Recensioni per
Should I Stay or Should I Go?
di Arinmirkan

Questa storia ha ottenuto 21 recensioni.
Positive : 21
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
24/11/21, ore 09:01

Sto leggendo la tua storia e devo dire che mi piace molto. Scrivi davvero bene: la trama è fluida e coinvolgente inoltre è corretta ortograficamente e questo non è poco credimi! Ho scoperto da poco questa serie e mi sono buttata nella lettura delle fan fiction ma alcune mi risultano quasi incomprensibili perché piene di errori (forse sono tradotte? ). Dato che sei così brava scrivi ancora qualcosa…ancora tanti complimenti!

Nuovo recensore
01/09/21, ore 16:24
Cap. 15:

Davvero una bella storia, avvincente e soprattutto corretta ortograficamente (ho fatto caso a pochissime sviste o forse sono solo errori di battitura!)e sintatticamente. Leggere mi rilassa ma quando trovo storie piene di strafalcioni rimango disgustata! Bravissima!! Io sono una nonna “innamorata “ delle mie nipotine e di….Brian e Justin!

Nuovo recensore
08/06/21, ore 10:37
Cap. 15:

Confesso che le dinamiche omegaverse mi suscitavano, e mi suscitano ancora, un istintivo fastidio. Ma la tua storia ha fatto il miracolo: me la sono goduta senza riuscire a staccarmi. Non solo perché è ben scritta, avvincente, con personaggi perfettamente IC e drammaticità ed erotismo ben calibrati; ma anche e soprattutto perché sei riuscita a utilizzare le dinamiche di un universo improbabile per farne un'allegoria delle ingiustizie e delle disparità del nostro mondo.

Nota di merito per la credibilità e la cura con cui hai trattato gli aspetti legali e descritto la realtà carceraria.

Ho visto che non scrivi da un po', ma io spero di leggerti ancora.

Complimenti, e grazie per la bella e coinvolgente storia!
(Recensione modificata il 08/06/2021 - 10:38 am)

Recensore Master
13/04/20, ore 22:14
Cap. 15:

Mi hai fatto venire nostalgia della Toscana. ^^
Mi sono vista davanti le buche sulla strada, le stradine coi sampietrini, le architetture... e l'appartamento del B&B, così familiari, che quasi mi è sembrato di sentirle il profumo.
Brian è venuto 'qui' a riprendersi il suo Justin e la richiesta di essere morso, come a pareggiare qualsiasi differenza, a farsi reclamare... per quanto Justin sia cresciuto, è ancora lui il più giovane, lo studente senza mezzi o quasi, è sua la scelta. È la dimostrazione della sua forza e della sua sicurezza, al di sopra di catene, marchi, imposizioni e limitazioni.
Sai che avevo pensato a Bansky? In effetti pensavo fosse fatto apposta. Le opere di Bansky sono meravigliose e avevo immaginato una specie di parallelo tra lui e il Justin di questa storia. Sono contenta di averci preso! ^^
E ora che è finita, non mi resta che ringraziarti per questa bella storia, per le emozioni e "lezioni" che mi hai regalato.
Se tornerai a scrivere sui nostri beniamini, Britin o Gandy che siano, fai un fischio, nel caso non mi accorga della pubblicazione (passo quasi ogni giorno da EFP, ma non sembre dalle sezioni che mi interessano).
Per conto mio, ti manderò un messaggio di posta, se ti sta bene, per avvisarti del live del 1 Maggio (FB live o YouTube hanno detto, ma ancora non ci sono altri dettagli).
Alla prossima e grazie di aver scritto questa bella storia. ^^

Recensore Master
13/04/20, ore 14:05

Anche questa volta hai scritto un capitolo bello ma soprattutto denso di significato.
Nella prima parte, tutta la riflessione su quel granello, sul meccanismo che si inceppa e sull'inclinazione individuale, è stata "strana" rispetto al resto della fanfiction: una immersione nel significato che ognuno di noi può dare alla propria esistenza, e non mi ha stupito che, alla fine di tutto, Brian non fosse "felice". Quando fai tanto, vorresti aver fatto di più. Mi viene in mente "Schindler's list", in quella scena dove il protagonista dice che avrebbe potuto fare di più vendendo, mi sembra, la fede che portava al dito.
È una consapevolezza difficile da acquisire, una lente su se stessi e sul mondo, sulle proprie capacità e possibilità.
Però non sono d'accordo con Brian su una cosa: è vero che una persona sola non cambia il mondo, ma può mettere un punto fermo, e un po' alla volta, tanti punti fermi possono fare un disegno.
Il problema è che a certe prese di coscienza bisogna arrivarci da soli, non c'è un momento preciso, una ragione uguale per tutti. Di sicuro la società non spinge in tal senso.
Per questo sono stata particolarmente contenta del "lieto fine" della vicenda legale, ma non il proscioglimento di Brian, quanto la riflessione del giudice Kruger, perché è un punto di inizio, e un buon finale, secondo me, deve essere un nuovo inizio.
In tutto questo, poi, è bello vedere come tutti gli amici, la famiglia d'elezione, si prenda cura di Brian e dei suoi interessi anche andando contro di lui.
Aspetto l'epilogo. ^^

Recensore Junior
13/04/20, ore 13:06

Ciao! Parto col dire che sono contentissima di trovare finalmente dopo così tanto tempo qualcuno che scrive così bene in questo fandom che era diventato un po’ smorto soprattutto per la rarità delle storie. Una trama molto carina e tu sembri molto gentile! Sei di Firenze? Devo comunque dire che mi aspettavo un po’ di più dal punto di vista della “vita sessuale” tra i due protagonisti; credo che tu sia partita bene ma che ti sia un po’ persa nel cercare di scrivere bene tralasciando un po’ il bollino rosso ahah ma questo è solo un mio pensiero. Magari mi rimangerò la parola leggendo la seconda parte! Grazie comunque per avermi tenuto compagnia in questi giorni, ero sempre a controllare l’uscita di un nuovo capitolo! Spero che scriverai altro su questo fandom, intanto ti abbraccio e ti auguro il meglio

Recensore Master
11/04/20, ore 16:55

Sarà anche un capitolo di transizione, ma io l'ho trovato bellissimo!
Hai dato maturità e spessore a Michael, rendendolo l'uomo che io ho sempre visto in lui.
Ci hai regalato uno sprazzo di intimità tra Brian e Justin davvero toccante.
E che dire di Debbie, se non che, ancora una volta, si è dimostrata per Brian una vera madre. La sua riflessione su Brian che non sa amare se stesso, è vera. La vita e la famiglia in cui è nato non gli hanno insegnato a farlo, eppure ha adesso una famiglia vera (bella l'espressione che hai usato, 'con cui condivide tutto tranne il sangue'), di cui lui si prende cura con grande generosità, ma da cui al contempo non si lascia curare.
Brian ha paura dell'amore, di scoprirlo e di perderlo, di non meritarlo. Fa parte della grandezza e dell'umanità del personaggio. Tu hai reso bene il suo senso di responsabilità, la capacità di sacrificarsi, ma anche l'intensità di questo amore terribile da cui è attratto, ma che respinge con tutte le sue forze.
Mi sono piaciuti anche i piccoli dettagli come quello dello spazzolino, a sottolineare che Brian è uscito di prigione, ma la prigione è ancora dentro di lui, un'esperienza che lo ha segnato.
Sei riuscita a coinvolgermi anche con questo capitolo e mi dispiace sapere che la storia sta per concludersi, ma se vorrai scrivere altro, poi, sarò felice di seguire anche nella prossima avventura.

P.S. Amo Gale e Randy e se scriverai su di loro ne sarò strafelice! ^^
Se anche solo vuoi fangirlare, io sono sempre disponibile! Lol.
E poi, non so se sai che il primo maggio ci sarà una live del cast. L'ha annunciato ieri Scott Lowell... e io non vedo l'ora di poterla vedere, nonostante il mio pessimo inglese. ^^'

Nuovo recensore
11/04/20, ore 00:26

Mi piace sempre di più, anche io sono una fan di Gale e Randy anche se è solo una mia fantasia, spero che tu scriva presto qualcosa su di loro, dopo aver concluso questa storia, buonanotte e Buona Pasqua
😘

Recensore Master
07/04/20, ore 01:30
Cap. 12:

Mi è piaciuto molto come hai gestito i tempi in questo capitolo, portandoci avanti nel tempo, facendoci vedere l'uscita dal carcere di Benny (in un primo momento ho temuto che Brian fosse rimasto in prigione tutto quel tempo, ma mi sono detta che era impossibile, che doveva trattarsi di Benny e, per fortuna, così è stato).
Brian si è dimostrato un amico impareggiabile. Ha rimesso in piedi l'uomo che lo ha protetto e guidato in quei tre mesi fuori dal mondo, forse che gli ha pure salvato la vita, dato il caratterino di Brian.
È una fortuna più unica che rara, quel genere di tratto tipico della narrativa che la rende migliore della realtà.
Sono davvero contenta che anche per Benny le cose siano finite bene.
Poi sei tornata indietro e ci hai fatto vedere quello che è accaduto a Brian, il suo rilascio, l'incontro con un sempre affettuoso e apprensivo Michael (a proposito, mi è piaciuto come hai descritto Ben ♥).
Mi è piaciuto il crollo di Brian, perché oggettivamente non era possibile che tornasse a fare lo splendido in due minuti. Ha retto bene, ha retto perché aveva un obiettivo e la coscienza pulita, ma la tensione è stata tremenda, l'esperienza l'ha segnato, ed era giusto che lo mostrassi.
Ora quell'ultima frase di Michael su Justin, il grande assente!
Essendo maggiorenne spero non abbia avuto grandi problemi col padre, ma mi aspetto che non sia stato facile e sono curiosissima di scoprire gli ultimi dettagli di questa storia avvincente.
E per finire, grazie per le note. Adoro quando una storia, oltre a essere bella e rilassante, mi insegna qualcosa.
A presto. ^^

Recensore Master
06/04/20, ore 23:36
Cap. 11:

Un altro capitolo intenso, che mi ha tenuta con gli occhi incollati allo schermo, anche se ammetto che, ad un certo punto, il continuo rimbalzo 'Vostro Onore – Avvocato Marcus' mi ha fatta sorridere per l'effetto 'partita a tennis'.
Immagino sia proprio così che funziona, ma leggendolo fa un effetto strano. Sembra un formalismo eccessivo.
In compenso, però, ho 'sentito' perfettamente la voce di Melanie in ogni frase, in ogni parola, ed è stato come se mi trovassi sì, a incrociare le dita per Brian.
Justin si è comportato bene, e ho avuto l'impressione che il Vice-Procuratore Logan sia abbastanza d'accordo con lui.
Il retro della medaglia per cui un Omega passa dalla custodia del genitore Alfa al compagno Alfa è che potrebbe esserci un innamorato altrettanto Alfa che non piacendo al tutore dell'amato si vede preclusa la possibilità di coronare il proprio sogno d'amore, quindi converrebbe pure agli Alfa che gli Omega fossero liberi di scegliere.
Perdere il controllo, però, fa sempre paura.
Mie divagazioni a parte, comunque, ho trovato interessante anche la storia dietro al titolo, "kasa ba me". È sensato e anche d'effetto. Alla fine tutto quello che ci tocca emotivamente ci prende "allo stomaco", le viscere hanno tutta una loro letteratura.
Volo a leggere il seguito, perché non posso aspettare! ^^
A presto.

Recensore Master
02/04/20, ore 16:38

Ho trovato questo capitolo esaltante! *_*
Da un lato abbiamo ritrovato il Justin fomentatore di popoli con le sue opere artistiche, un po' quello che avevamo visto negli episodi in cui va contro Stockwell, e dall'altro c'è Brian che 'sa' che è lui, quando ancora non lo sa nessuno.
Noi sappiamo che ha ragione, naturalmente, ma se una cosa così accadesse nella realtà e non ci fosse alcuna certezza... il Brian di turno si convincerebbe comunque, e quanta forza gli darebbe! È un legame che va oltre il marchio, che lo tiene 'fuori' dalla prigione con la testa, un po' come i libri per Benny, penso.
La storia di Benny è fin troppo comune. Magari perché ce ne sono tante nelle serie poliziesche, di storie così, ma quelle da qualche parte devono aver tratto ispirazione, no?
È curioso come Brian e Benny abbiano dei tratti comuni pur essendo diversissimi. Entrambi sono finiti in carcere per aver difeso il loro Omega. Benny getta la maschera e parla con fatica, a differenza di Brian che cerca conforto in una presenza amica, ma non parla apertamente d'amore.
Brian insegue uno scopo più alto, Benny ha inseguito una vendetta.
Brian ha laurea e master, probabilmente, Benny era un barista e un pescatore.
Sono diversi per le possibilità che hanno avuto, economiche e sociali, ma si somigliano.
Non voglio giustificare l'omicidio, chiaramente, ma posso capire. >.<
E poi Mel... la sto adorando! ^^
Mi piace tantissimo che l'attenzione si sia spostata sul processo e che si senta la tensione di questi passaggi.
È stato bello vedere Michael prendere consapevolezza di fronte alle persone davanti al tribunale. Mentre sale la scala che lo porta all'aula, è quasi come se si preparasse a spiccare il volo.
Tra l'altro il movimento "My choice" è molto convincente. Ne abbiamo visti tanti di hashtagh e raduni in piazza, in questi anni. Hanno una forza che da fuori si percepisce, anche se quando ne fai parte ti tocca in un modo incredibile. È successo a Michael, è successo a me al primo Pride.
L'ho trovato molto efficace e, tra l'altro, mi piace la firma fatta di una lettera omega e un sole nascente, è un'immagine evocativa.
Insomma, questo capitolo mi è piaciuto davvero tantissimo e non vedo l'ora di leggere il seguito. ^^
A presto.

Recensore Master
30/03/20, ore 00:40

E ci lasci così!? O.O
Ora mi arrovellerò su "cosa" ha escogitato Melanie fino al prossimo capitolo! >.<
Posso immaginare che in qualche modo cerchi di stornare la responsabilità di Brian, ma non è il mio campo e non oso addentrarmi troppo in ipotesi fantasiose.
Mi ha fatto piacere trovare in Jennifer il personaggio supportivo e deciso che abbiamo conosciuto. Nello show lascia intuire che Craig non fosse stato troppo comprensivo con lei (nel mio headcanon ha pure alzato le mani) e sarebbe un altro tema interessante da affrontare. Lei ha il coraggio di andarsene e di portarsi via Molly, mettendo al sicuro entrambe, ed è un esempio davanti a tante donne che non hanno il coraggio di denunciare, di proteggere se stesse o i propri figli.
Tornando a Brian, che in questo capitolo ha un ruolo quasi marginale, mentre tutti sentono la sua mancanza e vengono "interrotti" nelle loro vite (non sono loro a interromperle, subiscono quello che sta accadendo a lui), ha fatto la cosa giusta, anche se la più difficile. Del resto, altrimenti non sarebbe Brian.
Sfida il sistema, ma questa volta non è lui a giocare la partita, non del tutto: lui può resistere, ma è Melanie, almeno per adesso, a dover condurre il gioco.
Aspetterò con impazienza il prossimo capitolo!
A presto. ^^

Recensore Master
27/03/20, ore 14:58

Wow! Questo capitolo è... intenso.
Mentre leggevo mi ha fatto riflettere su varie cose, dalla perquisizione di Brian (vederla nei film/serie TV è una cosa, l'impatto con la scrittura è un altro), all'arrivo in cella.
A suo modo Brian è stato fortunato perché ha trovato un compagno di cella che non gli è stato ostile, che anzi lo ha aiutato... eppure non è una lettura facile.
E poi "gli altri", parenti e amici, fuori, che aspettano, che fanno quanto possono, ma che non è "tanto".
Mi verrebbe da divagare su tante cose, da profana, ma non credo che EFP sia il luogo adatto e tanto meno lo è una recensione. ^^'
Mi è però sorto un dubbio: Mel sa dove si nasconde Justin, che è scappato e che i genitori cercano... quindi non rischia anche lei per questo?
E poi una riflessione: come dice Ted, la legge sul matrimonio riparatore era una cosa da Medioevo, ma in questo specifico caso, in cui non c'è stato stupro e Justin è, in fondo, consenziente, non mi viene da condannare la soluzione proposta da Mel (per quanto sia sbagliata sotto ogni punto di vista).
Già immagino che Brian non accetterà.
Questo aspetto "duro" della tua storia mi sta appassionando e ti ringrazio per avermi dato spunti su cui riflettere.
Sono contenta di avere la possibilità di leggere qualcosa che, dietro le dinamiche dell'omegaverse nasconde un tema impegnato.
A presto. ^^

Nuovo recensore
25/03/20, ore 20:55

Sono una appassionata di Qasf, mi sono innamorata della splendida storia di Brian e Justin, sono rimasta con l'amaro in bocca per il finale. Mi è piaciuto tantissimo questa storia, aspetto con impazienza il prossimo capitolo. Un bacio 😘 e grazie 🙏

Recensore Master
25/03/20, ore 01:27

Hai messo parecchia carne al fuoco in questo capitolo! E no, almeno per quanto riguarda me, non ti preoccupare: se Law & Order è una delle mie serie preferite c'è un perché. Anzi, per me è un valore aggiunto che tu abbia intrapreso questa strada parallela tra la realtà e la finzione.
Credo che sia più facile, a volte, insegnare i valori sociali attraverso la narrazione. Del resto anche i CowLip, gli autori di QaF, dissero che le donne che guardavano lo show, se avessero avuto figli gay, dopo aver conosciuto Brian, Justin e l'allegra famiglia, sarebbero state madri più comprensive e supportive.
Venendo a noi: mi fa sempre sorridere questa ambientazione portata ai giorni nostri, svecchiata fino a far parlare i personaggi di GoT (e sono d'accordo, Daeneris non meritava di finire così!).
Il modo in cui hai dipinto Craig è molto interessante. Sopratutto l'averlo definito 'gregario', dice moldo del personaggio: è un individuo meschino che guarda più alle apparenze che al benessere della sua famiglia.
Ancorato a un sistema patriarcale e Alpha-centrico (si può dire?). Giustamente hai fatto notare come sarebbe disposto a concedere la parità sociale ai beta, ma non agli omega.
Partendo per la tangente un'altra volta, mi sento di dire che proprio questa possibilità parlare della società in modo lato sia uno degli aspetti più interessanti dell'omegaverse.
Ora, comunque, Brian è in un bel guaio e mi pare di capire che non ne uscirà con la stessa facilità con cui se l'è cavata nella serie quando è stato accusato dal nipote.
Diciamo "che"... lui ha fatto il passo più lungo della gamba, ma se la giustizia non riconosce i diritti di qualcuno, è naturale che quel qualcuno ricorra a ogni mezzo per sopravvivere. Sono davvero curiosa di scoprire come proseguirai la storia.
Chiudo dicendo che mi è piaciuto moltissimo, ancora una volta, Vic: il modo in cui ha notato l'atteggiamento del povero Michael, il suo turbamento e gli è stato vicino dicendogli le cose giuste.
Anche il modo in cui hai sottolineato la familiarità di Michael con la casa di Brian mi è piaciuto perché in quei gesti c'è una vita condivisa. Per quanto io adori Ben, non posso fare a meno di pensare che Michael meritasse qualcosa di più da Brian.

Ti segnalo alcune cosette:
"ma si bloccò. trovandosi addosso" e "per un momento. ipotizzò che" -> o hai usato il punto al posto della virgola, o servono delle maiuscole.

"coincise spiegazioni" -> concise

"di slacciava la giacca" -> si

"Mickey!Che ne sa io," -> manca uno spazio dopo il punto esclamativo e quel 'sa' dovrebbe essere un 'so'.

Ma, soprattutto, hai inserito due volte di fila il capitolo. ^^

A presto. ^^

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