Recensioni per
Le rose gialle
di milla4

Questa storia ha ottenuto 1 recensioni.
Positive : 1
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
27/06/20, ore 13:59

Storia partecipante al contest "Generi a catena"

Grammatica e stile:

Di seguito, riporto i refusi e gli errori grammaticali riscontrati.

”Entrò, le persone erano già sparse su luogo di culto” ---> ”già sparse per il luogo di culto”. (-0,1)

”una donna a sinistra, ne aveva addirittura sei” ---> Il soggetto e il verbo al quale si riferisce non dovrebbero mai essere separati da alcun segno d’interpunzione, a meno che non vi sia un inciso. La frase avrebbe quindi dovuto essere: ”una donna a sinistra ne aveva addirittura sei”. (-0,2)

”Jani, si alzò di scatto” ---> Il soggetto e il verbo al quale si riferisce non dovrebbero mai essere separati da alcun segno d’interpunzione, a meno che non vi sia un inciso. La frase avrebbe quindi dovuto essere: ”Jani si alzò di scatto”. (-0,2)

”è colpa tua, diceva, sono morti a causa a tua.” ---> ”a causa tua”, refuso.

”era un’istituzione senza origini, c’era sempre stato” ---> ”c’era sempre stata”, poiché si riferisce all’istituzione. Refuso.

”era un cerchio confinato da una recinsione di basse mura” ---> ”recinzione”, refuso.

”tanti voci riunite in una” ---> ”tante voci”, refuso.

”ora era vicino l’entrata e tremava senza sosta” ---> ”vicino all’entrata”. (-0,1)

”Jani comprese che erano venute a prenderla” ---> ”erano venuti”, refuso.

”tuttavia come ricompensa La donna aveva visto” ---> ”come ricompensa la donna aveva visto”, refuso.

”poi quella puttana, era tornata” ---> Il soggetto e il verbo al quale si riferisce non dovrebbero mai essere separati da alcun segno d’interpunzione, a meno che non vi sia un inciso. La frase avrebbe quindi dovuto essere: ” poi quella puttana era tornata”. (-0,2)

”non parlava con Jeni ma aveva troppe parole da rivolgerle” ---> ”Jani”, refuso.

Hai uno stile pulito e lineare, che utilizza termini ricercati, ma non troppo, così che il tuo scritto si adatta molto bene alla storia che hai deciso di scrivere, senza però diventare pesante o noioso; usi termini appropriati al fantasy medievaleggiante in cui hai deciso di ambientare la tua storia, senza mai che compaia un linguaggio troppo moderno, che stonerebbe. Le frasi sono brevi e con poche subordinate, e questo contribuisce a rendere il tuo testo immediato nel trasmettere ciò che accade. Nel racconto compaiono molti refusi e ripetizioni, che rendono la lettura poco fluida e scorrevole e a volte poco chiara; inoltre, per quanto riguarda la punteggiatura, utilizzi prettamente virgole e punti, mentre sono assenti gli altri segni d’interpunzione. Spesso, le virgole mancano dove sarebbe invece stato opportuno utilizzarle o, viceversa, sono utilizzate in luogo di altro segno d’interpunzione.
Per quanto riguarda le descrizioni, ve ne sono di essenziali, ma vivide e chiare: in generale, sei stata brava nello scegliere parole e termini che dessero subito un’idea dei luoghi, delle situazioni e degli avvenimenti. Il lettore, per lo più, non si trova disorientato e riesce a muoversi con la protagonista in questo universo. In generale, hai quindi presentato un testo con una buona base e coerente con il tipo di storia che hai deciso di presentare; purtroppo, i vari errori sopra segnalati non rendono la lettura molto scorrevole, ma non è nulla che non si possa risolvere con un’attenta rilettura.

IC/Caratterizzazione personaggi:

Il personaggio principale della tua storia è Jani. Le sue vicende sono narrate dal suo punto di vista e questa scelta è stata vincente, perché il lettore si trova ignaro del quadro generale esattamente come lo è la protagonista, e si ritrova altrettanto sorpreso e spaesato nel leggere degli strani fenomeni che le accadono. Solamente alla fine il punto di vista si allarga, il narratore diviene onnisciente e spiega i retroscena di quanto accaduto.
Adottare il punto di vista interno alla protagonista ha permesso al lettore di potersi fare partecipe di ciò che le stava accadendo e di farsi domande circa gli strani fenomeni che l’hanno colpita, i motivi e le origini. Di lei sappiamo che ha scelto la via della religione e della devozione e che venera più di una divinità; si deduce che sia una ragazza mansueta, devota e ubbidiente: dalle divinità che segue, è facile pensare che sia di animo buono, e quindi si può intuire l’orrore che prova dinanzi a ciò che le sta succedendo e il senso di colpa che l’attanaglia nel far morire involontariamente tutte le persone che, in qualche modo, tentano di farle del male. Jani è una ragazza in balia degli eventi, che agisce d’istinto: è presa dal vortice di ciò che le sta capitando e non riesce a essere del tutto lucida. Fugge perché sa che ciò che ha fatto le costerà la vita, e si rifugia nell’unico luogo che le conceda una via di salvezza. Hai reso bene il suo smarrimento e la sua paura per ciò che si è trovata ad affrontare, la sua disperazione per le colpe di cui si è macchiata senza neppure volerlo. Sa di non essere stata lei a uccidere quelle persone e, forte di questo, si reca alla Casa delle Ciliegie, dove è convinta di trovare asilo, ma dove invece si scontrerà solo con una terribile morte, dovuta a macchinazioni di cui lei neppure sa di essere la protagonista. In generale, hai reso bene il panico e il senso di colpa di Jani, che la accompagnano dalla rottura della quiete fino a quando non arriva alla Casa delle Ciliegie. La caratterizzazione della protagonista, tuttavia, rimane un po’ superficiale: del suo modo di essere, si possono carpire delle informazioni qua e là, intuire dalle sue reazioni, ma non c’è una particolare attenzione nel tratteggiare gli aspetti salienti del suo carattere, nell’indagare questo personaggio nella sua totalità: piuttosto, ti sei concentrata appunto sulle sensazioni da lei provate in questa situazione e sul modo in cui ha reagito, senza contestualizzare questi sentimenti in una personalità ben marcata e sviluppata. Pertanto, i comportamenti di Jani rimangono piuttosto sui generis: è Jani a comportarsi così, ma si sarebbe potuta sostituire con qualcuno con un altro nome e la narrazione avrebbe funzionato ugualmente, poiché la protagonista non ha dei tratti caratteriali distintivi tali per cui il lettore può riconoscerla inconfondibilmente come lei, né nelle attitudini, né nel modo di porsi. Rimane, dunque, un personaggio piuttosto piatto e impersonale. Un maggior approfondimento sulla sua persona avrebbe permesso di rendere Jani più tridimensionale. Buono, invece, il lavoro svolto sulla sfera emozionale inerente a quanto le accade: hai saputo trasmettere bene la sua impotenza e paura disperata.
Ortia, invece, è meglio caratterizzata: s’intuisce facilmente che si tratta di un personaggio meschino, crudele, senza scrupoli e vendicativo (tanto che è stata scelta proprio dalla divinità della vendetta). È mossa da una gelosia accecante per una situazione che, descritta con i suoi occhi e le sue motivazioni, non rende di certo condivisibile il suo agito, ma quantomeno comprensibile. È una donna che ha visto l’uomo che amava allontanarsi non solo da lei, ma anche da loro figlio, tanto era preso da Jani. Il legame tra lei e l’uomo, così come il tipo di rapporto, rimane vago e, dunque, non è semplice capire se ciò che Ortia pensa sia un’esagerazione della sua mente, dovuta alla gelosia, oppure se corrisponda davvero a verità. Tolto ciò, con lei hai fatto un buon lavoro.

Trama e originalità:

La trama che presenti ha una buona base, a partire dall’universo che ci hai costruito intorno. Hai presentato sommariamente, ma non confusamente, il sistema religioso che regola questo mondo, con tutto ciò che è a lui annesso: ti sei dedicata a descrivere il tempio, i culti e come gli adepti si relazionano alle molte e molteplici divinità. Hai costruito una storia che si sviluppa in maniera apparentemente lineare, ma che spezza la sua regolarità alla fine, quando viene detto che a osservare trionfante il massacro di Jani c’è proprio la donna che avrebbe dovuto salvarla e proteggerla. Allora ci vengono svelati tutti i retroscena, permettendoci di rivedere gli eventi accaduti in chiave differente e con un nuovo significato. Sei stata brava a mantenere fino alla fine l’alone di mistero sulle strane uccisioni perpetrate da Jani, e questo ti ha permesso di suscitare curiosità nel lettore, curiosità di continuare nella lettura e scoprire che cosa sia mai capitato all’improvviso a questa ragazza e, soprattutto, perché. La storia si conclude con un gradito e inaspettato colpo di scena, che rivela le macchinazioni di una divinità scaltra e spietata e di una donna altrettanto crudele, che è disposta a tutto pur di ottenere la sua vendetta. L’appunto che ho da fare è che la trama è svolta in maniera frettolosa e gli eventi sono poco approfonditi, si susseguono molto rapidamente, senza quasi dare il tempo al lettore di comprendere cosa stia accadendo: se questo, da una parte, rende la lettura concitata, rispecchiando quanto sta accadendo anche nella storia, dall’altra genera confusione e disorientamento anche in chi sta leggendo. Hai sviluppato molto bene la parte iniziale, dandole il giusto spazio e spiegando quanto necessario, mentre la seconda parte subisce un’accelerazione, che permane anche nella spiegazione del retroscena. La storia risulta, dunque, un po’ affrettata; d’altro canto, non presenta buchi di trama o incoerenze, e gli eventi s’incastrano perfettamente.
Per quanto riguarda l’originalità, la tua storia è piuttosto innovativa. Nonostante il tema di fondo sia la gelosia d’amore, l’universo che hai costruito intorno alla vicenda e il modo in cui hai condotto la trama hanno reso la tua storia per nulla scontata e hanno permesso di mantenere alte la concentrazione e la curiosità. Hai creato un sistema religioso davvero particolare e interessante, che ha fatto da sfondo a una vicenda avvolta in un mistero che hai saputo mantenere fino alla fine, concludendo con un colpo di scena inaspettato. Hai creato una storia molto intrigante e piena di elementi originali.

Attinenza al genere:

Il genere che ti era stato assegnato è il drammatico e tu lo hai gestito molto bene. La tua storia parte con un clima di pace, calma e serenità, un clima che non lascia presagire nulla di terribile o fuori posto, nulla che non dovrebbe andare come deve. La situazione, tuttavia, muta molto velocemente, cambia in maniera repentina e presto le vicende precipitano nel torbido, nell’oscuro e nella terribilità. La storia prende connotazioni cupe, dove gli avvenimenti precipitano e continuano sempre a peggiorare, tanto che, persino quando Jani arriva alla Casa delle Ciliegie, si ha la sensazione che qualcosa non vada e che la ragazza sia comunque in pericolo. La tua storia ha toni cupi, foschi e, man a mano che si sviluppa, non lascia presagire nulla di buono o positivo per la protagonista, che si ritrova infatti assassinata in maniera crudelissima, senza neppure sapere che cosa le sia accaduto o perché. Muore sola e senza capire, e questo non fa che aggiungere dramma al dramma. Complimenti!

Gradimento personale:

La tua storia mi è piaciuta: ha una buona base e presenta degli elementi molto originali, come le meccaniche della religiosità o la Casa delle Ciliegie, un luogo che offre asilo a chiunque previo pagamento di dieci anni della propria vita, un pagamento che Jani è ben disposta a elargire, tanto è disperata e attaccata alla vita e alla sua innocenza. L’alone di mistero che avvolge la vicenda mi ha spinta a continuare nella lettura con curiosità, per scoprire che cosa stesse accadendo, e mi ha fatto porre domande e formulare teorie. Purtroppo, per quanto detto sopra, non ho potuto godere appieno della storia, ma torno a ribadire che le basi sono veramente buone e il racconto sa farsi apprezzare.

Utilizzo prompt:

Nonostante nomini esplicitamente la frase assegnata solamente alla fine della storia, il concetto che essa esprime è assolutamente centrare all’interno della vicenda. Lo si apprende solamente al termine della narrazione, quando viene svelato e spiegato che cosa sia davvero accaduto, ma a seguito di ciò gli eventi assumono una connotazione nuova e differente, e si comprende come tutto sia accaduto in funzione proprio di un amore non corrisposto, una persona che Ortia non ha mai smesso di amare, nonostante non le fosse mai appartenuta davvero. Ed è proprio questo a scatenare tutte le sventure di Jani e, dunque, a muovere gli eventi. Il prompt, pertanto, è stato utilizzato in maniera ottimale.
(Recensione modificata il 27/06/2020 - 01:59 pm)