Bene, siamo tutti felici che Ayld abbia preso la fatidica decisione e abbia mandato a stendere quei bastardi dei suoi familiari CERTO UN ARRIVEDERCI COSI' SENZA RANCORE, 100% VEGAN CRUELTY FREE
La presenza di questa storia nel trittico di racconti che hai pubblicato su questo universo ha cementificato il mio amore già grande per Ayld, aggiungendoci quell'aura di tragedia e sacrificio personale necessari per rinascere a una nuova vita che lavi dalle colpe della stirpe che non ti rappresenta. Il senso iniziatico delle torture a cui è stato sottoposto è profondo, doloroso e molto toccante: è davvero "una morte" e un'accettazione della bassezza più meschina, l'unica via che però può permettergli di liberarsi del giogo che non gli appartiene e rimettersi in contatto con quella parte sopita di se stesso che troppo a lungo ha mortificato e represso. Anche per questo, è particolarmente intenso che scelga volontariamente di conservare il marchio di infamia che gli è stato imposto dal suo clan e non lo viva come una vergogna, ma come simbolo del fatto che sia sopravvissuto anche a questo.
Il suo calvario alla ricerca degli Aedi pur di ritrovare quel giovane misterioso che gli è rimasto nel cuore è la quintessenza del romanticismo, ha un che di sublime e disperato che spiazza e strugge. E' meravigliosa la sua semplicità, il modo assolutamente trasparente e genuino con cui si consegna a loro, dichiarandosi disposto a eseguire qualunque ordine e a offrire i suoi servigi... mi ha profondamente sciolto, così come quando chiede a Yedra di cantare di nuovo per lui... è dolcissimo pensare che ora possa ascoltare tutte le canzoni del suo amato e vedere tutti gli spettacoli che vuole senza nessuno che gli rompe i coglioni!!! ;________; Mi dispiace tuttavia moltissimo per la ferita grossa della sorella... ma è bello pensare al fatto che questa nuova vita sia anche per lei!!!