Recensioni per
Breve storia di quasi niente
di LadyPalma

Questa storia ha ottenuto 12 recensioni.
Positive : 12
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
21/06/20, ore 12:16

Ciao, carissime,
Che strano, non l'avevo commentata subito. Non sapete come ero incollata allo schermo per leggere tutto. Fosse stata anche una lunga storia di quasi niente l'avrei letta con la stessa curiosità. 

Ho finito di leggerla e ho ancora mille idee che mi frullano in mente. Dovete proprio togliermi la curiosità: l'uomo dal nome strano, col grosso porro sul naso e per niente anonimo, Agilulfo, esiste davvero? O forse è una rappresentazione dell'inconscio di Mario Bianchi? Quando una persona è troppo sola/isolata finisce col fantasticare interazioni umane, in pratica si crea non dico amici immaginari ma qualcosa di simile.
E' Agilulfo che gli mette la pulce nell'orecchio, che gli fa venire voglia di cambiare alimentazione, ed è lui che gli fornisce il coltello. Come avrebbe potuto prenderlo dalla SUA cucina se non fosse lui? E perché mai avrebbe dovuto passarglielo e fargli questo "favore"?

Il poveretto sembra impazzito. Leggere di lui è stato divertente, per certi versi catartico, ma non vorrei trovarmi nella sua situazione. Ignorato sempre e ovunque. Ovvio che si finisce con l'impazzire!

(Recensione modificata il 21/06/2020 - 12:17 pm)

Recensore Master
25/03/20, ore 19:56

Ciao care, eccomi qui finalmente *___*
Sono felicissima di essere riuscita a passare dalla vostra grandiosa storia, mi avete lasciato assolutamente senza fiato e non riesco ancora a credere a ciò che ho letto!
Volevate raccontare del niente, e invece in questo racconto è successo proprio di tutto!!!!
Intanto, il fatto che Mario abbia ucciso la collega per una banalità come la carta fedeltà dell'Esselunga è veramente allucinante!
Insomma, completamente da folgorati, e per cosa poi?
Per un po' di sushi scontato del quaranta per cento, MA! XDDD
Mi avete ucciso ogni singolo neurone, e devo dire che il vostro protagonista ha un bel po' di problemi mentali che non riesce a sistemare, mi sa XD
Poi, il fatto che abbia un amico immaginario alla sua età non fa che convalidare questa mia idea... sì, decisamente fuori di melone, ahahahahah!!
Però mi avete davvero conquistato, anche perché siete riuscite benissimo ad amalgamare i vostri stili, io non saprei dire chi ha scritto cosa!
Anche io ed Evelyn abbiamo fatto un po' come voi, scrivendo dei pezzi e poi passando la palla all'altra, ma ognuna di noi poi era libera di rimettere mano anche al lavoro dell'altra ^^
È stato davvero interessantissimo partecipare a questo contest, sono felicissima che anche voi ci siate state *___*
Vi mando un grosso abbraccio e vi rinnovo i miei complimenti, è stato un vero piacere leggervi :3
A presto ♥

Recensore Master
20/03/20, ore 19:29

SECONDA CLASSIFICATA (PARIMERITO)
“Breve storia di quasi niente” di GiuniaPalma e Juriaka




Grammatica e stile: 9,5/10


Ciao carissime, che piacere avervi a questo contest *-*
Dal punto di vista grammaticale non mi pare di aver notato nessun errore, il testo è incredibilmente scorrevole e pulito, non ci sono sbavature importante e si vede che ci avete messo una grande cura!
Ho trovato solo qualche virgola di troppo ogni tanto, per esempio prima delle ‘e’ congiunzione (lo faccio anche io qualche volta, ma solo quando i periodi sono molto lunghi e avrebbero quindi bisogno di una pausa), una volta ne ho trovato una tra soggetto e complemento o cose del genere, ma non è stato un fenomeno che ha penalizzato in maniera grave la storia, anzi! Comunque ho tutto segnato da una parte, ve lo farò avere sotto richiesta, come sempre ^^
Per queste piccole ‘sviste’, per qualche piccola imprecisione sulle maiuscole nei pressi dei dialoghi e per il fatto che in certi punti sarei andata a capo più spesso, ho deciso di non assegnarvi il punteggio pieno, ma per il resto non ho nulla da ridire, anzi, ho solo da farvi i complimenti!
In genere – come vi sarete rese conto leggendo i miei scritti – sono una grandissima fan dei dialoghi e sono dell’idea che diano maggiore dinamicità alla storia. Tuttavia, nonostante i pochi scambi di battuta presenti nel vostro testo, sono rimasta completamente coinvolta e ho trovato la vostra storia di una dinamicità e un impatto sconvolgenti! Vi posso giurare che ho divorato il testo in pochissimo tempo, mi è scivolato via con una fluidità assurda. Sarà per il lessico assolutamente perfetto in ogni frangente, sarà per la formulazione delle frasi chiara e armonica, sarà perché avete creato tantissime immagini vivide, sarà per la scelta della prima persona presente, ma mi avete fatto amare alla follia una storia quasi priva di dialoghi e, credetemi, non è affatto un’impresa facile!
Bravissime, lo stile era davvero bello e piacevole *-*


Trama e personaggi: 10/10

Sapere che la trama è nata completamente a caso mi lascia spiazzata, perché a leggere la vostra storia non si direbbe proprio! Tutto è coerente, non ci sono buchi, non ci sono imprecisioni, come se vi foste organizzate nel minimo dettaglio per raccontare la storia di questo personaggio. E la cosa migliore è che non è nemmeno una trama semplice e lineare, ma avete introdotto un sacco di dettagli che poi si sono rivisti più avanti (come la figura di Agilulfo e il suo porro sul naso) e hanno assunto importanza man mano che la vicenda andava avanti.
Inoltre ho avuto l’impressione che la trama avesse lo stesso andamento per tutta la storia, non ha mai rallentato creando dei punti di stallo e non è nemmeno andata di corsa, vi siete prese sempre il tempo per sviluppare ogni scena, senza perdervi in chiacchiere o senza tagliare pezzi importanti. Il risultato, dal punto di vista dello sviluppo della trama, è omogeneo ed efficace.
Per quanto riguarda invece i personaggi, abbiamo un protagonista – Mario – che è perfettamente caratterizzato nella sua normalità eccessiva, dà esattamente l’idea di quello stereotipo che avevate in mente! Non siete mai uscite dagli schemi, aggiungendo dettagli che potevano renderlo ‘particolare’. In particolare mi è piaciuto come avete ironizzato sulle “grandi novità” di questa mattinata: è saltato un bottone della camicia, ha trovato un volantino pubblicitario sulla macchina – tutte cose che per noi sono all’ordine del giorno, nulla di che, ma che l’hanno fatto esaltare perché lui non è abituato a questi grandi colpi di scena! Ho riso un sacco quando ha deciso di andare in un ufficio senza bottone e si è detto “oggi farò questa pazzia!” XD
Questo modo di ironizzare su di lui lo ha reso un personaggio forte, ben caratterizzato e ben visibile nella mia testa – anche se lui dice di essere invisibile agli occhi di tutti :P
Allo stesso tempo siete riuscite a inserire benissimo anche il suo principio di follia, che poi l’ha portato addirittura a commettere un omicidio: prima si immagina di essere una pirata con la sua ciurma nel bel mezzo della tempesta, perdendo un sacco di tempo, poi spunta fuori la figura del suo amico immaginare Agilulfo – che poi non è altro che una sua trasposizione, la metà folle di sé, quella che non emerge nella vita di tutti i giorni e che solo lui può vedere.
In fondo, chissà, abbiamo tutti un Agilulfo in noi, anche se non ci porta a essere dei criminali XD
Grazie a tutti questi dettagli che avete inserito, l’omicidio finale ha avuto un suo perché. Non è che Mario è impazzito a caso e ha ucciso la collega, no, ha vissuto un processo che l’ha portato a ciò; avete motivato perfettamente questo suo gesto, entrando nella sua psicologia e rendendolo quindi un personaggio ancora più forte!
Ottimo lavoro, davvero! Non è una cosa così semplice costruire una caratterizzazione così approfondita in un testo così breve, ma voi ci siete riuscite alla perfezione ^^


Originalità: 4,5/5

Non so perché, ma la vostra storia mi è sembrata davvero originale! Mi avete stupito dalla prima all’ultima riga, non mi aspettavo affatto ciò che ho letto e non posso che complimentarmi per quest’idea!
Come ha detto Palma nelle sue note finali, non c’è nulla di più originale della banalità, ed è proprio vero! Nessuno nelle storie racconta mai la storia dell’impiegato di Roma col nome a caso, creiamo sempre dei personaggi che abbiano qualcosa di particolare, che tutti possano riconoscere e che alla fine sono quasi più banali della gente normale, perché sono ‘forzatamente particolari’.
Allo stesso modo, dato che il vostro personaggio non era mai uscito dagli schemi, nel momento in cui l’ha fatto non si poteva prevedere cos’avrebbe fatto, e questa è stata un’ulteriore fonte di sorpresa!
Il finale poi mi ha lasciata davvero basita, il dettaglio del porro sul naso non me l’aspettavo affatto :D
L’unico motivo per cui ho deciso di non assegnarvi il punteggio pieno (vi prego, non odiatemi!) è che mi è capitato parecchie volte di leggere storie in cui il protagonista ha un amico immaginario, che poi in realtà è una parte di sé ‘rinnegata’ e che lo spinge a fare delle cose a mo’ di grillo parlante. Questo è probabilmente l’unico elemento che mi ha lasciato una sensazione di ‘già visto’; non avrei voluto sottrarvi mezzo punto perché non è poco, ma purtroppo io ho deciso di lavorare solo a mezzi punti e non me la sono sentita di darvi il punteggio pieno.
Spero vogliate perdonarmi!
Comunque mi complimento di nuovo per l’idea, siete state mitiche!


InkMaster5: 5/5

Non ho assolutamente idea di chi abbia scritto cosa, eppure conosco i vostri stili! Se dovessi proprio tirare a indovinare, potrei intuire che l’ha iniziata Palma, ma è giusto una supposizione derivata dal fatto che conosco piuttosto bene i vostri stili; comunque un qualsiasi lettore non potrebbe mai e poi mai notare che la storia è scritta a quattro mani, siete riuscite a fondere talmente bene i vostri stili che sembra scritta da una sola persona! Ed è esattamente ciò che vi chiedevo per questo contest, quindi non potevo desiderare di meglio, mi avete presentato un lavoro omogeneo in ogni sua parte!
Sarà che in fondo i vostri stili non si discostano poi tanto e quindi partivate già con una buona base, ma comunque non posso che farvi i complimenti per il modo in cui vi siete adattate l’una all’altra!


Gradimento personale: 5/5

Non ci sarebbe altro da aggiungere, davvero, perché questa storia è assolutamente fortissima e l’ho follemente adorata, vi ringrazio di tutto cuore per avermela consegnata! *-*
Innanzitutto per via dello stile, come vi ho accennato: se una storia mi coinvolge, mi intriga e mi tiene incollata allo schermo automaticamente finisce tra le mie preferite, perché è una caratteristica fondamentale!
Poi l’idea e il modo in cui l’avete sviluppata, è stato assolutamente pazzesco! Ogni piccolo dettaglio era inserito al momento giusto nel punto giusto, non cambierei una sola virgola di questa storia!
E poi l’ironia. Ahh, l’ironia, il mio pane quotidiano *-* se una storia mi diverte e mi strappa delle risate, guadagna un sacco di punteggio… e vi assicuro che ho riso! Seguire Mario con i suoi piccolissimi ‘successi’ nella quotidianità, leggere delle sue ‘trasgressioni’ che non facevano effetto a nessuno, mi ha davvero ucciso XD
Bravissime, davvero, se potessi vi metterei un punteggio molto più alto di 5 in gradimento personale *___*


Totale: 34/35

Recensore Master
19/03/20, ore 15:17

Carissima Juriaka, felice di ritrovarti! E cara Giunia, piacere di conoscerti, è un pezzo che ti incrocio nei vari contest, e quindi finalmente eccoci qui! Ma quanto è bella e super originale questa storia? Anzitutto ha il pregio specialissimo di essere una storia italiana, ambientata a casa nostra e non, come capita spesso, a New York, 😃 perché visto l'argomento più che mai la banalità la si trova dietro casa e non chissà dove oltreoceano. Ed evviva Mario Bianchi, appena meno banale di Mario Rossi 😂 e un bel titolo che incuriosisce e attrae. Ammazzare qualcuno per la carta fedeltà dell'Esselunga è qualcosa ai limiti del surreale, a questo punto si può veramente credere di aver visto di tutto. È interessante il modo in cui la follia piano piano emerge nella mente di Mario, che in realtà possiede un alter ego immaginario che funge da suggeritore nella buca e lo spinge ad agire, a introdurre quei frammenti di originalità per uscire dalla routine. .. Si comincia in sordina, con il bottoncino della camicia perduto, poi il volantino pubblicitario con il quale già si passa al sogno ad occhi aperti... Per finire con il bisogno irrinunciabile di... mangiare sushi davanti alla partita. Agilulfo è una figura che es e pian piano allo scoperto: all'inizio sembra solo il tipico collega d'ufficio, quello un po' petulante che ti ruba un pezzo di panino in cambio di consigli non richiesti. Poi si rivela essere l'anima nera della situazione, l'eminenza grigia che mette in mano a Mario l'arma del delitto. E il lettore qualcosa intuisce, ancor prima di arrivare all'epilogo finale, quando Agilulfo invita Mario a compare il sashimi al salmone che è il suo preferito (come se dovessero in realtà cenare assieme) o come quando Mario osserva tra sé che un coltello come quello, in casa, non sapeva neppure di averlo. All'epilogo finale, ecco che Mario e Agilulfo diventano la stessa persona: Mario, l'omino a cui nessuno mai faceva caso, la cui presenza o assenza non faceva la differenza, diventa così Agilulfo, personaggio originale a partire dal nome. E forse chissà, in fondo realizza un sogno.

Recensore Master
17/03/20, ore 13:54

Carissime, come sono contenta di essere riuscita finalmente a leggere la vostra storia!
Sento di avere tanto da dire, e ho la sensazione che ci sia ancora di piu' che non sono riuscita a cogliere; questa mi sembra una di quelle storie che, per spiegare davvero il loro messaggio, dovrebbero essere lunghe chilometri, ma, se lo fossero, perderebbero inevitabilmente di significato.
Questa e' una di quelle storie che sono belle cosi' come sono, e che trasmettono tanto con le parole da cui sono state formate.
In verita', e' una storia che racconta degli avvenimenti, ma racconta anche una morale, che ora provo a spiegare, secondo il mio punto di vista: inizialmente ho ritrovato una grande monotonia, non certo nello stile (al contrario, mi avete davvero catturato fin dal principio, e di questo tanto di cappello), ma nella vita, nel nome, nella routine del protagonista, che mi pare un uomo normalissimo, fin troppo, e decisamente "l'individuo standard" di una societa', quello che ogni genitore vorrebbe, probabilmente.
E gia' qui mi avete stupito, perche' e' raro, credo, trovare una storia che parla di un uomo normale, proprio perche', essendo normale, abitudinario e forse anche noioso, non catturerebbe il lettore; in una storia ci si aspetta che succeda qualcosa, quindi certamente questa normalita' dev'essere infranta a un certo punto della trama, altrimenti la trama stessa stenta a sussistere.
Invece, ho come avuto l'impressione che la trama qui ci sarebbe stata comunque, anche senza il colpo di scena finale, anche senza lo stravolgimento della normalita' di quest'individuo, perche' ho adorato come avete raccontato quanto fosse monotona la sua vita, che certamente dev'essere una cosa comune, soprattutto nella societa' contemporanea.
E poi, i colpi di scena: lui che "sogna" di essere su una nave, lui che prova a cambiare la sua routine e il senso di euforia che lo coinvolge, che, ancora, va a ricalcare al tempo stesso il suo essere cosi' normale e la sua progressiva alienazione da tutto cio' che fino ad allora considerava normale.
E, infine, lui che stravolge completamente il principio, la trama stessa e la sua vita.
E' interessantissima anche la figura di Agilulfo (credo di non aver mai sento questo nome in vita mia XD), che sembra quasi un alter ego di Mario, il suo doppelganger, se vogliamo (ditemi che l'ho scritto correttamente, vi prego).
Davvero, ho adorato troppo tutto questo, avete fatto un gran lavoro ed e' bellissimo che entrambe lo abbiate fatto "senza sentirne il peso", senza ansie, ma semplicemente riversando i vostri pensieri, almeno cosi' credo.
Si vede che e' qualcosa di "naturale" e questa e' la sua vera bellezza, oltre ai mille significati che ci sono sotto e che una recensione non comprenderebbe tutti.
Anche lo stile di ognuno l'ho trovato perfettamente amalgamato, anche se mi azzardo a fare delle supposizioni, per gioco: sono quasi certa che il primo pezzo l'abbia scritto Giunia e il secondo Juriaka, non so bene perche', forse un indizio e' stato quel "perdigiorno dei filosofi"... non importa a nessuno, ma mi sono divertita a indovinare chi ha scritto cosa XD
Davvero complimenti a entrambe, siete state meravigliose e vi meritate il meglio da questo contest!!!! <3

Recensore Junior
16/03/20, ore 23:03

Oh mia cara, eccomi qui, e che gioia devo dire! Sono così contenta di aver letto questa storia. Sinceramente ero un po' titubante perché è davvero complicato trattare temi "banali" o all'apparenza che non trattino di "niente"; quasi mi aspettavo una riflessione sul niente, come ho fatto io una volta, ma hai esplicitamente detto che lo avresti lasciato ai filosofi ahahah.
Mi rimangio tutto, non quanto sia difficile scrivere questo genere di storia ma che sia banale, perché non lo è affatto. Credimi se ti dico che è geniale! Letteralmente e te lo dico con tutta sincerità. Ho trovato originale questa trovata e i minimi dettagli della descrizione stratosferici, le specificazioni tra un'affermazione e l'altra molto simpatiche e ingegnose. Che dire, hai reso la vita di una persona apparentemente semplice, memorabile e istintiva. 
È una bella trovata il fatto di farlo apparire come il classico tipo che conduce una vita monotona, prevedibile e uguale a quella di un sacco di altre persone, che l'unica sua azione stravagante sia di arrivare in ritardo di 12 minuti o andare al lavoro senza un bottone. Ci vuole comunque un'inventiva notevole per pensare a questi dettagli, sia estetici che funzionali alla trama. L'idea di andare a prendere del sushi all'Esselunga e per questo motivo scroccare la carta alla collega è ESILARANTE. Il tipo però con il porro sul naso, non mi fido a scrivere il nome, gli suggerisce qualcosa di potenzialmente interessante ai suoi occhi.
Non ci pensa due volte a tagliarle la gola solamente per prenderle la carta fedeltà del supermercato, cosa che può apparire stupida ma ti giuro è geniale, fa un sacco ridere e mostra cosa sia capace di fare una persona disperata nel rendere la sua vita interessante. Ma come ti vengono in mente queste idee? 
La fine, poi, mi è piaciuta un sacco e mi ha sorpresa, quindi un altro punto in più. 
Hai reso perfettamente il carattere di Mario Bianchi, la sua frustrazione ed eccitazione in cose che per noi sono quotidiane rispetto a lui che le vede come pazzie!
Sono molto soddisfatta di questa storia e ogni volta riesci a stupirmi; il tuo stile è prelibato, geniale, arguto, intelligente e interessante. Poi scrivi benissimo, non ho niente da ridere, come sempre. 
Spero di aver reso l'idea di quanto mi abbia colpito il racconto e di come io ti reputi talentuosa.
Complimenti ancora, a prestissimo :)

Recensore Master
15/03/20, ore 09:51

Ciao carissime^^
un giorno di ordinaria follia. Arriva per tutti, prima o poi, perché in fondo siamo tutti dei "Mario Bianchi" inseriti in un sistema di regole e convenzioni e in ognuno di noi alla fine cova il desiderio di fare il pirata per una volta.
Per il nostro signor Bianchi tutto comincia con un bottone mancante, il simbolo di una corazza che comincia a cedere, si un rivestimento che non copre più perfettamente, che non riesce più a uniformarsi alla massa. Scatta la voglia di ribellione.
Ma la ribellione viene assorbita dal sistema, nessuno se ne accorge, nessuno ci fa caso. Nemmeno la richiesta di un caffè corretto col rum provoca più dell'alzata di un sopracciglio.
Il signor Bianchi è deluso, ma più deluso di lui sembra essere il suo alter ego eversivo, Agilulfo. Io me lo immagino con la faccia di Tim Roth, con lo sguardo furbetto. Conosce i suoi polli, sa come far leva sul signor Bianchi, come convincerlo a fare l'infattibile, perché la trasgressione è trasgressione e quando uno passa dal panino al prosciutto cotto al sushi, arrivare all'omicidio è roba da ridere.
Una storia bellissima, che forse potrebbe capitare a ognuno di noi^^
In bocca al lupo per il contest!

Recensore Master
13/03/20, ore 22:43

Oddio, ma una vostra storia scritta a quattro mani è un sogno!
Tra l'altro, siete state bravissime: scrivere con qualcun alro, soprattutto per la prima volta, credo sia difficilissimo (motivo per cui, nonostante l'idea mi piacesse moltissimo, sono stata lontanissima da quel bando XD), ma voi avete fatto un lavoro fantastico. La storia scorre benissimo, è fluida e perfettamente amalgamata, e non si ha affatto l'impressione che dietro ci fossero due mani diverse. Ma, soprattutto, non si ha affatto l'impressione che la direzione della storia non fosse ben definita: sembra anzi che tutto sia costruito in maniera perfettamente calcolata per arrivare a quel plot twist finale.
Davvero, sin dall'inizio, con quella descrizione di mediocrità, di personaggio perfettamente normale e anonimo che però, in stile molto pirandelliano, con quel bottone saltato decide di scardinare tutta la sua giornata, facendola scivolare in una valanga inarrestabile, ecco, già da lì ho avuto un crescente senso d'angoscia, e non ho fatto altro che aspettare il momento in cui lo scarto fra la routine e quell'interruzione sarebbe stato troppo ampio.
Ho riso davvero tanto, pur essendo arrivata in fondo alla lettura scossa da una vaga inquietudine da cui ho fatto molta fatica a staccarmi.
E, in ogni caso, anche io credo sarei disposta a morire per difendere la mia tessera dell'Esselunga, quindi niente, adoro tutto.
Davvero complimenti, e in bocca al lupo per il contest!

Recensore Veterano
13/03/20, ore 18:37

Alla faccia del niente! Questa storia racchiude tutto! Ti giuro che appena iniziato a leggere mai mi sarei aspettata un colpo di scena simile, cioè da un tizio che si chiama Mario Bianchi, MARIO BIANCHI gente, un nome veramente da libri di scuola o da quando devi fare esempi e non hai abbastanza inventiva con i nomi per trovarne di decenti, cosa ti potresti aspettare? Niente. Il classico italiano medio che vive una vita di merda, tutta uguale e che desidera qualcosa di nuovo senza però mai far nulla per cambiare. Però poi gli salta sto benedetto bottone e boom cambio di rotta, rimanendo in tema viaggi navali e pirati. Cose piccole per carità, un caffè diverso dal solito, la solita foto main-stream su Instagram (come capisco il suo sperare di avere più like a sto giro e aumentare i follow *sigh*), la voglia improvvisa di sushi.
Ed proprio sto cazzo di sushi a farlo andare fuori di testa, roba che "what a fuck, man!" vuole sto sushi scontato a tutti i costi. Io amo il sushi eh però sinceramente arrivare a commettere un omicidio perchè la stronza (?) di turno non vuole darti la fedelity card per averlo scontato è un po’ troppo pure per del pesce crudo- buonissimo ma pur sempre pesce crudo! Non poteva andare a all you can Eat? Ci vanno pure da sole LE PERSONE NORMALI signor Mario Bianchi, non commettono omicidi!
L’ha sgozzata! Io fino a quel momento ho pensato: "ma sì troverà un modo per avere sto benedetto sushi, magari si fa fare la card soltanto per lo sconto oppure la ruba a qualcuno, magari proprio alla signora Palozzo che gliela aveva negata." E poi oh guarda casualmente si è accovacciato proprio accanto alla sua macchina e Agilulfo -che diamine di nome è Agilulfo? Dove caspita l’hai trovato?- gli da un coltello tipo "Ehy che ne dici di ottenere quello che vuoi con la forza? Sgozziamo la panzona!" A quel punto ho sperato che al massimo la minacciasse, dopo essermi chiesta cosa diamine ci facesse con quel fottuto coltello quel tizio. Invece no! Lui la sgozza tipo maiale al macello e poi se ne va tutto contento a pià sto sushi.
E in tutto questo ancora non ho copiato se Agilulfo sia frutto della sua immaginazione, sia reale, sia lui o che altro- chiedo spiegazioni please.
Dopo aver beccato sta storia ho deciso che amo gli scambi del Giardino.
Ancora tanti complimenti!

AN

Recensore Master
13/03/20, ore 07:08

Buongiorno.
xD siete state bravissime!
Non era semplice, davvero!
Mi è piaciuta un casino la scelta di inserire il nome Agilulfo, bellissimo di origine germanica che mi catapulta direttamente nella prima parte del medioevo, e... mi stoppo se no vado avanti a ruota xD
In bocca al lupo anche a voi per il Contest :) sarà una bellissima sfida.

Recensore Master
12/03/20, ore 23:27

Buonasera ragazzuole! Ma altro che storia banale, voi avete scritto un qualcosa di geniale! Mario, l'uomo "quasi" invisibile con un amico invisibile, che poi tanto invisibile non è, vuole a tutti i costi cambiare la sua routine, e tutto grazie a un bottone caduto. Sono rimasta stupita, e soprattutto inquietata, dal fatto che sia stato un uomo che corrisponde alla descrizione di Agilulfo (adoro questo nome!!!) a compiere il delitto. Cioè... se è Mario che aspetta, come fa poi a essere l'amico invisibile? Oppure Mario ha il porro sul naso? Mah... mistero...
Dal punto vista della commistione degli stili avete fatto davvero un ottimo lavoro, non ho notato alcuna differenza. Brave davvero! Buona fortuna per il contest!
A presto!
Evelyn
(Recensione modificata il 12/03/2020 - 11:29 pm)

Recensore Master
12/03/20, ore 18:22

Carissime, in bocca al lupo per il contest, innanzi tutto.
Sono letteralmente senza parole.
Questa storia é sorprendente. Strana, folle, bella sua banalità é di un originale assurdo.
I pensieri del signor Mario, dal bottone che cade al volantino sul cruscotto fanno provare quasi pena per questo personaggio che non riesce a vedere niente di particolare nella sua vita.
Invece di scopre che ha un collega spettacolare, una collega un po' stronza e un leggero desiderio, non così palpabile, di voglia di cambiare.
Certo che uccidere qualcuno per la fidelity card... Io l'ho rifatta tipo tre volte per averla persa...
Non é che ci voglia molto.
Se non altro la giornata seguente a quella da voi raccontata sarà decisamente diversa dal solito...
Storia davvero carina che ho letto con molto piacere!
Alla prox!
Ssjd