Recensioni per
Pensieri Di Un Uomo Morente
di Lady R Of Rage

Questa storia ha ottenuto 6 recensioni.
Positive : 6
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
07/12/20, ore 21:52

Ciao, cara! Sono qui per lo scambio su EFP! 

Allora, questa è già la seconda o terza volta che leggo la One-Shot, e da ciò credo sia palese quanto mi piacciano le tue storie! Qui non mi soffermo sullo stile e la grammatica, perché già sai come la penso e allungherei inutilmente il brodo, quindi passo subito all'argomento personaggi!

Prima di parlare del pezzo forte, vorrei complimentarmi con te per come gestisci le scene corali, soprattutto quando ci sono così tanti personaggi! Di solito percepisco un senso acuto di confusione, invece nei tuoi scritti riesci a dar voce a ciascun personaggio, senza perdere il di vista il nocciolo della scena. Ovviamente questo si nota anche all'interno della Long "Dovunque Lei Sarà", ma penso che risalti meglio all'interno di questa OneShot, perché essa mira a descrivere la morte di Trebol dal punto di vista di quest'ultimo. 

Passando a Trebol... è un dolore al cuore parlarne, davvero. Nella Long questo evento porta tantissimo scompiglio, sia negli altri personaggi (soprattutto al povero Diamante...) che nel lettore, perché è qualcosa che non ti immagini e ti piomba addosso come un secchio di acqua ghiacciata! Ciò che apprezzo di questa OneShot è come risalta i diversi modi che hanno i personaggi di accettare la Morte. Mi spiego meglio: Trebol soffre, si vede e si legge, ma sembra che accetti quasi con totale serenità il suo destino e trova la forza di confortare gli altri addirittura, mentre gli altri... sono distrutti. Mi vengono in mente le cinque fasi dell'elaborazione del lutto, di solito si passa gradualmente attraverso ognuna di esse, mentre la Donquixiote Family si catapulta già nelle fasi della negazione e della rabbia! Mi ha colpito molto leggere del loro dolore, perché quando lo descrivi non lo fai apparire caricaturale (ci sono autori che cercano di strapparti il pianto in questi momenti ed esagerano), bensì appare tutto molto umano, come se stessimo assistendo al funerale di un nostro parente... Quindi, in poche parole, complimenti! Hai davvero reso giustizia al personaggio di Trevor... Troublesome... Trebol! 

Voglio fare una menzione d'onore alla figura del torturatore (in questo caso torturatrice), che in questo caso è incarnata da Sadi-chan! Perché la menzione d'onore? Ora ti sembrerà banale, ma, pur avendo letto parecchi manga/libri/fanfiction/etc... io non l'avevo mai vista una torturatrice così professionista. Per Sadi-chan torturare è una passione e non deve sfociare nella morte, difatti anche lei è dispiaciuta dell'errore che ha commesso, e io apprezzo tantissimo questa sua visione, anzi, mi chiedo perché nessuno pensi al ruolo che ha l'aguzzino e a cosa pensi quando si verificano episodi del genere! Mi piace molto questo punto di vista che ci hai dato di lei e di questa 'professione', quindi ti faccio anche qui i miei complimenti per quanto riguarda l'originalità!


Non ho altro da aggiungere, quindi mi congedo e ti lascio un caloroso abbraccio! Spero di leggere presto altri tuoi lavori (sì, sto parlando soprattutto di quel progetto su Moria che ho visto in giro)!

- Luschek








 

Recensore Master
21/05/20, ore 13:24

Ciao! Il titolo mi aveva conquistata subito, poi ho visto la citazione di una canzone di Achille Lauro e mi sono incuriosita ancora di più.
Di One Piece ho seguito poche saghe, quindi non conosco questi personaggi perchè mi sa che sono rimasta alle primissime stagioni, ma ho apprezzato parecchio questa tua shot.
Innanzitutto, hai la capacità di possedere una scrittura che si sa personalizzare ai personaggi di cui scrivi. In effetti ho trovato una scrittura aspra, meno femminile di quelle che troviamo di solito su Efp, una scrittura che sembrava essere intessuta apposta per il personaggio in questione, questa è una gran dote. E' uno stile duro, uno stile fatto ad hoc per la storia da te scritta e soprattutto per il personaggio di Trèbol che grazie a te ho conosciuto e al quale hai dato un peso psicologico incredibile e ben definito, molto curato.
Secondo me lo hai caratterizzato molto bene, con ogni sfumatura possibile, compresa la parte in ascensore dove fa quella battuta senza troppi problemi. Sa quello che lo aspetta e sa come nascondere il tremore e il pallore.
La sua freddezza è impressionante, sa a cosa va incontro. Hai fatto un viaggio incredibile nella sua introspezione. Il momento della tortura è stato.. oddio. Impressionante, ma sono rimasta impressionata appunto anche da come lui abbia reagito all'intera situazione e dal via vai dei suoi pensieri.
E poi il vedere gli altri come Baby  5, così impaurita, e infine i suoi ultimi pensieri che vengono interrotti bruscamente a metà perchè muore è... caspita. Sono veramente colpita e ammirata. Sono colpita dal flusso di coscienza finale, in cui pensa a chi rivedrà, alla sua famiglia biologica e soprattutto a Diamante. E quella frase spezzata così mi ha fatto persino male. E' finita. Così bruscamente, perchè è così che succede.
Onestamente ho provato molta empatia per un personaggio di cui non so assolutamente nulla e mi è dispiaciuto a livello inspiegabile per un tizio, probabilmente cattivo, di cui non so niente.
Sono veramente ammirata per questa storia così ricca, scrivi benissimo e fai vivere anche tu ogni emozione dei personaggi e li fai capire grazie alle tue capacità introspettive.
Lo stile è molto curato e appunto adatto al contesto. 
Ti faccio tantissimi complimenti, mi hai colpita! ^^

Nuovo recensore
08/04/20, ore 17:40

Ciao! A condurmi a questa tua storia, lo scambio del Giardino.
Te l'avranno detto a decine, ma un plauso per la scelta del personaggio: una scelta non di tutti i giorni, quella di dedicarsi a un personaggio secondario che tra l'altro, non gode d'un aspetto iconico; o forse sì, ma per quanto concerne esattamente l'opposto dell'ideale di avvenenza. Eppure, esiste il tag del personaggio; quindi mi domando se sia solo io ad avere una concezione errata: effettivamente, non bazzico molto il fandom.
A piacermi sono stati anche tanti elementi di questo tuo racconto, a partire dal fatto di narrare la sorte di questi cattivi che una volta battuti, non si sa che fine fanno. All'inizio il tono era da classica "commedia" alla One Piece; certo, un pizzico di volgarità sull'ascensore, ma eravamo lì. Questo è però un plauso: One Piece è proprio questo, e riuscire a dare la stessa impressione di leggere il manga o guardare l'anime non è cosa facile. Ma poi, ecco che iniziano le torture: il racconto in sé assume un altro significato, e la mia percezione è stata di pura... rabbia, nel veder compromessa l'integrità fisica di Trebol così, per il sol gusto di farlo; come punizione. Ma a che scopo? Nessuna informazione da estrapolare; niente di niente: solo questo distorto senso della giustizia. Mi ha colpito l'atteggiamento asettico di Sadi-chan, che si limita a fare il suo lavoro, pur costatando i danni inferti al prigioniero. Poi quando Trebol capisce di essere irrimediabilmente diverso, o quando ancora, ricorda dei momenti passati con Diamante. Toccante anche la scena finale: quella riunione di famiglia; quell'addio finale. Un personaggio così anonimo, che però, adesso, è ben caratterizzato, e me ne ricorderò di sicuro nella stessa maniera di altri più iconici: ecco perché non è roba da poco, quella che hai fatto.
Alla prossima!

Recensore Veterano
18/03/20, ore 21:14

Ciao! Ed eccomi ancora una volta, ti ho scelta di nuovo perché come ti accennavo l’altro pezzo mi era piaciuto e non ho sbagliato
È un capitolo “sporco”, quasi senti la sporcizia sulla pelle, al percepisci, la odori. La figura di Trebol spicca, nel suo essere fatto di muco resta comunque l’essere più pulito in quella stanza di torture piena di pazzi squilibrati. Anche nella piena conoscenza di dover morire, Trebol sorride non tanto per sé stesso quanto per gli altri, al suo Diamante. Bellissima descrizione della loro relazione, con brevi ed intensi accenni al loro passato. Ma soprattutto ho trovato molto toccante il fatto che scelga di non baciarlo per lasciare un ricordo equo a tutti quanti. Il sorriso di Trebol è il cardine principale di questa one shot e sembra un vero e proprio fuoco
Sto morendo, ma non ho paura,
fantastico

Recensore Master
16/03/20, ore 19:47

Quando hai detto che avevi una storia su Trebol per me non avrei mai immaginato che avrei saputo per filo e per segno come è morto...
Okay, lo ammetto, saperlo mi ha soddisfatta, siccome lo sai...oh, se lo sai, mia dolce madre degenere, che amo l'angst più di ogni altra cosa, ma soprattutto amo l'angst quando questo non è fine a se stesso, cosa che con te non accade mai, perché lo contestualizzi sempre e, in effetti, c'era bisogno di sapere quali sono stati gli ultimi pensieri di un uomo come Trebol, un momento prima della sua morte. Non sono rivolti a sé stesso, sono rivolti alla famiglia, a Doffy, a Pica, alla cinica Sugar, alla ferma Baby 5... ma soprattutto a Diamante. La rockstar che è la sua vita stessa, parte della sua esistenza, di cui ama parlare. Lo si evince già dall'inizio quando rievoca sempre lui, specie in ascensore, ricollegandosi ad un'altra tua storia ♥

Lo hanno torturato in un modo malsano. No, non lo hanno torturato, lo hanno ucciso. Sadi-chan stessa è sconvolta, annichilita, perché le sue devono essere torture e non omicidi... devono essere urla, pianti, rantolii che piegano le persone ma non le spezzano; le costringono a indebolirsi e parlare, di qualsiasi cosa lei voglia. Ma lo ha bruciato, Trebol. Dentro e fuori. Lo ha condannato a morte, e la cosa peggiore è che non succede subito, ma lo consuma lentamente. Trebol sa esattamente che destino lo aspetta e il suo ultimo pensiero va a loro e a nessun altro. Ha il tempo di dedicare a tutti una parola; ha tempo di ricordare il passato. Non vuole morire, dice che è un pensiero scontato, ma non lo è quando non vuoi farlo per non lasciare sola la tua famiglia e l'uomo che ami... che non c'è niente di persona o di egoistico nel voler rimanere in vita, ma anzi... un atto di altruismo, un atto d'amore.
E tu concludi la shot con le parole a metà... sono rimasta un attimo così, poi ho capito dove volessi andare a parare... che quando si muore il flusso di pensiero continua, ma si interrompe biologicamente quando il cervello si spegne... Non so che dire. Non so che dire perché hai racchiuso tutto, in questa shot: la bellezza del carattere di Trebol, la sua sfacciatagine, il suo attaccamento alla famiglia, il suo tentativo di lasciare un'eredità verbale a tutti e l'amore che prova per tutti loro e per la sua rock star... e ho amato come affronti sempre umanamente tutto, senza mai lasciare niente al caso. Senza esasperare i sentimenti, ma anzi dando sempre un senso agli stessi, così che poi arrivati alla fine ci troviamo col cuore infranto.
Prendo volentieri in mano questa storia, questo dono, e lo metto nel cuore. Anche se me l'hai quasi spaccato ♥ La adoro, e in fondo era giusto anche sapere quali erano i pensieri dall'altra parte.
Ti si adora, mia cara madre degenere ♥
Miry

Recensore Master
15/03/20, ore 10:45

Ok, finora con le storie di questa serie mi avevi fatto provare le emozioni più disparate. Incazzatura, terrore, tristezza, e anche qualche risata. Questa però è la prima volta che mi hai portato sull'orlo delle lacrime. E per un personaggio che manco mi piace! Giuro, la tua descrizione degli ultimi momenti di Trebol è stata così vivida, così intensa, che mi sono ritrovato a pensare "poveretto". Certo, da un lato si meritava di finire in carcere, però da un altro lato (un lato, se vogliamo, più umano), neanche meritava di essere torturato e morire in quel modo. Spero almeno che, nella morte, abbia trovato un po' di pace. Complimenti, Madre Degenere, sei riuscita a commuovere il mio cuore di pietra.

Alla prossima!