COSE! Cose mie! Cosazze!
Ma porca pupazza, che mi combinate? Nel senso: come combinate il mio povero cuore? Io lo so che quando ci siete di mezzo voi l'angst regna sovrano, con tanto di stola papale, scettro e corona di zirconi... però mannaggia a voi, qui non c'è stato alcun preavviso, nessuno "attenzione, cardiopatici, tornate indietro": niente! M'avete fatto tuffare a candela e sto ancora sputacchiando angst e lacrimoni, sappiatelo. Mi ricompongo solo per voi, però, sperando di cavarmi fuori qualcosa di coerente.
Dunque, già il titolo pone un quesito esistenziale dal peso non trascurabile, che imposta di netto il tono dell'intera storia. Fonde due estremi, o almeno ho avuto quest'impressione nel leggerlo: quello del "mero" fandom, con l'allusione all'anima che riporta inevitabilmente alla Gemma, appoggiandosi quindi su un qualcosa di (forse?) specifico, e quello universale dell'incognita in sé, che pone le proprie radici nell'essenza stessa dell'uomo e dei millenni in cui si è posto questa domanda senza mai potervi rispondere. Al massimo si è costruito consolazioni, illusioni in cui rifugiarsi e credere.
Ecco, Peter non ha nemmeno quelle, ormai. Non si illude, non ne ha nemmeno la forza, non ne ha la vita. Già dopo i primissimi paragrafi ero straziata (la parcella vi verrà recapitata immaninente, statene certe), e allo stesso tempo completamente avvinta da questo involucro di Peter che cerca qualcosa. Non di andare avanti, no, ma cerca Sigyn sapendo di trovarla esattamente lì e ponendole questa domanda che dilania. E Sigyn è lì poiché esule e angosciata da un dolore speculare, ed è qualcuno che, a differenza di un qualunque midgardiano, può avere un'idea molto più precisa su dove vada effettivamente l'anima, quando muore. Oltre a poter comprendere benissimo il concetto di fedeltà che trascende qualunque confine. È una concatenazione di coincidenze e flussi non meglio definiti, quella che li porta a parlare di una questione così delicata, eterea, e allo stesso tempo insostenibile nel modo in cui pesa su entrambi. Mi sono posta non poche domande in proposito, ma per ora rimango volentieri con la curiosità, sapendo che, conoscendovi, otterrò lumi soddisfacenti più avanti. Per ora, consideratemi molto intrigata da tutto questo.
Ma torno a loro, e al loro discorso. Parlare della morte è facile, e allo stesso tempo terribilmente complesso; trovo che voi l'abbiate fatto in modo estremamente interessante, frutto sia della vostra abilità introspettiva ed espressiva, che del vissuto dei personaggi in scena. Peter è un sognatore guidato comunque da una mente scientifica e razionale: in un certo senso lo trovo molto affine a Sigyn, anche lei propensa ai sogni ad occhi aperti, ma comunque dotata di logica ferrea e capacità pratica. Se coi rispettivi partner si trovano spesso a cozzare per divergenze d'ideali e opinioni, tra di loro sembrano incastrarsi molto, molto bene – anche, appunto, nel dover tenere testa a personalità così problematiche e difficilmente gestibili come lo sono Loki e Tony. Comunque, mentre Peter qui si trova totalmente disilluso, ma non abbastanza da non sperare di poter ricercare qualcosa oltre il proprio mondo, qualcosa che possa ridargli ciò che ha perso, Sigyn sa perfettamente che un Aldilà esiste, ma si trova costretta a precluderlo appellandosi a patti antichi che a lei sono ben noti, ma che a un giovane disperato suonano come barriere travalicabili. Soprattutto essendo un sopravvissuto (ho amato questo termine nell'accezione del capitolo), uno che la morte l'ha toccata per poi riuscire a raccontarlo – o meglio, a tenerlo dentro di sé a corroderlo.
L'apparizione di Loki è stata un fulmine a ciel sereno, lo ammetto: non mi aspettavo una sua comparsa fin da subito, anche se intuivo che i cancelli di Hel non sarebbero riusciti a trattenerlo a lungo – colgo riferimenti a una certa minilong, Cosa1? Elucubrazioni a parte, dire che questo incontro mi abbia messo sul chi vive è un eufemismo. Loki non fa niente per niente, e viene da pensare che, oltre al prezzo necessario di per sé a riportare indietro Tony, pretenderà un prezzo ulteriore; oppure ha un qualche interesse specifico a sfruttare Peter per varcare o schiudere le soglie dell'Aldilà. Sul fatto che abbia un proprio tornaconto personale, comunque, ci metto la mano sul fuoco. Da lui, non mi aspetterei nulla di meno.
A parte i miei credo ragionevoli sospetti, il confronto tra Peter e Loki è stato estremamente interessante, prima di tutto perché basato unicamente sulla vostra approfondita conoscenza dei personaggi, non avendo mai avuto interazioni canoniche. E l'ho trovato scorrevole e credibile in tutto e per tutto, dall'iniziale circospezione di Peter, al suo scatto impulsivo; dall'aria sardonica di Loki alla sua melliflua abilità con le parole.
Sì, Cosette, come avrete intuito sono già del tutto presa da questa storia, al 100%, sia a livello di trama, che di introspezioni, che di stile.
A quest'ultimo proposito: sono innamorata della prosa che avete creato <3 In alcuni punti ho riconosciuto chi ha scritto cosa, almeno credo, e comunque il tutto rimane estremamente scorrevole senza per questo perdere di forza evocativa o carattere. E appunto, quei passaggi in cui si legge più l'una o l'altra impreziosiscono il risultato finale: avete saputo dare brillantezza ai personaggi che amate scrivere, senza per questo portare l'uno ad oscurare l'altro né farli muovere forzatamente nei "passaggi di mano" obbligati quando si scrive qualcosa in due. Quindi complimenti, caVe <3
Va bene, mi accorgo ora questa recensione è un delirio abnorme, è sconclusionata e ho detto un centesimo di quel che volevo dirvi, ma in caso contrario mi sareste venute a cercare sotto casa... insomma, questo progetto parte nel migliore dei modi, Cosette, e promette tanto di quell'angst da assicurarmi pianti a fontana e sofferenza dilagante... quindi come potrei mai scollarmene?
Brave come sempre, in singolo o in dinamico duo <3
Spero che l'ispirazione vi assista e nel frattempo vi mando un mega-abbraccio di quelli molto poco howardiani (e vi lancio un dollaro e trentatré centesimi, che sossordi!)
-Light/Cosa 2 da Crans sur Mer-
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