaggi sono emerse in maniera vivida e ben delineata, in più ho adorato l'idea di alternare i punti di vista dei personaggi, inserendo anche dei flashback all'interno. Ti ha permesso di creare molto movimento, nonostante buona parte del testo fosse 'ancorata' dal punto di vista del movimento (nel senso, a causa del cattivo tempo entrambi i personaggi non potevano far altro che aspettare). Invece con questi 'cambi' sei stato in grado di attribuire molta dinamicità, hai fatto un ottimo lavoro!

Trama e originalità: 8.5/10 (5/5 di trama, 3.5/5 di originalità)

Dal punto di vista della trama sicuramente è stata la storia più lavorata. Non è soltanto una questione inerente alla lunghezza del testo, ma ti sei assolutamente preso il tuo tempo per approfondire tutti i personaggi e la loro introspezione. L'elemento che mi ha lasciato sconvolta, è stato che tu sei stato in grado di costruire una storia davvero pregna di emozioni, coinvolgente e dinamica, nonostante comunque per la maggior parte del tuo testo i personaggi principali fossero impossibilitati, a causa del mal tempo e delle ferite, ad avere la possibilità di agire. Soltanto alla fine abbiamo avuto un momento di azione, ma a me è sembrato che i colpi di scena si susseguissero in continuazione. Non so come tu abbia fatto, io sto scuotendo la testa da almeno mezz'ora, un assoluto capolavoro. Quindi, per l'intreccio ti meriti assolutamente punteggio pieno, questa storia si porta dietro un carico di emozioni veramente pazzesco. Ho apprezzato moltissimo anche il cambio di punto di vista dei personaggi, quest'alternanza ti ha concesso di concedere ancor più dinamismo all'intero testo. Dal punto di vista dell'originalità ho fatto invece una detrazione: tentando di valutarla in maniera oggettiva (e credimi, ci ho messo un bel po' per tentare di distaccarmi, tanto forte era il batticuore) non mi è sembrato di trovare elementi particolarmente sconvolgenti o innovativi, nonostante comunque veramente questa storia sia un mix incredibile di emozioni vivide e coinvolgenti.


Caratterizzazione dei personaggi: 10/10

La caratterizzazione dei personaggi è stata perfetta. Veramente un capolavoro assoluto. Innanzitutto, ho adorato il fatto che tu abbia scelto di approfondire entrambi i protagonisti principali alternando i vari p.o.v., mi hai permesso di addentrarmi, di vivere sulla mia pelle, i loro pensieri e di comprendere le loro personalità. Poi, un altro elemento che ho apprezzato alla follia è stato davvero il modo sublime in cui hai amalgamato il loro senso del dovere, ai loro sentimenti più umani. Von Scheven, per esempio, che tenta in tutti i modi di uscire con la lancia per salvare gli altri, anche se spinto principalmente dall'amore che prova nei confronti di Lindenmeyer. Ho amato questo contrasto, questa sua caparbietà veramente toccante, che però fa parte di lui e che ti ha permesso di creare un personaggio veramente meraviglioso e potente. Ovviamente ho adorato anche Lindenmeyer, completamente diverso da Von Scheven, ma comunque infervorato dallo stesso amore, anche se non ha mai dimenticato i propri obblighi nei confronti della patria, tanto che alla fine sceglie di sacrificare la sua stessa vita pur di non far cadere enigma nelle mani degli inglesi. Ho apprezzato tantissimo anche i flashback, che mi hanno permesso innanzitutto di respirare un attimo dato che l'atmosfera che hai creato era di un claustrofobico pazzesco (in senso buono), ma poi mi hai permesso anche di vederli e di apprezzarli in situazioni più intime e felici. Ho adorato anche tutti i personaggi secondari, ognuno ha avuto uno scopo e anche coloro che hanno avuto parti più piccole sono comunque risultati vividi e tratteggiati alla perfezione. Un altro elemento che veramente mi ha fatto venire la pelle d'oca sono stati i dialoghi. Perfetti. Di una potenza, di un'intensità, che io mentre leggevo giuro che tremavo. Cioè, se fosse stato un libro e avessi avuto una matita, li avrei sottolineati tutti, hai utilizzato delle parole fenomenali che hanno contribuito ad attribuire ancor più spessore alle personalità che ci hai presentato.

Attinenza al tema: 5/5

La tematica della pioggia è stata pienamente rispettata, fra l'altro la tempesta l'hai descritta così bene che io davvero l'ho percepita sulla pelle, mi sono ritrovata anche io rinchiusa con loro impossibilitata nel fare qualunque cosa, hai saputo rendere l'atmosfera così vivida da far venire i brividi. E ovviamente hai rispettato anche il prompt della rivelazione dei segreti.

Gradimento personale: 10/10

Mi è piaciuta tantissimo questa storia, credo si fosse capito. Io non sono un'amante del genere storico, più che altro perché ho immense lacune in materia, ma questa storia l'ho letteralmente tracannata! Hai creato dei personaggi meravigliosi, uniti da un legame forte e commovente, sono stati caratterizzati al meglio e sei riuscito perfettamente a riportare l'atmosfera di guerra. L'angst mi ha letteralmente avvolto durante tutta la lettura, ma sono stata felicissima per l'happy (più o meno) ending, ci ho sperato fino alla fine che si salvassero. Sei riuscito a travolgermi nelle vicende, a farmi letteralmente calare in quel momento, in quel luogo da te narrato, mi è piaciuta l'attenzione che hai dedicato a ogni minimo dettaglio, il testo è curatissimo da ogni punto di vista, completo, dinamico e veramente ricco di emozioni. Le battute dei personaggi sono state stratosferiche, veramente meravigliose, mi hai mozzato il fiato tante di quelle volte che praticamente ho letto la storia in apnea! Poi lo stile è spettacolare, sicuramente uno dei migliori che mi sia mai capitato di incontrare, davvero bilanciato, denso e scorrevole, come in generale lo è tutta questa storia! Mi sembrava di essere scesa dalle montagne russe, a lettura terminata! Una storia davvero splendida.

Totale: 38.5/40

Nuovo recensore
25/06/20, ore 18:26

Buonasera!
Partiamo dal principio: io adoro i racconti a tema storico, così come amo la Storia. In particolare tutto ciò che in questo campo è riferito a guerre, rivoluzioni e tafferugli violenti vari (eh, si sa, de gustibus).
Questo racconto è come una piccola gemma intagliata con tale maestria da essere più bella di un diamante.
Emozioni, stralci di vita, personaggi... il tutto descritto con una cura incredibile che mi ha permesso di entrare a fare parte della storia, come un silenzioso fantasma che osserva le scene partecipando con vivo interesse, anche se passando inosservato. Mi sono sentita così, ecco. Ed è stata una sensazione a dir poco magnifica.

Sono poche le storie che mi emozionano così. Veramente poche.

Complimenti vivissimi ancora,

A.

Recensore Junior
05/06/20, ore 10:14

Carissimo Old, finalmente mi sono ritagliata un po' di tempo per questa tua splendida storia.
Avrei talmente tante cose da dire che mi risulta difficile comprendere da dove partire, ma immagino che comincerò con la solita banalità di complimentarmi per il tuo stile magnifico. Io non so come fai, ma la tue descrizioni farebbero impallidire chiunque: se si eccettua il tuo dizionario ricchissimo e sempre adeguato alle tematiche che tratti, ciò che colpisce è quella fluidità discorsiva che permette al lettore di godersi il cento per cento della storia - e davvero, credo che tu sia uno dei pochi a riuscirvi.
Le sensazioni che questa storia è in grado di trasmettere sono molteplici, ma ciò che ho percepito dall'inizio alla fine è una sorte di claustrofobia: la tempesta, l'incapacità di attraccare, i soldati feriti e che non possono fare altro che rintanarsi e aspettare; tutto questo mi ha dato un bizzarro e realistico senso d'oppressione e d'angoscia che s'è fatto via via più lieve verso la fine, andando quasi di pari passo con lo svolgersi della tempesta. 
I personaggi, come sempre d'altronde, sono spettacolari. Reali, incredibilmente perfetti nei loro ruoli, ma affatto stereotipati. A parte che, incredibile ma vero, credo che tu sia una delle pochissime persone a conoscere Bachelor's Paradise, perché credevo di essere l'unica demente ad aver visto quel film. Ho trovato la citazione della canzone azzeccatissima, davvero perfetta per la scena.
Se a tutto questo si aggiunge il sottile e delicato rapporto che hai descritto tra Reinhardt e Lindenmeyer, allora questa storia non può che essere definita come straordinaria, senza eufemismi. La delicatezza con cui hai tratteggiato i protagonisti, le loro emozioni, pur mantenendoli all'interno d'un raziocinio che direi essere quasi spietato, sono tutti elementi che rendono giustizia sia al loro essere soldati ma soprattutto al loro essere uomini. A volte ci si dimentica di questo particolare, finendo per pensare che un militare - specie all'epoca - non fosse dotato d'emozioni, ma tu sei stato perfettamente in grado di descrivere un rapporto incredibile, mediante anche l'uso d'una metafora meravigliosa come quella dei gabbiani, che ho trovato davvero geniale come affiancamento dell'amore che è in grado di legare due persone.
Come sempre ti faccio i miei più sinceri complimenti, questa storia è davvero eccezionale, a presto!

Ever
 

Recensore Junior
11/04/20, ore 11:12

Ciao Old, eccomi tornata a leggere una delle tue storie!
Hai scelto un ottimo titolo che si ricollega perfettamente alle vicende narrate. Credo che le storie con ambientazioni storiche siano il tuo forte, riesci molto bene a calare i personaggi nei diversi contesti.
Ho davvero apprezzato l’atmosfera e i dettagli presenti, e come sempre, la tua scrittura non pecca in nulla.
Ottima caratterizzazione dei protagonisti, una storia che per certi versi risulta dolce, dal finale positivo, cosa che fino all’ultimo non era certa.
Una piacevole lettura, insomma! Spero di leggere presto altro di tuo ^^.
A presto!

Recensore Master
12/03/20, ore 11:13

Sai, leggendo alcune tue storie, si ha l'impressione di guardare un film. Questa qui, in particolare, mi ha fatto venire in mente alcune pellicole sulla Seconda Guerra Mondiale, ma anche Master and Commander. Quest'ultimo è ambientato qualche secolo prima, ma il senso è quello. L'ambientazione marina, la lotta contro il tempo...sì, tutti elementi che ho ritrovato anche qui. La storia crea benissimo una tensione che accompagna il lettore fino alla fine: ce la faranno i nostri eroi a portare a casa la pellaccia? E ci si ritrova a fare il tifo per i crucchi, anche se in teoria in questo contesto sarebbero i cattivi. Fortunatamente, tutto è bene quel che finisce bene, e i marinaretti tedeschi possono tornarsene a casa a farsi curare.

Alla prossima!

PS: Ci credi se ti dico che la componente slash è insinuata talmente bene nella storia che a malapena me ne sono accorto?

Recensore Veterano
05/03/20, ore 13:31

Carissimo, che bella questa one- shot!
E poi perchè scusarsi per la lunghezza? The more the better!

Intanto, oltre al tema "amore-guerra-dramma", che è una delle mie poche ragioni di vita, devo assolutamente elogiare le tue abilità descrittive! L'ambientazione è meravigliosa, l'ho amata.

Mi piace il fatto che all'inizio della faccenda il nostro eroe è bloccato tra la tempesta, i britannici e altre note catastrofi naturali. Vorrebbe salvare l'amato, ma non può (sì! Dramma! evviva!).

E trovo perfetto anche l'alternarsi dei pensieri dei due protagonisti, e soprattutto le scene dei ricordi^^
Un personaggio super- apprezzato è stato Reese (vabbè, è chiaro ormai che io amo i personaggi di questo tipo...), il quale ha un bel rapporto con Reinhardt. Avrebbe potuto denunciarlo o ignorarlo, ma non l'ha fatto (sono fermamente convinta che l'amicizia sia una delle cose più forti al mondo). Mi piace come nelle tue storie si nota un certo "background" anche nei personaggi secondari, come il marinaio con la cicatrice-radar.

E le scene con i gabbiani, soprattutto alla fine, ci stavano una meraviglia! *.*
Soprattutto, miracolosamente, alla fine i nostri sono entrambi vivi e vegeti.

Adesso me ne andrò da qualche parte saltellando felice, perchè la storia era veramente bella!
Alla prossima!^^

Recensore Master
04/03/20, ore 12:03

La storia è lunga? E dov'è il problema? Ho alcune os più lunghe di questa. Capisco che è un periodo in cui il pubblico di lettori/autori è più ben disposto verso le storie brevi e brevissime, ma siamo pur sempre nel regno degli appassionati di lettura (in questo sito non tutti si registrano come autori, ma tutti siamo lettori). Quando una storia è bella e fa sognare non importa se è lunga mille o diecimila parole: chi vuole leggere potrà proprio tuffarsi in una lettura o leggerà a stralci. Personalmente, l'ho letta due volte, ieri mattina ad alta voce per svegliare mio figlio con una bella avventura
Da me funziona al contrario, non si lascia leggere niente di sera, allora allora gli leggo qualcosa al risveglio. E lui ad un certo punto mi ha interrotta per farmi un sacco di domande su "cosa poteva succedere se il capitano si faceva male alla spina dorsale?" E quello è stato l'argomento del risveglio, poi siamo arrivati alla nota n.5, e lui "torpedine è un siluro?" E che differenza c'è tra torpediniere e cacciatorpediniere? Quanto sono grandi? E quante tonnellate pesa il più grande?" E via di ricerche... XD
Lettura+ricerche. Che figata! ^^

Tornando a noi, durante la prima lettura mi ha colpita moltissimo l'atmosfera tra i soldati, la loro "umanità", si parla tanto derisa guerra come il peggior di tutti i mali (e non mi metto a parlare di questo o tuo scrivo più di diecimila parole) nel senso che è opinione comune che tutti i soldati siano colpevoli, invece sono persone come altre, mosse ANCHE dai sentimenti, che pur avendo una certa solidità soffrono, si preoccupano per i propri simili, per gli amici, per chi amano... Basti pensare per esempio che in un periodo in cui esser omosessuali era reato Reese non tradisce l'amico. Ok il dialetto delle regole e delle leggi, ma i reati sono tali in quanto danneggiano qualcuno. Ma lì chi veniva danneggiato da ciò? Vivevano una situazione talmente drammatica per cui tutti potevano lasciarci la pelle, se non per la guerra, per la potenza dei marosi. La forza della natura è l'unica davvero onnipotente, in quei frangenti le priorità cambiano. E quello che mi è piaciuto dei tuoi soldati è il contrasto tra l'aver sempre seguito le regole scrupolosamente e, ora che la priorità è riuscire a salvare i naufraghi, cercare un modo per aggirarle. Ci provano a fuggire con una lancia! Ma in quel momento gli sarebbe andata male, sarebbe stato un atto suicida, no? Hanno dovuto aspettare, rodersi nell'attesa, quella monetina quante ne può raccontare! Però, nel bene e nel male, l'attesa e l'impotenza hanno avuto la meglio sulla preoccupazione e l'impazienza e quando dono arrivata alla conclusione non ci potevo credere: i personaggi a cui ci hai fatto affezionare erano tutti salvi.
Certo, se non era anche per una piccola dose di fortuna, l'altro si faceva saltare in aria.
In questo racconto c'è anche una bella storia d'amore, di quelle sincere, pure, vissute in segreto non tanto per il "reato" bensì perché del loro amore non dovevano rendere conto a nessuno. E quanto è bello, romantico in senso positivo (niente sdolcinatezze diabetogene) il paragone tra loro e i gabbiani. ^^

Nella seconda lettura, mi hanno colpita ile aensazioni più che le emozioni. Il mare, con i suoi colori, la sua potenza, prima l'avevo definito onnipotente, ma a pensarci è vero, cosa c'è al mondo di più potente e letale del mare in tempesta? Non guarda in faccia nessuno, può fare una strage un attimo affondando imbarcazioni anche grandi e senza combattere nessuna guerra.
Mi è piaciuto questo mare al di sopra di tutto il resto, il mare che come il Fato è l'unico a poter decidere effettivamente della città o derisa morte di chi lo solca e ci si addentra.
Durante la seconda lettura sai qual era la sofferenza più grave per cui provavo pietà per quei poveri soldati? Il freddo! Erano bagnati, anche quelli all'asciutto potevano contare su coperte umide (e che saltavano di muffa, tant'è che quel dettaglio spiacevole per loro era una rassicurazione), ma non riuscivo a togliermi dalla mente il dolore fisico che dovevano provare per il freddo atroce che sentivano. Forse nessuno avrebbe avuto i geloni alle mani e le dita dei piedi grigie, ma i dolori nelle ossa, e quella sorta di piccole stilettate al cuore, il dolore alla mandibola a forza di stringere i denti per cercare la forza di resistere... Tutto ciò io lo percepivo bene.

Aspettati che più in là lo leggerò di nuovo. Come dicevo all'inizio, quando una storia è bella, è davvero un piacere, e non bado certo alla quantità di parole!

Ah, prima di scordarmi, la tua storia si svolge a marzo, come adesso. Inizia alla vigilia della primavera. È proprio l'ultimo giorno d'inverno, e in mezzo a quella tempesta è tutt'altro che primavera.
Per fortuna alla fine si salvano. Avrei accettato anche una bella morte eroica, ma ne avevano già passate tante! Hai fatto bene a lasciarli insieme, come due gabbiani. Mi piace immaginarli insieme.

Era uscito tutto in blocco. Spero di aver sistemato.
(Recensione modificata il 04/03/2020 - 12:05 pm)

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