Recensioni per
Morboso
di Artnifa

Questa storia ha ottenuto 9 recensioni.
Positive : 9
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
07/05/20, ore 22:21
Cap. 1:

Devo farti i complimenti perché parlare e raccontare di fobie non è mai semplice, specie in così poche parole.
Il mio essere estremamente prolissa non mi avrebbe mai permesse di essere concisa come lo sei stata tu, in ottima maniera secondo il mio personale punto di vista. 
Le fobie sono un qualcosa che, alle volte, non si posso spiegare. Ci sono e basta. Alcune appaiono oggettivamente "motivate", altre meno; magari qualcuna appare persino stupida. Ma nessuna fobia è stupida, assolutamente. Solo chi ne soffre in maniera grave può capirlo, gli altri invece tendono a giudicare facilmente. Ecco perché non si dovrebbe aprir bocca prima di sapere in persona cosa si prova.
Il tuo scritto invita alla riflessione, ottimo lavoro!

Recensore Master
05/05/20, ore 13:28
Cap. 1:

Ciao Artnifa, anche io ho partecipato al contest di Soul e sto passando a leggere alcune delle altre storie, anche se sono un po' in ritardo ^^
Cavoli, questa tua breve ma intensa storia mi ha angosciato. Dev'essere davvero orribile aver paura di guardare in alto o di perdere il contatto coin la terraferma per mancanza di gravità… mi sono sentita angosciata, davvero.
E mi sono chiesta: ma chi ha paura di stare senza gravità ha pure paura di saltare? Perché boh, mi sono immaginata una persona che dovrebbe saltare, ma non riesce a farlo per paura di non tornare più giù o qualcosa del genere XD
Scusa se sto delirando, ahahahah!
La storia è stata molto intensa, complimenti!
Buon proseguimento di giornata, alla prossima :)

Recensore Master
29/04/20, ore 18:42
Cap. 1:

UNDICESIMA CLASSIFICATA

“Morboso” di Artnifa




Grammatica e stile: 7/10


Ciao Artnifa, mi fa piacere averti a un mio contest! Spero che l’esperienza ti piaccia e che deciderai di partecipare a qualche altro contest ^^
Allora, essendo questa una storia molto breve, sono stata molto attenta e minuziosa nella lettura, nell’individuare eventuali errori/sviste.
La storia mi è parsa in linea generale ben scritta: ho riscontrato solo due piccoli errori grammaticale (che ti copio tra poco), ma per il resto il testo è molto scorrevole, presenta uno stile semplice e gradevole e ho molto apprezzato la scelta di alcuni termini (per esempio quando dici “devo morire per sopravvivere”, la trovo una frase dal fortissimo impatto).
Questi sono gli errorini che ho trovato:
“ma la mia si”
Non so se sia un errore di battitura, comunque ti segnalo che ‘sì’ affermazione si scrive con l’accento ^^
“Non sono mai riuscita a capire la gravità a pieno”
In questo caso, “appieno” si dovrebbe scrivere tutto attaccato e con doppia ‘p’, quando è inteso come “in pieno”.
Parlando della formulazione delle frasi, hai utilizzato uno stile molto frammentato, intervallato prevalentemente da virgole e punti; mi trovo d’accordo con la tua scelta, soprattutto in un testo di questo genere, che vuole essere d’impatto e quindi avere un ritmo serrato e rapido, tuttavia in certi punti mi sono trovata in disaccordo con l’uso della punteggiatura. Ti faccio un esempio:
“Riprendo a camminare, gli occhi rigorosamente abbassati, devo distrarmi, conto i passi, spero di non volare via.”
Questo periodo esprime molti concetti, tutti intervallati esclusivamente da virgole, anche se in certi punti ci sarebbe stato meglio un punto e virgola o si sarebbe potuto riformulare il concetto per dare alla frase un aspetto più fluido. Per esempio un’altra soluzione potrebbe essere questa:
“Riprendo a camminare, gli occhi rigorosamente abbassati; devo distrarmi, conto i passi e spero di non volare via.”
Altro esempio:
“È più facile quando ci sono le nuvole, sembra pieno, sembra occupato da qualcosa di reale, esistente,”
Qui, tra ‘nuvole’ e ‘sembra’, ci sarebbero stati bene i due punti, dal momento che cominci a spiegare il motivo per cui è più facile quando ci sono le nuvole. In casi di questo tipo, quando si dà una spiegazione o un ampliamento di ciò che si è appena detto, i due punti sono sempre preferibili!
Capisco perfettamente che a volte la punteggiatura può essere una questione ostica, io la chiamo la piaga di tutti gli scrittori, perché anch’io ci ho messo una vita a capire quale segno di punteggiatura ci stesse meglio in ogni frangente e ancora sto cercando di districarmi tra i suoi mille misteri XD
Pur non essendo un testo scritto male – anzi! – non posso assegnarti un punteggio più alto perché, essendo una flashfic, queste piccole sbavature si sono fatte sentire più che in un testo di tante parole.


Trama e personaggi: 6,5/10

Questo è una sorta di flusso di pensieri, ma nonostante ciò ha una sorta di trama: racconti in prima un episodio in cui la fobia si manifesta, destabilizzando la protagonista.
Mi piace molto il modo in cui hai reso le sue sensazioni, specialmente alcune frasi sono state davvero efficaci e d’impatto. Nonostante ciò, altre parti del testo invece mi sono sembrate leggermente fuori fuoco, come se in quel momento non fossero veramente rilevanti per ciò che il lettore stava leggendo e immaginando, e quindi abbiano un pochino “rallentato” il ritmo incalzante della storia. Per esempio questa frase:
“Non sono mai riuscita a capire la gravità a pieno, mi sfugge qualcosa, è come se ci fosse un pizzico di magia nascosta dentro la spiegazione scientifica. La vedo solo io, lo so.”
Il concetto che hai espresso in realtà è molto interessante, solo che hai speso molte parole per esprimerlo ed è stato come se per qualche secondo la narrazione si cristallizzasse o uscisse un po’ dai binari. Spero di essere riuscita a spiegarmi ^^
In generale mi è parso un insieme di pensieri davvero interessanti, ma a tratti un po’ confusi, come se non fossero bene in ordine. Questa potrebbe essere anche una tua scelta letteraria, per evidenziare ancora di più la confusione della protagonista in preda alla sua fobia; se fosse così mi scuso per non essere riuscita a interpretare molto bene, ma purtroppo ne è andata un po’ della coerenza e non ho potuto assegnarti il punteggio massimo per quanto riguarda la trama.
Parlando dei personaggi invece, qui ne abbiamo uno solo – un personaggio molto generico, che potrebbe essere chiunque, e penso che l’intento fosse proprio l’immedesimazione – e ci troviamo a convivere con i suoi pensieri come fossero nostri. Hai descritto molto bene le sensazioni che prova e questo mi ha portato durante la lettura a empatizzare, comprendere, immedesimarmi in qualcosa che non ho mai provato sulla mia pelle.
Vediamo come questa protagonista affronta l’anablefobia, o meglio, non la affronta, si lascia sopraffare dalle sensazioni che questa le fa provare e si sente completamente persa. Ma riparleremo di questo fattore più avanti, nel prossimo parametro.
Oltre a questo, però, non sappiamo tanto altro della protagonista: non ha un nome, non sappiamo com’è il suo carattere, è molto vaga e non abbiamo altre informazioni sul suo conto, al di fuori di quello che è il suo rapporto con la paura. Questo è stato un espediente molto efficace per quanto riguarda l’immedesimazione del lettore (chiunque si potrebbe rivedere in questo scritto), ma purtroppo a perderci un pochino è stata la caratterizzazione del personaggio.
Mi dispiace averti dovuto far notare tutto ciò, ma ho scelto questi parametri di valutazione e devo tener conto delle altre storie partecipanti al contest :/
Comunque lungi da me affermare che non hai fatto un buon lavoro, credo che tu volessi raggiungere uno scopo ben preciso con questo testo e ci sei riuscita!


Utilizzo del pacchetto: 8/10

Come già ti accennavo nell’altro parametro, sei stata molto abile a trasmettere le sensazioni provate dalla protagonista: il brivido che le corre lungo la schiena quando guarda in alto, il leggero conforto nel constatare che in cielo ci sono le nuvole e quindi risulta più pieno, il bisogno di sentire la terra sotto i piedi, la stretta al collo che sembra soffocarla… hai dato un’immagine molto vivida e mi hai presentato uno scritto incentrato sulla paura, esattamente ciò che volevo leggere!
Il motivo per cui ti ho sottratto dei punti è che il tuo testo si suddivide tra due paure che, seppur collegate, sono distinguibili tramite le tue parole: quella di guardare in alto e quella dell’assenza di gravità. Quest’ultima mi è parsa più presente e trattata rispetto all’anablefobia, ho avuto l’impressione che ti ci concentrassi di più, lasciando leggermente da parte quella con cui sei iscritta al contest.
Essendo un testo così tanto breve, mi aspettavo qualcosa di più ‘concentrato’, ‘mirato’ in un certo senso ^^
Comunque ho davvero apprezzato il modo in cui hai trattato l’elemento “fobia”, forse non sei stata centratissima col pacchetto ma mi hai presentato esattamente ciò che volevo leggere in questo contest!


Gradimento personale: 4,5/5

Il testo mi è piaciuto, l’ho trovato molto intenso nonostante la sua brevità, e in particolare ho apprezzato la semplicità e l’immediatezza con cui hai trasmesso i concetti e le emozioni; mi hai aiutato a comprendere veramente una fobia che fino a qualche mese fa non sapevo nemmeno che esistesse e penso che questa sia la più grande conquista, perché non è forse questo lo scopo della letteratura? Far vivere cose che il lettore non può vivere o che non esistono nella realtà!
Poi certe frasi mi hanno proprio conquistata, le ho trovate quasi poetiche e trovarle di tanto in tanto all’interno del testo l’ha ulteriormente impreziosito *-*
Forse sono rimasta un po’ spiazzata dalla ‘confusione’ delle frasi, che in certi momenti mi hanno mandato fuori strada, ma per il resto il tuo testo mi è piaciuto davvero tanto! Grazie mille per aver partecipato! *-*


Totale: 26/35

Nuovo recensore
06/04/20, ore 23:04
Cap. 1:

Ciao!
Partecipo anch'io al Contest di Soul e sto dando un'occhiata alle altre storie in gara ^^
La tua storia mi è piaciuta, l'ho trovata interessante e molto coinvolgente.
Hai sviluppato bene la fobia che hai scelto e hai inserito altrettanto bene anche l'altra che, devo dire, si incastra perfettamente perché come hai giustamente detto tu, esse sono strettamente collegate.
Mi ha particolarmente colpita il momento in cui racconti che il cielo coperto dalle nuvole è più facile da sostenere rispetto a quando è “vuoto”: dato che la Anablefobia è la paura del cielo in quanto immenso e che rende estremamente piccolo l'uomo se messi a confronto, osservarlo coperto dalle nuvole dona una sorta di conforto in quanto perde la sua immensità poiché colmabile da qualcosa – e di conseguenza, non appare più immenso e opprimente come prima. Questa è solo una mia interpretazione, però, magari ho completamente sbagliato, però quel punto in particolare mi è davvero piaciuto.
Complimenti e in bocca al lupo per il Contest!

Harriet;

Recensore Junior
31/03/20, ore 23:33
Cap. 1:

Ciaoooo sto leggendo le storie che hai pubblicato che ancora non avevo letto!!! Ogni tanto controllo se c'è qualcosa di nuovo e eccomi qui!!
Mi è piaciuta molto questa storia, non immaginavo che esistessero queste fobie, all'inizio infatti non stavo capendo bene di cosa avesse paura la ragazza. Soprattutto l'ultima parte mi è piaciuta particolarmente, "spero di non volare via" mi ha steso ahahahah
Ovviamenteanche se scherzo prendo sul serio questi problemi
Ciao un bacio!!

Recensore Master
24/03/20, ore 11:09
Cap. 1:

Ciao^^
il mondo delle fobie è in continua evoluzione, ogni giorno ne escono di nuove.
Tu hai descritto questa qui, di cui non conoscevo l'esistenza, in maniera estremamente vivida. Ci hai fatto provare la stessa angoscia che colpisce la tua protagonista, la sua sensazione di impotenza e al tempo stesso il suo imbarazzo di avere un disturbo così "assurdo", al quale però non riesce a opporsi.
Attraverso il tuo racconto, il cielo appare minaccioso, una voragine in cui perdersi, che paradossalmente la coltre di nuvole rende meno spaventoso, forse quasi rassicurante. Rendi bene l'immagine della terra salvifica, che in un certo senso funge da appiglio, da ancora di salvezza. È concreto, è solido, offre un appiglio sicuro, da cui la tua protagonista trae forza.
Scrivi molto bene, complimenti!^^

Recensore Master
23/03/20, ore 15:20
Cap. 1:

Devo distrarmi.

Questa frase sembra quella cruciale. LE fobie sono paure irrazionali, per fortuna ognuno di noi ne soffre ed è capace di provare empatia. Però, come la protagonista, sono convita che con le giuste distrazioni si riesce ad affrontarle, se non a superarle si può riuscire almeno a "fregarle" e vivere tranquilli, liberi dal loro influsso. Il difficile poi è continuare a mantenersi distratti, non badare a quei dettagli che scatenano la fobia.
Quella ragazza ha paura di guardare in alto, ok può passare per una persona taciturna e introversa, o per una con gli occhi sensibili che ha scordato a casa gli occhiali da sole, ma guardare in basso le impedisce di vedere la bellezza del cielo, quella dell'orizzonte... Se trova qualcuno che inizi dal mostrarle un bel prato, pian piano lei si sentirà più tranquilla e alzerà la testa nonostante il senso di vertigine o di disagio.

Non conoscevo la fobia della gravità. Eventualmente, per fortuna ci troviamo nell'emisfero superiore e non rischiamo di cadere. Lo dico per sdrammatizzare, ma è una paura che ho avuto per qualche giorno da ragazzina, dopo essermi posta diverse domande sulla vita sul nostro pianeta e penso che tutti hanno sperimentato un briciolo di apprensione al pensiero di "che ne sarebbe di noi senza la gravità?"

Alla prossima, mia cara, e in bocca al lupo per il contest. ;)

Recensore Junior
20/03/20, ore 19:07
Cap. 1:

Ciao! Davvero una storia gradevole da leggere, diretta e schietta. In poche righe sei riuscita a esprimere e descrivere una fobia che non a tutti è chiara.
Solo una cosa cambierei (ma si tratta di un minuscolo refuso, davvero piccolo), la ripetizione che c'è in una frase "respirare-respiri"... ma ripeto, è davvero una minuzia.

Recensore Master
18/03/20, ore 07:23
Cap. 1:

Buongiorno.
Non conoscevo queste fobie ma posso immaginarne il dramma e la sofferenza che comportano!
Che poi quando l'ansia sale si sta proprio male...