Recensioni per
Les Fleurs du Mal
di Koa__
Ciao! |
Ciao cara! Eccomi a passare con la prima recensione, scusa i miei tempi biblici. Credo di essere arrivata alla fine di questa raccolta, sono andata un po' a salti in base a come mi ispiravano le coppie e i titoli. Baudelaire è stato il filo costante di tutte queste storie ma in questo caso è stato come averlo presente fisicamente, sempre più prepotente si è inserito in ogni coppia e qui ha trovato ancora più espressione. Non avevo mai letto una storia sui signori Holmes, non so se in questa sezione ne esistono, se sei la prima ad aver scritto di loro come totali protagonisti, però è stata una storia bellissima e molto molto dolce. Baudelaire è l'autore galeotto, il signor Holmes aveva desirato parlare con lei da tanto tempo e finalmente della pioggia e un libro di poesie hanno operato il miracolo. Mi piace che non ci siano dialoghi diretti, mi piace tanto che la storia si è svolta in gran parte nella mente di lui, nei suoi desideri, nelle sue speranze, nella sua immaginazione. Penso anche siano completamente IC, la madre nella serie spicca per essere più diretta e di polso del padre, più intelligente, una madre poi che riesce a farsi "rispettare" dai suoi figli anche se loro sono ormai adulti (adesso sto pensando alla scena di quando i fratelli Holmes fumano una sigaretta e poi la nascondono, molto dolce e casilingo finalmente, sapeva di quotidianità). Tutta questa atmosfera l'ho ritrovata qui, con un signor Holmes molto molto innamorato, che vuole semplicemente sentirla parlare, che è già innamorato. È un'altra perla e io sono contenta di averla letta. |
Questa raccolta è seriamente un capolavoro e ti ringrazio di farmi leggere storie di coppie a cui mai avrei pensato o a cui di solito non sono interessata. Scritte da te sono sempre un capolavoro e mi piace tantissimo come hai reso l'introspezione di Irene, sono sempre più colpita. Sarà che ho visto anche in questi giorni la prima puntata della seconda stagione, che ho rivissuto tutte le contraddizioni di questo personaggio, provando a capirla senza mai riuscirci del tutto. Mi sono piaciute tutte le metafore, le immagini che hai usato per rendere Irene vivida in maniera tridimensionale, certi oggetti che sono perfetti se associati a lei: la porcellana, le perle, la cipria. Tre elementi che mi hanno stagliato, indelebile nella mente, il suo volto e il suo corpo e il suo mondo interiore. Giuro, è come se tu avessi trovato i tre elementi che uniti creano lei, hai toccato la sua essenza. Irene è in una prigione, ha voluto giocare con un gioco più grande di lei, sappiamo bene che è molto intelligente, ma anche che non è brava a sopravvivere, non del tutto. Lo dice, "non sopravviverei sei mesi". Quindi la sua intelligenza non può nulla pare dinanzi alla forza bruta del mondo esterno. Moriarty? Lo ammirava mentalmente, di questo ne sono certa anche io, ma sono contenta che hai reso la loro relazione più di sesso che d'amore. E Irene di ciò è insoddisfatta e anche il sesso ne risente, vuole di più, vuole i sospiri d'amore e non di piacere. Sono curiosa: immagini poi per questa storia che l'amore di Irene sarebbe stato Sherlock? O in questa storia Irene conosce già Sherlock di persona e non ha provato nulla per lui? Hai detto che volevi usare uno stile diverso per ogni coppia e sappi che si è notato. Qui è più asciutto, diretto, tante frasi secche che come dardi incidono la pagina e la sensibilità del personaggio e del lettore. Davvero bravissima, ormai mi sa che mi manca poco per completare tutta la raccolta. |
Ciao! Questa volta non mi sono buttata su altre coppie, ma sulla tua OTP, sentivo la necessità di leggere una Johnlock scritta da te e sappi che penso di aver letto una delle tue migliori. Ne ho lette tante sul tuo profilo, mi hanno sempre più appassionato quelle in cui l'atmosfera era a metà tra la realtà e il sogno, quasi un pizzico di magia, il mondo sfumato, una finestra opaca che rendeva tutto una bolla d'amore tra John e Sherlock. Qui invece c'è concreta realtà, c'è la vita quotidiana, c'è un respiro potente di solidità che mi ha sconvolto perché mi sembrava di leggere il proseguio della serie BBC. Hai preso un elemento del canon, i messaggi che John si era scambiato con Eurus e hai avuto un colpo di genio che io ho sinceramente adorato. Gli sms sono un elemento molto moderno in Sherlock e inserirli nella storia, soprattutto renderli l'inizio della presa di coscienza del loro amore... mi è piaciuto da morire. Sherlock ammette che gli manca John, quasi un impatto di follia. Chi non lo ha mai fatto? Mi hai avvicinato Sherlock Holmes umanamente, non era più il detective genio, il sociopatico iperattivo, ma un uomo innamorato che non riesce più a trattenere il suo amore e che ha bisogno di dirlo, di urlarlo, di farlo conoscere alla persona amata. Miracolo dei miracoli: John ricambia. Mi è piaciuta la differenza della descrizione dei due rapporti sessuali, la prima volta piena di passione ma quasi più lenta, disperata, nessuno dei due riesce a crederci, sta succedendo veramente, lo hanno aspettato per anni e finalmente sono l'uno tra le braccia dell'altro. La seconda volta è quasi più animalesca, un voler marchiare un possesso, un prolungare la loro unione, voler ricordare all'altro che cosa è stato e che non potrà più essere come era prima. C'è molta più "fame" la seconda volta e mi è sembrato davvero di leggere e di sentire sulla pelle una situazione che potrebbe capitare - che sarà capitata - a tante persone comuni. Sarò ripetitiva, ma mi è piaciuto da morire anche il loro dialogo. Penso tu ti sia superata, a parer mio. Hai ragione nel dire che John è un soldato e che ha bisogno di un comando, ha bisogno di eseguire. E trovo completamente IC che Sherlock voglia darsi completamente la colpa di ciò che è successo, che si rigiri nell'autocommiserazione. Hai dato una rilettura della terza stagione che dagli occhi di chi shippa John con Sherlock è altamente credibile, non è nulla forzato, anche perché a parer mio tutta la serie può avere mille chiavi di lettura e non una sola. Io mi trovo a concordare con tutto. Sherlock vergine (forse per me non lo è più nella quarta stagione, ma quella è una stagione particolare), Sherlock che vuole dichiararsi a John una volta tornato a Londra, ma è bloccato dalla rivelazione della nuova storia d'amore di John con Mary. Il matrimonio, il cuore spezzato. Devo dire che hai spezzato anche il mio cuore con quella parte di dialogo, così come quando Sherlock gli dice che non può essere il suo amante, non potrebbe sopportarlo. Tutto troppo dannatamente IC. Più nasce la consapevolezza di Sherlock su cosa sia giusto fare più il linguaggio diventa diretto, sfrontato, ricco di parole più crude. Hai seguito una melodia che io personalmente sono stata in grado di percepire. Trovo realistica la decisione di aspettare. Cosa faremmo noi? Sceglieremmo in base alla passione di una notte? Magari alcune persone preferiscono questa via. Ma Sherlock no. Non è solo John che ha bisogno di aspettare e scegliere - il suo cuore già lo ha fatto, la sua mente non ha capito - ma anche Sherlock. Ha preso a cuore Mary e la bambina, sente profondamente la necessità di proteggere la famiglia di John e una parte gigante di lui non vuole farle soffrire e non si perdona. È stato davvero meraviglioso immergermi in questa storia, mi dispiace se è una recensione sconclusionata, ma è a caldo, sono tutte le emozioni che mi ha generato. |
Non è facile trovare le giuste parole per descrivere quello che mi ha fatto provare questa shot. E' vero, è molto diversa dalla precedente e anche dalla prima che ho letto, quella su John e Sherlock. |
Ciao Koa, |
Ciao cara! Da tempo volevo leggere una tua storia su Victor e Sherlock, sei sempre molto toccata dalla loro relazione e volevo scoprire come l'avresti dipinta. Allora ho pensato di continuare con questa raccolta, sto leggendo anche quella di Nao, trovo che sia un progetto davvero intrigante. Per prima cosa vorrei congratularmi con te per come hai reso benissimo l'atmosfera del luogo che hai scelto: il Salento. Io non so se tu hai mai visitato il Salento, ma è la mia terra e l'ho ritrovata nelle tue parole, all'improvviso, vedendola anche con occhi diversi. Non apprezziamo mai ciò che abbiamo. Potrà sembrarti strano ma hai scelto due odori (lo spray delle zanzare e i pomodori) che sono proprio tipico di un'estate salentina. Uno spray per zanzare potrebbe apparire un odore "poco romantico" nella narrazione, o comunque poco convenzionale. Invece io mi sono ritrovata catapultata in estate, in veranda, alle feste, le sere in cui tenere lontani gli insetti è quasi un'impresa titanica e quindi l'odore di questo spray che diventa talmente tanto familiare da essere dimenticato. Victor e Sherlock sono calati in questo ambiente, mi è sembrato quasi un film di Ozpetek, come "Mini Vaganti", non so se l'hai mai visto, secondo me è un capolavoro. Si amano, ma sono spaventati. Si amano e non riescono a comunicare, vorrebbero costantemente un gesto dall'altro e forse vivranno nel rimpianto? Hai creato questo legame d'amore indissolubile perché non importa la lontananza e il tempo, loro si ameranno comunque, però non riescono forse a vivere la quotidianità o non riescono ad essere sinceri. Si capiscono, l'uno con l'emotività e l'altro con un'acuta intelligenza, due facce della stessa medaglia, come se potessero completarsi. E lo fanno, per un certo periodo riescono a completersi e vivono la loro bolla d'amore, ma sono anche bloccati. Mi hanno dato la sensazione di non riuscire a compiere il passo finale, di essere congelati sul posto. La stessa narrazione tu la presenti come un susseguirsi di scatti fotografici, tante immagini l'una di seguito all'altra, soprattutto quando Sherlock comprende la decisione del suo amico, del suo amante. È un'altra storia che mi ha incantata, si vede che eri profondamente ispirata per questa raccolta, o forse sento profondamente l'ispirazione che Baudelaire ti ha suscitato. È davvero una meraviglia, loro due sono stati bellissimo da leggere, ed era tutto perfetto come sempre, complimenti :) |
So che sto leggendo un capitolo nel bel mezzo di una raccolta, e leggerò piano piano anche il resto, ma visto che sul tuo profilo c’è un seguito di questa storia, la tentazione è stata troppa. Rimedierò! |
Premesso che amo solo le JL e prediligo i rating alti, paradossalmente in questo periodo ne sto leggendo pochissime, salvo lo scorrere veloce delle ff inglesi per cercare la candidata successiva, e niente di lungo, per non distrarmi dal mio slancio dissennato. |
Ciao! Ma che bellezza! Se sulla tua NOTP scrivi così io dico solo WOW, perché sinceramente mi hai scombussolato un bel po' il cuore. Si vede che la poesia ti ha pienamente ispirato in questo periodo, qui è stato come leggere poesia in prosa, un ritmo incalzante che era una vera e propria danza. Se non ricordo male avevi detto che questa storia ti era sgorgata di getto, beh, tanto di cappello perché sinceramente io sono sconvolta dalla musicalità interna, sembrava che si potesse ballare questo testo e per un'amante della danza come me questa è sicuramente un fattore positivo e singolare. Il simbolo della tomba ha molteplici significati. Quello più pratico è la tomba di Molly della quarta stagione, la tomba con sopra scritto "I love you" e che poi Sherlock distrugge con ferocia. È un elemento che anche io ho ripreso nella mia Sherlolly perché a parere mio - per la ship - quello è un momento seriamente importante. È una tomba che li ha fatti incontrare a metà strada, ma è anche una tomba che potrebbe dividerli e Molly ha bisogno di seppellire in maniera evocativa la se stessa del passato. Nel corso delle stagioni, io direi soprattutto dopo il matrimonio di John e Mary, Molly è caratterizzata da una profondissima rabbia. Schiaffeggia Sherlock. Perché sa di non essere amata e allo stesso tempo non riesce a concedersi più di essere amata da un altro uomo perché la sua mente, il suo cuore e la sua anima vogliono Sherlock. Si sente in trappola, in fondo è in una tomba. E allora reagisce con le unghie e con i denti, è un animale che ringhia perché è troppo spaventato a causa degli schiaffi passati. Ma ora quella Molly può non esistere più. Molly è amata, il suo Sherlock la ama, e lei deve uccidere la sua rabbia e concedersi all'amore. La danza diventa una danza di seduzione, una danza di catarsi. Ti giuro, mi sembrava di sentire i tamburi e di vedere il movimento di Molly. Come hai impostato la danza può essere più di una danza di seduzione, può essere proprio l'atto sessuale a mio parere. Starò andando troppo avanti con la testa e mi starò perdendo, ma mi capita sempre così con la poesia - mille interpretazioni in una sola parola - e qui si sta parlando di una poesia. |
Eccomi, tesoro, a completare questa elegante raccolta |
tesoro, buongiorno |
Ciao! Mi sono riletta questa storia proprio stamattina e mi sono resa conto che mi è piaciuta molto più della prima volta! |
Ciao Koa, arrivo un po’ in ritardo anche con questa one shot, ma ci tenevo a lasciarti un commento. |
Ciao! Avrei voluto lasciarti subito una recensione, ma mi sono resa conto che avrei fatto meglio a riordinare le idee, perché le cose che ho da dire sono forse più del solito. |