Recensioni per
Locked In This Love
di Ladydevilexo16

Questa storia ha ottenuto 8 recensioni.
Positive : 8
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
14/06/20, ore 13:30

Ciao, che si era alla fine ormai lo si era intuito dato il modo in cui era terminato il capitolo precedente. In questo abbiamo assistito all'intera scena, ma da un altro punto di vista ovvero quello di Sherlock. Pur sapendo già come andava a finire, ovvero che Sherlock, andando contro i propri propositi, si sarebbe palesato, sono rimasta fino alla fine in tensione. Naturalmente mi è piaciuto molto il modo in cui si sono ritrovati, appena dopo un mese il finto suicidio di Sherlock. Il quale dice chiaramente che avrebbe dovuto già essere in missione, ma non riusciva ad allontanarsi. Ovviamente questo incontro non significa che Sherlock, per il mondo, è tornato in vita, vuol dire però che per John lo è, che lui conosce la verità e credo che a Sherlock basti questo per stare bene.

Ho letto che ci sarà una one shot a seguito di questa e sono contenta, questa storia mi è piaciuta in maniera particolare. Come forse avrò già detto, questa cosa dell'hananaki mi è piaciuta moltissimo. Sono sempre tanto affascinata dal mondo giapponese e in un certo senso questa storia ne ha richiamato lo spirito malinconico e angst. Il fatto che un malessere come un amore non corrisposto, o presunto tale, si manifesti attraverso dei bellissimi petali di fiori, colorati e candidi, l'ho sempre trovato un interessante controsenso, molto affascinante. Ho voluto leggerla proprio per la particolarità della trama che avevi scelto, e che non avevo mai letto su Sherlock della BBC e sono felice di averlo fatto.

Alla prossima storia.
Koa

Recensore Master
07/06/20, ore 10:12

Ciao di nuovo, allora... le mie supposizioni fatte nel capitolo precedente erano sbagliate. John non ha smesso di vomitare petali, il gesto di Sherlock non è stato interpretato come un gesto d'amore, anche se lo è stato perché si è buttato per salvare la sua vita, e quella di altre persone. John però non ne aveva idea e quindi il limbo dentro a quale finisce e che è fatto di tanto dolore e sofferenza lo portano non soltanto a piangere sulla tomba di un uomo morto, a vestirsi di tutto punto scegliendo gli abiti più accurati per andare al cimitero, lo portano anche a non voler cambiare casa ma il rimanere lì (Forse la prima sostanziale differenza con la serie oltre all'hananaki). Ma lo portano anche a vomitare petali e a lasciarsi cadere sulla tomba di Sherlock e a piangere tra le sue braccia. Il finale mi ha sorpresa, non me lo aspettavo. Mi ero immaginata che l'intermezzo di Mycroft servisse anche a qualcosa nel concreto e non a darci soltanto, utilissimo comunque, uno sguardo più oggettivo all'intera situazione e a farci capire lo stato in cui versa Sherlock. Non sappiamo perché Sherlock fosse lì, che sia stato avvisato da Mycroft del fatto che John era uscito di casa? Oppure è stata una coincidenza? Di certo è stato un bene che ci fosse, considerato quell'abbraccio, davvero una manna dal cielo considerato quanto hanno patito e anche fisicamente.

Insomma, ci stiamo avvicinando al finale e un po' mi dispiace ma non vedo l'ora di capire come finirà. Quindi alla prossima.
Koa

Recensore Master
07/06/20, ore 10:01

Ciao, finalmente sono riuscita a passare a leggere questa storia di cui mi ero persa praticamente gli ultimi due capitoli. Ci tenevo a finirla e quindi ora la recupero. Mi piace molto questo intermezzo, in teoria dedicato a Mycroft, in pratica assistiamo alla situazione tragica di Sherlock e John dal suo punto di vista. Un punto di vista più analitico, di un uomo molto intelligente (forse addirittura più di Sherlock) che ragiona di sicuro in una maniera differente rispetto a Sherlock, più concreto e razionale e che quindi capisce ciò che sta succedendo. Non impiega molto a trarre le sue conclusioni: hananaki! E la sua spiegazione ammetto che è servita per capire anche come hai interpretato tu questo fenomeno immaginario (io confesso che lo interpretavo in un'altra maniera), così resta amore non ricambiato finché l'altro non te lo dimostra. In effetti non avevo mai sentito una simile visione, ma spiega tante cose della storia... specie il perché, se sono entrambi innamorati dell'altro, soffrano tutti e due in questo modo.

Mi ritrovo ora come ora a chiedermi tante cose. Il contesto legato Reichenbach e al tuffo dal tetto del Barts, è già tragico di suo. Con l'hananaki e la vita di Sherlock appesa a un filo, Mycroft in questo fa un'osservazione utile a inquadrare l'intera situazione e ci aiuta a comprendere che Sherlock non sta benissimo fisicamente, la situazione è molto più drammatica del previsto. Mi domando se ciò cambierà il corso della serie, se il gesto di Sherlock fatto per amore, per salvare John Watson (oltre che Lestrade e Mrs Hudson) ha spezzato l'hananaki di John, o se ancora questi vomita petali. Non mi resta che continuare la lettura, intanto posso dire di aver apprezzato questo capitolo. Amo molto il personaggio di Mycroft e ho apprezzato il netto divario tra ciò che dice e quello che in realtà pensa. Che è un universo intero. Qui ogni suo ragionamento c'entra con Sherlock, dato che per ora è quanto lo preoccupa maggiormente (e se in passato ci sarebbe stata la droga a preoccuparlo maggiormente o l'alcol in questo caso sono i petali). Mi domando se Mycroft farà qualcosa di più concreto o si limiterà a limitare i danni di quanto successo, un po' come nella serie. Da parte mia, spero che prenda John da parte e gli dia due sberle... ;) Scherzo ovviamente... certo, John avrebbe bisogno di una bella svegliata!

Alla prossima.
Koa

Recensore Master
05/05/20, ore 20:40

Ciao, eccomi a lasciarti una recensione per quello che, finora, credo sia il capitolo che mi è piaciuto di più. Senz'altro uno tra i più completi e profondi da un punto di vista introspettivo. L'occasione o richiedeva anche, Sherlock si è appena buttato e deve gestire ora una situazione orribile che fa star male John, ma anche se stesso. Quindi hai gestito la parte introspettiva davvero bene, credo appunto che sia stato tra i miei preferiti, forse il miglior che tu abbia scritto finora. Con quella punta di angst e angoscia che personalmente amo davvero tanto.

La cosa che più di tutte mi premeva sapere, come forse avevo già detto, era se questa cosa del vomitare petali avrebbe in qualche modo cambiato le carte in tavola, avrebbe mutato una situazione che invece va sempre in un solo modo, a meno di stravolgere tutto quanto. In questo caso però qualcosa succede, Sherlock si rende conto che anche John vomita petali. E a questo punto qualcosa mi sfugge, perché il vomitare petali non dovrebbe essere quando il tuo amore non è ricambiato? Ma se entrambi sono innamorati dell'altro perché vomitano petali? E infatti Sherlock è convinto che John sia innamorato di un'altra persona, non ovviamente di lui. Di norma credo farebbe discorsi sul genere che: io non ti merito, tu non puoi amarmi davvero e cose del genere, ma qua c'è una prova inconfutabile. John vomita petali, John ha un amore non corrisposto. E io voglio davvero capirci qualcosa perché mi sto perdendo per strada. Ma immagino che le risposte saranno belle che pronte nel prossimo capitolo e allora non mi resta che aspettare un aggiornamento.

Alla prossima.
Koa

Recensore Master
26/04/20, ore 09:47

Ciao, perdona il ritardo con cui arrivo a lasciarti una recensione (lo so, ormai lo dico praticamente sempre...). Leggo subito ogni volta, ma da leggere a poi effettivamente ricordarmi di dover passare purtroppo ce ne passa... ad ogni modo, leggo sempre con molto interesse. Come ho già detto pur trattando questa storia argomenti sui quali ho letto tantissimo, hai inserito uno o due particolari che personalmente mi interessano molto e che hanno attirato tanto la mia attenzione. L'hanahaki è indubbiamente uno di questi elementi che, come avevo già ipotizzato nel capitolo precedente, avrebbe potuto cambiare radicalmente le cose fra di loro. Non è un qualcosa che si può nascondere per lungo tempo e invece arrivati al caso di Irene Adler tra Sherlock e John non ci sono cambiamenti radicali rispetto alla serie. Al contrario ne segui fedelmente ogni passaggio, la sola differenza sta appunto nel vomitare petali ormai intrisi di sangue e che sono arrivati a quasi a distruggere sia Sherlock che John. Su John ti concentri in questo capitolo, lui che all'inizio si scopre geloso di Irene Adler e che arriva ad avere comportamenti, proprio come nella serie, che mostrano questa sua gelosia, alla fine arriva invece a confessare di amare Sherlock. La prima sostanziale differenza, se si esclude l'hanahaki, con la serie che ho riscontrato. E che avviene proprio dopo il salto dal tetto del Barts, e nella scena del cimitero. Davanti a quella tomba dove il John della serie si è limitato a ringraziare Sherlock per averlo salvato e dove gli chiede un miracolo, quello di essere vivo. Qua va oltre, qua gli dice che lo ama e si spinge dove il John che conosciamo non è mai arrivato. Mi domando se Sherlock sia lì, se questa cosa dei petali ora sia diventata ben più evidente e soprattutto se tutto questo cambierà le cose fra loro in un modo o nell'altro.

La storia continua ad appassionarmi molto, mi dispiace solo che non abbia molte recensioni.
Alla prossima.
Koa

Recensore Master
17/04/20, ore 10:12

Ciao, ho letto subito ovviamente ma, e credo per la seconda volta ormai, mi sono completamente dimenticata di lasciarti una recensione. Lo faccio adesso, sperando di avere del tempo prima che mi shippino il computer...

Un po' temevo che questo momento sarebbe arrivato prima o poi. Quando si ripercorre fedelmente la serie come era chiaro stessi facendo tu, questa è un po' una tappa obbligata. Ero preparata e temevo, come poi è stato, che questa cosa dei petali non avrebbe cambiato niente e infatti così è stato. Le cose sono andate esattamente come "dovevano". Sherlock si è gettato dal tetto del Barts e John è rimasto di sotto a guardare. Mi domando se il fatto che vomitino petali come simbolo di un amore non ricambiato dia prova a John che Sherlock è ancora vivo. Sinceramente non so bene come funzioni questa cosa, vale anche se la persona è morta? Cioè se l'uomo che non ti ricambia è deceduto tu continui a vomitare petali? Perché se così non fosse, John dovrebbe perlomeno immaginare che Sherlock sia vivo e questo vorrebbe dire che le cose andrebbero diversamente. O potrebbero andare diversamente. Questa storia, per quanto da un lato io abbia indovinato dove saresti andata a parare, è in realtà tra le più imprevedibili che abbia mai letto quindi al momento non formulo teorie. Mi auguro solo che le cose vadano bene.

Ecco, come temevo non ho più tempo quindi aspetto il prossimo capitolo. Ho letto che siamo quasi in dirittura d'arrivo e un po' mi dispiace, ma dall'altra parte non vedo l'ora di capire come si svilupperà la trama a quest punto.
Alla prossima!
Koa

Recensore Master
02/04/20, ore 16:07

Ciao, sono in un ritardo mostruoso lo so... avrei voluto leggere prima, ma mi è completamente uscito di testa. Ho letto adesso però e mi è piaciuto davvero tanto, sul serio questa storia mi sta stupendo capitolo dopo capitolo e devo dirlo: questa faccenda dei petali di fiori è molto affascinante.

Nel precedente capitolo non avevo ben capito se si trattava di una metafora, se era da vedersi in senso lato oppure se era un qualcosa di fisico. Pareva succedere davvero, ma il dubbio resta perché Sherlock vomitava petali di fiori viola. Ma ora sappiamo che succede anche a John, che invece ha una risposta. Hanahaki, una parola giapponese. Avevo l'informazione nascosta dentro al cervello, ma sulle prime (leggendo il precedente capitolo) non avevo ricordato. L'ho fatto ora, anche grazie alla perfetta spiegazione che John dà della malattia. Che è immaginaria nel modo reale, ma quello delle fanfiction è un universo meraviglioso in cui possiamo inserirci di tutto e di più. E quindi Sherlock e John soffrono di hanahaki, mal d'amore. E vomitano petali di fiori e sangue, il segno fisico di un malessere che in genere è emozionale o psicologico. Qua diventa un male vero e proprio, un disagio che viene accentuato, in John, durante il caso di Irene Adler. La sua è gelosia, l'attrazione verso Sherlock, il trovarlo bello, intelligente, straordinario... ne è innamorato, ma ancora non se ne rende conto. Quello che sarà interessante scoprire è perché vomitano petali entrambi se entrambi amano l'altra persona. Forse c'entra con l'accettazione del sentimento? Col fatto che nessuno dei due ha ammesso di essere innamorato dell'altro? Sarà molto interessante scoprirlo e scoprire anche se si accorgeranno di vivere entrambi nella stessa situazione. Dal primo capitolo la trama non si discosta, quella rimane. Hai approfondito John, invece di Sherlock, ma ti sei fermata nell'esatto punto in cui c'eravamo lasciati col primo capitolo. Quella scena tra John e Irene, la fuga di Sherlock... sono davvero curiosa di capire cosa succederà da ora in avanti e se smetteranno di vomitare petali di fiori!

Intanto complimenti per l'idea molto originale, dà alla storia un tocco in più d'affascinante.
Koa

Recensore Master
18/03/20, ore 19:52

Ciao, sono francamente stupita del fatto che questa storia ha ancora zero recensioni e mi auguro che venga letta da più persone possibili, perché questo capitolo primo mi ha assolutamente colpita in positivo. Anzitutto benvenuta nel fandom (do per scontato che tu sia una femmina, ma se sei un ragazzo correggimi pure senza problemi. Amo essere contraddetta!) abbiamo sempre bisogno di nuove fanfiction da queste parti, specie se Johnlock. E questa, te lo devo dire, mi ha colpita davvero tanto.

Anzitutto applaudo la scelta di usare una prima persona al presente, forse uno dei punti di vista più difficili da utilizzare, in cui lo stile può scappar via facilmente di mano e diventare freddo e asettico. A me ha colpito il modo in cui l'hai usato, specialmente per l'immediatezza del messaggio che mandi. Questo correre attraverso gli episodi della prima stagione di Sherlock, dall'incontro sino a Irene Adler, uno dei casi cruciali per il loro rapporto senza ombra di dubbio è stato così. Questo procedere che Sherlock fa in questa vita che gli è piombata addosso da un momento all'altro, assieme a un sentimento che non vuole. Che vomita, perché non sa come esprimerlo e al tempo stesso non sa come tenerselo dentro, e quindi lo vomita simbolicamente ovviamente, sotto la forma di petali viola. Questo amore che Sherlock non sa più come gestire, questo John Watson che gli ha sconvolto la vita e del quale si è perdutamente innamorato. Amo molto l'immagine così come amo molto il fatto che Sherlock ama e odia John, immagine molto forte e parole che lo sono altrettanto. Entrare nella mente di Sherlock è molto più facile di quanto sembra, da un punto di vista sentimentale è come un bambino di dieci anni. I pensieri che fa sono molto lineari, non sono contorti. Non è complicato e non rinnega parti di se stesso come invece fa John, che rifiuta. Sherlock al contrario tende a dimenticare, a voler cancellare e non a rinnegare. Sono concetti simili, ma profondamente diversi tra di loro. E io amo il modo in cui l'hai reso, l'ho riconosciuto e per questo lo trovo molto IC. Anche per questo non vedo l'ora di capire come si svilupperà la storia, su quanti capitoli e in che modo andrà avanti tra John e Sherlock. Per ora, tra l'altro, la trama si è fermata in un punto che definirei cruciale. Uno dei momenti topici dell'episodio A Scandal il Belgrado.

Intanto ti faccio i miei complimenti, alla prossima (spero presto!).
Koa